Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

Intrecci fra sconosciuti

Post n°1045 pubblicato il 29 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

The Guardian lo premia come miglior Spot di Natale dell’anno.

È già stato visualizzato più di due milioni di volte.

Girato in un pub storico di Enniskillen con I-Phone è costato 800 euro.

Dura poco più di due minuti.




Aldilà dell'aria natalizia che si respira e del caminetto acceso che stempera gli animi, il messaggio che lancia non conosce atmosfere né stagioni.

Il frame conclusivo del video recita così:





























Che poi succede anche che fra sconosciuti per casi fortuiti nascano parole che si fanno conoscenze e che poi si trasformano in amicizie.

Sfatando il mito secondo cui gli sconosciuti  chissà che pericoli e insidie nascondono, studi britannici hanno dimostrato l'mportanza e i benefici che si traggono nel tessere conversazioni pur banali con gente incontrata per caso. Parrebbe che l' apertura verso un estraneo abbia un effetto positivo sul tono dell'umore e sul senso di sicurezza di sé.


Mentre i fotogrammi scorrevano ho pensato alla mia cagnolina che da ormai quasi un anno non è più con noi . E manca.
Lei, come il cagnolino del video, a modo suo socializzava con le persone, le annusava e accattonava coccole e cibo.
Mi sono rivista e mi sono chiesta: mi sarei anch'io seduta al tavolo di uno sconosciuto?
Mi sono risposta che no! nel riprenderla le avrei fatto qualche grattino e avrei scambiato due o forse quattro parole di cortesia o di circostanza. Poi me ne sarei tornata al bancone.


E voi che avreste fatto: vi saresti accomodati al tavolo del signore? 

In genere siete i primi ad approcciarvi agli altri parlando del tempo, del freddo, del caldo o invece restate nel vostro metro quadrato?



 
 
 

Coscienza VS Scienza

Post n°1044 pubblicato il 27 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Esattamente due settimane fa non avremmo mai voluto leggere:

Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45

Sono le parole del papà di Indy, la piccola affetta da una grave patologia riscontrata fin dalle ecografie di prassi durante la gestazione.

Qualche giorno prima erano stati sospesi i trattamenti vitali su ordine dei giudici.

Il servizio sanitario nazionale  ( britannico) e i tribunali ( britannici) non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa rincara.


In quei giorni difficili il governo Meloni aveva concesso alla piccola con un provvedimento di urgenza la cittadinanza italiana per consentirle di essere trasferita al Bambino Gesù di Roma, l'ospedale pediatrico di proprietà del Vaticano.
Non è la prima volta che l'Italia si offre di ospitare bambini senza possibilità di futuro.


Un dolore straziante.
Un dolore che un genitore non dovrebbe mai provare.
Da mamma mi si accappona la pelle.
Ma anche una sofferenza e un'agonia che nessun bimbo dovrebbe provare.

























































L'esile corpicino di Indy, monitorato da fili e sondini dentro una culla asettica di ospedale fin dalla nascita, il 24 febbraio, non ha mai sentito il sole sulla pelle né gattonato esplorando anche solo un angolo di mondo.



C’è un limite, secondo voi,  entro cui la coscienza, l’amore,  la religione o la politica dovrebbero cedere il passo alla scienza, alla ragione o alla legge?




 
 
 

E se fosse un no pregiudiziale?

Post n°1043 pubblicato il 25 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Si fa un gran discutere, si arriva all'ennesima bagarre e si partorisce una legge. Primi in Europa. Con vanto.
Oggetto del disquisire e del legiferare è vietare la carne coltivata.
Esulta Coldiretti.

Che  poi sorge spontaneo chiedersi: che si è vietato visto che ad oggi in Europa della carne coltivata non è consentita né la produzione né il commercio? 

Ma noi mettiamo sempre le mani davanti, specie se si tratta di ricerca.

A oggi, nel mondo, la carne coltivata è in vendita solo a Singapore e negli States.
In Olanda, a Maastricht, è tutto pronto per l'avvio della produzione. La Spagna ha il suo primo impianto, il Regno Unito pure.
La Svizzera potrebbe essere il primo Paese europeo a consentirne la commercializzazione.

