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gli italiani si sveglieranno mai?

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Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 04 Maggio 2007 da ziggystardust10

alda d'eusanio in rai fa parlare solo un imputato di mafia e non da' la parola alle prove di accusa

 
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Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 04 Maggio 2007 da ziggystardust10
 

Alda D'eusanio oggi pomeriggio ha dedicato una struggente puntata di un programma rai (pagato dal canone) a BRUNO CONTRADA  ALLA VIGILIA DEL PRONUNCIAMENTO DELAL CASSAZIONE (atteso per il 9 Maggio) sull'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa

HA FATTO APRLARE SOLO CONTRADA E SUA MOGLIE  SOLO VOCI A DIFESA nessun riferimento ai documenti di accuasa, nessuna parola a chi può consocere gli elemnti di accusa,

NON ha fatto altro che portare la sua comprensione, la sua stima, lo ha presentato solo come servitore dello stato senza macchia e senza paura.

Nessun riferimento alla telefonata fattagli dai salvo e CHE LUI NON RIFERI' a FALCONE, nessun cenno alle intimidazioni da lui rivolte a donne e poliziotti perchè NON denunciassero  cose a loro conoscenza ( e nessunno era collaboratore di giustizia), nessu riferimento ai dubbi degli amici di cassarà e di falcone. nessun riferimento alla deposizione della del ponte che disse che in sua presenza Falcone ottenne la conferma che era stato contrada a far evadere un criminale

NIENTE DI NIENTE

una puntata nauseante:  con la descrzione del suo studio con la bandiera italiana e i soldatini (perchè se aiuto l amafia NON posso tenere la bandiera italiana in camera?)


il lavaggio del cervello continua

 
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Post n°30 pubblicato il 01 Maggio 2007 da ziggystardust10

LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI IMPEDISCE DI SAPERE FATTI IMPORTANTI

dal blog di Beppe Grillo una lettera di travaglio

 
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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 01 Maggio 2007 da ziggystardust10
 

