Creato da gh0std0g il 09/06/2005
my life in the bush of ghosts

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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 14 Ottobre 2005 da gh0std0g

Per fortuna, nei blog di "destra" (?) non si trova solo gente che gioca con colla e forbici, o riflessioni da bar sport. In questo, ad esempio, c'è una ricerca piuttosto accurata (immagino un po' di parte, ma non conoscendo i dettagli non ho gli elementi per giudicare) sul passato non proprio immacolato del Mortadellone. E' uno spaccato interessante di vicende che si sono svolte negli ultimi 20 anni circa, e vale la pena di leggerlo. Non credo sia tutto oro colato, ma le vicende di cui si parla sono senz'altro vere e di estremo interesse. In sostanza si tratta di capire come il patrimonio pubblico, sia pure ammucchiato in un carrozzone fatiscente come l'IRI, sia stato fatto a pezzi e svenduto, se non regalato, agli amici di ogni parte e colore. Operazione in cui, va detto, una buona parte della sinistra è stata o connivente o corresponsabile, in uno col nostro amato Leader. Tanto per non dire, poi, non sapevamo. Io lo so, chi sto votando. Ahimé.

http://blog.libero.it/Mthrandir/view.php )

 
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Commenti al Post:
Mthrandir
Mthrandir il 14/10/05 alle 10:39 via WEB
Grazie per i complimenti (che fanno sempre piacere) specie quando arrivano dalla parte "opposta". Confermo che la mia è una lettura di parte, come ho scritto pubblicamente, ma ricavata da una ricerca piuttosto lunga e "faticosa". E la pubblico, conscio del rischio di perdere audience e/o approvazione (ma che mi importa?), per dimostrare quanto siamo fessi noi elettori. Si va avanti a darcele di santa ragione in nome di alcune convinzioni ideologiche. O, per usare una definizione più impegnativa, pretendendo di confrontare sistemi di valori e visioni del mondo agli antipodi. Peccato che ai timonieri (in questo senso rappresentanti un'unica coalizione) non possa fregare di meno. Mentre noi mettiamo una croce su una scheda, loro ne piantano una enorme sul futuro di questo Paese;-) Mthrandir
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gh0std0g
gh0std0g il 14/10/05 alle 16:59 via WEB
Sono d'accordo. E' deprimente vedere la politica ridotta a questo scontro di tifoserie (vedi gli striscioni in parlamento) quando ci sarebbero tante cose da discutere. Mentre le tifoserie si accapigliano accusandosi a vicenda di avere rubato la marmellata, di avere amici impresentabili e magari l'alito che puzza, il vero potere si occupa delle cose che veramente contano. E a noi resta questa illusione di democrazia, tra lo studio televisivo, il reality e lo stadio. La vicenda IRI è un esempio. Secondo me, studiandola bene, si capisce molto di come - grazie alle contiguità con la politica, come del resto è stempre stato - il sistema capitalistico italiano si è andato assetando negli ultimi vent'anni. Dentro c'erano tutti, o quasi. Si capisce molto di quello che è successo anche sulla scena politica, e di come il nostro patrimonio industriale sia stato totalmente dissipato. Insomma si capiscono tante cose interessanti e vere. Ma forse premia di più, politicamente, alimentare questa rissa da stadio. Io personalmente mi chiamo fuori, e ti dico di più (a costo di far inorridire tante persone che però spero capicano il senso polemico del discorso), che io voterei anche per un mafioso piduista impresentabile (absit iniuria verbis, o come si dice) se fossi sicuro che la sua soluzione è quella giusta per il bene del paese. In altre parole, io vorrei che gli elettori bocciassero la proposta politica (parlare di programma mi pare una parola grossa) della destra non perché il Cavaliere è persona dal passato discutibile, ma perché non lo condividono nel merito. E lo stesso mi piacerebbe che accadesse dall'altra parte. In altre parole, vorrei che si tornasse a parlare di politica. Personalmente temo che se non ci fosse B. la sinistra perderebbe il voto di molte persone che della tradizione della sinistra non condividono nulla, ma che la votano in odio allo stesso B.: ma forse sarebbe costretta a fare chiarezza un po' di chiarezza, riguardo a cosa è e a cosa vuole veramente. Ma la corrente va in un'altra direzione...Ciao:)
