Creato da galatolomariuccia il 02/05/2008 |
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Messaggi di Novembre 2013
I bimbi avevano anche preparato, prima di andare a letto, uno spuntino per Babbo Natale e poi :tutti di corsa a nanna. Verso mezzanotte l'albero era rimasto solo nella stanza . Si erano avvicinati per ammirarlo anche il cane e il gatto e tanto era bello che invitarono anche gli amici topolini , che col loro musetto grigio e dispettoso erano usciti fuori dalle tane senza paura . I ragni neri ,antipatici un po' a tutti, se ne stavano impazienti nascosti negli angoli bui della stanza e, incuriositi dall'insolito chiarore, appena videro gli altri animali addormentarsi al calduccio del camino, senza essere stati invitati da nessuno,vollero rendersi conto di quel che stava succedendo e così si arrampicarono di ramo in ramo, di palla in palla, di candelina in candelina,di arancio in arancio, di noce in noce di mandarino in mandarino. Sì, era davvero un bell'albero, convennero e tornarono soddisfatti nei loro angolini nascosti. La mattina dopo i bambini si alzarono felici e corsero subito ad ammirare il loro albero .Meraviglia delle meraviglie! Non c'erano soltanto le palline colorate, le arance ,le noci i mandarini,il presepe, ma tutti i rami erano ornati da un lungo filo dorato che faceva brillare l'albero e si domandarono chi poteva essere stato a fare quel prodigio: forse Babbo Natale ? E' un segreto che nessuno ha mai scoperto ,ma a voi ve lo posso svelare perché io c'ero: in quella notte il filo setoso dei ragni si era trasformato in un filo lungo e prezioso e da quella notte magica ogni albero di Natale, per renderlo più bello ,viene ornato dai bambini con tanti fili luminosi d'oro e d'argento. rielaborata da Zia Mariù ma ispirata dalla fiaba" i fili d'oro" pubblicata nel bellissimo sito: il paese dei bambini che sorridono
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Ma quando Mamma Natale aprì la porta della stalla vide qualcosa che la fece restare a bocca aperta: anche le renne erano piene di macchie! E decise di dare agli animali un cucchiaio di quella medicina magica per le macchie e intanto pensò a cosa c'era ancora da fare. -Ah,le letterine!- esclamò e si mise il cappotto e uscì in giardino, accompagnata dai suoi amici animali. Durante la notte, insieme alla neve erano cadute in giardino centinaia anzi che dico migliaia di letterine indirizzate tutte a Babbo Natale e Mamma Natale e i suoi animali si misero a raccoglierle . A sera le avevano già raccolte e lette tutte . Non c'è proprio tempo da perdere, pensò e rimboccandosi le maniche finì di confezionare gli ultimi doni , anche se lei e Babbo Natale avevano lavorato sodo per tutto l'anno per avvantaggiarsi. Per tutto il giorno dopo Mamma Natale non fece altro che tagliare, incollare, avvitare, dipingere,imbullonare,cucire, e alla fine tutto fu pronto. Ma le balenò nel cervello già indaffarato una domanda : - ma senza le renne, come faccio a consegnare i regali? -Ma ... Yuppi,ho trovato! - esultò. -Trasformerò la bicicletta in una macchina volante! E il mio aspirapolvere sgangherato mi darà la spinta necessaria per il decollo!- Allora si mise a cercare in cantina ,per vedere se c'erano delle cose che le potessero tornare utili. Aggeggiò l'aspirapolvere in modo che soffiasse l'aria all'incontrario . Poi collegò i pedali della bici al motore: e più forte pedalava, più veloce andava. - Ah,ora sì che sono soddisfatta !- Esclamò felice Mamma Natale La macchina volante era pronta e lei era molto,molto, molto contenta. Non le rimase che attaccare ad ogni regalo un bigliettino con il nome di chi lo doveva ricevere, e sistemare gli ultimi regali nella cesta. C'erano un paio di doni, che erano davvero troppo esagerati e le crearono qualche problema di spazio ! Ma lei non si preoccupò più di tanto. Emozionata dopo poco andò a prendere il caldo mantello rosso di Babbo Natale ,quello col cappuccio. Fuori faceva molto freddo e così imbacuccata nessuno l'avrebbe riconosciuta! Prima di partire però Mamma ripulì dalla neve il sentiero davanti casa, preparando la pista per il decollo della sua bicicletta magica. L'oca e la gallina cominciarono a sbattere più forte che potevano le ali ,mentre lei pedalava più foooooorte che poteva. E pedala e pedala e pedala...alla fine la bicicletta si sollevò nell'aria fredda di quella notte stellata. MAMMA NATALE ,STAVA VOLANDOOOOO! E continuò a volare, e a volare, finché cominciò a vedere nel buio il bagliore di una piccola città. Allora girò il manubrio della bicicletta in quella direzione e atterrò sopra un tetto pieno di neve. Legò una corda robusta attorno al camino ,come le aveva detto Babbo Natale e con vera maestria vi si lasciò scivolare dentro. - Ma guarda un po'...ho il mantello rosso tutto sporco! Come farà Babbo Natale a mantenerlo sempre pulito? - Si domandò mentre si spolverava la fuliggine dal suo nasone e di dosso. Ma tra mille domande continuò ad andare su e giù per i camini, per tutta la notte, finché non fu consegnato anche l'ultimo regalo . Ora sì che poteva ritornare a casa. Con quel freddo,quel buio,quelle stelle infinite,il viaggio sembrava non finire mai, ma alla fine vide una fila di pallide lucine. Erano Babbo Natale e le sue renne, che le segnalavano la strada di casa. Oh sì sì,erano tutti guariti! Non avevano più le macchie! " Non vedevo l'ora che tu tornassi!" le disse Babbo Natale sostenendola con un braccio. " Vieni, siediti qui mia cara e togliti gli stivali tutti bagnati di neve. Adesso ti preparo un bel bagno caldo " le disse con tenerezza.
