Interpreto

Costantemente Incostante

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

TAG

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

NON CHIAMATELE MAI PIU' ANZIANE....VIVE LA VIE!

 

 

« SENZA TITOLO...IL PIANO MASSONICO PER L... »

BREVE STORIA DI UNA GENERAZIONE

Post n°62 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da Squacchiarella

pubblicata da Torto Pooglia Tribe il giorno venerdì 22 ottobre 2010 alle ore 19.49


Eravamo ragazzi e ci dicevano: "Studiate, sennò non sarete nessuno nella vita". Studiammo. Dopo aver studiato ci dissero: "Ma non lo sapete che la laurea non serve a niente? Avreste fatto meglio a imparare un mestiere!". Lo imparammo. Dopo averlo imparato ci dissero: "Che peccato però, tutto quello studio per finire a fare un mestiere?". Ci convinsero e lasciammo perdere. Quando lasciammo perdere, rimanemmo senza un centesimo. Ricominciammo a sperare, disperati. Prima eravamo troppo giovani e senza esperienza. Dopo pochissimo tempo eravamo già troppo grandi, con troppa esperienza e troppi titoli. Finalmente trovammo un lavoro, a contratto, ferie non pagate, zero malattie, zero tredicesime, zero Tfr, zero sindacati, zero diritti. Lottammo per difendere quel non lavoro. Non facemmo figli - per senso di responsabilità - e crescemmo. Così ci dissero, dall'alto dei loro lavori trovati facilmente negli anni '60, con uno straccio di diploma o la licenza media, quando si vinceva facile davvero: "Siete dei bamboccioni, non volete crescere e mettere su famiglia". E intanto pagavamo le loro pensioni, mentre dicevamo per sempre addio alle nostre. Ci riproducemmo e ci dissero: "Ma come, senza una sicurezza nè un lavoro con un contratto sicuro fate i figli? Siete degli irresponsabili". A quel punto non potevamo mica ucciderli. Così emigrammo. Andammo altrove, alla ricerca di un angolo sicuro nel mondo, lo trovammo, ci sentimmo bene. Ci sentimmo finalmente a casa. Ma un giorno, quando meno ce lo aspettavamo, il "Sistema Italia" fallì e tutti si ritrovarono col culo per terra. Allora ci dissero: "Ma perchè non avete fatto nulla per impedirlo?". A quel punto non potemmo che rispondere: "Andatevene affanculo!".
Torto O.G.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Ammeg/trackback.php?msg=9437124

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 29/10/10 alle 21:27 via WEB
^_______^
 