Caro Beppe, cari amici del blog (di beppe grillo)
vi rubo qualche minuto di attenzione per una faccenda piuttosto preoccupante che riguarda il mio lavoro di giornalista, ma anche il vostro di cittadini. Dieci giorni fa maggioranza e opposizione unite hanno deciso di mettere il bavaglio alla stampa su tutti gli atti d’indagine: verbali d’interrogatorio, intercettazioni, avvisi di garanzia, mandati di cattura, decreti di perquisizione e di sequestro, insomma tutto ciò che fino a oggi ci ha fatto capire le malefatte del potere politico, imprenditoriale, finanziario, sportivo eccetera. La legge l’hanno intestata al solito Mastella, come Berlusconi intestava le sue prime aziende alle casalinghe e ai cugini di Buscetta, e i suoi giornali al fratello e alla moglie. Ma l’ha voluta e votata tutta la Casta degli Intoccabili: alla Camera ha raccolto 447 voti favorevoli, nessuno contrario, e sette astensioni (Giulietti, De Zulueta, Caldarola, Carra, Poletti, Zaccaria e un altro che non ricordo).
Ancora sotto choc per le telefonate che fotografavano i maneggi di Fazio e dei vertici di Forza Italia, della Lega e dei Ds con i furbetti del quartierino, e che produssero le dimissioni dello sgovernatore e il fallimento delle scalate bancarie.
Ancora atterriti dalle intercettazioni che costrinsero alla fuga i vari Moggi, Giraudo, Carraro, De Santis. Ancora sgomenti per le carte che hanno smascherato gli scandali del Sismi deviato e dello spionaggio Telecom.
Ecco, con questi sentimenti nel cuore e soprattutto nella poltrona, i nostri dipendenti hanno pensato bene di imbavagliare la stampa segretando tutto. Se la legge Mastella fosse stata in vigore qualche anno fa, non sapremmo ancora nulla di Bancopoli, Calciopoli, Vallettopoli, Ricattopoli, Tronchettopoli, Spiopoli (e scusate per queste orrende parole, ma ci siamo capiti). I protagonisti di tutti questi scandali sarebbero ancora ai loro posti, perché i processi non sono ancora iniziati. Infatti la legge impone il top secret a tutti gli atti fino all’inizio del processo (quelli del fascicolo del pubblico ministero, addirittura fino alla sentenza d’appello). Così, se anche il Senato approverà questa porcata, l’opinione pubblica non saprà più nulla degli scandali per anni e anni, visti i tempi biblici della nostra giustizia. E non potremo nemmeno esercitare il controllo sull’attività della magistratura, che pure amministra la giustizia “in nome del popolo italiano”.
Non facciamoci fregare dalle parole: questa non è una legge “in difesa della privacy” (che esiste da una quindicina d’anni), nè contro “la gogna delle intercettazioni”: qui non sono in ballo solo le intercettazioni, che pure sono importanti, ma – lo ripeto – tutti gli atti di indagine.
Qualcuno dirà: ma anche oggi sono segreti. Non è vero. E’ dal 1989 che il segreto istruttorio non esiste più. E’ stato sostituito, nel nuovo codice di procedura penale, da un blando segreto investigativo che copre solo gli atti “non conoscibili dall’indagato”. Se l’indagato li conosce, non sono più segreti. E se ne può parlare. L’unico limite è quello – peraltro assurdo – che vieta di riportare il testo integrale di un interrogatorio o di un’intercettazione, ma consente di pubblicarne il contenuto, cioè un riassunto il più possibile fedele. Comunque, chi infrange quel divieto (e nei casi importanti è doveroso infrangerlo), rischia una multa ridicola: da 51 a 258 euro (e se uno “oblaziona”, pagando la metà, cioè 130 euro, non viene neppure processato).
Ora invece la legge Mastella porta la pena a un minimo di 10 mila e a un massimo di 100 mila euro. Così l’oblazione passa da 120 euro a 50 mila. Cifre che nessun giornalista può permettersi di pagare e che nessun editore – salvo che sia Berlusconi alle prese con le telefonate di Fassino – sarà disposto a sborsare. Al contempo, la legge allarga a dismisura la categoria degli atti non più pubblicabili. E’ vietata la pubblicazione, “anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pubblico ministero o delle investigazioni difensive, anche se non più coperti da segreto, fino alla fine delle indagini o dell’udienza preliminare”.
La notizia non é segreta, ma è vietato pubblicarla: i giornalisti la conoscono, ma non possono più raccontarla. Se qualcuno vuol proprio sapere qualcosa, magari viene in redazione e gli facciamo leggere le carte, di straforo. Ancora: è vietata la pubblicazione, anche nel contenuto, di intercettazioni e tabulati telefonici “anche se non più coperti da segreto”. Stesso discorso: non sono segreti, il giornalista li conosce, gli avvocati pure, i politici di solito anche, ma la gente non li deve sapere. Così, intanto, brulicano i ricatti. Se poi vengo in possesso di un dossier o di un’intercettazione illegalmente raccolti (per esempio, dal Sismi o dalla banda Tavaroli), e magari questi contengono notizie gravissime (per esempio, che si sta preparando un colpo di Stato), e li pubblico, rischio da 6 mesi a 4 anni di galera. Quindi non li pubblico, oppure finisco dentro.
Che fare? Intanto è importante sapere cosa stanno preparando e avvertire gli amici. E poi bisogna tenersi pronti per qualche iniziativa concreta: che so, una raccolta di firma, un referendum abrogativo. Io, per parte mia, se la porcata dovesse passare, farò obiezione di coscienza e pubblicherò ugualmente notizie vietate, per farmi processare e chiedere al giudice di sollevare un’eccezione dinanzi alla Corte costituzionale per far dichiarare illegittima la norma.
a ripeto: non è una legge contro i giornalisti, che le notizie continueranno a conoscerle (e in molti casi sono ben felici di farsi imbavagliare, così danno la colpa a Mastella e non passano per servi). E’ una legge contro i cittadini. Parafrasando Altan, potremmo tradurla così: al cittadino non far sapere come gl’infilano l’ombrello nel sedere."
Marco Travaglio

