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Controinformazione

Post n°35 pubblicato il 23 Marzo 2009 da miladylady

 

Molte note multinazionali non sono solo i marchi più venduti al mondo, ma perfino le parole più globalmente note.

Una ricchezza e una notorietà che sono pagate a caro prezzo, spesso a danno dei lavoratori, dell’ambiente e degli stessi consumatori.

Lo sfruttamento delle persone più povere del pianeta, nonché i colossali danni all’ambiente che sempre più ci si stanno ritorcendo contro, dovrebbero suscitare indignazione. Eppure questi fatti sono abilmente celati da colossali e martellanti campagne pubblicitarie capaci di trasformare macchine del profitto in aziende amichevoli, accattivanti, perfino caritatevoli.

Le più note e potenti multinazionali infatti hanno la loro buona fondazione che aiuta orfanelli nel mondo: quale migliore pubblicità, quale migliore modesto investimento per far fronte, nell’opinione pubblica che muove i denari, alle critiche mosse da associazioni di consumatori informati?

Una delle multinazionali a cui si fa riferimento, è accusata in Colombia di violazione dei diritti umani per essere la mandante di 8 assassinii, oltre che di innumerevoli sequestri, false denuncie e intimidazioni nei confronti dei lavoratori.

Si pensi che tra tutti i sindacalisti fatti fuori nel mondo, l’80% viene assassinato in Colombia.

A partire dagli anni 90 il ricorso al terrore è finalizzato a espellere la popolazione da territori strategici ( risorse naturali, settore minerario, sfruttamento degli idrocarburi) e ad annientare qualsiasi forma di opposizione sociale a beneficio del profitto delle multinazionali.

La politica delle multinazionali è di assumere meno personale possibile, ricorrendo al lavoro di ditte appaltatrici. A queste impone pessime condizioni. Ad esempio il salario dei lavoratori, in Colombia il 90% dei quali sono interinali, è pari a 80 euro al mese.

Alla vigilia del campionato mondiale di Francia 98 il “Corriere della sera” ha rivelato che palloni distribuiti a scopo pubblicitario da una di queste multinazionali, erano cuciti a mano in India e Pakistan da bambini. Le foto di alcune bambine di 11 anni che incollavano e cucivano i palloni hanno fatto il giro del mondo.

Promuovendo la vendita di bevande in lattina e plastica, le multinazionali contribuiscono alla produzione di migliaia di tonnellate di rifiuti e stimola il consumo di alluminio che ha conseguenze devastanti nei luoghi di estrazione.

La produzione di una nota bevanda richiede inoltre molta acqua e il rilascio di sostanze inquinanti che finiscono poi nelle falde acquifere.

Nel 2002 la popolazione di Plachimada è insorta perché gli impianti di una multinazionale stavano prosciugando i pozzi e contaminando le falde acquifere della zona, nel dicembre dell’anno successivo il tribunale locale ha intimato l’azienda di fermarne l’abuso nel prelievo dell’acqua; l’azienda ha prodotto scarti, poi rivenduti ai contadini come fertilizzanti, che i test hanno dichiarato tossici, l’azienda vi ha posto rimedio solo dopo che le agenzie governative le hanno ordinato di farlo, nel frattempo i contadini della zona, destinatari degli scarti, hanno subito danni a lungo termine per la salute, e nel novembre 2002 la Corte Suprema Indiana aveva condannato la stessa azienda per aver deturpato le rocce dell’Himalaya con scritte pubblicitarie che hanno compromesso l’eco sistema.

E i danni alla salute del consumatore?

Le bevande di produzione industriale per lo più contengono coloranti e conservanti, zucchero saccarioso, aromi “naturali” e questa dicitura in Italia significa artificiali, ecc.

L’aspartame, sostanza utilizzata nei prodotti dietetici, può causare danni al cervello in particolare ai bambini, l’altro consumo di bevande gassate e zuccherate, indotto dalla pubblicità soprattutto negli adolescenti ma non solo, può favorire l’insorgere di diabete e obesità.

E se vi siete detti non sta succedendo niente…. se avete preso per buone
le "verità" della televisione…..
convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti.

( liberamente tratto da Canzone del maggio, De Andrè)

 

