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Il "Matto" del Web

Post n°68 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da zia1assunta
 
Foto di zia1assunta

Web deliri-la parola ai FAN-ATICI 

(nuova rubrica curata da DON CHISCIOTTE)

Dalla notte del 3 dicembre sono passate solo poche settimane (7 per l'esattezza!) ed il popolo del talent più osannato della tv italiana (non certo dai Nemici di Maria) segue da allora il suo talento prediletto, il vincitore della terza (e più sfortunata) edizione di Xfactor, Marco Mengoni. Da quel momento il delirio fan-mediatico si è scatenato sul web: un proliferare di forum, newsletter , faceclub (la nuova frontiera dei fanclub!), mengonelle, mengoniani, fanatici ed estimatori di diversa tempra, tutti irriducibili sostenitori del talento ronciglionese (VT). Una vera novità per l'italian Xfactor che ad eccezione dell'ex cassiera Giusy Ferreri (che oggi potremmo finalmente definire cantante [?]), vera e propria gallina (non temete, mi astengo da qualsivoglia giudizio musicale!) dalle uova d'oro della prima edizione del talent, ha sfornato ben poche ugole "d'oro", soffrendo il confronto con i danarosi talenti defilippici che hanno rimpiungato le grame casse delle case discografiche in questi tempi di vacche magre. Senza dubbio, quest'ultimi risultano essere prodotti maggiormente in sintonia con le aspettative di un pubblico costituito principalemente di fan ormonali, adolescenti, target prediletto dall'industria discografica. Ma questo è lo specchio dei tempi, si preferisce il successo immediato e dei grandi numeri all'investimento artistico che permetta al cantante di creare, nel tempo, un proprio linguaggio musicale ed una propria immagine artistica. Così anche per il "Re Matto" ( l'epiteto di mr Mengoni sul web) i discografici sembravano aver pensato ad un futuro da idolo delle ragazzine in pieno delirio ormonal-adolescenziale, proponendo un primo inedito che già dal titolo ( "dove si vola") sembra essere una dichiarazione d'intenti, promettendo l'emozione facile di una promessa d'amore. E da una prima superficiale analisi sembra proprio che abbiano centrato l'obiettivo, scorrendo le decine di gruppi su facebook si rimane basiti (passatemi l'eufemismo!) dai prodotti dei più agguerriti "divoratori" dei prelibati prodotti da reality/talent show ("MM mi smuove gli ormoni", "MM un cantante che ci fa godere", "W MM di Xfactor che figo che è", "MM è etero, io ci credo"), che fanno temere che si stia consumando l'ennesima cannibalizzazione ti un talento non comune. Ma le ultime mosse del "Matto" fanno ben sperare in una ferma presa di posizione dello stesso e del suo entourage: Il brano che MM porterà a Sanremo ("Credimi ancora" il titolo) sembra sia stato scritto e musicato dallo stesso e abbia poco a che vedere con la solita litania sanremese, per dirla con Celentano "il ragazzo è rock!" e non manca di dimostrarlo al suo pubblico di fan(atici) con continui aggiornamenti e messaggi rivolti ai suoi estimatori sulla fanpage di facebook (che conta circa 46.000 iscritti) e il suo profilo myspace.
I motivi di tanto successo potranno sembrare incomprensibili se rapportati allo scarso successo ottenuto dal programma di cui MM è risultato il trionfatore (una media di share che si aggira sul 10%!) e il seguito che il medesimo ha avuto sulle reti rai (inesistente se pensate alla macchina da guerra pensata dalla Defilippi con il suo "Amici"), eppure scorrendo le pagine delle decine di settimanali su cui mr Mengoni è apparso è possibile tracciare il profilo di un ragazzo come lo sono stati molti ieri e come lo sono moltissimi oggi: solo in un mondo vuoto, solo col proprio vuoto, che nel tentativo di colmare sia pure con il cibo, il successo, le nuove forme di idolatria, lo divora. Ma accade che l'UNO riesca a sfuggire all'abbraccio annichilente del vuoto e salvarsi seguendo la scia di una passione , di un sogno. Così quell'UNO diventa specchio dei molti altri che tentano nell'impresa e adesso, quell'UNO agli occhi dei molti che hanno condiviso le sue vicissitudini è Marco Mengoni.
Ma di questa vita giunta al bivio (il conformismo o l'originalità dei propri passi?) mi propongo di parlare ancora, tra qualche ora... chissà che non vi possa offrire il piacere di nuove scoperte!
Adesso a voi la parola...
Don Chisciotte

 
 
 
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