Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

Due bambini e una noce

Post n°1052 pubblicato il 19 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 



Una storia che sa di Natale, che sa di buono e di magia.  

Una storia irreale vista con occhi di bimbo che emoziona per le atmosfere del Natale e delle luci.

Una storia di amicizia, quella dei due bimbi oramai diventati grandi, che resiste al tempo e alle distanze come tutti noi in fondo spereremmo ci accadesse.

Fa bene all'animo pensare alla magia di ritrovare una persona di cui negli anni si sono persi i contatti ma di cui non si è spento il ricordo. E dirglielo.














































Una
panchina e un albero cresciuto in 15 anni frondoso e solido quasi a dirci quanto sia importante essere come il piccolo Carlo e coltivare con cura anche il più insignificante dono. Facendolo crescere e germogliare.

In una noce, dura, ruvida  e senza estetica,  si racchiude tutta l'importanza delle piccole cose a cui spesso abbiamo smesso di dare loro importanza.  Del resto,  forse, non diamo proprio importanza alle cose. E qui ci sarebbe, in caso, da rifletterci su.

 

Nell'era del ci piace il tutto e il subito e dell' iper connessi come mai  fa fiaba la frase 
Me l’avevano detto i miei che sareste tornati.

E chissenfrega se poi quell’albero non esiste o sarà abbattuto in nome della cementificazione. O  se 15 anni non saranno  sufficienti a renderlo così maestoso.

Se  poi  pesca + noce= pescanoce   e trilogia sarà fatta, beh! questo è altro discorso… se non altro 'sta noce distoglie l'attenzione dal pandoro_Ferragni.

 

Mi costa non chiedervi se vi piace questo nuovo spot  natalizio della Esselunga, ma siamo a Natale,  siamo tutti più buoni e ci piace esserlo

  ... sarà poi così o ne uscirà il caso "noce di Natale"?

 
 
 

Caro Natale

Post n°1051 pubblicato il 16 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Cala l'inflazione, rassicurano. Ma non per il Natale.
Le famiglie tornano a spendere e sale il budget destinato al Natale.
Lo dice Confcommercio.

Raddoppia il costo degli addobbi che fanno bella la casa; +20% per tablet e smartphone; +15% per gastronomia che batte giocattoli, profumi e vestiario.
Nell'elenco non sono contemplati libri.

























Pare che quasi ogni italiano spenderà in regali sui 300 euro.
Per contro sul fronte regali 7 italiani su 100 dichiarano di non volerne acquistare nemmeno uno.

Dunque per 1 italiano su 3 la tredicesima quest'anno se ne andrà in doni, prodotti enogastronomici e tecnologia. Ma c'è anche quell'italiano su 3 che la userà per pagare bollette, mutui, rate e Imu in scadenza.

 Ciò che però più balza all'occhio è l'insostenibile costo dei biglietti di treni e aerei di chi, lavorando al Nord, vuol far Natale a casa.
Dunque *Mario* prende il Volo Milano – Catania e spende  400 euro. A gennaio gli costerebbe 33 euro.
*Maria* sceglie il treno Torino Reggio Calabria: 140 euro. Se non fosse Natale spenderebbe 33 euro.


Il costo della vita è aumentato di 2mila euro. E le famiglie comprano al discount e non vanno dal dentista.

Ogni dicembre di ogni anno, indipendentemente dai presupposti, dai fattori socio-economici  e dalle motivazioni,  la solita tiritera.




Caro Natale,  quanto ci costi…
                                                  … meno male che vieni una volta all'anno…

 
 
 

Largo ai sessantenni!

Post n°1050 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Se io, mio marito e mie figlie decidessimo di far domanda presso la Brazzale spa, i nostri curricula sarebbero eliminati di default. Perché siamo troppo giovani.  Non abbiamo sessant’anni.
E l’azienda casearia assume solo over 60, oltre che amici e compagni di scuola. Non  per buon cuore, ma perché sono bravi.

