PENSIERI E PAROLE

POESIE DI ANYMALOVE E ALTRO

 

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ALL'OMBRA DELLA GROSSA QUERCIA (ANYMALOVE)

Post n°760 pubblicato il 18 Novembre 2012 da anymalove69
 

Fermati Soldato...
Fermati all'ombra della grossa quercia
e deponi la tua arma
ancora calda e fumante.
Tracimante ormai di cenere
è il tuo Porta-Nemico
e il suo peso ormai
insopportabile s'è fatto,
forse piu alla tua coscienza
che al tuo fisico provato.
La paura d'essere braccato
ti porta sempre a correre e nasconderti
ma sopratutto a sparare
a tutto ciò che intorno a te si muove.
L'odore polveroso del fumo che respiri,
il sangue che calpesti,
i flebili lamenti
di corpi straziati dal dolore
che aspettano soltanto la salita al cielo,
non sono altro che il prodotto
della sporca Guerra che conduci.
Guerra che iniziasti con tanto ardore
ma che col tempo percepisti
ben diversa
da cio che ti eri immaginato.
Generali imbellettati
ti hanno spinto fin qui da eroe
ma in questo inferno
di loro non v'è piu traccia.
I tuoi compagni
che assicuravano le tue grosse spalle dal nemico,
sono archiviati ormai da qualche parte...
...tra i tuoi ricordi confusi.
Sei rimasto da solo Soldato
e chi ti cerca è soltanto per farti del male.
Ma ormai questo piu non t'importa.
Stanco di fuggire, stanco di nasconderti,
stanco di sparare.
Senti i passi del nemico avanzare
ma ti manca ormai la voglia di combattere.
Decidi così,restando inerme,
di affidarti a lui.
E preghi che ti annienti così in fretta
da non riuscir nemmeno a guardarlo negli occhi.
Ma ti stupisci ben presto
che la sua voglia di uccidere
è comparabile alla tua
e insieme a te
siede all ombra della grande quercia
porgendo la borraccia.
Per voi la Guerra fini quel giorno
e la grossa quercia,a distanza di anni,
è ancora li che vi fa ombra,
mentre in Pace,
riposate i corpi stanchi,
sorpresi da un ufficiale senza scrupoli
che vi punì con raffiche di mitra,
poiche le spietate regole della Guerra
non prevedevano di non uccidere il nemico...

 
 
 

TEGN DA CONT' EL PIATT' PER QUANDO TE SE VECC' (ANYMALOVE)

Post n°759 pubblicato il 11 Novembre 2012 da anymalove69
 

“Tègn’ da cont’ el piatt’ per quando te se vecc’!”…
ripeteva l’Augusto…
ma il piatto lo mangiai…
talmente in fretta che non l’assaporai…
Delle parole d’Augusto soltanto poi mi ricordai…
quando il piatto era già vuoto…ormai
e così più non mangiai…
Che fare?…allora avevo fame!...
Ero giovane, inesperto…
delle parole d’Augusto non me ne curai…
Vecchio Augusto…
chiederti una cosa io, ora, vorrei:
Se denti più non ho…
mangiare...potrei?...
Ma tu sapevi già come sarebbe andata, poi…
Che non t’avrei ascoltato…
e che se anche, poi, l’avessi fatto
a nulla sarebbe servito…
Che la natura fa il suo corso
e che gli avvertimenti
non assicurano gli errori…
di gioventù…
e li hai commessi anche tu!...
Or non ti vedo
ma sento che ridi…
e anch’io rido adesso
davanti al piatto vuoto…
e ripeto ancora a quel bimbo spensierato:
“Tègn’ da cont’ el piatt’ per quando te se vecc’”

 
 
 

PET CEMATARY (1983)

