Creato da zerosilvy il 23/07/2007
Io...Renato e il sogno
 

Stefano Senesi

STEFANO SENESI... MENTRE ASPETTO IL TUO RITORNO...

DEDICATO... AD UN'ARTISTA... CHE PERSONALMENTE MI MANCA MOLTO AI CONCERTI DI RENATO... MILIONI DI PAROLE SI SON SPESE PER LUI IN TAG.. IN PASSATO E RECENTEMENTE CON PAMY... E NOI ...ASPETTIAMO IL SUO RITORNO... PERCHE' L'ANIMA HA VOGLIA DI EMOZIONI... E QUELLE FANTASTICHE DITA CHE VOLANO SULLA TASTIERA COME UNA DANZA... FIRMANO IL SOGNO... IN TUTTE LE SUE FATTEZZE... IO.. .CHE ASPETTO CHE RITORNI... MALEDETTI GIORNI DI MALINCONIA...

Mentre aspetto il tuo ritorno Metto in ordine le idee Non so davvero in quale fortunato giorno Da quella porta spunterai Ho aggiustato il lavandino E lo stereo finalmente va Sono un uomo pieno di risorse in fondo La vita mi conosce già Sono qui che ti aspetto Perché ho voglia di vincere Non c'è altro che vorrei Rincontrare gli occhi tuoi Cancellarmi e rinascere Ovunque sei Ti mancherà la mia complicità Ovunque sei Qualunque faccia mi somiglierà Ovunque sei Ti impegnerai per non amarmi più Testardo io Che quella fede non l'ho persa mai Accetterò da te qualunque verità Sarà come la prima volta Impacciato starò lì Cercando di strapparti una risposta Un meraviglioso "si" Ogni amore ha i suoi tarli Ogni storia ha i suoi limiti Resistenze non farò Se destino accetterò Anche il rischio di perderti Ovunque sei Di maledirmi non stancarti mai Quello che vuoi Ma questo cuore sanguina lo sai Vigliacchi noi Ci consegnamo a questa realtà Vivremo poi Con questo dubbio per l'eternità Svegliarmi dovrei La casa è aperta torna quando vuoi Mi trovi qui Perché non voglio perderti così Mille altre volte ricomincerei Ancora ti perdonerei La voglia c'è È sempre viva questa nostalgia Di te Ovunque sei Mi manchi.....

 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Io...Zerosilvy

 

Tu...Renato

 

Ultime visite al Blog

ninettazerocri67canitalandodanyd83crapstmafico1cesarenico2008fata_lity
 

Ultimi commenti

una gran bella storia (peccato che il programma sia una...
Inviato da: dvd742002
il 12/02/2008 alle 01:23
 
Grande testo..degno di un grande artista...
Inviato da: Compagniateatrale0
il 21/10/2007 alle 19:49
 
stupenda canzone
Inviato da: anima_argentata
il 23/07/2007 alle 19:16
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Contatta l'autore

Nickname: zerosilvy
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 47
Prov: NA
 
 

 

« Messaggio #26Messaggio #28 »

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 02 Marzo 2008 da zerosilvy

FONOPOLI...LA FANTASIA ILLIMITATA DEL SOGNO...

INTERVISTA ALLA GRANDE : MARIA PIA FIACCHINI...UNA DONNA IL CUI IMPEGNO PER UN'ASSOCIAZIONE VOLUTA DA SUO FRATELLO...IL NOSTRO RENATO...LA VEDE GRANDE PROTAGONISTA IN PRIMA LINEA...IN BARBA A MILLE DIFFICOLTA' CHE HAN DOVUTO AFFRONTARE PER LA DIGNITA', DI CHI, COME LORO NON SANNO VENDERSI...RALLENTAMENTI DOVUTI PER FORZE DI COSE, DOVE VIGE UN ITALIA STRA-CORROTTA DA POLITICI...MA QUANDO SI TRATTA DEI "FIACCHINI"...PERDE LA DISONESTA'...E VINCE...UN SOGNO...
QUESTA, L'INTERVISTA DI PIA, CHE CON GRANDE ONORE VIVRA' SU ZEROFAVOLA...
Silvy





Ci anticipi qualche novità per il prossimo anno?..

