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Messaggi di Maggio 2016

Ora basta!

Post n°1347 pubblicato il 31 Maggio 2016 da accademiartigestione
 
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La disoccupazione in Germania cala ulteriormente ed oltre le già buone aspettative.
La disoccupazione in Italia aumenta (nonostante le fantasiose ricostruzioni che arriveranno come al solito dai TG di potere)  ulteriormente ed oltre le già rilevanti aspettative.
Mi domando e chiedo anche ai lettori: cosa serve agli italiani per capire che questa politica europeista a tutti i costi e chiaramente sotto il diktat germanico sta portando il nostro paese alla rovina?

 

 
 
 

Borse e dati magri

Post n°1346 pubblicato il 27 Maggio 2016 da accademiartigestione
 
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Dopo i dati macro positivi di ieri oggi hanno prevalso, a cominciare dal PIL USA, dati inferiori alle attese. Eppure, come si dice, le borse non hanno fatto una piega. Ove ve ne fosse bisogno è l'ulteriore conferma che i mercati temono molto il rialzo dei tassi nel mirino della FED e preferiscono un traccheggio tra dati positivi e negativi che allontani il rischio di un drenaggio di liquidità quale quello che verrebbe provocato da rialzi dei tassi specie se in misura sostanziosa.
Venendo alle "minute" cose da segnalare che la Spagna che ha ottenuto per tempo deroghe dalla BCE (evidentemente be spese) ha visto una forte crescite e oltre le aspettative delle vendite al dettaglio mentre la nostra derelitta Italia, come temuto il mese scorso, non ha confermato la ripresa dei livelli di fiducia: sia la rilevazione sulle imprese che quella dei consumatori sono infatti risultate in forte calo ed inferiori alle aspettative. Occhio ai TG che, non si sa come, troveranno i dati fantastici!

 
 
 

PIL chiama Brexit o paura?

Post n°1345 pubblicato il 26 Maggio 2016 da accademiartigestione
 
Tag: Brexit
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E' da poco uscito il dato del PIL britannico a un ragguardevole (rispetto all'Italia)+2% ma inferiore alle attese posizionate a +2.1%.
Un dato negativo così vicino al referendum sulla Brexit non potrà che avere effetti importanti. In grado di spostare due o tre punti percentuali che vista l'incertezza saranno decisivi. Dipenderà tutto da chi saprà sfruttare meglio questo dato.
I fautori della Brexit avranno vita facile nel dare addosso alle politiche UE incapaci di dare stabilità al ciclo economico di tutto ciò che non è tedesco.
I loro avversari tenderanno ad enfatizzare che uscendo dall'UE si andrà incontro ancora a dati peggiori, all'incertezza. Faranno dunque leva sulla pura sulla naturale tendenza britannica a conservare piuttosto che innovare.
Per vincere dunque i proponenti la Brexit dovranno sconfiggere la paura con le stesse armi  abituali di chi cercherà di diffondere i timori: ovvero il ritorno alle tradizioni britanniche, l'amor patrio e quant'altro serva a rassicurare i suddetti sul fatto che l'uscita dall'UE porterà forza e sicurezza e non isolamento e povertà.
Se riusciranno a scendere dal piedistallo e a fare gli ultimi giorni di campagna facendo leva sui sentimenti patriottici e di rassicurazione intrinseci ai valori tradizionali la vittoria della Brexit sarà sorprendente. Se viceversa si  s'ostineranno a fare leva solo sulla negatività del ciclo e le inefficienze dell'euro regaleranno la vittoria ai loro avversari che chiaramente nutrono le loro chance proprio attingendo a paura e incertezza

 

 
 
 

Cina furbetta

Post n°1344 pubblicato il 26 Maggio 2016 da accademiartigestione
 
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Mentre in Europa la Germania festeggia dati macro in forte rialzo e sopra le attese grazie al marco zavorrato/mascherato da euro che consente esportazioni record in Cina causa mini rallentamento del ciclo che fanno? Svalutano lo Yuan. Et volià l'economia cinese come per magia ripartirà. Sì perché non si sa mai che un 5% annuo sia troppo poco.
Uauh allora noi che da anni auspichiamo di tornare a un mitico 1%(quando invece non facciamo segno negativo...) che si fa? Ovvio restiamo nel (per noi ) super euro non possiamo svalutare un bel nulla e spogliati della nostra sovranità monetaria restiamo vittime e schiavi di una crisi che sta sempre più impoverendo la nostra Italia.
Gente è ora di svegliarsi e cambiare rotta. I paesi emergenti non sono più tali sono economie solide a bassa disoccupazione e dove bene o male il reddito medio pro- capite sta aumentando.
Noi facciamo parte con la Grecia dei paesi "affondanti" o abbandoniamo la nave o le facciamo cambiare rotta.

 

 
 
 

Zew o non Zew

Post n°1343 pubblicato il 24 Maggio 2016 da accademiartigestione
 
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Difficile pensare che i dati contrastati di stamani sullo Zew tedesco (uno spora e uno sotto le attese) siano direttamente collegati al fort recupero che si sta evidenziando sui mercati. Continuo a pensare che il raggiungimento della prima fascia di esaustione mensile del FIB calcolata col probability a 16980 e interessata ben due volte abbia generato dubbi nei ribassisti e creato le condizioni per avviare il recupero a cui dopo sedute di accumulazione stiamo finalmente assistendo.
Ora resta da verificare se la dinamica sarà lineare o se invece proseguirà il balletto tra candele bianche e nere che ha caratterizzato il mercato nell'ultimo periodo.
Una chiusura non in eccesso tra oggi pomeriggio e stasera alle 22 darà maggiori chance a  considerare questo movimento un impulso destinato a durare qualche seduta se non addirittura fino a giugno inoltrato.
Solo dati fortemente negativi o nuove dichiarazioni sui tassi al rialzo della FED paiono in grado di modificare lo scenario di recupero che si sta delineando. Certo è che con l'approssimarsi del rialzo dei tassi ipotizzato nelle minute della FED prendere beneficio non sarà una brutta idea.

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: accademiartigestione
Data di creazione: 22/03/2010
 

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