Creato da sfogliatellaaa il 14/09/2007

Lo zingarello

Il blog dei trasfertisti

 

 

Natural Born Comical

Post n°8 pubblicato il 19 Settembre 2007 da sfogliatellaaa
 

Non è una questione di orario, di giorno, di mese, di oroscopo, nulla. Nulla può fermare la simpatia, l'ironia, le freddure che un trasfertista può esibire in pubblico ed ancor di più in privato. Se vi capita di sedere a tavola con dei trasfertisti procuratevi dei fazzoletti per asciugare le lacrime perchè non smetterete di ridere tutto il tempo.
Non di rado è accaduto che qualcuno è stato ricoverato per eccesso di riso.
In genere si pratica la lavanda gastrica.
Le freddure, le calure, ed altre grosse cavolate sono all'odine del giorno. Un trasfertista non fa primavera ma due sono già ad alto tasso distruttivo.
Insomma, capita di sentirsi dire cose del tipo: ma che droga usate? Io per arrivare a sti livelli devo fare ricorso alle anfetamine e voi siete così alle otto di mattina?
SI!

 
 
 

SPIZZICO

Post n°7 pubblicato il 16 Settembre 2007 da mignino.md
 

Eccoci qui caro collega , ho creato un piccolo spazio anche per te , dove tutti quelli che ti conoscono possono lasciare un commento in modo da comporre questo piccolo spacio. Perchè scrivere nel nostro blog è gratis come la semplice casella di posta che devi creare per partecipare con noi a questo blog.....

Bhè cari amici a voi la parola .....

 
 
 

... LA GLOBALIZZAZIONE

Post n°6 pubblicato il 16 Settembre 2007 da mignino.md
 

Ebbene si , anche se molte volte è un termine che odiamo perchè un pò ha condizionato il modo di vivere di tutti quanti, noi trasfertisti la ringraziamo perchè alcune volte ci fà sentire a casa . Quest'oggi ero con i colleghi all'IKEA , in un posto qualunque in giro per l'europa , quando per un'istante mi sono sentito a casa mia perchè era perfettamente uguale a quello di dove abito , è stata una bella sensazione , e come questa se ne possono citare tante altre esempio il MC Donalds , anche se qui , con la scusa che capiscono non ti danno mai quello che hai ordinato ....

Vi state chiedendo cosa facevamo all'IKEA ??? Compravamo l'ennesimo letto in giro, perchè in fondo siamo un pò come le prostitute ogni notte un letto nuovo...!!!!!

 
 
 

Ke figuraccia

Post n°5 pubblicato il 15 Settembre 2007 da sfogliatellaaa
 
Foto di sfogliatellaaa

Spesso, molto spesso direi, capita di imbattersi in situazioni a rischio figuraccia.
Per esempio: abituati a non essere compresi perchè l'italiano all'estero è noto ai più grazie alla cucina ma soprattutto grazie ai Ricchi e Poveri ed Albano e Romina, capita che ci si lasci andare a dei commenti a dir poco colorati, imbarazzanti.
Non è raro che ci si imbatta in persone che invece, per lavoro, per vacanza, o semplicemente perchè italiani all'estero, capiscono benissimo tutto quanto di peggio possa uscire dalle labbra di un trasfertista. I commenti e gli apprezzamenti sono composti di termini difficilmente rintracciabili nei vocabolari, figli di anni di evoluzione letterale e culturale, di dialetti provenienti da diverse regioni mescolati ad arte. Eppure, spesso, i malcapitati di turno, dopo aver subito in silenzio e, perchè no, sorriso sotto i baffi perchè in fondo sti benedetti trasfertisti hanno il dono di risultare simpatici, mentre sfilano via dalle nostre vite salutano in italiano corretto e con la pronuncia degna d'un corso di dizione lasciandoci esterefatti e con la convinzione di aver fatto l'ennesima figura di merda. Mi sia consentito il termine ma non c'è niente che possa meglio rendere l'idea!

 
 
 

L'IMPORTANZA DEI GESTI

Post n°4 pubblicato il 15 Settembre 2007 da mimo_cucienz

E così tocca anche a me e in qualità di mimo come potrei non sottolineare l'importanza dei gesti per uno zingaro nel mondo, dove capita di trovarsi in paesi in cui solo per dire i numeri devi slogarti la lingua.

Il corpo diventa così lo strumento di comunicazione numero uno. Un trasfertista si riconosce da quanto si dimena alla cassa del supermercato per far capire che non ha monete e nemmeno la carta raccoglipunti.

Va bene sapere l'inglese ma non si può chiedere ad un trasfertista di sapere tutte le lingue del mondo, in fondo non siamo altro che ignoranti senza fissa dimora.

Concludo dicendo che trasfertisti si nasce, non si diventa. Io, per esempio, alla nascita non ho pianto. Mi ero già privato dell'uso della parola, tanto che l'ostetrica ha pensato che non stessi respirando. Ho alzato il mio pollicino come per dire "tuttapposto, sono vivo".

saluti

 
 
 


 

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