Post n°758 pubblicato il 11 Novembre 2012 da anymalove69
 

libr  

ROMANZO:
Pet Sematary del 1983 è un romanzo di Stephen King nel quale un dottore di Chicago si trasferisce in una grande casa vicino alla piccola città di Ludlow con la moglie Rachel ed i due giovani figli, Ellie e Gage, oltre a Church, il gatto di Ellie. Fin dall'arrivo, la famiglia deve affrontare molti problemi: Ellie si ferisce ad un ginocchio dopo essere caduta dall'altalena, e Gage viene punto da un'ape e viene quasi investito da un camion. Per fortuna il vicino, Jud Crandall, li aiuta e avvisa i nuovi arrivati circa la superstrada che costeggia la loro casa; è costantemente percorsa da grandi camion.
Jud e il dottore diventano amici ma poche settimane dopo il loro arrivo,  l'amicizia è a rischio quando Jud porta la famiglia a fare una camminata dietro casa. Un sentiero porta ad un cimitero degli animali (il "pet sematary" del titolo) dove i bambini della città seppelliscono gli animali morti. Questo provoca una discussione infuocata. Rachel non vuole parlare della morte e si preoccupa che Ellie possa essere scossa da quello che ha visto al cimitero (viene spiegato dopo che Rachel fu traumatizzata dalla prematura scomparsa della sorella, Zelda, malata di meningite spinale).
Il dottore stesso subisce un'esperienza traumatica, nelle prime settimane di insegnamento, dalla morte di Victor Pascow, uno studente appena deceduto in un incidente stradale. Nella notte seguente alla morte di Pascow, il dottore ha un sogno molto realistico in cui incontra Pascow, che lo accompagna al "cimitero" ed avvisa Louis di non "andare oltre, non importa quanto credi sia necessario". Il dottor si sveglia il mattino seguente convinto che fosse, in effetti, un sogno finché non vede i suoi piedi coperti di terra ed aghi di pino.
Quando il gatto Church muore durante il giorno del Ringraziamento, Rachel ed i bambini stanno visitando i nonni a Chicago, e il dottore ha timore di dare la brutta notizia ad Ellie. Jud lo porta così al cimitero degli animali per seppellire il gatto. Invece di fermarsi qui, Jud prosegue oltre in un viaggio spaventoso verso il "vero cimitero": un antico luogo usato dagli indiani Micmac. Qui il dottore seppellisce il gatto, mentre Jud gli assicura che tornerà in vita durante la notte.
Il dottore non ci crede, e pensa che questa storia sia finita. Ma il pomeriggio successivo il gatto torna effettivamente a casa. È ovvio che il gatto non è lo stesso di prima e caccia topi e uccellini squartandoli con una crudeltà demoniaca. Il gatto emana anche un odore che costringe Ellie a non volerlo in camera la notte.
Il dottore è molto spaventato dalla resurrezione del gatto ed inizia così a desiderare di non averlo mai fatto.
Molti mesi dopo è il piccolo Gage a morire, travolto da un camion dopo essersi avventurato sulla superstrada in un momento di distrazione dei genitori; il dottore è particolarmente tormentato per non essere riuscito a salvare il figlio. Comincia a considerare l'idea di riportare in vita il figlio con l'aiuto del cimitero indiano. Jud, immaginando quello che ha in mente, tenta di dissuaderlo.
Nonostante questo il dottore decide di mettere in atto il piano, con orribili conseguenze per sé e per i suoi cari. Gage ritorna dal mondo dei morti sotto forma di mostro demoniaco, ombra di sé stesso, ed inizia la sua missione uccidendo Jud con uno dei bisturi del padre per poi uccidere sua madre. Il dottore si confronta così col piccolo figlio e lo rimanda nella tomba con un'iniezione letale.
Da questo momento inizia a pensare che se Gage è diventato una specie di demone è colpa del troppo tempo passato dal momento della morte a quello della sepoltura nel cimitero indiano, quindi decide di portare anche la moglie morta nel luogo di sepoltura.
È notte, ormai diventato pazzo dal dolore, il dottore è seduto alla sua scrivania e sta controllando delle carte, quando sente una mano gelida appoggiarsi sulla spalla e ode la voce di Rachel chiamarlo "Caro..."; a questo punto il racconto finisce, lasciando al lettore il dubbio su come sia finita la vicenda.
 