Detta terra terra, carne coltivata  =  il prelievo di cellule staminali di un animale che grazie a procedimenti altamente specialistici daranno origine ai tre componenti principali della carne: muscolo, grasso e tessuto connettivo.



























Orrore! grida qualcuno.
Business! dice qualcun altro.

Magari nel dimenticarci di fare i conti con la fame nel mondo, che secondo le proiezioni nel 2030 quasi 670 milioni di persone dovranno ancora affrontare la denutrizione,  come la mettiamo con  i pesticidi consentiti? 
E con gli allevamenti intensivi che contribuiscono enormemente ad accrescere l’ inquinamento e  l’antibiotico-resistenza, che causa di 33mila morti all'anno?

Ignoriamo quanti polli o tacchini o vitelli o manzi o maiali si macellano ogni anno e ci scordiamo delle aviarie o delle influenze suine o della nostalgia provata verso la fiorentina  quando allora si parlava di mucca pazza.


Ci illudiamo sul chilometro zero e sulla sovranità alimentare del  made in Italy.


Resta  però il ricordo del brodo di gallina che beccola nell' aia ma il pollo non sa più di pollo
 e la bistecca che rosola nella padella galleggia in una specie di acqua spesso bollosa.

 



                                            Intanto la ricerca avanza …

                        
e noi a furia di no, anche solo pregiudiziali, restiamo  al palo.

 
 
 

Casa casina per piccina che tu sia...

Post n°1042 pubblicato il 18 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 
Tag: casa

Investire sul mattone era l'obiettivo primo.

Oggi, complici il caro vita, i tassi del mutuo e le incertezze,  acquistare casa o andare in affitto è una domanda che in tanti si pongono.


Che sia di proprietà o in affitto, appartamento o casa indipendente lo spazio che abitiamo è 
nostro.
Una sorta di nido in cui ogni minima pagliuzza parla di noi.



















































Loro l'hanno scelta per la luminosità, altri per il giardino in cui piantare alberi e fiori quasi a scandire il ritmo delle stagioni.

Per lui vanno bene i 130 mq; per lei gli 80 mq.: si pulisce più in fretta, dice.

C'è chi adora la cucina grande, chi i doppi servizi e chi il ripostiglio dove stiparci anche il non stipabile.

Quelli sono entusiasti della cantina e del box garage.

Per loro è essenziale la camera in più trasformata in studio o stanza  per coltivare le proprie passioni


E voi che amate di più della vostra casa e fatichereste a farne a meno?

 
 
 

Il caro prezzo della non verità

Post n°1041 pubblicato il 12 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 
Samuele ha 35 anni.
È molto legato alla sua famiglia. A mamma e a papà,  tant’è che anni fa, quando papà si ammalò, non ci pensò due volte ad offrirsi come donatore. Le analisi però decretarono la non compatibilità. Samuele ci restò male, ma finì lì: sarà lo zio a salvare papà.

 Anche papà e mamma lo adorano e fanno l’impossibile per dargli ogni opportunità.

Samuele si innamora, trova lavoro, si sposa e nasce un bimbo con una malattia genetica. Inizia un calvario  fatto di angoscia e speranza, di analisi e ospedali.

Scopre che la malattia di cui soffre il figlio è riconducibile solo al suo DNA e che non ha nulla a che fare con la genetica né di mamma né di papà.

Samuele intuisce che quel papà e quella mamma che tanto ama non sono i suoi genitori biologici.

Perché mi hanno ingannato? per 35 anni, poi?  E perché anche la beffa di sottoporsi a controlli medici? si chiede nelle lunghe notti insonni tra dolore e tormenti.

I genitori provano a convincerlo che non si è trattato di mentire ma di omettere la verità, per proteggerlo.

Lui non ascolta ragioni, anzi si convince di una falsità che non ammette giustificazioni perché,  dice:




























L'avvilimento si trasforma in rabbia. 
Una rabbia amara che lo porta a chiudere ogni rapporto con quella che per trentacinque anni  è stata la sua famiglia.

Il prezzo da pagare, pur per buona causa, costa caro. Per tutti.
Nessuno avrebbe voluto arrivare a tanto.