[ i 60enni]Hanno energia, deluso dai giovani fa sapere il titolare.










































Una scelta in controtendenza in un momento in cui il mondo del lavoro preme su assunzioni,  peraltro col contagocce, destinate agli under 30.

Per l'Azienda spa, l'esperienza con giovani lavoratori si è rivelata deludente perché non hanno le competenze e quindi manca quella passione per l'enogastronomia che invece, pur provenendo da settori differenti,  i veri temprati professionisti  fuoriclasse sessantenni hanno.

A me la notizia, fosse anche un caso particolare,  pubblicata su Il Corriere del Veneto spiazza.
Specie quando si fa un gran parlare di giovani e di diritto al lavoro e abbiamo un tasso di disoccupazione under 30 pari al 25.9%

A voi la parola.

 
 
 

5/7 o 4/7?

Post n°1049 pubblicato il 10 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Era il 1973 quando il sabato lavorativo divenne libero e portò con sé un milione di nuovi posti di lavoro.


Cinquant'anni dopo, cioè mezzo secolo più tardi, Luxottica sperimenta la settimana corta per alcuni reparti e aree produttive. A parità di salario e al tempo stesso apre l’opportunità di un posto fisso e stabile a oltre 1.500 nuovi lavoratori.


Anche Lamborghini si mette in gioco: prevede di assumere 500 nuovi dipendenti e consolidare diritti e tutele inclusive.

Entrambe le aziende per cui lavorano mie figlie si cimenteranno nell'esperimento per il primo trimestre del 2024. Se la produttività non ne risentirà e se programmi e scadenze verranno rispettate potrebbe consolidarsi.





















Va da sé che il progetto cambia radicalmente la vita del lavoratore: avrà a disposizione un giorno alla settimana in più da dedicare a se stesso, ai suoi hobby, o semplicemente alla famiglia.

E fuori confine come va?
La Germania vanta il primato delle settimane lavorative medie più brevi in Europa: 34,2 ore.
L' Islanda è leader nella settimana di quattro giorni dimostrando peraltro ottimi risultati.
Le aziende nel Regno Unito sono soddisfatte dei risultati tant’è che stanno pianificando di rendere permanente la settimana lavorativa breve.

Meno orario, stesso salario è uno slogan che non suona bene: sa più di rivendicazioni passate che di progresso.

Suonano meglio invece alcuni studi secondo cui lavorare 5 giorni sotto stress e con stipendi mediamente bassi, come avviene per la maggior parte dei lavoratori italiani, non aumenta né la qualità né la produttività né il benessere interiore.


È una giusta sperimentazione e una azzeccata strategia quella di allungare il fine settimana

o, qui, andremo a farci male?

 
 
 

Magia negata?

Post n°1048 pubblicato il 07 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Succede a Firenze, in una scuola primaria.































Sei alunni rispondono SI';   sei dicono NO;   due non lo sanno.

L'insegnante documenta la lezione sul registro elettronico.

 
Poi i bimbi vanno a casa e chiedono spiegazioni ai genitori.
Qualche bambino, si dice, sia turbato. Qualche altro sconvolto.

I genitori di più tant’è che, pur non chiedendo provvedimenti particolari,  segnalano l'accaduto alla preside via PEC.


La domanda dell'insegnante però diventa un caso anche politico: la Lega condanna  e molti polemizzano sulla vicenda.


Che ne pensate?

È giusto togliere ai bimbi la magia del Natale?

È esagerata reazione?



Per inciso: un episodio simile è successo anche a Genova, in una quarta elementare.

 
 
 

Orrori&Errori

Post n°1047 pubblicato il 05 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 


Che la cronaca ci restituisca per quasi la totalità dei servizi orrori, immagino siamo tutti d'accordo.

 
Scorrono da anni scene di guerre, di scempi e di feriti, tra manifestazioni pro e contro. Colorate nel loro grigiore.

