Parliamone!?!

Forse hai ragione tu. È questione di attenzione, gli occhi non possono mentire, non possono nascondere, non possono depistare. Certo è che sviluppare questa attenzione non è facile per chi è distratto, superficiale, sempre a pensare alla prossima cosa da fare, sempre a programmare e mai a vivere quello che pure ha programmato. Bisognerebbe fermarsi e guardare con attenzione tutto e specialmente gli occhi di chi ci circonda. In fondo capire chi abbiamo davanti oltre che un diritto è anche un dovere. Grazie Cara. No non ho dimenticato la elle è che mi sei diventata Cara (oltre Carla, che già eri). Paolo.

Ciao il mio cane si chiama Noè. Anch'io ne ho avuti diversi, e sono dei veri e propri compagni di vita. Buona giornata a te! Paolo

A smaile ma che c'entra er cane qua. Me sa che era er poste de prima ... Paolo

E' vero... La solitudine è un rifugio dove riparare nei momenti in cui nessun posto, nessuna persona, nessuna situazione può distrarci dalla concentrazione in cui siamo immersi... E' un angolo tutto per noi, dove elaborare e trovare le ragioni che ci servono per proseguire. Io lo dico sempre, che la solitudine è una cara amica, alla quale doversi dedicare, ogni tanto... E non è affatto egoismo. Avessero tutti la coscienza di assumersi la responsabilità della propria crescita interiore, sai che mondo fantastico potrebbe essere, questo... Buona giornata... Carla

Dico cose scontate, Paolo, se affermo che gli animali intorno a noi hanno molto da insegnarci, eppure è così. Non chiedono niente, se non un pò di cibo e del nostro affetto ed in cambio, donano completamente se stessi, per tutta la loro vita... Senza porsi domande, senza crearsi problemi. Bellissimo, Noè :)

ciao...come si chiama il tuo cane ...io una volta ne avevo anzi ne ho avuti tanti buona giornata

Io ho capito una cosa: questi pensieri li scrivo per me stesso. Sono io per primo che li voglio avere chiari nella mia testa e li voglio sentire con la mia anima. Poi se inducono qualcuno alla riflessione sulla propria condizione ho realizzato quello che ho scritto sono stato un altruista pensando prima di tutto a me stesso. Lo so sembra una contraddizione in termini ma una volta qualcuno molto piu saggio di me ha detto "Ama il tuo prossimo come te stesso". E se non sai cosa significa amare come puoi pensare che aprire al mondo la tua ignoranza ti porti giovamento? Paolo.

Nella foto non ho messo un cane qualsiasi, ma il mio: Noè! Paolo

Questo tuo pensiero è assolutamente reale, tangibile. Accettare la sofferenza come parte integrante di una nostra crescita, di una evoluzione, è un atto di grandissima maturità. Viviamo in un mondo che non fa che ripeterci che dobbiamo essere forti e resistenti, ridere per forza e reagire, fingere che sia tutto bello e scintillante... Ma perchè? Esistono i momenti di profonda riflessione o di paura, quelli di sofferenza... Lasciarli esprimere, significa svuotare sempre più il nostro cuore dal dolore assoluto, secondo me... Ciao Pà :)

In effetti, leggendo le pillole che hai pubblicato, mi è venuto in mente che sono assolutamente applicabili anche alla vita... Forse perchè anche la vita può essere immaginata come una grande opera sinfonica... Bella anche l'idea di suonare la tromba!! Ma quante cose riesci a fare, tutte insieme??? Sei una specie di fenomeno!!! :)