Bugia condannabile o attenuanti di mancata verità?


Ma soprattutto è giusto nascondere la verità , qualsiasi essa sia e per quanto cruda e scottante sia, a un figlio o comunque a chi si ama?

 
 
 

Non ci resta che piangere. O ridere

Post n°1040 pubblicato il 03 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Si fa un gran parlare dello scherzo a Meloni.
Vovan & Lexus, un duo comico russo già navigato in canzonature ad altri leader s’è spacciato per il presidente della Commissione dell'Unione Africana.
E la premier ha risposto.
Tutto in inglisc.

Qualche bontempone addirittura c'ha messo tempo traducendo il dialogo.

Posto che ne è nato un affare di Stato e soprattutto non depone mai bene che si eluda la sicurezza di Palazzo Chigi,  non ci resta che piangere.
O ridere, a seconda,

Già è tutta una comica, ora andiamo verso le burlate.

Ma non è di Meloni&Jokers che voglio parlare.

Penso agli scherzi.
Alcuni li capiamo al volo, in altri abbocchiamo l'esca.
E non necessariamente il 1^ aprile.































Immagino che ciascuno di noi si sia reso protagonista di uno scherzo o ne sia stato vittima.

Se è vero che ogni scherzo è bello quando dura poco e che non deve mai scadere nel pesante, è altrettanto vero che non tutti li gradiscono.

Qualcuno addirittura s'offende.
Altri allo scherzo giocoso e divertente ci stanno.




E voi come reagite a una burla bonaria?

Ci fate una risata come succede a me o vi scocciate?

Vi va di raccontarmi di uno scherzo che vi ha visti vittime o ideatori?

 
 
 

Leggendo & Ri_Leggendo

Post n°1039 pubblicato il 01 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Lui si chiama Murphy.

La sua legge è una serie di postulati: non ammette repliche, dicono.





Quello l'ha stampata in grassetto e in XXL.

Dice che è l'unica legge valida che c'è.

 

Ora è lì, appesa al muro di fronte alla porta, così quando stai qualche giorno in quella stanza non puoi non leggerla e ti fibrilla il cuore.

 

È ansiogena.



Niente è facile come sembra.

 

    Tutto richiede più tempo di quanto si pensi.

 

    Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo.

 

    Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto.

 

    Lasciate a se stesse, le cose tendono ad andare di male in peggio.

 

    Non ci si può mettere a far qualcosa senza che qualcos'altro non vada fatto prima.

 

    Ogni soluzione genera nuovi problemi.

 

    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni
che si prendono per impedir loro di nuocere.

 

    Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.


 

Leggendola e rileggendola, da ansiogena diventava angosciante.

Scartavo un punto dopo l’altro canticchiando ...

 

 

 

 


A fine giornata però  mi sono detta…

 

...questo Murphy qualche ragione ce l’ha:

niente è facile come sembra e tutto richiede più tempo di quanto si pensi.



E per voi quale assioma di Murphy rasenta abbastanza la cruda verità?





 
 
 

C'è un'età giusta e serve insegnare il come fare?

Post n°1038 pubblicato il 29 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È bagarre alla Camera su educazione sessuale a scuola fin dalle primarie.

È una nefandezza dice la LegaLa preistoria è finita  ribatte l'opposizione.

                                 
Si dice che il 90% dei ragazzi e delle ragazze imparino il sesso da YouPorn.
Che i giovani siano reticenti a parlarne fra di loro e con le famiglie e che il tutor sia Internet.

9 studenti su 10 vorrebbero parlarne a scuola.

Secondo studi sempre più ragazzi affrontano il sesso con troppa leggerezza mentre resta costante l’età media del primo rapporto.
Ma solo 4 ragazzi su 10 usano il preservativo, gli altri s'affidano al coito interrotto.
Con tutte le conseguenze del caso.

E cresce il numero di minorenni che al consultorio richiedono la pillola dei 5 giorni dopo.


































Serve davvero "istruirei bimbi  fin dalle elementari e "insegnare" ai giovani parallelamente alle materie scolastiche, la sessualità  e a come viverla ?