Si macina vita e morte di uomini, bambini, di città devastate dalla furia di missili.
Si sviscera ogni dettaglio con estrema dovizia di particolari, anche i più scabrosi,  fin all'osso , senza pudore, su donne e ragazze stuprate e  massacrate e uccise.
E sui loro assassini.
Su detenuti  picchiati e malmenati  con ferocia.

Mentre qualcuno enfatizza o polemizza, accreditiamo o disapproviamo polemiche che manco avrebbero ragione di esistere tanta è la delicatezza di ciò che ci accade intorno .

E, increduli e costernati, restiamo incollati alle immagini, cibandoci di tante, troppe parole e  gustando il sapore amaro di scoop, tesi e dibattiti. 


Come spettatori avidi del truce di uno show che si ripete, si intensifica e ci consuma.  

Ma non siamo in uno show.































Siamo nelle realtà.

Che per quanto orrore faccia merita l'educazione e il rispetto di saper tacere pur facendo rumore. 


È errore argomentare  e disquisire spingendosi al di là del lecito e fino all'orrore, a favore del clamore e oltre il dolore?

 
 
 

Ai tempi del politically correct

Post n°1046 pubblicato il 02 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

L’abbiamo canticchiata tutti per la sua orecchiabilità e allora, nel 1981, quando Ferradini la compose insieme Herbert Pagani fu successo immediato.
A detta del cantautore, parrebbe che all'epoca siano state proprio le femministe del centro sociale Leoncavallo di Milano le prime fan.

Erano altri tempi, tempi in cui anche i cinepanettoni squallidi e pieni di doppi sensi  o battutacce andavano alla grande. Con buona pace di tutti.

Passano i decenni, prova ad emanciparsi l'idea di donna, arriva il #metoo  e, in nome del politically correct,  si stabilisce che certi messaggi  sono sessisti e creano condizioni necessarie e  sufficienti per collezionare in fretta processi mediatici.





























Credo che oggi sarebbe pericoloso come brano, probabilmente non lo riscriverei.
Dice Ferradini con il suo teorema, le sue spremute di cuore e la nessuna pietà.

E la reimposta così:



 


Fra le due versioni quale preferite?

È un giusto arrangiamento  del messaggio ?

O siamo cresciuti più cavillosi, attenti alla parola e sessisti che non lasciamo aperta la porta del cuore nemmeno a una canzone?

 
 
 

Intrecci fra sconosciuti

Post n°1045 pubblicato il 29 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

The Guardian lo premia come miglior Spot di Natale dell’anno.

È già stato visualizzato più di due milioni di volte.

Girato in un pub storico di Enniskillen con I-Phone è costato 800 euro.

Dura poco più di due minuti.




Aldilà dell'aria natalizia che si respira e del caminetto acceso che stempera gli animi, il messaggio che lancia non conosce atmosfere né stagioni.

Il frame conclusivo del video recita così:





























Che poi succede anche che fra sconosciuti per casi fortuiti nascano parole che si fanno conoscenze e che poi si trasformano in amicizie.

Sfatando il mito secondo cui gli sconosciuti  chissà che pericoli e insidie nascondono, studi britannici hanno dimostrato l'mportanza e i benefici che si traggono nel tessere conversazioni pur banali con gente incontrata per caso. Parrebbe che l' apertura verso un estraneo abbia un effetto positivo sul tono dell'umore e sul senso di sicurezza di sé.


Mentre i fotogrammi scorrevano ho pensato alla mia cagnolina che da ormai quasi un anno non è più con noi . E manca.
Lei, come il cagnolino del video, a modo suo socializzava con le persone, le annusava e accattonava coccole e cibo.
Mi sono rivista e mi sono chiesta: mi sarei anch'io seduta al tavolo di uno sconosciuto?
Mi sono risposta che no! nel riprenderla le avrei fatto qualche grattino e avrei scambiato due o forse quattro parole di cortesia o di circostanza. Poi me ne sarei tornata al bancone.


