Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

Sentenziare

Post n°1067 pubblicato il 03 Settembre 2024 da gianor1
 

La gente sentenzia con presunzione, giudica sempre!
È come una pandemia globale, di quelle difficili da estirpare, però, non conclusiva.
Valuta impropriamente il nostro modo di essere, di pensare, di agire, di parlare, di vestire,  perfino e soprattutto di amare.
Il chiaccherio (la famosa calunnia è un venticello) si insinua nelle strade affollate e ad ogni passo si ferma a sbirciare. Nei social media fa a gara a chi la spara più grossa con cattiveria e spesso con invidia.
Androidi che ci scrutano, che ci catalogano, che si limitano all' epidermide del carattere.
E giudicano, giudicano sempre ed incessantemente.
Si tormentano reclamando la vita degli altri, perdendo di vista la loro.
Giudicano il nostro modo di vivere, le nostre scelte, quelle che riguardano il nostro quotidiano.
Perché la gente, per essere appagata, deve vivere o danneggiare la vita di qualche altro.
Invece, ogni tanto bisogna invertire i ruoli. Così solo per sentirne i dolori, le gioie, le ferite sulla pelle altrui. Per capire quanto è difficile prendere certe decisioni.
Perché è la mia vita che voglio vivere, e non quella di qualche altro.

 
 
 

Estate

Post n°1066 pubblicato il 31 Luglio 2024 da gianor1

                        Sentore di colori estivi


                  A tutti auguro giorni sereni

 
 
 

Al di lā

Post n°1065 pubblicato il 05 Luglio 2024 da gianor1
 

Dalla prua della barca ammiro l' orizzonte senza fine che impone un pensiero inconsueto che nel mio navigare in solitudine agevola la costruzione mentale. "L ’infinito non esiste". Non può per definizione, non riesco a concepirlo. Non può esistere l’infinito, perché il definito è l’unica cosa che non mi fa andare fuori di testa. Quindi?
Ok, fatemi ragionare.
Stelle morte da anni luce, supernove, meteore, costellazioni emanano ancora lo splendore nonostante la loro dissoluzione.  Non può esistere l’infinito, perché anche se esistesse non potrei vederlo.
L’unica spiegazione è che il definito che posso conoscere si espande continuamente, portandomi all’infinito senza mai terminare, ma sempre essendo una realtà. E allora cosa c’è al di là?
Al di là. Penso che la parola infinito dovrebbe essere sostituita da “al di là”.
Al di là di ogni barriera, difficoltà, differenza, volontà. La verità e i sentimenti si espandono come l’universo, cambiano, mutando natura e modificando direzione.
Ecco perchè mai dirò più ti amerò per sempre.
Dirò solo, ti amerò "al di là" dei miei confini.


Il brano che contorna lo scritto delinea la dura stagione del sole inizialmente descritta con una partitura alquanto impegnativa, nella quale il compositore prova a raffigurare il senso della canicola proprio della calda stagione cancellata improvvisamente da tuoni e lampi. Armonia intenerita da pochissime misure notistiche. Il tempo orchestrale ma soprattutto del violinista rimane impetuoso tanto da condurre chi ascolta ad un acme di impressioni assolutamente affascinanti ed appassionanti, riprodotte dall' intera strumentazione orchestrale con esiti quasi visibili. Buon ascolto.

 
 
 

Una semplice domanda

Post n°1064 pubblicato il 05 Giugno 2024 da gianor1
 

A volte capita di chiedermi chi sono.
Un breve ma rilevante quesito che racchiude un insieme di riflessioni, pensieri, stati d’animo, approcci con la vita e di come la interpreto.
Il punto è proprio questo.
Il più delle volte questa domanda mette in dubbio anche come l’ho vissuta fino a ora questa vita: bene, male, così così, noncurante di dove mi ha condotto.
Sono giunto dove desideravo, o devo ancora arrivarci con la speranza di trovarmi chissà in un' altra destinazione?
Questo forse non ha importanza.
Resta capire chi sono veramente.
Quando cerco di comprendermi quel che sconcerta non è il dubbio ma è la vera e giusta risposta.
Allora obietto: “Io sono me stesso”.
Perdiana… facile come responso, ma ne sono certo?
Essere se stessi implica conoscenza e consapevolezza.
Molti dicono di capire gli altri. Balle.
Se non si comprende se stessi, non si è in grado di capire nessuno.
Manca, molte volte, una maggiore autocritica sulle possibilità che possiedo, senza questa non valgo neppure un soldo bucato.
 

Il brano musicale che propongo è intimo, raccolto, meditativo sufficentemente interpretata dall' esecutore. La melodia è composta da due segmenti: il primo dall' arcata introduttiva, il secondo ha uno stampo elborativo quasi elegiaco e romantico. Il ritmo è cullante e suscita dolci reminescenze e teneri ricordi. Il tutto si spenge sul rintocco pianissimo della composizione. Buon ascolto.

 
 
 

Una giornata particolare

Post n°1063 pubblicato il 04 Maggio 2024 da gianor1
 

Pare un sabato come tanti altri, colazione con latte e caffè, brioche e doccia. In effetti quello che faccio di solito il mattino prima di recarmi a scuola.
Il campanello dell' ingresso suona e dopo aver guardato dallo spioncino apro. La vicina con voce disinvolta e con cordalità mi allunga un biglietto che erroneamente era stato lasciato nella sua cassetta postale, e anticipando la mia domanda scuote la testa come a dire di non saper la provenienza.
La ringrazio accennando a un sorriso d’imbarazzo, sia per il foglio che per la mia presenza in accappatoio.
Continuo a vestirmi dando un’occhiata nell' armadio a cosa mettermi, poi esco, non prima d’aver letto il foglio. Sorrido perché mi rammenta i fogliettini delle medie, quelli che ci passavamo tra innamorati.
Non vorrei rovinarmi la giornata penso.
Di primo acchito leggo disinvolto, è piegato in quattro, forse è totalmente bianco.
A dir poco perplesso, scritto a mano con scrittura fluida.
Solo due righe: “Volevo trovare una ragione per cambiare il nostro giorno, ti aspetto all' Antico Caffè dell’angolo”. poi la firma, la sua quella degli sguardi passati, quelli della provocazione e d’intesa, mai espressi più di tanto. Dovevo contenere l’emozione sul mio volto. Arrivato, lei era seduta al tavolino gambe incrociate, sguardo fermo in direzione del mio; “ma come” dissi io!
“Non chiederti mai il perché’ ” rispose lei.
Annuisco e probabilmente non glielo chiederò mai più!.

Il commento musicale è un vecchio motivo americano degi anni '60. Naturalmente, non tutte le melodie, non importa quanto belle, si prestano alla creazione di una potente versione jazz, e l'improvvisazione ne risente. Nel pentagramma di questa cover c'è una relativa ricerca jazz-friendly e la pianista non swinga molto. Però mostra un grande affetto per questa musica semplice e romantica. Buon ascolto.

 
 
 
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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