Ma soprattutto , secondo voi,  qual è il criterio che stabilisce la giusta età di un bimbo per parlargli di sesso senza che sia una forzatura stabilita a tavolino dagli adulti?

 
 
 

Di seconda mano

Post n°1037 pubblicato il 27 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Risparmiare è la parola d'ordine che lega fra loro le generazioni e spinge il giovane, la famiglia e l'over 50, agli acquisti di seconda mano.
L'economia sostenibile e il dare valore al riuso degli oggetti sta alla base del successo del second hand.

Rispetto alle genti europee, inglesi inclusi, siamo in ritardo, ma stiamo guadagnando terreno.
Da noi Lombardia, Campania e Lazio sono le regioni più all'avanguardia.

Il mercato dell'usato, comunque, frutta in Italia 25 miliardi di euro.

L'online viene scelto da 6 italiani su 10  perché più comodo, ma decolla anche l'offline con  mercatini pittoreschi, bancarelle variopinte e persino negozi stracarichi di mercanzie.

Il record di vendite va all'abbigliamento.
Ma il trend dell'usato non si limita solo al mondo della moda.




























Loro, neo conviventi, hanno acquistato su Subito.it  accessori di arredo per la casa che qualcuno aveva messo in vendita.
Lui ha venduto un divano letto.
Lei e lui hanno acquistato culla e materasso, passeggino e seggiolone.

Io? Molto diffidente ma altrettanto curiosa, con tutti contro, mi ci sono cimentata.
Compilo il compilabile, fotografo l'oggetto, lo descrivo sentendomi molto marketing woman. 
Pensando anche che sarebbe stato un buco nell'acqua metto online la foto di un’auto vecchissima ma ben tenuta, quella con cui mie figlie avevano fatto pratica di guida.
Nell'arco di tre ore ricevo la prima telefonata da un numero sconosciuto.
Altre nei giorni successivi.
La settimana dopo eravamo all’ACI per il passaggio di proprietà.

Subito. it uno slogan e … mi è andata bene.



E voi come state ad acquisti o vendite di seconda mano?

Pensate siano pratiche truffaldine o le condividete?


Magari avete anche esperienze da raccontarmi.

 

 
 
 

85% VS 100%

Post n°1036 pubblicato il 22 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

La regola dell’85% nasce in ambito sportivo, con Carl Lewis, il figlio del vento, uno dei più grandi velocisti della storia dell'atletica. Per lui, tagliare il traguardo mantenendo le forze e il controllo significava correre all' 85% della propria capacità piuttosto che spingersi fino al 100% ed arrivare stremati e doloranti. 


Traslando il concetto  nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dal lavoro che svolgiamo, significa che dare il 100% non equivale a rendere il 100%.
Perché dare sempre il massimo è  impossibile e sfinisce.


Secondo svariati studi, l'essere perfettamente a piombo sempre e comunque può esporre a lungo andare al burnout. Cioè ci bruciamo. Esplodiamo.
Mentre paradossalmente risparmiare parte delle nostre energie spesso porta a risultati non solo soddisfacenti ma addirittura migliori.

Facile da dirsi, difficile da farsi.
Specie quando sono più i fronti su cui essere operativi. 

 

Ci riflettevo stamattina, ripensando alle mie settimane, alle mie giornate, alle scadenze da rispettare  e risentivo quella vocina dentro che mi dice:



























E quell’altra più dura e insistente che mi convince che non sono poi così brava a lasciare andare.

…in fondo con le percentuali non ho mai avuto dimestichezza…mi rincuoravo 

 
E voi, nelle vostre attività  ce la fate a rimanere leggermente al di sotto della soglia del massimo impegno e sforzo?

O come me esigete molto da voi stessi?

 
 
 

Dio, Patria, Famiglia

Post n°1035 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s

Possiamo togliere dallo slogan la parola famiglia.

Eh sì, dopo i fuorionda tra l'indecoroso e l'inqualificabile Giorgia Meloni  dice ciao-ciao a Andrea Giambruno.


Quindi per lui da first gentleman a last everyman.

