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LE MIE POESIE

EMOZIONI TRA LE RIGHE....giù

 

Messaggi del 08/06/2016

PAURA D'AMARE...giù

Post n°3047 pubblicato il 08 Giugno 2016 da giumor54


"La paura d'innamorarsi

non è forse già un po' d'amore?"

(Cesare Pavese)

 

Paura d'amare.

Quando la mente vede

solo lei o lui

e il cuore batte più del dovuto,

nessuno più riesce a controllarsi,

attimi di gioia si confondono

con quel pensiero,

lacerano la mente,

confondi la paura con la gioia,

vivi nel vuoto più assoluto,

e non ti sei ancora reso conto,

che sei già precipitato/a in quell'oblio.

Giuseppe Morelli.

Giù 31/05/201619.28

Opera di Giuseppe Morelli

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(Tutti i diritti riservati ®©)

 

 
 
 

LA FOTOGRAFIA...giù

Post n°3046 pubblicato il 08 Giugno 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

La Fotografia.

La fotografia è l'emozione

di un fotogramma unico,

prima di entrare nella memoria

della macchina,

è stato scolpito

per una frazione brevissima

del tuo tempo,

nella mente e nel cuore

di chi l'ha scoperta all'istante,

attraverso uno sguardo perso,

alla ricerca continua

di un'emozione unica.

Giuseppe Morelli

Giù 10/07/201509.12

Opera di Giuseppe Morelli

Copyright registrato(siae)

(Tutti i diritti riservati ®©)

 
 
 

AMATE LUNE...giù

Post n°3045 pubblicato il 08 Giugno 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Amate lune.

Quando apparite innanzi a me,

rendete il cielo un arcobaleno,

al mio cospetto siete un dipinto sì raro e vero,

ove Gaeta regna sovrana su questo golfo,

silente osserva, sul fondo della tela.

Giuseppe Morelli.

Giù 31/05/201611.32

Opera di Giuseppe Morelli

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VIAGGI MANCATI...giù

Post n°3044 pubblicato il 08 Giugno 2016 da giumor54


Quanti viaggi mancati, quanti treni persi, quante volte

resti a guardare il suo svanire dietro la curva della

vita, osservando quei freddi metalli che hanno

sopportato il peso mentre veloce passava, quante volte

hai imprecato il cielo mentre ti affrettavi innanzi a

uno specchio, ma poi al suo arrivo non era il treno

giusto e ritornavi al suo cospetto con gli occhi

tristi, quanti occhi ti hanno giudicato/a, e con il

cuore in gola hai continuato, ma dentro c'era il desio

di cambiare orario e stazione, quante volte....poi ti

stanchi, pensi al altro, affondi il tuo io nella vita

per non pensare e mentre distratto/a sei in quel mondo

costruito a modo tuo, risenti quel fischio così lontano

e ti ritorna in mente, tutto il passato, ritornando

come una tempesta mai assopita quella voglia di

viaggiare ancora e ancora e ancora, ti togli le scarpe

e senza passare per lo specchio, inizi a correre verso

quei binari, mentre quel dolce suono come un richiamo

che nasce dentro continua a richiamare la tua

attenzione e il cuore tuo.Giuseppe Morelli.

Giù 31/05/201608.23

Opera di Giuseppe Morelli

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LA DOLCEZZA...giù

Post n°3043 pubblicato il 08 Giugno 2016 da giumor54


La dolcezza questa mattina si è vestita di piume,

osservando ai piè del giorno l'inizio e ascoltando il

canto degli alati innamorati.

La dolcezza si è vestita di piume.

Dolce è il risveglio e bello è il godere del canto

degli uccelli, mentre lento il giorno s'apre agli occhi

miei e la notte cede il suo mantello scuro, liberando

il mondo intorno. Mio dio che bella la vita, è giusto

godersela e farla godere a chi amiamo, ne abbiamo una

sola, non c'è un tasto per fermarla, ne uno per

riavvolgere, oggi è un altro giorno e ieri fa parte del

passato, non torna più. Aprire la finestra al mondo,

vedere il cielo e il mare confondersi in un solo

colore, sembra un dipinto freddo, un altro mondo,

appena si distingue, la luce aumenta lenta e

inesorabile invade ogni angolo del mio giardino,

attendo i primi raggi, il sole, questo immensa fonte di

energia, che la natura ci ha donato, con il calore e

con la luce,

darà colore e i giusti toni, su questa tela della vita,

lasciando svanire nel nulla, quel velo che la notte

crea intorno. Godo seduto sul mio letto, del loro

canto, vorrei essere un alato, libero di volare

ovunque, di gioire come loro che sto ascoltando,

cantano felici, creano nidi con tutto ciò che l'uomo

lascia cadere e trova inutile, quanto potrebbe imparare

lo stesso, osservando la natura e invece la dimentica,

continuando a distruggere la vita. Passerotto mio, come

vorrei volare nel tuo cielo, libero di scorrazzare da

un ramo all'altro, donandoti quel che la natura dona,

un seme, una piuma, una pagliuca per mettere su casa,

intrecciano nidi con quei becchi sì piccini, dimore

forti e resistenti, da ospitare loro e le uova generate

con amore per la vita, nessuno può fermare il corso

degli eventi, diventeranno i futuri alati, per

rallegrare altri dopo di me. Nel mio silenzio, mi

affaccio alla finestra della vita e cinguettando tra le

righe mie, sogno di volare accanto a te. Buongiorno

Mondo, questa mattina la dolcezza si è vestita di piume

e il cuore mio vola lontano.

Giuseppe Morelli.

Giù 30/05/201604.45

Opera di Giuseppe Morelli

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