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 29/10/10 alle 22:38 via WEB
Questa storia mi piace perché in semplicità racchiude molte cose che ci circondano e che ci hanno circondato. Modi e mode, il voler dire e guardare sempre al sole dell'avvenire, ma in tutto ciò che è cambiato si è complicato tutto, e tutto ciò che cambierà in futuro. E' cambiato tantissimo il mondo, molte regole e tantissime cose da sapere ma anche da ragionare. Per fare una metafora: una casa grande è per i giovani, non per gli anziani perché alla fine non arrivano più a pulirla e ad amministrarla, ma anche una casa enorme per i giovani, se pur comoda e molto confortevole è poi da spolverarla e pulirla. Ma nessuno poteva prevedere una crisi, convinti che ci sarebbe stato sempre qualche cosa da fare. A me dicevano: "Studia, prendi la laurea in ingegneria e così firmi i progetti, ti prendi 5.000.000 al mese", quando ho sentito questa stupidaggine l'ho paragonata alla legge, firmi per prenderti la responsabilità civile e penale, paghi per il rischio, al ché non ho mai studiato per avere una laurea, la scelta: "Pago io un bischeraccio che si prende 5.000.000 a firma, io non rischio nulla e lui rischia perché viene pagato per questo!!". Metto un'altro esempio pratico, se dovessi intraprendere una nuova attività ora la aprirei sulla stampa (macchine da stampa) e stesura di deplian, pubblicità, contratti con venditori di spazi pubblicitari e porta a porta, è il settore che ora come ora va scheggia avendo le aziende per i prodotti al dettaglio che in questa crisi cercano disperatamente di fare molta pubblicità, pubblicità a massa, ma è sempre un'impresa temporanea perché è direttamente proporzionale con la crisi che c'è, scende la crisi devi avere tra le mani qualche cosa d'altro in previsione della cessione della crisi perché di certo non si può puntare solo su questo. Ma questo riguarda solo nel momento, in questo momento e magari nel futuro magari su una prossima crisi potrebbe non funzionare. Una volta era molto semplice imparare un lavoro, molto più generico ma perché generico molto sicuro, più forte e più stabile, una volta per lavorare bastava poco (l'impegno), oggi, per la società che è molto più settorializzato, ma anche i settori possono essere non più utili o meno utili di prima, e pensa che la persona che si è specializzata a fatica ed impegno su un'unica cosa si trova in crisi, perché specializzata e non più generica, quindi la ricerca del lavoro risulta essere più difficile ed oggi come oggi molte volte quasi impossibile. La comunicazione tra aziende (confcommercio, confindustria, confartigianato ecc... ecc..) è praticamente chiusa e non più in linea con una vera politica del lavoro, dove "i diritti" mangiano gli stessi diritti, perché assurdamente capita questo, le strade intraprese dai sindacati sono totalmente errate, inutili perché ideologiche di antichità di un mondo che oggi è completamente diverso, anche i vari governi, ministri non hanno capito come sono messe le cose, l'idea imprenditoriale fallisce, lo spirito degli imprenditori sta degrandando e non più messa come soddisfazione umana ma come sopravvivenza, e come fai proprio notare tu (con questo post) e in modo molto semplice le ideologie di governo e molte strutture ed istituzioni (in primis la famiglia) sono rilegati all'antichità e non più all'attualità di oggi che non sappiamo più riconoscere né metterci mano. Per alcuni motivi io sono costretto ad analizzare, a studiare cercando di avere sempre più i piedi per terra, molte cose le noto e le osservo, chiedo e faccio domande ma di certo non conosco tutto, un piccolissima parte, ma la difficoltà di tutti sono diritti che per mantenerli si deve lavorare solo per mantenere i diritti, non sono in grado di fare statistiche con le poche cose che conosco ma una stima per ciò che conosco è che si lavora all'60% per i diritti, perché i diritti mangiano, consumano, con il sistema dei diritto moderni (e non toccati) mangiano il lavoro a scapito dell'occupazione. Io sono convinto che si potrebbe fare qualche cosa, magari è la mia indole (è che sono fatto così), la cosa che ci vorrebbe ora è un'analisi più completa e realista possibile sulle cose e poi a scervellarsi per trovare soluzioni. Durante i vari governi si sono date colpe da tutte le parti, e nulla è cambiato, giocano alla politica della poltrona, al dare colpe e in futuro non si sa che cosa escogiterà la politica, si sono fatte campagne contro tangentopoli, si è eliminata gran parte delle tangenti ma nulla è cambiato, si sono distrutti i partiti ma nulla è cambiato, si sono messi anche dentro in carcere le persone che non erano pulite ma nulla è cambiato, si sono fatti ribaltoni ma nulla è cambiato, alla fine quando tutte le colpe saranno date (molti e molti anni) alla fine si concluderà: "Ah! Ma allora le cose erano diverse, ma allora ci si sbagliava" e questo per non ammettere che al momento non si hanno soluzioni, nessuno le ha, le operazioni che vengono fatte è solo di recupero che la crisi si mangerà anche quelli, non sono politiche vincenti, in questa specifica chiamiamola epoca, perché quello che non va non è ancora stato trovato e quindi sembra assurdo vedere proposte e miraggi di promesse. E pensa... di fronte a tutto ciò abbiamo il coraggio di perdere tempo in delle sciocchezze che di certo non salveranno il paese, e dopo tutto ci sarebbero tantissime cose da fare e da considerare e poi fare... ma non con ideologie del passato perché risolverebbero solo cose del passato, perché il passato non deve essere replicato come non esisterà nessuna soluzione passata al mondo di oggi, ma andare a scuola di strategia a volte aguzza l'intelligenza.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/10/10 alle 20:32 via WEB
TEMA: LE MELE MARCE IN BLOG. SVOLGIMENTO: Sì.Ci sono alcune mele marce le quali vogliono essere qualcuno..e nel modo più semplice, veloce ed indolore. CONCLUSIONE: Tutto ciò premesso, e per concludere, i blogger cosiddetti " mele marce" cederebbero il proprio cervello e venti delle trentatré vertebre che hanno per aggrapparsi alle liane che fanno giungere nello spazio di un blog famoso, battendosi il petto.
 
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 30/10/10 alle 21:01 via WEB
Mi auguro tanto non ce l'abbia con me! Così mi spaventa!
 
 
psycologiaforense
psycologiaforense il 01/11/10 alle 01:17 via WEB
TEMA: LA MIGLIORE DEL BLOG. SVOLGIMENTO: Blog, blog, delle mie brame, chi è la più brava del REAME..?? TU, Psyco, Tu psyco. E stai tranquilla non rivelerò a nessuno il tuo modo fraudolento per farlo. CONCLUSIONE: La più brava non solo vende il proprio corpo, ossa e muscoli compreso il lato B, ma anche quel poco di cervello sconnesso (se ne è rimasto) dal blog. PS. Brucia che nel mio blog ci sono le prove inconfutabili del tuo comportamento fraudolento..??? Come dici tu agli altri di curarsi, hai mai pensato che la persona da curare per "tossicodipendenza" da blog SEI PROPRIO TU..!!! Soprattutto per l'importanza che gli dai.
 
   
Squacchiarella
Squacchiarella il 01/11/10 alle 14:57 via WEB
Buonefeste psyco!Benvenuto nel mio blog!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Squacchiarella
Data di creazione: 19/03/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963