segreteria di vale

post n° 152


..Erano appena arrivati alla stazione, e lui, senza dir niente, aveva subito individuato su un tabellone l'orario del treno. Il punto in cui avrebbero dovuto aspettare il treno sembrava essere così lontano, proprio in fondo al marciapiede, in curva, che egli non aveva osato prendere la precauzione di condurvi marie; e se poi si fosse sbagliato? Che scena penosa sarebbe stata quella di correre lungo il marciapiedi, arrancando, carichi di pacchetti! E tuttavia fu proprio quello che avvenne: il treno arrivò alla stazione e si fermò molto lontano. Marie lo baciò in fretta e corse in avanti, lo stesso fecero altri passeggeri. Da quel momento, egli non vide più nulla, salvo, laggiù in fondo, la parte terminale, tozza, dell'ultimo vagone. Nessun cenno, nessun addio.Il treno non partiva. Egli non osava tuttavia muoversi, andarsene, quantunque fosse assulutamente inutile restare dov'era. Una sorta di costrizione simbolica lo obbligava a restare là, fino a che il treno non fosse partito. Se ne stava lì immobile, come uno stupido, non vedendo niente, eccetto il treno là in fondo, senza che nessuno lo vedesse, sul marciapiede deserto. Ma andarsene via per primo sarebbe stato una colpa che l'avrebbe tormentato per sempre.