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Commenti al Post:
dheltacar
dheltacar il 25/03/09 alle 01:03 via WEB
CIAO MILADY MI CHIAMO NIKO SONO AMMIRATO PER LE PAROLE SENSATE E I COMMENTI MOLTO INTERESSANTI COMPLIMENTI! (condivido) CIAO DOLCE NOTTE ( NIKO) puoi scrivermi se ti va.....
(Rispondi)
miladylady
miladylady il 26/03/09 alle 10:17 via WEB
grazie, molto gentile.
(Rispondi)
tigerag
tigerag il 26/03/09 alle 19:38 via WEB
LE MULTINAZIONALI SONO SISTEMI CONTRO L'UOMO SIA ALL'INTERNO, NELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, NELLA PRODUZIONE E NELL'IMMISSIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO NEL MERCATO, CHE ALL'ESTERNO DOVE TU HAI BEN EVIDENZIATO CHE COSA GENERANO. LE PERSONE CHE VI LAVORANO DEVONO ESSERE COMPETITIVE ALL'ESTREMO, DEVONO DARE IL LORO MEGLIO, CHE SIGNIFICA ESPRIMERE AL MASSIMO LE PROPRIE RISORSE E METTERLE A DISPOSIZIONE COME UN VALORE AGGIUNTO ALLA PRODUZIONE... LA CONCORRENZA E' ESTERNA E INTERNA.. I COLLEGHI VENGONO EDUCATI PER FARE A GARA PER EMERGERE, COSTI QUEL CHE COSTI... MA ALLA FINE TUTTI SONO SOLO CONSIDERATI DEI NUMERI.. NUMERI CHE DEVONO FAR SCATURIRE ALTRI NUMERI, NUMERI IL CUI VALORE E' QUANTIFICABILE SOLO IN DANARO, CHE GIUSTIFICA OGNI MEZZO PER OTTENERLO. NELLE MULTINAZIONALI CI SONO QUESTE FORZE CHE STRITOLANO L'UOMO E LO PUOI BEN VEDERE QUANDO, SE DECIDI DI SCHIERARTI PER L'ESSERE E NON PER L'AVERE, DECRETI LA TUA FINE. PRIMA TI ESCLUDONO DALLE DECISIONI, POI TI TOLGONO GRADATAMENTE IL LAVORO, POI TI GUARDANO CON OSTILITA', POI NON TI GUARDANO PIU', POI PUOI ESSERCI O NON ESSERCI.. E' LO STESSO.. FINCHE' QUANDO LE TUE GIORNATE SONO VUOTE E NON PASSANO PIU.. QUANDO LA TUA AUTOSTIMA E' VICINA ALLO 0, TI DECIDI CHE NON PUOI PIU SOPPORTARE E TE NE VAI... SI, LE MULTINAZIONALI FANNO MOBBING QUANDO NON GLI SERVI PIU E TI METTONO PER STRADA, QUALSIASI ETA TU ABBIA, SE SEI DA SOLO O HAI FAMIGLIA. NON SEI PIU UNO DI LORO.. NON HAI ACCETTATO DI SOTTOMETTERTI AL SISTEMA... TUTTO QUELLO CHE HAI DETTO E' VERO... IN UNA PAROLA LO SFRUTTAMENTO SENZA SCRUPOLI, DELLE PERSONE, DELLE RISORSE, DELL'ENERGIA, DELLA LINFA VITALE DEL PIANETA CHE, PERO', E' DI TUTTI.. NON APPARTIENE CERTO A LORO!! MA GIA'.. QUESTO E' IRRILEVANTE, COME LO E' LA VITA DELLE PERSONE CHE LORO HANNO SCARTATO, COME LO SONO LE SOSTANZE INQUINANTI CHE RILASCIANO, COME LO SONO LE LEGGI SENZA SCRUPOLI CHE LE REGGONO... BACIO
(Rispondi)
miladylady
miladylady il 27/03/09 alle 00:13 via WEB
ciao cara, hai perfettamente ragione, io in questo pezzo faccio riferimento nello specifico alle multinazionali che hanno la produzione prevalentemente nel sud del mondo, e ancora più nello specifico ad una multinazionale che è l'ottavo gruppo alimentare del pianeta, e l'invito è quello di riflettere sul fatto che noi occidentali siamo i consumatori, ed è necessario assumercene la responsabilità, smettendo di assolverci. un abbraccio
(Rispondi)
 
tigerag
tigerag il 27/03/09 alle 19:55 via WEB
scusa lo sfogo.. io ho lavorato in una multinazionale e ho subito mobbing.. certo i cosiddetti consumatori non lo sanno e non lo sapranno mai e si godono il bel bocconcino preparato loro con particolare voluttà.. coscienza? siamo molto lontani. bacio e buona serata. alessandra
(Rispondi)
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creatività

 Gran parte dell’arte primordiale sembra essere stata creata dalle donne in un contesto rituale. La metodologia di ricercatori, antropologi, archeologi si basa sulla teoria accettata, ma erronea, che le civiltà arcaiche non potevano, per definizione, avere un concetto centrale astratto di divinità, quindi le statuette femminili non sono state considerate dee bensì semplici rappresentazioni di donne. La complessa opera di Marija Gimbutas e il concetto da lei coniato di archeomitologia ( che indica un metodo multidisciplinare che unisce l’archeologia descrittiva alla mitologia comparata, alla linguistica, al folclore e all’etnologia storica) dovrebbe invalidare per sempre questa teoria così fallace. Tutto richiama alla ciclicità e dunque al femminile, le stagioni,il giorno che oblia nella notte e poi rinasce con l’alba, i modi di dire ( i corsi e ricorsi storici), persino ad una convenzione come il tempo è stata attribuita un’impostazione ciclica (le ore). Invero per creare arte sciamanica la donna deve innanzitutto liberarsi della credenza diffusa, ribadita e stereotipata di non avere “doti artistiche”. Siate creative, vi appartiene!!!
 

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 y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
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"te quiero pequeña, chiquita, preciosa, hermosa.....
 

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“Perchè non disegno scarpe da uomo? Perchè non posso usare le paillettes, i tacchi a spillo alti dodici centimetri, i colori fluo” - Stuart Weitzman


 

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qualsiasi cosa è vera solo in parte,
falsa solo in parte
e il giusto e l'ingiusto si mischiano
e coloro che rispetti possono deluderti,
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il principe ignoto

Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
 guardi le stelle
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