Non voglio scadere nel gossip.
Mi lasciano indiffferente gli eventuali_possibili_ipotetici problemi già all'interno della coppia.
Non mi interessa se la scelta della premier sia giusta, né mi toccano le frasi e i gesti per quanto deprecabili del giornalista.

È logico però pensare che una persona – non voglio usare professionista-   nel tempo si approcci con i colleghi e usi espressioni, gesti, battute e frasi più o meno sempre allo stesso modo.

Ci voleva l'intuito di Ricci per scoprire un vaso di Pandora lungo una carriera, quella appunto, nel bene e nel male, di Giambruno?

































Oggi però scoppia la bomba, e scoppia guarda caso da una rete televisiva vicina_vicina al governo.

Tuona perentoria e immediata la risposta della premier, giusto a far bella figura cosicché nel sentire collettivo i debiti, le promesse non mantenute, l'amaro bilancio di un anno di governo passano, insieme alle notizie ben più salienti per l'Italia,  in secondo piano.

Perché poi il mors tua vita mea ci sta anche.



Non so a voi, ma a me qualche dubbio  in tutto 'sto clamore viene anche.
 

Specie  quando in ballo ci sono giochi di potere perché niente aiuta quanto l’eco mediatic
o.

 
 
 

Fuga dalla realtà

Post n°1034 pubblicato il 15 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

" Non le reggo più. Accendi la tv,  ti sintonizzi sulla radio o navighi fra notizie e ti prende un groppo in gola . Inquina la quotidianità.
Guerre e violenze di varia natura, carrello spesa sempre più vuoto ma più pesante, sanità allo sbaraglio, disoccupazione, inflazione e zero crescita economica. Insomma, la  situazione italiana.

Niente niente alleggeriscono il cuore i battibecchi dei nostri politici, ché già questo di suo, a pensarci, è drammatico.

Non ci crederete ma io ormai non leggo più. Neppure i libri appena editi con la carta che fruscia sotto le dita mi entusiasmano.
I talk show alla vecchia maniera si sono estinti: tutti contro tutti e a vincere è la faziosità. "


 Ne era molto convinto lui, mentre noi ascoltavamo sostanzialmente approvando.


"Giusto, - continuava  lei - c'è voglia di























e quindi ben vengano il gossip, le saghe famigliari, le ricette di cucina anche gli influencer e tutto ciò che riguarda il benessere effimero per noi "




Vi ci ritrovate in questa illusoria fuga dalla realtà e dunque in nome della sopravvivenza che notizie preferite seguire?


O invece se reggete ancora al marasma di crudezze e atrocità di questi nostri tempi quale genere di notizia vi angoscia di più?  


 
 
 

«Si può crescere senza sentirsi giudicati»

Post n°1033 pubblicato il 09 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È questo l’esperimento no stop di alcuni istituti da Piacenza a Bologna fino a Roma.
Perciò, addio alle pagelle intermedie, addio ai voti, alle interrogazioni, alle verifiche.

L'obiettivo è considerare l'intero percorso annuale di apprendimento a tutto tondo dello studente.
Un'idea di scuola dunque senza libri, tranne quelli essenziali, che non giudica ma educa alla responsabilitàe in cui si cresce senza la paura del voto.

Il perché di questo orientamento è presto detto. 
Studenti demotivati, ansiosi, vittime di attacchi di panico, intrappolati dentro la gabbia di nozioni mnemoniche e stantie e spesso con disturbi relazionali, invisibili agli occhi di insegnanti e famiglie.


                                                     <<<   >>>


In contemporanea, a Benevento si studieranno le canzoni di Pino Daniele, ambientandole nel contesto sociale e sviscerandone il messaggio con tanto di spettacoli e play list da studiare e su cui argomentare.

                           … mai sia che Milano non risponda con Jannaci e il suo:

                                           andiamo tutti allo zoo comunale…





Chissà che ne penserà Valditara.


Ma soprattutto che ne pensiamo





               




























            noi che... le interrogazioni e i compiti in classe ci davano la vitale adrenalina;

 noi che... un brutto voto equivaleva a una ramanzina, a volte un castigo, di mamma e papà;

     Noi che... dai voti in rosso o in blu ne siamo usciti sani e salvi e siamo pure sopravvissuti.