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gh0std0g
gh0std0g il 14/10/05 alle 17:02 via WEB
Errata corrige: volevo dire "assestando", non "assetando":)
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Mthrandir
Mthrandir il 14/10/05 alle 22:27 via WEB
Probabilmente, dalla vicenda IRI io e te trarremo conclusioni differenti, pur nella condivisione di un punto di base: quando la "politica" (e lo scrivo tra virgolette non a caso) pretende di governare ciò che non le compete, il destino dell'operazione è segnato. E non è un bel destino. Da qui in poi, quasi certamente, arriviamo a due visioni differenti, ma sarebbe bello poter parlare e discutere solo di questo. Sono visioni reciprocamente legittime e "scannarsi" su questi argomenti farebbe bene a tutti. Ed è triste la consapevolezza che l'unica speranza di arrivarci sia quella di mettere le chiacchiere a zero e doversi (o volersi, ma sono dettagli) profondere in analisi comportamentali che sarebbero meglio impiegate nelle aule dei tribunali che in quelle del Parlamento. Ma questo è il Paese, questi sono i Paesani: una democrazia nemmeno adolescente gestita da fanciulli. ;-) Mauro
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gh0std0g
gh0std0g il 16/10/05 alle 16:37 via WEB
Come dici nel tuo post, in questa vicenda si ha l'impressione che Prodi abbia agito "a comando", che fosse "messo lì" da qualcuno. Ma da chi? E' solo un problema di ingerenza della "politica"? O a reggere i fili ci stavano, insieme (e dietro) ai politici, anche altri centri di potere? In questo senso, secondo me, lo smantellamento delle partecipazioni statali è solo un tassello di una complessiva ridefinizione dei rapporti tra politica ed economia in questo paese. Altri passaggi sono stati Mani Pulite, il referendum elettorale, la scomparsa dei grandi partiti storici (ad eccezione di un PCI evidentemente addomesticabile o troppo fragile, o che non si è riusciti a dissolvere del tutto, chissà). Il risultato? L'attuale bipolarismo. Un sistema in cui, chiunque vinca le elezioni, l'assetto fondamentale degli interessi non sarà mai toccato.
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Mthrandir
Mthrandir il 16/10/05 alle 18:06 via WEB
La mia personale opinione (ma ho il vantaggio di aver approfondito una miriade di situazioni che ancora non ho "pubblicato") è che Prodi, come centinaia di altri collocati in gangli vitali delle strutture organizzative del Paese (Enti, Ministeri, Magistratura), sia stato, e sia, funzionale ad una serie di scopi. Che egli stesso condivide. Altrimenti, non sarebbe stato dov'era e avrebbe pochissima volgia di tornarci. Tra questi, gli interessi più consistenti sono quelli delle oligarchie nazionali (meno) e internazionali (di più). Non è un caso che si arrivi costantemente alla radicalizzazione dello scontro e che lo stesso finisca sempre sul piano dell'ideologia. La quale, applicata tout court da qualsiasi parte, non fa gli interessi della gente. Quella "Comunista", probabilmente, in modo più fisicamente violento di quella "Capitalista". Ed è anche il motivo per cui i movimenti liberali sono morti, ora assorbiti da quella che oggi si fa chiamare "destra", ora eliminati da quella che oggi si fa chiamare "sinistra". Le tecniche sono diverse, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. ;-) Mauro
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gh0std0g
gh0std0g il 16/10/05 alle 18:41 via WEB
Il discorso è interessante assai... comunque, aspettiamo gli altri contributi! Buon lavoro:)
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