 
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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 27 Aprile 2007 da ziggystardust10

LETTERA  A PRODI

 
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Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 27 Aprile 2007 da ziggystardust10

Dal BLOG di Piero Ricca

 un anonimo scrive questa lettera

 non credo che si offenderà se la posto

eventualmente dia un segno

Egregio Prodi,

questa mia per una richiesta di chiarimenti.

Antefatto.

Alle elezione dell’aprile scorso, il sottoscritto voto’ il cosiddetto centrosinistra.

Domanda.

Ma il centrosinistra e’ la casella postale dove si imbucano i voti
per Berluscone?

Note esplicative.

Dico questo perche’ pare che io abbia votato per Mastella alla Giustizia,
per l’indulto a Previti, e adesso per il bavaglio alle intercettazioni,
una esimia pecorellata di stampo fascistoide. Il Berluscone avrebbe avuto
anche il via libera per mettere il piedino in Telecom, e vorrebbe pure
la tessera del costituendo Partito Piddista (dategli la 1816).
Ad evitare simili spiacevoli equivoci (voti uno ma invece e’ un altro),
la prossima volta consiglierei di fare l’ammucchiatone prima delle elezioni,
presentare il candidato effettivo (Berluscone) invece di una sua testa
di legno (indovinare chi e’), e poi magari, in mancanza di alternative
(tutti berluscati), anche chiudere i seggi, che cosi’ si risparmiano
lirette o euretti.

Soluzione finale.

Fatevi assumere tutti a Mediaset e chiudete il bivacco di manipoli
berluscati.

 
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a proposito di insegnanti di scuola materna

Post n°26 pubblicato il 24 Aprile 2007 da rustyprof
 
Tag: scuola

Oggi pomeriggio, in auto, radio accesa, una notizia mi indigna oltre ogni dire:

tre maestre di scuola materna avrebbero abusato di alcuni bambini di età variabile dai 3 ai 5 anni. Le adulte sono state arrestate, insieme al marito di una di esse.
Chi abusa di un altro essere umano si dimostra indegno di tale qualifica, ed in particolare se l'altro è un bambino o un ragazzino che i suoi genitori affidano a te convinti che sia un buone mani.

Ancora una volta: FACCIAMO UNA SELEZIONE SERIA, all'ingresso nel mondo della scuola, e accertiamoci che gli insegnanti dei nostri figli:
  • siano persone serie e responsabili;
  • siano insegnanti motivati e motivanti (non come certi frustrati che girano per le scuole fregiandosi del titolo di "professore");
  • tengano dei comportamenti che i nostri figli possano seguire a testa alta.

Se poi anch'io, in seguito a questa scrematura, sarò esclusa dal mondo della scuola, me ne andrò felice di lasciare il posto ad una persona più meritevole di me.

PS: ed i pedofili mandiamoli a zappare la terra fino alla fine dei loro giorni!

 
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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 14 Aprile 2007 da ziggystardust10

LA MORTE DI ATTILIO MANCA

LO SCHIFO DEL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI (SICILIANi)

 E DELLE AUTORITA' ITALIANE

 
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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 14 Aprile 2007 da ziggystardust10

ATTILIO MANCA, urologo di Barcellona Pozzo di Gotto (lo stesso paese di Fede) morì nel febbraio del 2004. Fu trovato nel suo appartamento di Viterbo con due buchi nel braccio sinistro. L'autopsia parlò di overdose di eroina e barbiturici.