                                    Noi che, nonostante tutto, la scuola era buona...

 
 
 

Comunque generosi

Post n°1032 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Sì, generosi a dispetto della fatica di arrivare a fine mese e delle incertezze sul futuro.
Questa è l'istantanea del rapporto annuale sulla metà degli italiani.
L'altra metà è costituita da coloro per cui l'idea o l'intenzione di donare qualcosa non è neppure contemplata.

Donare rende felici, lo diceva già Aristotele e lo confermano alcuni dati di settore.

Nel 2020 in piena pandemia, la generosità italiana era rivolta alle organizzazioni sanitarie; l'anno dopo è tornato in auge Zio Paperone

































e per gli italiani il motto è stato è ora di basta!

L'ultimo rapporto datato 2022 vede un ritorno, tranne che per le fasce giovani,  alla generosità.

 Che sì! è denaro volto ad associazioni e organizzazioni no-profit e si stima che l'italiano medio soprattutto al Sud abbia versato nell'arco dell'anno 70 euro , ma è anche offrire volontariato, tempo proprio, ascolto, donazioni di sangue e di organi.

A tutti piacerebbe avere la reputazione di essere di buon cuore e a tutti piacerebbe comprarla a buon mercato ma la vera generosità è elargire senza clamore.

Si dice che di solito meno si ha e più generosi si sia e che essere magnanimi sia più lodato che imitato.


L'ultima volta che vi siete sentiti generosi?

O, visti i tempi,  la questione non vi tocca?


O invece vi astenete  da donazioni perché dubitate delle organizzazioni no-profit? 

 
 
 

Dolce, amaro, nero, bollente

Post n°1031 pubblicato il 30 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

...il caffè.

Secondo solo all'acqua per popolarità e al petrolio per volume d'affari.
Se ne consumano un miliardo_e_ seicento tazze al giorno.

Siamo settimi al mondo per consumo.

Il 95% degli Italiani lo beve ogni giorno, anzi, più volte al giorno.

Che sia in chicchi da macinare, in cialde, in polvere 'più lo mandi giù, più ti tira su...'

Mai pubblicità fu più veritiera.  Vero?

 

Che sia nato a in Persia o nello Yemen, poco importa.
Da Malta arrivò a Napoli intorno al 1600.
Pur vantando con orgoglio l'invenzione dell' *espresso *,  termine ormai noto in ogni
 vocabolario a ogni latitudine, la passione per il caffè non è solo italiana.

 Un rito, quello del caffè, influenzato da clima, culture e abitudini.











Poco importa se gli studiosi ci dicono che i suoi effetti benefici si hanno a metà mattina:
il gorgoglio della caffettiera insieme  al profumo caldo e al sapore deciso la mattina diventano un la
intonato che attacca il nuovo giorno.

 

Per i più è aroma coniugato al piacere ma è anche convivialità

 

Eppure, nonostante la crescita dei consumi, per la filiera del caffè si prospetta,
per via degli squilibri climatici,  una minaccia per la continuità produttiva soprattutto
di aziende agricole a conduzione familiare.
Alcuni studi dicono che intorno al 2050 l'area globale adatta alla coltivazione del caffè
si ridurrà del 50%

Dal 2015 il primo ottobre si celebra la Giornata Mondiale del Caffè.


Intanto mettevi comodi, oggi il caffè lo offro io...







 


Come lo gradite?




                                 un vecchissimo post modificato








 

 
 
 

Googlo ergo sum!

Post n°1030 pubblicato il 27 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 







Niente male l'effetto delle due "o" che si trasformano nel 25, tanti sono gli anni del motore di ricerca più utilizzato di sempre e che di fatto ha cambiato la società


La leggenda narra che per un errore di trascrizione Googlol , termine utilizzato in matematica per indicare    1 seguito da 100 zeri, sia diventato
Neppure la scelta della pagina bianca a scarna e dei colori primari è casuale e neppure lo è il verde della "l" che, spezzando l'intercalare cromatico, scombina l'ordine e le regole.

  può essere Dio, può essere Satana.
A seconda.