Spesso le risposte a certe domande cambiano da un momento all'altro; e a Fonopoli questo avviene, molto spesso; la formula vincente per me è l'atmosfera di 'movimento' che ci anima; nessuna idea si ferma...spesso con nostra meraviglia la soluzione impensata ad un problema arriva da un momento all'altro come per magia; sarà il risultato di un lavoro svolto con entusiasmo e gioia; sarà la 'trasfusione di carica che ci dà il nostro grande sostenitore? Fatto è che piano, piano stiamo diventando grandi. E questa crescita ci permette di aspirare a programmi sempre più qualitativi. Siamo andati avanti per gradi; prima una fotografia della realtà che viviamo, una fotografia inclemente che ci rimanda sensazioni di preoccupante angoscia per una crescente ed inarrestabile impossibilità a risolvere il problema cardine della vita di tanti giovani: il lavoro!


Come vive l'arte Maria Pia Fiacchini?..

Da spettatrice. Una spettatrice attenta e sensibile a tutto quello che è impegno e talento! Non finirò mai di essere grata a mio fratello Renato per avermi permesso questa protrazione di vitalità ed energia, ogni volta che incontro un artista, di qualunque disciplina, mi resta attaccata un pò della magia del suo talento. Una vera trasfusione che vi assicuro irrora l'anima e la mente!



A tuo avviso c'è un filo conduttore tra arte, spettacolo e impegno sociale?..

Il filo conduttore c'è sempre stato. Se vuoi anche il panem et circenses era sotto certi aspetti una forma di impegno sociale (tra l'altro tutt'ora abbondantemente utilizzato anche qui da noi). A parte tutto, l'arte, per quanto a volte si esprima con linguaggi idealizzati, parla comunque della realtà che l'artista ha davanti gli occhi e così facendo porta questa realtà alla conoscenza di tutti noi; poi sta alla sensibilità di ognuno coglierla ed impegnarsi. Diciamo che oggi, forse, si è fatto un ulteriore passo avanti verso l'arte. Gli artisti non restano ai margini della realtà demandando l'impegno agli altri, ma sempre più spesso si impegnano in prima persona.



E formazione artistica e impegno sociale?..

La formazione artistica, come ogni tipo di formazione che non si limita ad un effimero insegnamento tecnico, ma che cerca, anzi, di aumentare la cultura e la sensibilità dell'individuo, sicuramente stimola verso un certo tipo di impegno sociale. Se poi aggiungi che un artista è un individuo ipersensibile per natura...Rischiando di apparire un pò influenzata...direi che uno splendido esempio di questa fusione è nell'uomo che vive dentro il grande artista che è Renato.



Cosa chiedete (comportamento e condotta di vita) ad un giovane che entra in contatto con Fonopoli?..

L'unico vero contributo che viene loro chiesto è di...unirsi a noi per continuare a rischiare per dimostrare ogni giorno di più che tutto può essere messo in gioco per migliorare la nostra vita. Scendere in campo con l'impegno, la volontà e la forza d'animo per abrogare le differenze sociali, le distanze generazionali riaffermando delle regole paritarie che ci consentano in un mondo che vive di futili competizioni di sconfiggere l'egoismo e la paura.





 

...ED IL VOSTRO SOGNO LO DIFENDO...QUI...SULLA MIA ZEROFAVOLA...L'ENNESIMO SOGNO CHE REGALO E CHE CI REGALA RENATO...RESTERA' QUI, NELL'ARCHIVIO PREZIOSO DI UNA FAVOLA DOVE NIENTE E' IMPOSSIBILE...I SOGNI SI AVVERANO CON L'AMORE...E QUI, DI AMORE...CE N'E' DA SOFFOCARVI...
IN BOCCA AL LUPO FONOPOLI!!!
Anche la rivista ufficiale 'In Fonopoli' è un ottimo supporto di diffusione dell'arte, ce ne vuoi parlare?

In Fonopoli è una rivista che mi è cresciuta fra le braccia come un figlio...con il supporto, la collaborazione e l'impegno di grandi artisti pronti a darsi....ed è per questo che è un'ottima vetrina. Nella rivista non si parla solo di arte, ma anche di umanità sparse per le città. Difficile considerarla una rivista, io direi che è un punto di incontro dove chiunque può dire la sua liberamente (a proposito di libertà perduta e ritrovata!)