Nessuno dei colleghi ha non diciamo sospettato, ma neppure minimamente pensato che fosse eroinomane o tossicodipendente..........

poi diciamocelo, uno che si buca, qualche segno nel comportamento lo mostra.

 va da se che nessuno, nessuno nessuno dei colleghi ha mai potuto men che meno sospettare una cosa simile. 

A tagliare la testa al toro una osservazioe banale:

ATTILIO MANCA ERA MANCINO

a parte le testimonianze di parenti e conoscenti  cis ono foto chiare in cui impugna la penna con la sinistra.  Assolutamente impossibile (come se non bastasse il resto) che abbia potuto impugnare la siringa con la sinistra e pungersi sul braccio sinistro (due volte? Un tossico che sbaglia mira?)

e fin qui...........

 Attilio Manca era un urologo, uno dei pochissimi in Italia a praticare la prostectomia in laparoscopia.

 Era l'ottobre del 2003  telefona ad amici perchè si trova nel sud della Francia, dalle parti di marsiglia, non vicino alla costa azzurra. Nessuno sapeva che doveva andare  da quella aprti, il viagio era stato improvviso o comunque preparato in segretezza. Ai genitori disse che doveva vedere un paziente per una operazione.............

Gaspare Troia collaboratore di Giustizia nel 2005 rivela: nell'ottobre del 2003 Bernardo provenzano fu operato in una clinica privata vicno Marsiglia. Operato sotto falso nome. Gli inquirenti trovano le cartelle cliniche: operazione di prostectomia  totale in laparoscopia.

E' il 2006: un altro collaboratore rivela (Pastoia) : provenzano fu operato da un urologo italiano, non da un francese.

Pochi giorni dopo Pastoia fu ammazzato (non ne parlò nessun telegioranle, (il regime continua.)

Manca era di barcellona Pozzo di Gotto paese ad altissima densità mafiosa. Un suo cugino è uomo d'onore della cosca locale. Il Governo berlusconi (l'amico di dell'Utri) aveva avviato le pratiche per commissariare il comune di Barcellona per infiltrazione mafiosa. IL governo PRODI, col ministro dell'interno Amato, HA IMPEDITO IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO.

Non capisco perchè abbia votato sto governo, mafia per mafia, meglio quella trasparente di Dell'utri e Cuffaro che quella nascosta di Vladimiro crisafulli)

Una delle cose più schifose è che a Barcellona Pozzo di Gotto dove vivono i genitori di Attili Manca molti hano tolto il saluto ai genitori, e molti vogliono accreditare la tesi della morte per dorga

 Questo la dice lunga sul livello di incivltà che il popolo italiano (dispiace dirlo, ma in questo caso siciliano) ha raggiunto. Pensavamo che dopo Falcone e Borsellino qualcosa fosse cambiato ed invece niente.

La merdosità di certi italiani è tale per cui chi cerca la verità è da isolare e da bollare. Viene vergogna a stare in Italia e ad essere italiani.

Fa male anche sapere che solo ora le indagini sono state riaperte, ma non  facciamoci illusioni. Sono passati 4 anni, non c'è più una legge sui collaboratori di giustizia che incoraggi a collaborare. Il 41 bis di fatto non esiste più e non fa più paura. La mafia è vincente, è stata al governo col precedente esecutivo che ne ha soddisfatto molte richieste, continua ad esserci ora con questo che non fa nulla per lottare a fondo contro  di essa(anzi adesso renderà più difficili le intercettazioni, ed io che l'ho votato prprio per il contrario). E' da escludere che un collaboratore parli: se si è dalla parte di chi sta vincendo non si cambia casacca e non si passa dalla parte dello stato.

E' possibile avere altre informazioni sul caso Manca dal sito dedicato a Rita Atria.



 
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Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 25 Marzo 2007 da ziggystardust10

PRIMA LE LEGGI DI BERLUSCONCIO CONTRO CASELLI

 ORA LE SENTENZE DEL TAR CONTRO I GIUDICI

 ANTIMAFIA

 
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