E voi che avreste fatto: vi saresti accomodati al tavolo del signore? 

In genere siete i primi ad approcciarvi agli altri parlando del tempo, del freddo, del caldo o invece restate nel vostro metro quadrato?



 
 
 

Coscienza VS Scienza

Post n°1044 pubblicato il 27 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Esattamente due settimane fa non avremmo mai voluto leggere:

Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45

Sono le parole del papà di Indy, la piccola affetta da una grave patologia riscontrata fin dalle ecografie di prassi durante la gestazione.

Qualche giorno prima erano stati sospesi i trattamenti vitali su ordine dei giudici.

Il servizio sanitario nazionale  ( britannico) e i tribunali ( britannici) non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa rincara.


In quei giorni difficili il governo Meloni aveva concesso alla piccola con un provvedimento di urgenza la cittadinanza italiana per consentirle di essere trasferita al Bambino Gesù di Roma, l'ospedale pediatrico di proprietà del Vaticano.
Non è la prima volta che l'Italia si offre di ospitare bambini senza possibilità di futuro.


Un dolore straziante.
Un dolore che un genitore non dovrebbe mai provare.
Da mamma mi si accappona la pelle.
Ma anche una sofferenza e un'agonia che nessun bimbo dovrebbe provare.

























































L'esile corpicino di Indy, monitorato da fili e sondini dentro una culla asettica di ospedale fin dalla nascita, il 24 febbraio, non ha mai sentito il sole sulla pelle né gattonato esplorando anche solo un angolo di mondo.



C’è un limite, secondo voi,  entro cui la coscienza, l’amore,  la religione o la politica dovrebbero cedere il passo alla scienza, alla ragione o alla legge?




 
 
 

E se fosse un no pregiudiziale?

Post n°1043 pubblicato il 25 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Si fa un gran discutere, si arriva all'ennesima bagarre e si partorisce una legge. Primi in Europa. Con vanto.
Oggetto del disquisire e del legiferare è vietare la carne coltivata.
Esulta Coldiretti.

Che  poi sorge spontaneo chiedersi: che si è vietato visto che ad oggi in Europa della carne coltivata non è consentita né la produzione né il commercio? 

Ma noi mettiamo sempre le mani davanti, specie se si tratta di ricerca.

A oggi, nel mondo, la carne coltivata è in vendita solo a Singapore e negli States.
In Olanda, a Maastricht, è tutto pronto per l'avvio della produzione. La Spagna ha il suo primo impianto, il Regno Unito pure.
La Svizzera potrebbe essere il primo Paese europeo a consentirne la commercializzazione.

Detta terra terra, carne coltivata  =  il prelievo di cellule staminali di un animale che grazie a procedimenti altamente specialistici daranno origine ai tre componenti principali della carne: muscolo, grasso e tessuto connettivo.



























Orrore! grida qualcuno.
Business! dice qualcun altro.

Magari nel dimenticarci di fare i conti con la fame nel mondo, che secondo le proiezioni nel 2030 quasi 670 milioni di persone dovranno ancora affrontare la denutrizione,  come la mettiamo con  i pesticidi consentiti? 
E con gli allevamenti intensivi che contribuiscono enormemente ad accrescere l’ inquinamento e  l’antibiotico-resistenza, che causa di 33mila morti all'anno?

Ignoriamo quanti polli o tacchini o vitelli o manzi o maiali si macellano ogni anno e ci scordiamo delle aviarie o delle influenze suine o della nostalgia provata verso la fiorentina  quando allora si parlava di mucca pazza.


Ci illudiamo sul chilometro zero e sulla sovranità alimentare del  made in Italy.