A lui comunque c'affidiamo.
Ci può far sentire dottore o professore o semplicemente erudito.

Con Google maps  non ci perdiamo, anzi calcoliamo anche i tempi del tragitto. Trasciniamo l'omino e ci par d'essere già là.
Con Google translate parliamo 80 lingue.

Con un click ci si apre un mondo e anche un sottomondo. A 360°.
Il prezzo da pagare? Lo paghiamo volentieri  da più di vent’anni lasciando qui e là tracce di noi e dei nostri dati personali che vengono controllati da altri, ma in fondo,non ha prezzo la bellezza di avere tutto spaparanzati sulla poltrona.  Accampando pure il diritto di manifestare liberamente pensieri, parole, scritti  adattandosi al web o ai social.


Oggi  possiede più di 1 milione di server che ricevono più di 1 miliardo di richieste di ricerca al giorno.

Per il 97% i suoi proventi derivano dalla pubblicità, di cui la metà solo negli Usa.

Al giorno raccoglie più di 700 milioni di visite. Anche le mie.

 

Che mondo sarebbe senza ?

Quindi applaudiamo ai due studenti universitari  di Stanford , Larry Page e Sergey Brinche con pochi soldi in tasca ma con tanti algoritmi in mente, hanno posto le basi al motore di ricerca che oggi ci connette?

 
 
 

Come stelle del calcio

Post n°1029 pubblicato il 20 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Cioè ingaggiati e super pagati.
Non sono calciatori che vanno di quadricipite bensì medici, infermieri e fisioterapisti italiani, nello specifico veneti, con competenze e concorsi e attestati.

Gigi è un affermato specialista, sua moglie Laura è un’abile tecnico di laboratorio.
Hanno due figli.

Una sera di qualche giorno fa ci raccontavano con entusiasmo ma con amarezza della loro scelta: lasceranno la sanità italiana e voleranno a breve lontano-lontano per mettere a frutto le loro competenze maturate in anni e anni di servizio pubblico.

Lo faranno sì per lo stipendio triplicato, ma principalmente è per la grande stanchezza accumulata in anni di lavoro in ospedale, con orari e carichi di lavoro insopportabili. Ancor prima del covid. E dopo il periodo del covid duro l'alienazione è aumentata.



































Ci raccontavano che in Veneto, una delle regioni in cui nell'immaginario collettivo la sanità è d’eccezione, in tre anni si sono perse 3.000 figure specialistiche; che le dimissioni volontarie
verso il privato sono raddoppiate; che gli infermieri mica si trovano, addirittura vengono ripescati fra le liste di chi non ha superato il concorso; che nelle case di riposo si ricorre a operatori o presunti tali extra comunitari; che a Belluno viene dato un incentivo ai medici che prescrivono meno esami e visite urgenti. In barba alla prevenzione e in nome delle lunghissime liste d’attesa.
Sorvolavano non senza sarcasmo sulle promesse mai mantenute e sull'assenza di fondi per ricerca e innovazione.


Non è ancora chiaro se i figli li seguiranno.
Ma loro la scelta l’hanno fatta a prescindere.

Ci va, dicono, della loro dignità di medici.
Non si sentono affatto medici in fuga.Con loro partiranno specialisti e infermieri lombardi.



Coraggio, esosità, professionalità, amore per il loro lavoro, come leggete la scelta dei tanti dipendenti della sanità che partiranno verso altri lidi?

 
 
 

A proposito di parolacce

Post n°1028 pubblicato il 17 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Avete fatto caso che in generale il nostro quotidiano è piena zeppo di offese e di insulti?

Dare dello stronzo condendolo con un fanculo! a chi ci ha suonato al semaforo equivale a bombardare una zanzara, eppure lo facciamo.

Come i colpi di clacson nel traffico rivelano non solo la nostra impazienza, ma una sorta di rabbia, così certi gesti , penso al digitus impudicus, già usato da truppe germaniche verso i soldati romani, sanno di offese ancor prima che di maleducazione e cattivo gusto.

Polentone nel gergo comune suona meno oltraggioso di terrone.

E a far cassa di risonanza ci sono i social: lì sì che ci si sfoga. Leoni inferociti dietro un monitor.