Renato ha sempre detto che Fonopoli non diventerà mai una succursale di una multinazionale; ti senti di fare una promessa, cosa diventerà Fonopoli nei prossimi anni?

La promessa? Cosa diventerà? C'è tutta la risposta nella longevità di coerenza, passione, amore e caparbietà che il messaggio di Renato dà e continuerà a dare a tutto ciò che facciamo.Fonopoli ha un impegno preciso con i suoi amici: donare la possibilità di un sogno e vederlo crescere insieme.
Fonopoli si è fatta promotrice di iniziative di successo, ma soprattutto di grosso profilo civile e umano, come la raccolta di quadri sulle libertà negate. Maria Pia cos'è per te la libertà?

(meravigliosa la risposta di Pia...)

E' una bandiera con i colori diversi dagli altri
E' vedere con i propri occhi
E' ascoltare con le proprie orecchie
E' sintonizzare l'anima sulle frequenze più amate
E' librare il pensiero così in alto da confonderlo con il cielo e così lontano da fonderlo con l'orizzonte
E' la vergogna per non essere al posto di coloro che hanno solo la colpa di essere nati nel posto sbagliato o nel momento sbagliato
E' essere pronti a dare la vita per la difesa di un bambino, di un vecchio, di un cane...
E' annullare ogni distanza
E' amare chi c'è e più ancora chi non c'è più
E' avere tanta voglia di riuscire a dare quello che ti resta
E' l'aspirazione di crescere al di là di ogni finzione
E' l'orgoglio di fare grandi le proprie idee
E' la costante della ricerca propria di ogni età
E' continuare ad emozionarmi con la vostra amicizia
E' il sorriso di tutti quelli che amo
E' come dice Renato...'che mi manchi davvero/vita mia/le mie radici la mia coscienza/a braccia paerte/rincontrarti è un piacere/libertà...'
Rimanendo nell'ambito dell'impegno sociale, Fonopoli ha organizzato il saggio d'arte contemporanea per la 'diffusione della coscienza dell'identità multiculturale spagnola', quale importanza riveste lo studio di culture diverse e il dialogo tra religioni'
Viaviamo in un periodo di grandi cambiamenti sociali, di incontri e (purtroppo) qualche volta scontri di culture. Per trovare nella storia un evento paragonabile a questo bisogna tornare indietro di sedice secoli con le migrazioni di popoli che sono passate alla storia sotto il nome di invasioni barbariche. Anche allora ci furono scontri di culture e religioni. Purtroppo pare che la storia non abbia insegnato nulla. Per rispondere alla tua domanda il dialogo tra le persone (e ti sottolineo tra le persone perchè quando si parla di dialoghi tra religioni e culture questi spesso non giungono alle persone comuni) è importante, perchè il solo modo di conoscersi e comprendersi e, conoscendosi, scompare la paura innata che ognuno di noi ha verso l'altro. Questo comunque non basta, bisogna risolvere anche dei problemi sociali, sia qui da noi che altrove, che non fanno altro che da terreno fertile per coloro che hanno portazioni estremistiche, in questo modo invece, si metterebbero a tacere i fondamentalismi, compresi quelli di casa nostra (che non mancano).
In un articolo apparso sul Corriere della Sera il 5 Ottobre 2004 un Renato Zero molto amareggiato ha chiesto a gran voce al sindaco di affrettare le autorizzazioni comunali per iniziare finalmente i lavori per il laboratorio Fonopoli. A cosa è dovuta questa lentezza incomprensibile?