Resta  però il ricordo del brodo di gallina che beccola nell' aia ma il pollo non sa più di pollo
 e la bistecca che rosola nella padella galleggia in una specie di acqua spesso bollosa.

 



                                            Intanto la ricerca avanza …

                        
e noi a furia di no, anche solo pregiudiziali, restiamo  al palo.

 
 
 

Casa casina per piccina che tu sia...

Post n°1042 pubblicato il 18 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 
Tag: casa

Investire sul mattone era l'obiettivo primo.

Oggi, complici il caro vita, i tassi del mutuo e le incertezze,  acquistare casa o andare in affitto è una domanda che in tanti si pongono.


Che sia di proprietà o in affitto, appartamento o casa indipendente lo spazio che abitiamo è 
nostro.
Una sorta di nido in cui ogni minima pagliuzza parla di noi.



















































Loro l'hanno scelta per la luminosità, altri per il giardino in cui piantare alberi e fiori quasi a scandire il ritmo delle stagioni.

Per lui vanno bene i 130 mq; per lei gli 80 mq.: si pulisce più in fretta, dice.

C'è chi adora la cucina grande, chi i doppi servizi e chi il ripostiglio dove stiparci anche il non stipabile.

Quelli sono entusiasti della cantina e del box garage.

Per loro è essenziale la camera in più trasformata in studio o stanza  per coltivare le proprie passioni


E voi che amate di più della vostra casa e fatichereste a farne a meno?

 
 
 

Il caro prezzo della non verità

Post n°1041 pubblicato il 12 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 
Samuele ha 35 anni.
È molto legato alla sua famiglia. A mamma e a papà,  tant’è che anni fa, quando papà si ammalò, non ci pensò due volte ad offrirsi come donatore. Le analisi però decretarono la non compatibilità. Samuele ci restò male, ma finì lì: sarà lo zio a salvare papà.

 Anche papà e mamma lo adorano e fanno l’impossibile per dargli ogni opportunità.

Samuele si innamora, trova lavoro, si sposa e nasce un bimbo con una malattia genetica. Inizia un calvario  fatto di angoscia e speranza, di analisi e ospedali.

Scopre che la malattia di cui soffre il figlio è riconducibile solo al suo DNA e che non ha nulla a che fare con la genetica né di mamma né di papà.

Samuele intuisce che quel papà e quella mamma che tanto ama non sono i suoi genitori biologici.

Perché mi hanno ingannato? per 35 anni, poi?  E perché anche la beffa di sottoporsi a controlli medici? si chiede nelle lunghe notti insonni tra dolore e tormenti.

I genitori provano a convincerlo che non si è trattato di mentire ma di omettere la verità, per proteggerlo.

Lui non ascolta ragioni, anzi si convince di una falsità che non ammette giustificazioni perché,  dice:




























L'avvilimento si trasforma in rabbia. 
Una rabbia amara che lo porta a chiudere ogni rapporto con quella che per trentacinque anni  è stata la sua famiglia.

Il prezzo da pagare, pur per buona causa, costa caro. Per tutti.
Nessuno avrebbe voluto arrivare a tanto.

Bugia condannabile o attenuanti di mancata verità?


Ma soprattutto è giusto nascondere la verità , qualsiasi essa sia e per quanto cruda e scottante sia, a un figlio o comunque a chi si ama?

 
 
 

Non ci resta che piangere. O ridere

Post n°1040 pubblicato il 03 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Si fa un gran parlare dello scherzo a Meloni.
Vovan & Lexus, un duo comico russo già navigato in canzonature ad altri leader s’è spacciato per il presidente della Commissione dell'Unione Africana.
E la premier ha risposto.
Tutto in inglisc.

Qualche bontempone addirittura c'ha messo tempo traducendo il dialogo.

Posto che ne è nato un affare di Stato e soprattutto non depone mai bene che si eluda la sicurezza di Palazzo Chigi,  non ci resta che piangere.
O ridere, a seconda,

Già è tutta una comica, ora andiamo verso le burlate.

