realtà e fantasia

Siamo arrivati già al punto di non ritorno: se ssi fermasse tutto il mercato delle armi, del alccol, del tabacco, delle auto, nessun governo sarebbe più in grado di riorganizzare l'economia del proprio paese. Se andiamo avanti così, nessun governo sarà più in grado di eviatare la fine. Ci siamo spinti già oltre e purtroppo tutti insieme.

è vero che siamo giunti al punto del non ritorno. Ma possiamo finire andando avanti così o distruggere il tutto, in senso metaforico, ritornando al baratto, Ogni altra forma basata su un economia di mercato e quindi sul consumismo non può reggere più, perchè prevede l'arricchimento di pochi a danno degli altri e la distruzione delle risorse. Ma vogliamo far finta di non vedere e credere che sia una barzalletta? allora continuiamo ma non lamentiamoci. alla fine io sono sereno, passare nell'al di là prima o poi accadrà, ma non ho difficoltà a mangiare quello che so coltivare dal terreno senza dover per forza avere banane, ananas o carne di lama( è la novità : ti invitano ad allevare lama perchè hanno meno colesterolo) STRONZI VIVA IL COLESTEROLO

condivido la tua preoccupazione per tutte le cose che non funzionano e che elenchi qui sotto. Difficile trovare una soluzione concreta. Mi pare che la causa principale della nostra autodistruzione siamo proprio noi stessi che per qualche motivo sconosciuto amiamo annientarci. L'ignoranza certamente ci aiuta tantissimo in questa operazione. Allora dobbiamo NON essere ignoranti, far andare il cervello e capire e scegliere quello che ci fa bene e quello che ci fa male, a partire dalle armi, la velocita', l'alcool il tabacco, il gioco, la prostituzione , gli stregoni tipo Vanna Marchi ecc. Scaricare la responsabilita' delle nostre scelte personali sugli altri mi offende; sarebbe come ammettere che non riesco a gestirmi. Abbiamo tutti gli stumenti necessari per erudirci , capire e scegliere, se sciegliamo la strada sbagliata, negativa, pericolosa.....ne pagheremo le conseguenze. La dittatura obbliga a fare solo certe cose e ne proibisce delle altre. Questo sistema (che tu chiami dittatura, e io non condivido) non mi obbliga a comprare e usare armi, ne' a fumare, ne a bere vino, ne' a pestare sull'acceleratore. Un bambino che ancora non capisce va educato, controllato e protetto, noi non siamo nè bambini nè cerebrolesi, NESSUNO mi impone scelte che uccidono, IO SCELGO DI UCCIDERMI scegliendo lo strumento che voglio. Invece di continuare a lamentarci di quello che non va, cominciamo ad impegnarci profondamente e seriamente nella vita a 360 gradi.

piccolo problema: hai nominato solo mali che vengono dall'incoraggiamento di scelte individuali patologiche.
vietarle non aumenterebbe la libertà, né limiterebbe i danni. alimenterebbe solo traffici paralleli della criminalità organizzata.

credo siano altre le cose contro cui scendere in piazza. la nebbia che avvolge ogni progetto oltre la settimana che ti spinge a bere. i tempi di vita innaturali che ti spingono a fumare. l'energia incatenata che cerca sfogo nella potenza del motore. la paura alimentata artificialmente che spinge ad armarsi. l'assenza di un legame merito-premio che spinge a puntare tutto su una caricatura di fortuna.

e mi rendo conto che nel dire questo descrivo un'umanità ben debole. ma è appunto contro ciò che la rende tale che dovremmo secondo me ribellarci. anzi, non contro qualcosa, ma PER PRETENDERE una vita diversa, senza il bisogno di questi mezzucci di ripiego...

perché non mi piace sentir parlare di libertà e sentir proporre proibizionismo nello stesso post.