FILM:
Pet Sematary è stato tradotto in film nel 1989.
Un uomo, Andrew Hubatsek, è stato scelto per il ruolo di Zelda, la sorella malata di Rachel, perché i produttori non hanno trovato una donna abbastanza ossuta per rappresentare l'ultimo stadio della malattia.
Stephen King compare nel film nei panni di un prete che officia un funerale.
Ci fu anche un seguito del film (con meno successo del primo) intitolato Cimitero Vivente 2.

 
 
 

1995 "GERMI" AFTERHOURS

Post n°757 pubblicato il 11 Novembre 2012 da anymalove69
 

germi

1) Nadir
2) Germi
3) Plastilina
4) Dentro Marylin
5) Siete proprio dei pulcini
6) Giovane coglione
7) Ossigeno
8) Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo
9) Strategie
10) Vieni dentro
11) Posso avere il tuo deserto?
12) Pop (una canzone pop)
13) Mio fratello è figlio unico
14) Porno quando non sei intorno
 
E' il 1995 quando gli Afterhours esordiscono sul mercato italiano con "Germi" hanno già una lunga vita alle spalle: nati sul finire degli anni '80 a Milano, hanno raggiunto una certa notorietà negli USA con i loro testi esclusivamente in inglese.
Ad aprire le danze è "Nadir", poco più di un minuto di chitarra distorta che spiana la strada alla title-track "Germi", potente e corrosiva come la voce di Agnelli, autore anche di tutti i testi.
"Dentro Marilyn" (già proposta in inglese su "During Christine's Sleep"), costruita con poco più di due accordi, è un ottimo esempio per spiegare la capacità del gruppo di unire in modo magistrale semplicità ed espressività.
Suggestivo è l'omaggio a Rino Gaetano con una versione completamente stravolta di "Mio fratello è figlio unico",
Merita una menzione speciale "Ossigeno", pezzo che entrerà da lì in poi prepotentamente nella cerchia dei cavalli di battaglia della formazione milanese.
Consigliato a chi non ama i percorsi facili ma che dalla musica vuole soprattutto emozioni vigorose e lampi di poesia, lasciando da parte futili ritornelli e inutili filastrocche.

 
 
 

RITORNO AL MIO BORGO...(ANYMALOVE)

Post n°756 pubblicato il 05 Novembre 2012 da anymalove69
 

Silenzio e rugiada…
rugiada e silenzio…
Questo il paesaggio mattutino che scorgo…
ma la testa mia ancor può udir
la musica del borgo…
Là dove son nato
c’è musica...c’è festa…
E’ lì che il cuore mio
…ancora resta
.....
Così tornai un giorno
di nuovo nel mio borgo
per riaffondar le mani alla mia terra
tornai di nuovo ad essere felice…
d’un tratto mi sentii come radice…

 
 
 

LILLI PESARO

Post n°755 pubblicato il 05 Novembre 2012 da anymalove69
 

Mio papà è andato in Piazza della Vittoria, a Genova. Lì qualcuno l'ha chiamato col suo nome...lui s'è girato e lì l'hanno arrestato...
Qualcuno ha contattato mia mamma dicendole che se lei avesse portato una certa cifra avrebbero lasciato libero mio papà. Allora tutti i parenti si sono prodigati...Tutto quello che avevano: Un po' di oro, un po' di liquidi...
Mia mamma si è consegnata alla Casa dello Studente, a Genova, dalle SS, e ha portato quello che aveva...Hanno arrestato anche lei...si sono tenuti tutto quello che lei aveva portato...

 
 
 

MADRE TERESA

Post n°754 pubblicato il 05 Novembre 2012 da anymalove69
 

L’amore non è accondiscendente, e la carità non ha nulla a che vedere con la pietà: è amore. Carità e amore sono la stessa cosa. Con la carità dai amore: perciò non limitarti a dare denaro, ma invece tendi la mano.... L’amore non ha senso se non viene condiviso. L’amore deve venire posto all’opera. Devi amare senza aspettative, fare qualche cosa per l’amore fine a se stesso, non per quello che ne potrai ricevere in cambio. Se ti attendi qualche forma di ricompensa, non è amore: l’amore vero è amare senza condizioni e senza aspettative.

