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Giovanni Zanon

Post n°127 pubblicato il 11 Gennaio 2018 da marthaking
Foto di marthaking

Roma Artigiana, Anno 2017 – N. 3. Ottobre – Dicembre 2017



 

INTERVISTA

Giovanni Zanon è stato uno degli arredatori antiquari più apprezzati degli ultimi decenni. Roma Artigiana ne celebra la memoria incontrando la moglie Rosanna Guadagnino.

Giovanni Zanon. Il ricordo di un grande Maestro dei marmi antichi

Zanon ha lavorato con figure molto prestigiose, 
come quando ha arredato le scenografie di Visconti.

In via Tor di Nona 44, di fronte Castel Sant’Angelo, c’è un piccolo gioiello. Si tratta della Zanon Gallery, una bottega dove sono esposte opere di artigianato realizzate da Giovanni Zanon e non solo; un posto pieno e colorato, ma soprattutto che riflette vitalità da ogni muro, da ogni mobile, da ogni oggetto. Merito anche della grintosa padrona di casa, Rosanna Guadagnino, moglie di Giovanni, grande Maestro recentemente scomparso che Roma Artigiana celebra con questo articolo.

In questo “rifugio”, come lo ha chiamato lei, Rosanna ci ha accolti con gentilezza ed entusiasmo. Ed è proprio un rifugio, la Zanon Gallery: un luogo caloroso e familiare che non ci crea difficoltà a immaginare quante chiacchierate e quante risate possano aver visto quelle pareti, tra i cui perimetri i coniugi Zanon si incontravano con amici e clienti. 
D’altronde anche il Cash & Carry, l’ultima iniziativa di Rosanna che offre la possibilità di dipingere uno scorcio di Roma Antica sotto la guida di una pittrice professionista, rientra pienamente in questo spirito di convivialità, prevedendo dopo la lezione una spaghettata finale.

“Mio marito è stato un piccolo genio”, ci dice la donna quando le chiediamo di raccontarci di Giovanni. Trevisano di nascita e romano di adozione, è stato un prestigioso arredatore antiquario, uno dei più quotati durante la sua carriera. Ha arredato le scenografie di film di Luchino Visconti, l’atelier di Valentino a Roma e quello di Gucci a New York; la sua fama è arrivata fino al Giappone, dove è stato ricevuto dall’architetto dell’imperatore, ha partecipato alla Fiera Centenaria di Nagoya e a Tokyo è stato aperto un negozio con il suo nome. Ha vissuto lì con la moglie per quattro anni.
Il suo materiale di punta è il marmo antico, la sua invenzione l’averlo reso leggero, con uno spessore di 3 millimetri. 

“Quelli che vedi sono tutti marmi antichi,” ci dice Rosanna, “ogni pezzetto che vedi ha una storia. Detti anche marmi imperiali, o della Roma Imperiale, li trovi esclusivamente nelle Chiese”. Nella Zanon Gallery ci sono mobili straordinari, le opportunità che il marmo antico dà sono inaspettate: come ha detto Rosanna, “il marmo ti dà tanto di quel colore, tante di quelle possibilità che è come un tessuto”. Un materiale che Giovanni ha saputo mettere al servizio di un’arte, quella dell’arredo, che “è una cultura nel vero senso della parola”. Tappezzeria, tendaggi, divani: “Tante piccolezze che richiedono tanta precisione e tanto buon gusto” racconta la donna. “Mio marito aveva un gusto incredibile, una raffinatezza unica, molto quattrocentesca addirittura. Lui era per il pezzo unico.
 All’ingresso quel quadro, quella lampada. Il dettaglio era importantissimo, perché definiva l’arredo”.
Quando ha conosciuto suo marito nel ’77, Rosanna, che all’epoca lavorava nel settore dell’allestimento di fiere, è rimasta rapita dal mondo di Giovanni. La provenienza da un ambito simile, assieme alla volontà di imparare sempre più, le hanno permesso di affiancare il marito, dapprima nel marketing, oggi nella dirigenza del laboratorio, che si trova a Tivoli. Ma dimostra di conoscere da sempre il lavoro del marito: “Non nasce il marketing se non hai studiato anche il prodotto” ci spiega. “Come lo offri se non lo conosci? È sempre un discorso di conoscenza e professionalità”. Una visione che le permette di continuare l’opera del marito, dando grande importanza al valore dell’esperienza, della formazione sul campo.

Ultimamente Giovanni aveva inventato la linea Alì Babà, dal sapore suntuoso, un po’ pompadour, ci racconta Rosanna, e sarà la prossima linea che uscirà. Tra i progetti di Rosanna c’è anche il Cash & Carry proprio con i marmi imperiali. Dopo una lezione di storia dei marmi antichi, i partecipanti potranno cimentarsi nella realizzazione di piccoli sottopiatti e sottobicchieri.

La Zanon Gallery è una culla di tesori nel centro di Roma. Il problema che Rosanna lamenta è però la scarsa attenzione alla cultura dell’arredamento e dell’arte in generale. Affinché l’artigianato possa sopravvivere la gente deve comprare. Sembra banale dirlo, ma non lo è: basti pensare all’inflazione di pittori che svolgono questa attività solo nell’ottica di esporre, di farsi conoscere. “Non è un fatto di soldi,” assicura Rosanna, “è che proprio non c’è l’educazione ad acquistare l’opera”.

Per cui, se avete amici turisti in visita a Roma, raccomandategli, piuttosto che comprare a Piazza Navona stampe di poco valore che comunque vengono vendute a prezzi alti, di fare un giro in via Tor di Nona 44: rimarranno estasiati da ciò che vedranno e non porteranno a casa un souvenir, bensì un’opera d’arte.

 

Giovanni Zanon, fotografato accanto a una delle sue opere d’arte.




 

 
 
 
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