Ma non è di Meloni&Jokers che voglio parlare.

Penso agli scherzi.
Alcuni li capiamo al volo, in altri abbocchiamo l'esca.
E non necessariamente il 1^ aprile.































Immagino che ciascuno di noi si sia reso protagonista di uno scherzo o ne sia stato vittima.

Se è vero che ogni scherzo è bello quando dura poco e che non deve mai scadere nel pesante, è altrettanto vero che non tutti li gradiscono.

Qualcuno addirittura s'offende.
Altri allo scherzo giocoso e divertente ci stanno.




E voi come reagite a una burla bonaria?

Ci fate una risata come succede a me o vi scocciate?

Vi va di raccontarmi di uno scherzo che vi ha visti vittime o ideatori?

 
 
 

Leggendo & Ri_Leggendo

Post n°1039 pubblicato il 01 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Lui si chiama Murphy.

La sua legge è una serie di postulati: non ammette repliche, dicono.





Quello l'ha stampata in grassetto e in XXL.

Dice che è l'unica legge valida che c'è.

 

Ora è lì, appesa al muro di fronte alla porta, così quando stai qualche giorno in quella stanza non puoi non leggerla e ti fibrilla il cuore.

 

È ansiogena.



Niente è facile come sembra.

 

    Tutto richiede più tempo di quanto si pensi.

 

    Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo.

 

    Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto.

 

    Lasciate a se stesse, le cose tendono ad andare di male in peggio.

 

    Non ci si può mettere a far qualcosa senza che qualcos'altro non vada fatto prima.

 

    Ogni soluzione genera nuovi problemi.

 

    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni
che si prendono per impedir loro di nuocere.

 

    Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.


 

Leggendola e rileggendola, da ansiogena diventava angosciante.

Scartavo un punto dopo l’altro canticchiando ...

 

 

 

 


A fine giornata però  mi sono detta…

 

...questo Murphy qualche ragione ce l’ha:

niente è facile come sembra e tutto richiede più tempo di quanto si pensi.



E per voi quale assioma di Murphy rasenta abbastanza la cruda verità?





 
 
 

C'è un'età giusta e serve insegnare il come fare?

Post n°1038 pubblicato il 29 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È bagarre alla Camera su educazione sessuale a scuola fin dalle primarie.

È una nefandezza dice la LegaLa preistoria è finita  ribatte l'opposizione.

                                 
Si dice che il 90% dei ragazzi e delle ragazze imparino il sesso da YouPorn.
Che i giovani siano reticenti a parlarne fra di loro e con le famiglie e che il tutor sia Internet.

9 studenti su 10 vorrebbero parlarne a scuola.

Secondo studi sempre più ragazzi affrontano il sesso con troppa leggerezza mentre resta costante l’età media del primo rapporto.
Ma solo 4 ragazzi su 10 usano il preservativo, gli altri s'affidano al coito interrotto.
Con tutte le conseguenze del caso.

E cresce il numero di minorenni che al consultorio richiedono la pillola dei 5 giorni dopo.


































Serve davvero "istruirei bimbi  fin dalle elementari e "insegnare" ai giovani parallelamente alle materie scolastiche, la sessualità  e a come viverla ?


Ma soprattutto , secondo voi,  qual è il criterio che stabilisce la giusta età di un bimbo per parlargli di sesso senza che sia una forzatura stabilita a tavolino dagli adulti?

 
 
 

Di seconda mano

Post n°1037 pubblicato il 27 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Risparmiare è la parola d'ordine che lega fra loro le generazioni e spinge il giovane, la famiglia e l'over 50, agli acquisti di seconda mano.
L'economia sostenibile e il dare valore al riuso degli oggetti sta alla base del successo del second hand.

Rispetto alle genti europee, inglesi inclusi, siamo in ritardo, ma stiamo guadagnando terreno.
Da noi Lombardia, Campania e Lazio sono le regioni più all'avanguardia.