 
 
 

"LA LIBECCIATA" PIAZZA GUERRAZZI 15, LIVORNO

Post n°753 pubblicato il 05 Novembre 2012 da anymalove69
 

libe

PRIMA IMPRESSIONE:
Classico posto dove ci passi davanti e non ti dice niente...ma se apri la porta ti ricredi immediatamente. Una saletta molto accogliente, pulita, essenziale, minimale nell'arredamento.

MENU' SCELTO:
Cruditè di scampi, Grigliata mista di pesce con verdure, crema catalana.

CONCLUSIONI:
Un buon locale dove mangiare del buon pesce e specialità livornesi. Io ho concluso con il pounch livornese preparato con caffè, liquore, zucchero e scorza di limone...una vera delizia...Quando poi lo chef viene al tavolo a domandare come hai mangiato e se andava tutto bene non hai da chiedere niente di più ad un buon ristorante...

 
 
 

RIAVERTI IN SOGNO (ANYMALOVE)

Post n°751 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Sogno...
ho bisogno stanotte di un sogno...
ho bisogno di toccare e vedere
tutto ciò che io porto nel cuore...
Di cantare, ballare e scoprire
che colore ora ha scelto il tuo amore...
Un respiro profondo e mi stendo...
chiudo gli occhi e al torpore mi arrendo...
finalmente sognare potrò
e domani avrò un viso diverso
perchè in sogno io riavrò ciò che ho perso.
Avrò visto di nuovo il tuo volto...
le tue mani avrò unito alle mie
e di nuovo assaggerò le tue labbra...
...Ecco ciò di cui adesso ho bisogno...
di riaverti...stanotte,
in un sogno...

 
 
 

LIBUSA BREDER, DEPORTATA AD AUSCHWITZ

Post n°750 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da anymalove69
 

"Grasse scrofe!"...Così ci chiamavano gli ufficiali delle SS.
Eravamo presentabili...sembravamo ancora delle persone normali...non come le altre...
Una volta c'era una ragazza molto carina, non era deperita. Aveva un bel corpo formoso...
Venne un soldato delle SS e la violentò...
Dio non c'era ad Auschwitz!...Era così orribile che nemmeno Dio ci veniva...

 
 
 

DA TUTTODANTE DI ROBERTO BENIGNI

Post n°749 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da anymalove69
 

INFERNO CANTO IX


Dante viene raggiunto dalle tre Erinni (le furie per i Romani):
Aletto, l'incessante, cioè il senso di colpa; Megera, l'odio, l'invidia aggressiva; Tesifone, la vendetta:

" <<Guarda>>, mi disse, <<le feroci Erine.

Quest'è Megera dal sinistro canto;
quella che piange dal destro è Aletto;
Tesifòn è nel mezzo>>; e tacque a tanto."

Le Erinni si unirono a una delle Gorgoni, divinità nate dall'unione del mostro marino Ceto con un altro mostro che si chiamava Forco, che nessuna voleva per quanto era brutto. Ceto, invece, con Forco ci fece l'amore e generò le tre Gorgoni. Brutte da morire, talmente brutte che chiunque le guardasse diventava di pietra (ecco perchè si dice "rimanere di sasso"). Una sola delle tre, l'unica mortale, era bellissima: Medusa. Tanto bella che Poseidone ci fece l'amore e la mise incinta nel tempio di Atena, la quale si arrabbiò e, anzichè punire Poseidone, punì Medusa, trasformandole i capelli in serpenti e facendola diventare la più brutta delle tre Gorgoni.
Quindi le tre Erinni gridando invocano Medusa per impietrire Dante e fermare il suo cammino di purificazione:

"Con l'unghie si fendea ciascuna il petto;
battiensi a palme e gridavan sì alto,
ch'ì mi strinsi al poeta per sospetto.