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Babbo Natale io l'ho conosciuto, è sempre vestito di rosso ed è bello panciuto. Ha una barba lunga e bianca e in certi giorni lui vola e vola, ma mai si stanca. Ha due piedi grandi così e quando deve consegnare i regali in montagna si mette gli sci. In primavera se ne va a letto presto ogni sera. D'estate poi se ne va al mare, forse perché gli piace tanto nuotare. In autunno se ne va per i boschi a fare castagne, raccoglie funghi e fa lunghe passeggiate per le campagne. Arriva però la sera della vigilia di Natale , che si è davvero stancato e i folletti lo trovano in poltrona bello addormentato! Zia Mariù 2013 |
C'è un orso là nel bosco il suo nome ti dirò. Grigione lui si chiama e sbadiglia già da un po'! Cerca un posto , per schiacciar il suo pisolino, e mentre fuori tutto tace dormirà tutto l'inverno al calduccino . Ecco ecco, l'ha trovato, tra radici e terra smossa, si stiracchia e poi s'accoccola proprio dentro quella fossa. E' molto stanco e mentre rimette la sveglia, che lo desterà ha già chiuso i suoi occhioni e sogna qualche mela... e la primavera che verrà! Zia Mariù 2013 |
Post n°995 pubblicato il 21 Novembre 2013 da galatolomariuccia
Chi l'ha detto che l'inverno è una brutta stagione? La terra si copre di bianco che sembra invasa dal torrone. Il sole è timido,l'acqua è fresca, il vento soffia e la faccine dei bimbi hanno il colore di una pesca. Arriva Natale,tutto si colora di gioia l'inverno per me è proprio bello e se sai far... poco ci si annoia! Zia Mariù 2013 |
C'è un Natale tutto speciale per i bambini che vivono al mare, vivono su isole tra il verde e il blu, ma nella stessa notte guardano lassù. E se voliamo e andiamo più lontano altri bimbi si stringono per mano hanno gli occhi neri ,verdi e blu anche loro nel buio cercano qualcosa lassù . Tutto è gioia, la terra si ridesta applaude il mare e cantano le onde in festa. Si apre il cielo, si vede una scintilla, è Natale, una stella nuova nell'universo brilla. adattamento di Zia Mariù della canzoncina Natale a colori |
Post n°990 pubblicato il 12 Novembre 2013 da galatolomariuccia
A cavallo un mattino se ne andava il solda' Martino, quando trovò un poverello nei pressi d' un ruscello. “Ho fame e ho freddo ,fino in fondo al cuor, aiutami amico mio” e tese le mani senza timor. Una spada luccicante sfoderò il buon soldato e il suo mantello,prezioso e caldo, senza indugio tagliò e pose al rassegnato. Un lampo in quegli occhi balenò e gli scaldò ogni angolo di cuore; e nascosto dalle nubi , il sole di novembre uscì scaldando tutti col suo calore .
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Un po' alla volta, col vento amico, farò cader anche l'ultima foglia del fico. Sono l'Autunno miei signori, con me cadon le foglie e risaltano gli odori . Gli uccellini saluto, che volano lontano, in cerca del dolce caldo africano. Noi qui, intanto aspettiamo nonno inverno,accanto al camino, in compagnia di castagne, olio e buon vino!
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La storia del leone che non sapeva scrivere
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Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Paulo Coelho ............................................................................................................................
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride
e ognuno intorno a te pianga.
Tutta la nostra vita dipende dai giorni dell'infanzia. Anche il nostro carattere è frutto di quei giorni lontani.
Quando veniamo al mondo siamo piccole piante delicate, nate sotto il cielo assieme a tante altre creature palpitanti
.... ma se la semina è stata arida e la crescita non ha avuto amore e né cure
allora le piante saranno deboli e incerte. (R.Battaglia)
"Non permettere che qualcuno venga da te e che poi vada via senza essere migliore e più contento."
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Georg Walter Groddeck
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Dante Alighieri
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