Il mercato dell'usato, comunque, frutta in Italia 25 miliardi di euro.

L'online viene scelto da 6 italiani su 10  perché più comodo, ma decolla anche l'offline con  mercatini pittoreschi, bancarelle variopinte e persino negozi stracarichi di mercanzie.

Il record di vendite va all'abbigliamento.
Ma il trend dell'usato non si limita solo al mondo della moda.




























Loro, neo conviventi, hanno acquistato su Subito.it  accessori di arredo per la casa che qualcuno aveva messo in vendita.
Lui ha venduto un divano letto.
Lei e lui hanno acquistato culla e materasso, passeggino e seggiolone.

Io? Molto diffidente ma altrettanto curiosa, con tutti contro, mi ci sono cimentata.
Compilo il compilabile, fotografo l'oggetto, lo descrivo sentendomi molto marketing woman. 
Pensando anche che sarebbe stato un buco nell'acqua metto online la foto di un’auto vecchissima ma ben tenuta, quella con cui mie figlie avevano fatto pratica di guida.
Nell'arco di tre ore ricevo la prima telefonata da un numero sconosciuto.
Altre nei giorni successivi.
La settimana dopo eravamo all’ACI per il passaggio di proprietà.

Subito. it uno slogan e … mi è andata bene.



E voi come state ad acquisti o vendite di seconda mano?

Pensate siano pratiche truffaldine o le condividete?


Magari avete anche esperienze da raccontarmi.

 

 
 
 

85% VS 100%

Post n°1036 pubblicato il 22 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

La regola dell’85% nasce in ambito sportivo, con Carl Lewis, il figlio del vento, uno dei più grandi velocisti della storia dell'atletica. Per lui, tagliare il traguardo mantenendo le forze e il controllo significava correre all' 85% della propria capacità piuttosto che spingersi fino al 100% ed arrivare stremati e doloranti. 


Traslando il concetto  nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dal lavoro che svolgiamo, significa che dare il 100% non equivale a rendere il 100%.
Perché dare sempre il massimo è  impossibile e sfinisce.


Secondo svariati studi, l'essere perfettamente a piombo sempre e comunque può esporre a lungo andare al burnout. Cioè ci bruciamo. Esplodiamo.
Mentre paradossalmente risparmiare parte delle nostre energie spesso porta a risultati non solo soddisfacenti ma addirittura migliori.

Facile da dirsi, difficile da farsi.
Specie quando sono più i fronti su cui essere operativi. 

 

Ci riflettevo stamattina, ripensando alle mie settimane, alle mie giornate, alle scadenze da rispettare  e risentivo quella vocina dentro che mi dice:



























E quell’altra più dura e insistente che mi convince che non sono poi così brava a lasciare andare.

…in fondo con le percentuali non ho mai avuto dimestichezza…mi rincuoravo 

 
E voi, nelle vostre attività  ce la fate a rimanere leggermente al di sotto della soglia del massimo impegno e sforzo?

O come me esigete molto da voi stessi?

 
 
 

Dio, Patria, Famiglia

Post n°1035 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s

Possiamo togliere dallo slogan la parola famiglia.

Eh sì, dopo i fuorionda tra l'indecoroso e l'inqualificabile Giorgia Meloni  dice ciao-ciao a Andrea Giambruno.


Quindi per lui da first gentleman a last everyman.

Non voglio scadere nel gossip.
Mi lasciano indiffferente gli eventuali_possibili_ipotetici problemi già all'interno della coppia.
Non mi interessa se la scelta della premier sia giusta, né mi toccano le frasi e i gesti per quanto deprecabili del giornalista.

È logico però pensare che una persona – non voglio usare professionista-   nel tempo si approcci con i colleghi e usi espressioni, gesti, battute e frasi più o meno sempre allo stesso modo.

