Zimo & il Fantabosco

Ancora mi lascio stupire dall'insensibilità delle persone.

Quando qualcuno muore (sul serio o presuntamente) va via un pezzo di noi. Immaginiamo nella storia quante persone hanno trascorso più o meno tempo su questa terra: il contadino del medioevo, il senatore romano, la schiava nera americana, il bambino deceduto dopo pochi minuti dalla nascita. Persone le cui morti non ci colpiscono personalmente, ma che sono state comunque un pezzo di storia. Anche il nostro vicino di casa, così arcigno e maleducato, un giorno morirà e la sua vita non sarà mai stata inutile perchè è servita a dare qualcosa ad un'epoca, ha creato una storia intorno a sè, dei legami, dei fili che ha potuto muovere solo lui e che sono stati indice di un tempo trascorso dall'Uomo sulla terra. Quando qualcuno muore, dei pensieri, delle affinità, delle idee, dei sorrisi, dei discorsi, delle convinzioni, dei gesti, degli stili, se ne vanno e non tornano più. Salvo influire sulla vita di chi resta.

Quando questa persona che muore è un personaggio che fa un lavoro artistico, che coinvolge pensieri ed emozioni, a piangere la sua scomparsa non sono solo le persone che lo hanno conosciuto di persona, ma anche tutti quelli che hanno "usufruito" del suo lavoro per superare dei limiti di pensiero. Ricordiamoci che l'arte è la più grande forma di espressione.

Pare che Fabri Fibra non sia morto sul serio. Ho scritto direttamente a lui ed alla sua casa discografica per avere conferma. Non m'importa della bufala e di quella lacrimuccia sprecata, ma mi dispiaccio per chi, in un altro blog, ha trattato la notizia come se fosse quella della morte di una zanzara.

Se avessi scritto della morte (chessò) di Bono Vox, probabilmente queste persone avrebbero accusato il colpo (non dico sofferto) per la perdita di quello che loro reputano un grande artista, ma che io disistimo.
Allora mi chiedo: è giusto piangere la morte di un artista molto famoso, ma non quella di un artista poco famoso conosciuto solo da chi frequenta il mondo del rap? Quali sono i criteri che definiscono la sofferenza per la morte di un artista? Quali sono i criteri che definiscono il RISPETTO per la morte di un uomo?

No, non è necessario conoscere qualcuno per soffrire della notizia della sua morte. E' necessario aver condiviso qualcosa con lui, come può essere una canzone o il legame con un'altra persona (come quando ci dispiacciamo anche per la morte del nonno di un amico, che magari nemmeno conoscevamo).

Rispetto per chi ha rispetto. Simona.

(birra Birra alla salute del Fibra)