<<Vegna Medusa: sì 'l farem di smalto>>,
dicevan tutte riguardando in giuso"

 
 
 

1966 CREAM "I FEEL FREE"

Post n°748 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da anymalove69
 

"I feel free" è uno dei più bei brani dei primi Cream, gruppo nato nel 1966 attorno al "Dio della chitarra" (come veniva allora denominato) Eric Clapton.

 
 
 

RESTA VOGLIA D'ESTATE (ANYMALOVE)

Post n°747 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Sopra la pelle
resta il gusto del sale…
sopra di me,
senza di te,
resta voglia d’estate…
Sotto di me
non più sabbia e conchiglie…
resto così,
senza di te,
a bagnarmi la pelle…
Senza di te
non mi bagna più il mare…
Sopra di me,
senza di te,
solo pioggia d’ottobre…
Sopra di me…
Sotto di me…
Dentro di me…
resta voglia d’estate…

 
 
 

LA BALLATA DELL'AMORE CIECO (F. DE ANDRE')

Post n°746 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgò,
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l'ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva,
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene.

La ballata dell'amore cieco è l'incontro tra una vanità e una dedizione assoluta.
Quante volte è successo d'innamorarsi di qualcuno che non corrisponde con lo stesso sentimento...Quest'uomo di De Andrè, classificato come "uomo onesto", s'innamora così d'una donna che non lo ama per niente.
Questa donna non solo risulta indifferente ma da lui pretende crudelmente una serie di prove d'amore assurde.
Disposto a qualunque prova pur di conquistare il suo amore si presta così ad esaudire le folle richieste della donna e dopo averle portato addirittura il cuore della madre per darlo in pasto ai cani si taglia le vene dei polsi abbandonandosi poi contento ed innamorato alla morte.
Ed è proprio qui che questa donna s'accorge che anche se si compiace perchè un uomo s'è ucciso per il suo amore a lei non rimane altro che
"il sangue secco delle sue vene".
Troviamo in questa ferocissima donna i tratti fiammeggianti della "femme fatale", la donna fatale, cioè della donna-idolo, spietata e bellissima, fredda e crudele, assetata di sangue.
Ma la donna fatale di De André, a differenza di altre, subisce un processo di umanizzazione ed è costretta all'amarezza della solitudine: "ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento. Morir contento e innamorato quando a lei niente era restato: non il suo amore, non il suo bene ma solo il sangue secco delle sue vene". Non c'è nulla da fare:
pur in presenza di un così autorevole modello, De André non può non lasciare alla sua donna almeno una umana fragilità.

 
 
 

RADIO CLANDESTINA

Post n°745 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da anymalove69
 

La storia dell'azione partigiana di via Rasella e dell'eccidio nazista alle cave Ardeatine accadde in due giorni, il 23 e il 24 marzo del 1944.
Di questa rappresaglia quasi tutti sanno che i nazisti subito dopo
l'attentato partigiano mandarono in giro per Roma centinaia di comunicati con manifesti, sui giornali e alla radio chiedendo ai responsabili di presentarsi spontaneamente ed evitare il massacro di 335 innocenti.
Ma visto che i partigiani non si presentarono, risposero a questo silenzio uccidendo 10 italiani per ogni tedesco morto...ma la verità è che questi comunicati, per stessa ammissione dei tedeschi, non furono mai emessi...
Kesserling nel processo del novembre‘46 al giudice che chiedeva:
"Ma voi avreste potuto dire “Se la popolazione romana non consegnerà entro un dato termine il responsabile dell’attentato io fucilerò 10 romani per ogni tedesco ucciso?”
Kesserling rispondeva: "Ora in tempi più tranquilli, dopo tre anni passati, devo dire che l'idea sarebbe stata molto buona.
Giudice: "Ma non lo faceste?"
Kesserling: "No, non lo feci...".
Ragionando...come avrebbero potuto i nazisti cercare i responsabili della bomba in via Rasella se tra l’esplosione di quella bomba e l’eccidio delle fosse Ardeatine non passarono alcuni giorni, ma soltanto poche ore?...
La verità è che 335 uomini innocenti furono comunque sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina...

