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Messaggi del 23/02/2015

PESCE STAMPELLA

Post n°284 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da viscontina17

Il pesce stampella, conosciuto anche come «squalo dalla testa a forma di rene», appartiene a una famiglia di otto squali con una simile caratteristica: la parte superiore del cranio si espande lateralmente, formando una struttura che ricorda la forma di un martello. Questa struttura ha diverse funzioni biologiche: la forma allargata e appiattita consente una maggiore spinta di galleggiamento ed efficienza idrodinamica; l'area così allargata consente, inoltre, l'espansione di sistemi sensoriali importanti per l'alimentazione. Gli occhi e le narici sono ai lati della testa; gli elettrorecettori e la linea laterale si estendono in un'area più vasta. Grazie a questi organi, questi squali possono catturare prede di grandi dimensioni. Il carattere distintivo per eccellenza è il margine della testa: è arcuato all'indietro, con un'indentatura prominente nel centro e due lobi ai lati. Le pinne pettorali sono di dimensioni ridotte, con l'estremità inferiore scura. La pinna dorsale è alta e diritta, senza incurvature. Le pinne ventrali hanno il lato posteriore diritto. La colorazione varia dal grigio chiaro al bruno, con il ventre chiaro.

Il pesce stampella si trova in acque temperate calde e tropicali, nelle aree costiere della piattaforma continentale e nelle acque adiacenti, fino ad una profondità di 300 metri. Nel Mediterraneo è piuttosto raro o occasionale. E' stato riportato al confine con l'Atlantico e Sud della Spagna, nel mare d'Alboran e Algeria. Sporadico verso il Canale di Sicilia, mai segnalato a Malta. Si può trovare nelle baie e presso gli estuari, o in branchi vicino alle pareti marine. Proprio vicino a questi muraglioni sottomarini, molti subacquei riportano di averli osservati mentre interagiscono, si danno la caccia, agitano le teste e si mordicchiano, a volte anche violentemente. Questo comportamento necessita ulteriori studi, ma può essere legato a motivi di socialità, migrazioni verso aree di alimentazione o riproduzione. Sono molto sensibili ai rumori e spesso sono infastiditi dalla presenza dei subacquei e dalle bolle prodotte dai respiratori ARA, anche se occasionalmente possono effettuare «passaggi» ravvicinati, spinti dalla curiosità. Una loro indifferenza alla presenza dei subacquei è riscontrabile solo in località molto frequentate da quest'ultimi.
Si nutrono di pesci teleostei, tra cui sardine, sgombri, gronghi, barracuda, ghiozzi e sogliole ma anche di cefalopodi, crostacei e gasteropodi. Si cibano anche di squali più piccoli e razze. Sono vivipari; le femmine, dopo una gestazione di 9 o 10 mesi, si dirigono verso basse acque costiere e danno alla luce dai 15 ai 30 piccoli, lunghi alla nascita dai 40 ai 55 cm.

Questa specie è da considerarsi in pericolo a causa dell'intensa ed indiscriminata pesca effettuata in tutto il mondo. (WEB)

 

 
 
 

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