Creato da: zetek il 08/10/2004
Storia leggendaria della musica rock

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Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 22 Novembre 2005 da zetek
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mmm... questa è una di quelle sere in cui non riesco a scegliere quale disco mettere su.. e pensare che ho tutti questi capolavori a portata di mano..

 
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Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da zetek
Foto di zetek

La musica ha un potere evocativo, questo si sapeva sensazioni, stati d'animo, ricordi, profumi... semplici flash legati indissolubilmente ad un pezzo tornano alla memoria automaticamente ogni volta che lo ascolto. Per
questo ogni volta che metto "Since i've been loving you"
penso alla rabbia dei conflitti adolescenziali con i miei genitori, "Where the streets have no name" mi ricorda una esilarante partita di calcetto vecchia di più di dieci anni, " the great gig in the sky" la solitudine di
un sabato notte con la luna piena lungo "la strada della morte", "Comfortably numb" un noioso sabato pomeriggio a casa, "Sultans of swing" la pigrizia e la scelleratezza dei miei pochi mesi da pseudo-studente,
"Summer of '68" un gustoso sonnellino sul divano di casa, "No Son of mine" i giorni in cui ho deciso cosa fare della mia vita, "Echoes" la tensione di un Inter-Juventus del 2002, "wish you were here" i brividi di una sera di luglio... mmm si potrebbe andare avanti per un bel po'....
Quello che non si sa.. anzi, quello che mi stupisce è che ora questo processo si sta invertendo.. non sono più le canzoni che riportano alla mente gli stati d'animo, utlimamente è successo più di una volta che quando provo alcune sensazioni o ricordo qualcosa arriva subito una canzone a sottolineare le mie emozioni... forse saranno solo conincidenze o forzature, ma...
svegliarsi un lunedi mattina presto, dopo aver dormito con la persona che sia ama, salutarla con dei teneri baci prima di andare al lavoro, mettersi in macchina e ripensare ai giorni passati con lei, alle risate e alle
passeggiate in riva al mare abbracciati stretti stretti e nello stesso tempo ascoltare una dolce ballata di Eric Clapton che inizia così:
Holding you, you holding me,
 Everyone could see we were in ecstasy.
Making love against the wall,
Feeling very small when we didn' t need to be
beh... è proprio piacevole :)


 
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Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 14 Ottobre 2005 da zetek
Foto di zetek

Cosa succede quando due chitarristi si incontrano? ... mmm se si tratta di me e del mio amico Frank si farà di sicuro bisboccia e si finirà per strimpellare il motivetto di "lo chimavano Trinità" (fischio incluso), quello di “il buono, il brutto, il cattivo”  oppure "funiculì funiculà".... ma se questi due chitarristi si chiamano Eric Clapton e Duane Allman (accompagnati da  un bassista e un batterista di grande spessore) il discorso cambia, ne può venir fuori un disco estremamente interessante! "Layla and other assorted love songs" (1970) questa è la fatica del gruppo chiamato "Derek and the Dominos", nome anonimo che non fa pensare al sodalizio dei due come ad un'operazione commerciale( uno di quei casi in cui si può parlare di affinità elettive…). Ultimamente sto consumando questo cd nel lettore della mia auto, le lunghe cavalcate delle due chitarre sembrano perfette per i viaggi di una certa durata. Scorre in modo molto piacevole  ed alterna poderosi blues a languide ballate, passando per un omaggio a Hendrix: una "Little wing" riarrangiata che a mio dire tutto sommato non sfigura, e un paio di pezzi in cui affiora l'animo confuso di Clapton, che non riesce a frenare la sua passione per la moglie del suo migliore amico ( Patty Boyd, moglie di George Harrison)... L’apice viene raggiunto con "Key to the Highway", classico blues di  Big Bill Bronzy, che  è da ascoltare in repeat… gli assoli della slide di Allman e quelli della strato di Clapton si rincorrono lungo dieci infuocati minuti supportati da una ritmica trascinante, niente di meglio per accompagnare le mie scorribande lungo la SS 209.

Purtroppo Derek and the Dominos hanno vita breve, un album e un tour.. il 1971 vedrà Allman morire in un incidente motociclistico e  Clapton autodistruggersi con l’eroina.. sparirà per un paio di anni dalla circolazione, tornando ad esibirsi solo nel 1973, nel famoso  concerto al Rainbow Theatre, organizzato per lui da Pete Townshend.

.. e ora mettiamolo su…

 

I am yours

 

By eric clapton and nizami

I am yours.
However distant you may be,
There blows no wind but wafts your scent to me,
There sings no bird but calls your name to me.
Each memory that has left its trace with me
Lingers forever as a part of me.

I am yours.

 

 

 

 
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Concidenze...

Post n°64 pubblicato il 04 Ottobre 2005 da zetek

A volte succedono cose strane.. stamattina avevo in testa questa stupenda ballata acustica dei Jethro Tull che avevo ascoltato ieri tornando a casa... non riuscivo a togliermela dalla testa, solo stasera ho capito il perchè.. ogni verso sembra trovare una sua collocazione...

Reasons for Waiting (Anderson)

What a sight for my eyes
to see you in sleep.
Could it stop the sun rise
hearing you weep?
You're not seen, you're not heard
but I stand by my word.
Came a thousand miles
just to catch you while you're smiling.
What a day for laughter
and walking at night.
Me following after, your hand holding tight.
And the memory stays clear with the song that you hear.
If I can but make
the words awake the feeling.
What a reason for waiting
and dreaming of dreams.
So here's hoping you've faith in impossible schemes,
that are born in the sigh of the wind blowing by
while the dimming light brings the end to a night of loving.

 
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Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 08 Settembre 2005 da zetek
Foto di zetek

Finalmente la les paul è pronta, la paletta è stata decorata come volevo (un grazie grande come una casa a chi l'ha realizzata), l'idea era nata dalla voglia di suonare Page con la chitarra di Page...  a parte qualche piccolo dettaglio è venuta meglio del previsto... probabilmente grazie a qualcuno che inconsapevolmente mi stimolato nella realizzazione.

e ora... facciamo innervosire un po' i vicini...

 
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