ROMA - La procura federale ha sposato la tesi Borrelli: l'illecito strutturato sul campionato 2004-2005 c'è stato e così il potere arbitrale Juventus a cui nel tempo si è contrapposto un potere Milan. E ci sono state pesanti responsabilità dei dirigenti di Lazio e Fiorentina, che per salvare i loro club hanno chiesto aiuti arbitrali. Stefano Palazzi, i suoi tre viceprocuratori e un pugno di sostituti di fiducia stanno lavorando in maniera parallela e simultanea (ognuno nei propri uffici, con gli originali sonori delle intercettazioni a disposizione) ai deferimenti dello scandalo calcistico del secolo e, spiegano fonti della procura federale, "non ci sarà alcuna distanza tra la relazione del pool Borrelli, un lavoro duro, fatto con grande libertà di pensiero, e le conclusioni della procura. Nella maniera più assoluta".
Il problema, e l'affanno con cui si sta lavorando per rendere pubblici i deferimenti entro questo pomeriggio, è quello di strutturare l'accusa in modo che tenga di fronte alla controffensiva delle difese al maxi-processo dell'Olimpico. Solo la Lazio schiererà cinque legali, potrebbero puntare sull'illecito presunto.
Ecco, la Juventus è in bilico tra la serie C e la B con 9 punti di penalizzazione. Fiorentina, Milan e Lazio restano a rischio B. In questa accusa la gradualità, spiegano i pm del calcio, sarà fondamentale: si è partiti dalla sanzione per la Juventus e da lì si sta scendendo alle successive punizioni. Elemento fin qui poco considerato, si è tenuto conto del "contesto ambientale" in cui l'illecito è avvenuto.
Chi ha combinato un finale di campionato perché "strozzato" dalla cupola del calcio, ha colpe inferiori agli inventori della cupola. Resta decisivo il passaggio alla Disciplinare-Caf, la fase processuale, ma i deferimenti della procura saranno duri come lo è stata la relazione Borrelli.
La classifica delle responsabilità - Il lavoro dell'Ufficio Indagini e la quantità di intercettazioni hanno permesso di stabilire una graduatoria delle responsabilità dei club. Il primato negativo spetta alla Juve: suo il ruolo centrale nel sistema Moggi. Poi la Fiorentina, vittima costretta a diventare complice dello stesso sistema: telefonate all'ex dg Juve, a Bergamo e Mazzini, incontri a pranzo con il designatore, frasi esplicite di combine. Al terzo posto il Milan: c'è Galliani che chiede al suo dirigente Meani di intervenire sui designatori. Infine, la Lazio di Lotito. Il presidente moralizzatore, pur chiedendo con insistenza arbitri favorevoli e partecipando al lavoro politico di sottobosco con Moggi e Giraudo, ha mantenuto il suo livello di pressione su un vicepresidente federale (Mazzini), uomo dell'istituzione calcistica.
Udinese in bilico - Le novità arrivano dal deferimento, già in questa fase, anche dell'Udinese. La società di Pozzo rischia per una conversazione tra Toffolini e Meani: il team manager friulano ringrazia il responsabile per gli arbitri del Milan dopo l'1-1 che spinge l'Udinese in Champions League alla fine del torneo 2004-2005. Le immagini del match aggravano l'ipotesi di reato. La Sampdoria, a rischio deferimento, non dovrebbe subire conseguenze importanti.
La voce di Carraro - L'ascolto delle conversazioni registrate ha consentito al "pool Borrelli" di smontare il tentativo di dare un'interpretazione goliardica ad alcuni dialoghi. La posizione di Franco Carraro si è aggravata per i toni usati nella telefonata all'ex designatore Bergamo dopo il discusso Roma-Juve 1-2, arbitro Racalbuto. Il tono minaccioso dell'ex presidente della Federcalcio è un elemento in più per l'accusa, che punterà alla sua radiazione.
Blackout sulla linea Galliani-Giraudo-Moggi - A stupire l'Ufficio Indagini della Federcalcio è stata la presenza di una sola telefonata tra Galliani e il duo Moggi-Giraudo. Un blackout inspiegabile per l'ex dg della Juve, capace di sostenere centomila telefonate in un anno.
Le contraddizioni di Paparesta - Finirà la sua carriera Gianluca Paparesta, uno dei più bravi arbitri italiani, chiuso nello spogliatoio da Moggi dopo Reggina-Juve del 2004. La richiesta di raccomandazione a Galliani e la sua versione sulla telefonata a Moggi il giorno dopo l'incidente di Reggio Calabria - "volevo dirgli di non provarci mai più" - non hanno convinto l'Ufficio Indagini.
Fondi neri Juventus - La procura di Torino intanto ha avviato diverse rogatorie nell'inchiesta sui bilanci Juventus per accertare come sono state saldate le trattative per l'acquisto di calciatori stranieri. Gli indagati, in questo filone, sono Antonio Giraudo e Luciano Moggi.
http://www.lamescolanza.com/Temp=2006/62006/arriva_la_stangata_per_juve=2162006.htm
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il 18/04/2011 alle 09:58
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il 11/04/2011 alle 15:39
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il 06/04/2011 alle 09:04
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