L'ultima parte della tua domanda mi imbarazza e amareggia un pò: lentezza incomprensibile? Dimentichiamo spesso di vivere in un Paese che nell'investire in cultura è tra gli ultimi in Europa; un silenzio frustrante verso l'impegno sociale e culturale. Un artista sensibile come Renato ha voluto ridurre questa distanza puntando con Fonopoli a diventare una forza quantitativa che potesse chiedere ad alta voce politiche culturali, sociali e soprattutto politiche attente alle esigenze dei giovani promovendo l'interesse per l'arte come strumento di confronto culturale, nonchè di coesione sociale intorno ai problemi sempre crescenti della nostra società. Renato ha desiderato un luogo dove tutto questo potesse avvenire e, pertanto tra mille difficoltà e più di una smorfia di diffidenza da parte dei 'soliti noti' ha atteso che questo miracolo avvenisse. Da anni abbiamo desiderato di scrivere la parola fine a questa sofferta crociata, ci siamo allenati alla pazienza di una estenuante panchina e fatti più guardinghi nella consapevolezza che l'antico dilemma tra sostegno privato e pubblico si fa sempre più lacerante; il primo nel rischio di trasformare il progetto in un'isola commerciale; il secondo ancora poco sollecito a tale tipologia d'investimento. Ma Fonopoli non si è mai fermata: non è nell'assenza del 'mattone' che si ferma 'il coraggio delle idee'; il successo dell'azione fin qui intrapresa ci fa ritenere che la strada intrapresa è quella giusta; ci siamo posti come punto di riferimento per quel che riguarda la promozione di abilità e competenze, finalizzate all'inserimento professionale di tanti giovani artisti. Noi non ci fermiamo e se ci saranno occhi ed orecchie sensibilizzati verso il nostro obiettivo siamo pronti a dimenticare la stanchezza di questi anni trascorsi tra piani regolatori, mappe catastali e destinazioni d'usi per dare a Fonopoli e a quanti fino ad ora ci hanno sostenuto il meritato approdo!
Quali sono le finalità, o meglio qual è la missione di Fonopoli?

Fonopoli aspira a crescere al di là della finzione, vuole creare incontro nella costante ricerca della qualità della vita e, soprattutto, l'orgoglio di fare grandi le proprie idee mettendole al servizio dei percorsi di vita non sempre facili ed accettabili di molti di noi. La forza del nostro lavoro si racchiude nella cura, nella caparbietà quasi doverosa che ci viene trasfusa dalla grande anima di Renato che ricarica di entusiasmo il nostro impegno. L'impegno di Fonopoli è e continuerà ad essere quello di comprendere la direzione dei grandi mutamenti in atto affinchè la creatività, il gusto, l'istinto, la passionalità di tanti giovani artisti non vada dispersa. Fonopoli è arte a 360°! Io quindi non parlerei di finalità, ma di obiettivi, tappe, percorsi e soprattutto il diritto a tutti alla dignità e alla qualità della vita. E' bello scommettere con chi non ha tempo per reazioni passive e considera inaccettabile la 'panchina' in qualunque momento della vita. E' in questa pulsione che Fonopoli assume un significato preciso, vitale. Una piccola grande certezza d'impegno tra tanta diserzione!
Chi vi ha sostenuto in questa splendida, ma sofferta avventura?

Un'avventura? Direi una vera e propria crociata: contro il silenzio delle istituzioni e l'indifferenza alla difesa della qualità della vita e soprattutto alla tutela di un futuro migliore per i giovani. Come si può ben immaginare ci sono state molte promesse non mantenute, ma le migliaia di persone che amano Renato Zero hanno stimato del grande artista il coraggio, la generosità e l'amore profusi in un progetto volto a creare per tanti giovani artisti l'occasione di far conoscere il proprio talento...e, vi assicuro che quando il cuore mette le ali...avvengono prodigi!
Maria Pia partiamo dagli albori di Fonopoli, ci racconti come è nata l'idea di un progetto così ambizioso?

Soltanto da chi è portatore di una fantasia illimitata potrebbe nascere un'idea così folle; vi assicuro che Renato ha avuto in mente da sempre la sua Fonopoli: l'esigenza di raccontarsi, di trasferire agli altri la passione per la musica e per tutto quello che è fermento artistico è nata e cresciuta con lui. Ricordo fin da piccolo l'ostinata ricerca di occasioni che gli permettessero di trasfondere agli altri l'amore e la passione per la musica; passione pagata a caro prezzo in un momento in cui la libertà e il coraggio delle proprie idee erano una battaglia da vincere ogni giorno; all'inizio la parrocchia, dopo i primi domicili della musica a Roma: il Titan e il Piper dove, con un drappello di entusiasti divenne la bandiera della provocazione; provocazione come speranza per sconfiggere il male di vivere nell'invito ad amare e a non mollare mai la presa!

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963