 
 
 

PAOLO E FRANCESCA (ANYMALOVE)

Post n°744 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Piango l’amor che ci fu tolto…e lagrime scorrono su questo fil di lama che i nostri cuori un dì trafisse…rendendo quell’attimo di vita eterno amor ed immortale a morte…Morti d’amor noi siamo…Colpevole son io di questi tuoi martìr, Francesca…Galeotto fu quel bacio “Lancillotto”che al tuo sorriso dolce donai tutto tremante…e ci condusse qui, nell’infernale cerchio, ad espiar la pena…che ancor mi uccide…una…e ancor più volte ancora...

 
 
 

GANDHI

Post n°743 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da anymalove69
 

E' meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore

 
 
 

IL COMMODORO VIALE TRIESTE 269 PESARO

Post n°742 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da anymalove69
 

comm

PRIMA IMPRESSSIONE:
Sala elegante con possibilità di cenare anche in veranda

MENU' SCELTO:
Crudità di pesce e spiedini di mazzacolle

CONCLUSIONI:
Ottimo servizio sia nella presenza al tavolo che nella presentazione dei piatti. Buona la competenza e la consulenza sui vini.

 
 
 

LA GATTARA (ANYMALOVE) CORREZIONI IN ROMANESCO A CURA DI MADONNA59

Post n°741 pubblicato il 07 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Me' chiamo sora Nina e so' gattara de passione.
Pe' me li gatti mia so' come figli:
li sfamo, me li cresco e li accudisco.
E gnente nun m'emporta de la gente
che dice che so' pazza da Istituto
e vo' mannamme via da 'sto quartiere.
A vorte i gatti mia me l'hanno assassinati
con un boccone amaro me l'hanno avvelenati
che solo io sapesse chi c'ha tanto coraggio
non so che je' farei....
je' spaccherei 'n braccio.
'Na povera creatura che beve solo latte,
che chiede solo pane
e in cambio te ritorna tanto amore...
E invece a certa gente nun je' piace
che stanno tutti i giorni alla mia porta...
Me dice la Signora...che er gatto je' sporca...
poi esce sur balcone e scrolla la tovaglia...
e mai je' dico gnente....
io je' pulisco i resti e me' sto zitta!..
Poi esce su' marito...
e dice che je' graffiano la porta...
Io sulla porta sua de graffi nun ne ho visti
però ne vedo tanti in ascensore....
quarcuno, mentre è a scendere o salire,
sulle pareti incide co' la chiave...
Ce vòle solo un po' de tolleranza
pe' vivere a 'sto monno tutti assieme.
A me me piace er gatto...
a voi n've piace gnente!
Sapete che ve dico?...
nun me ne frega gnente...
li gatti 'e sora Nina
so' mejo de 'sta gente...

 
 
 

LA SOLIDARIETA' DER GATTO (TRILUSSA)

Post n°740 pubblicato il 07 Ottobre 2012 da anymalove69
 

Er Cane disse ar Gatto:
- Se famo er patto d'esse solidali
potremo tenè testa a li padroni
e a tutte l'antre spece d'animali.
- Dice - Ce stai? - Ce sto. -
Ecco che 'na matina
er Cane annò in cucina
e ritornò con un piccione in bocca.
- Me devi da' la parte che me tocca:
- je disse er Gatto - armeno la metà:
sennò, compagno, in che consisterebbe la solidarietà?
- E' giusto! - fece quello,
e je spartì l'uccello.
Ma in quer momento er coco,
che s'incajò der gioco,
acchiappò er Cane e lo coprì de bòtte
finchè nu' lo lasciò coll'ossa rotte.
Appena vidde quel'acciaccapisto
er Gatto trovò subbito la porta,
scappò in soffitta e disse: - Pe' 'sta vorta
so' solidale, si, ma nun insisto!

 
 
 
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Data di creazione: 15/10/2009
 

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