Ci voleva l'intuito di Ricci per scoprire un vaso di Pandora lungo una carriera, quella appunto, nel bene e nel male, di Giambruno?

































Oggi però scoppia la bomba, e scoppia guarda caso da una rete televisiva vicina_vicina al governo.

Tuona perentoria e immediata la risposta della premier, giusto a far bella figura cosicché nel sentire collettivo i debiti, le promesse non mantenute, l'amaro bilancio di un anno di governo passano, insieme alle notizie ben più salienti per l'Italia,  in secondo piano.

Perché poi il mors tua vita mea ci sta anche.



Non so a voi, ma a me qualche dubbio  in tutto 'sto clamore viene anche.
 

Specie  quando in ballo ci sono giochi di potere perché niente aiuta quanto l’eco mediatic
o.

 
 
 

Fuga dalla realtà

Post n°1034 pubblicato il 15 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

" Non le reggo più. Accendi la tv,  ti sintonizzi sulla radio o navighi fra notizie e ti prende un groppo in gola . Inquina la quotidianità.
Guerre e violenze di varia natura, carrello spesa sempre più vuoto ma più pesante, sanità allo sbaraglio, disoccupazione, inflazione e zero crescita economica. Insomma, la  situazione italiana.

Niente niente alleggeriscono il cuore i battibecchi dei nostri politici, ché già questo di suo, a pensarci, è drammatico.

Non ci crederete ma io ormai non leggo più. Neppure i libri appena editi con la carta che fruscia sotto le dita mi entusiasmano.
I talk show alla vecchia maniera si sono estinti: tutti contro tutti e a vincere è la faziosità. "


 Ne era molto convinto lui, mentre noi ascoltavamo sostanzialmente approvando.


"Giusto, - continuava  lei - c'è voglia di























e quindi ben vengano il gossip, le saghe famigliari, le ricette di cucina anche gli influencer e tutto ciò che riguarda il benessere effimero per noi "




Vi ci ritrovate in questa illusoria fuga dalla realtà e dunque in nome della sopravvivenza che notizie preferite seguire?


O invece se reggete ancora al marasma di crudezze e atrocità di questi nostri tempi quale genere di notizia vi angoscia di più?  


 
 
 

«Si può crescere senza sentirsi giudicati»

Post n°1033 pubblicato il 09 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È questo l’esperimento no stop di alcuni istituti da Piacenza a Bologna fino a Roma.
Perciò, addio alle pagelle intermedie, addio ai voti, alle interrogazioni, alle verifiche.

L'obiettivo è considerare l'intero percorso annuale di apprendimento a tutto tondo dello studente.
Un'idea di scuola dunque senza libri, tranne quelli essenziali, che non giudica ma educa alla responsabilitàe in cui si cresce senza la paura del voto.

Il perché di questo orientamento è presto detto. 
Studenti demotivati, ansiosi, vittime di attacchi di panico, intrappolati dentro la gabbia di nozioni mnemoniche e stantie e spesso con disturbi relazionali, invisibili agli occhi di insegnanti e famiglie.


                                                     <<<   >>>


In contemporanea, a Benevento si studieranno le canzoni di Pino Daniele, ambientandole nel contesto sociale e sviscerandone il messaggio con tanto di spettacoli e play list da studiare e su cui argomentare.

                           … mai sia che Milano non risponda con Jannaci e il suo:

                                           andiamo tutti allo zoo comunale…





Chissà che ne penserà Valditara.


Ma soprattutto che ne pensiamo





               




























            noi che... le interrogazioni e i compiti in classe ci davano la vitale adrenalina;

 noi che... un brutto voto equivaleva a una ramanzina, a volte un castigo, di mamma e papà;

     Noi che... dai voti in rosso o in blu ne siamo usciti sani e salvi e siamo pure sopravvissuti.

                                    Noi che, nonostante tutto, la scuola era buona...

 
 
 
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