Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

Messaggi di Gennaio 2018

NAUTICA :A MONTEROSSO TORNA IL "5 TERRE VINTAGE BOAT"

Post n°389 pubblicato il 27 Gennaio 2018 da viscontina17

GENOVA,- Gozzi, sandolini, leudi: le imbarcazioni d'altri tempi sono le protagoniste del secondo raduno "Cinque Terre Vintage Boat 2016", in corso oggi e domani a Monterosso (La Spezia). Il raduno, nato da un'idea di un privato appassionato e organizzato da Comune, associazione scafi d'epoca e classici, società marittima di mutuo soccorso e circolo velico - vuole valorizzare quell'insieme di conoscenze e abilità che rappresentano la cultura marinara ligure, un passato mai tramontato nel borgo in cui il poeta Eugenio Montale cantò in versi dei "pescatori di piccolo cabotaggio". Presenti piccole imbarcazioni d'epoca a remi, vela e motore con venticinque classici gozzi liguri da pesca al centro della scena. Tra le imbarcazioni: il leudo “Ziguela” degli anni ’90 e il gozzo “Monica”. Sarà presente al raduno anche un piccolo motoscafo di appena quattro metri e mezzo, perfetta miniatura degli Anni 60 di un possente Riva. Il Cinque Terre Vintage Boat 2017 vuole essere ancora una volta l'occasione per valorizzare anche alcuni maestri d'ascia del Levante, come Armando Borzone, Canata, Di Capua. Dal primo, entrati giovanissimi apprendisti, sono usciti due nomi gloriosi ancora operanti nella carpenteria marinara: Schiaffino e Topazio, entrambi presenti al raduno di Monterosso.

Anche in questa seconda edizione, nel centro storico (molo, spiaggia capoluogo, piazzetta Belvedere e piazza Garibaldi) farà da corredo all'iniziativa marinara la rassegna letteraria, evocativa fin dal titolo Parole da mare. (ANSA).

 
 
 

FONDI MARINI TROPICALI

Post n°388 pubblicato il 20 Gennaio 2018 da viscontina17

 
 
 

MUSEO VIRTUALE SUI MITI DELLO STRETTO DI MESSINA

Post n°387 pubblicato il 13 Gennaio 2018 da viscontina17

PALERMO, 13 DIC - Filmati storici, testimonianze letterarie, sguardi storici e artistici sui miti dello Stretto di Messina. C'è tutto questo nel museo multimediale promosso dalla Sovrintendenza del mare. Il progetto "Orion. Scilla e Cariddi il mito del mare" è ideato e curato da Sergio Palumbo saggista e giornalista.

Il museo ha otto sezioni (mitologia, scienze naturali, letteratura, religione, etnoantropologia, arte e architettura, storia, geografia sociale). Ciascuna sezione tematica ha una o più sale in cui, come in una classica pinacoteca, si trovano quadri con brevi filmati, immagini, testi. Si possano ascoltare musiche, effetti sonori e brani di poesia e prosa letti da attori. "Orion" utilizza materiale d'archivio con filmati girati in più di vent'anni su vari aspetti del microcosmo dello Stretto: da tradizioni etnoantropologiche a riti marinareschi, da eventi naturali straordinari a testimonianze letterarie come quelle degli scrittori Stefano D'Arrigo, Vincenzo Consolo ed Eugenio Vitarelli. Alcuni dei filmati contengono interviste e simulazioni audiovisive che rappresentano aspetti particolari della vita marinara dello Stretto di Messina: dallo spiaggiamento dei pesci abissali alla ricostruzione dell'antica caccia al pescespada con il "luntro", dal ritrovamento di reperti fossili tra le montagne di sabbia del pleistocene alla scoperta dei tesori nascosti tra i fondali dello Stretto di Messina. (ANSA).

 
 
 

PESCI GIGANTI

Post n°386 pubblicato il 11 Gennaio 2018 da viscontina17

 
 
 

PETROLIERA IN FAMME SI TEME UN DISASTRO AMBIENTALE

Post n°385 pubblicato il 08 Gennaio 2018 da viscontina17

Pechino, 8 gen. (askanews) – Ci sono forti timori per un disastro ambientale incombente al largo delle coste cinesi: una petrolieria iraniana che si è scontrata con una nave cargo è in fiamme da due giorni e rischia di esplodere o di affondare con tutto il suo carico di greggio. Una densissima ed immensa colonna di fumi tossisi si innalza dalla nave in fiamme. Intanto risultano dispersi i 32 uomini di equipaggio, tutti iraniani a parte due bangladesi. La Us Navy ha inviato un aereo militare in supporto agli sforzi dei cinesi per spegnere le fiamme ed evitare la fuoriuscita del petrolio.

La petroliera trasportava 136.000 tonnellate di petrolio ultra-light che in caso di fuoriuscita può risultare ancora più pericoloso del greggio. “Questo petrolio condensato ha più facilità ad evaporare e a disperdersi miscelandosi con l’acqua”; ha spiegato John Driscoll del JTD Energy Services alla BBC.

“Oltretutto puà essere incolore e inodore e quindi molto più difficile da individuare, raccogliere e pulire”.

ASKANEWS | 08-01-2018 07:42 (web)

 
 
 

DENTRO DAEDALUS, ROCKY E ZABAGARD (Egitto)

Post n°384 pubblicato il 03 Gennaio 2018 da viscontina17

 
 
 

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