Ma noi, qui, non facciamo questo, vero?


Sta il fatto che gli italiani dicono tante parolacce. 





























Veneto e Lombardia sono le regioni "meno virtuose" : vanno di parolacce che è un piacere! Venezia è da medaglia d’oro, Brescia e Padova  la seguono a ruota e anche Genova finisce sul podio.
Il bersaglio delle imprecazioni è  verso se stessi, ma sono molti coloro che scagliano improperi senza un obiettivo preciso, quasi a rafforzare il concetto o per intercalare la frase. Vittime delle nostre parolacce sono pure gli amici, i colleghi e ahimé anche partner e famigliari.

I giovani imprecano molto più degli uomini che a loro volta dicono molte più scurrilità delle donne. E la stessa parolaccia usata da una donna fa un effetto molto più grezzo e volgare.




Voi come siete messi a parolacce?  Dico, vi contenete e siete parsimoniosi  o  date libero sfogo… indipendentemente che quando ci vuole, ci vuole?

... sinceri, eh!...

 
 
 

Parole, parole, parole

Post n°1027 pubblicato il 14 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Per Ansa la parola della settimana è




























 
che non è solo un termine. È di fatto una frase compiuta e viva che si conforma ai tempi.

Prendere la parola;

                      la parola data;

                                       parola di esperto;

                                                              parola chiave;

                                                                             spendere una parola;

                                                                                                   restare senza parola.



Si dice che in media, in un discorso fra amici, si riesca a pronunciare tra le 100 e le 150 parole al minuto; ci dice che le donne siano circa tre volte più loquaci degli uomini.

Sul suo uso e sulle sue ripercussioni si sono riempite pagine e trattati perché una parola può trafiggere più di una lama, lenire più di un balsamo, inebriare più di profumo, lusingarci  ed emozionarci, farci tornare il sorriso e il buonumore o distruggerci. 
Ogni parola detta ha le sue conseguenze.



Attraverso la parola ci facciamo conoscere e interagiamo ma anche possiamo mentire.


Tante volte ne diciamo troppe e tante altre a vanvera.

 


Secondo voi qual è la parola più inflazionata e svalutata dal suo significato che pronunciamo o sentiamo pronunciare?

 

 


A me colpisce la faciloneria con cui si fa uso e abuso della parola "amicizia"

 
 
 

Arrivederci, estate!

Post n°1026 pubblicato il 12 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

... arancione, oro e verde scintillavano sul mare...

l’acqua brillava di fuochi ultraterreni, 

 i sensi rapiti da quello scenario meraviglioso... 

  Wilbur Smith




E invece quest'estate si è accesa di scenari rosso infuocato mescolandosi al nero cupo
per
le troppe stragi: dalle violenze inaudite verso donne, uomini e animali, all'asfalto che si tinge di sangue, fino alle troppe tragedie di chi per portare a casa una pagnotta paga con la vita.

S'accendono sgomenti gli animi. Ma in concreto tutto tace intorno. E nulla si muove.

Rosse infuocate le mappe che segnavano i gradi centigradi da Nord a Sud. Poi venti e piogge e grandine a devastare territori, case e lavoro umano.
Trema la terra poco qui tanto là.

Roventi quanto infruttuose le polemiche sul numero esagerato di migranti mentre il Mediterraneo diventa corridoio di traffici e di nuovi pesci.
Il granchio blu diventa argomento non solo ecologico ma soprattutto culinario, mentre spariscono le povere vongole e i pescatori guardano le reti vuote.

Si dà l'estremo saluto a Berlusconi, a Murgia, a Purgatori, non senza però aver qualcosa da ridire.

Storie di vita che hanno fatto clamore, ma che si frantumeranno come scaglie di conchiglie fra le pieghe della memoria collettiva.

Ma in fondo questa è l’estate della libertà.
Nessun vincolo, nessuna remora.

Tutti liberi e spensierati, costi quel che costi, perché in fondo del doman non v’è certezza.




E voi, nel dire




per cosa la ricorderete questa torrida estate 2023?


… o magari non la ricorderete affatto…

 
 
 
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