Lo zingarello

E' stato uno sforzo enorme. Un progetto nato male realizzato senza nozioni aerospaziali, in seguito modificato con l'approssimazione di una calcolatrice stupida e sviluppato da una compagine di incompetenti, sudati, stanchi trasfertisti. Tutto questo solo per superare il piccolo ostacolo costituito da un palazzo di 10 piani affinchè la nostra parabola captasse il segnale del satellite.

Il risultato è un'asta di ferro con parabola in groppa che sporge dal nostro balcone verso l'infinito nel disperato tantivo di superare l'intralcio. Ovviamente non osiamo chiedere e non vogliamo sapere se sia a norma oppure no. Fintanto che la gente pensa che sia un giavelloto olimpico, va bene così.

Il problema è un altro. Siamo ormai connessi al nostro caro amico satellite ma, come ci eravamo aspettati, la televisione italiana ci ha esiliati. Noi popolo di patrioti, ferraristi, valentinorossisti e calciofili, scopriamo che le gare vengono criptate, le partite della nazionale oscurate, i film cubettati, mentre in Italia tutto questo è in chiaro. Italiani in esilio satellitare perchè nel gioco dei diritti tra RAI, Mediaset e Sky, nessuno ha preso in considerazione il culo tricolore che ci siamo dovuti fare per piantare un albero maestro sulla facciata del palazzo.

E il canone? Perchè devo pagare per vedere uno schermo blu. Sarebbe come comprare il biglietto per il circuito di monza sapendo già che non ci si potrà andare. Nessuno però mi obbliga a comprare il biglietto e anche se qualcuno mi obbligasse potrei sempre rivenderlo o regalarlo a un amico. Ma il canone? Devo chiedere a un amico di andare a casa mia a guardarsi le gare mentre io non ci sono?