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Solare,Cina: con indagine anti-dumping Ue rischio guerra commerciale

PECHINO (Reuters) - Le aziende cinesi del settore dell'energia solare hanno avvertito oggi che c'è il rischio di una guerra commerciale, e hanno chiesto al governo di Pechino di rispondere con tutti i mezzi disponibili al ricorso anti-dumping presentato ieri dai concorrenti europei.

Un gruppo di aziende guidate dalla tedesca SolarWorld hanno chiesto all'Unione europea di aprire un'indagine sul presunto dumping praticato in Europa - il più importante mercato del solare nel mondo - da societ cinesi.

SolarWorld ha gi guidato una simile iniziativa negli Usa, che a maggio hanno imposto dazi del 31% circa ai pannelli solari importati dalla Cina.

"Se la Ue seguisse il precedente degli Usa e lanciasse un'indagine anti-dumping sui prodotti solari cinesi, per l'industria solare cinese sarebbe un duro colpo", ha detto Wang Yiyu, chief strategy officer della cinese Yingli Solar.

"L'indagine scatenerebbe anche una guerra commerciale su vasta scala tra Cina e Ue, che potrebbe comportare enormi perdite per entrambe le parti", ha affermato Wang parlando nel corso di un'informativa organizzata dalle quattro maggiori aziende cinesi del solare: oltre a Yingli, SunTech, Trina e Canadian Solar.

Le aziende solari occidentali sono in lotta da anni con i concorrenti cinesi, accusandole di beneficiare di generose linee di credito per offrire moduli solari a basso prezzo, mentre le societ europee sono in costante lotta per trovare finanziamenti.

Nel 2011la Ue è stata la destinataria di quasi il 60% delle esportazioni cinesi di prodotti solari, per un valore di 35,8 miliardi di dollari, secondo le stesse aziende cinesi.

La Commissione europea ha 45 giorni di tempo per decidere se aprire un'indagine.

(Michael Martina)

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