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Post n°4 pubblicato il 15 Settembre 2007 da mimo_cucienz
E così tocca anche a me e in qualità di mimo come potrei non sottolineare l'importanza dei gesti per uno zingaro nel mondo, dove capita di trovarsi in paesi in cui solo per dire i numeri devi slogarti la lingua. Il corpo diventa così lo strumento di comunicazione numero uno. Un trasfertista si riconosce da quanto si dimena alla cassa del supermercato per far capire che non ha monete e nemmeno la carta raccoglipunti. Va bene sapere l'inglese ma non si può chiedere ad un trasfertista di sapere tutte le lingue del mondo, in fondo non siamo altro che ignoranti senza fissa dimora. Concludo dicendo che trasfertisti si nasce, non si diventa. Io, per esempio, alla nascita non ho pianto. Mi ero già privato dell'uso della parola, tanto che l'ostetrica ha pensato che non stessi respirando. Ho alzato il mio pollicino come per dire "tuttapposto, sono vivo". saluti |
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