Creato da Margherita2411 il 26/07/2008

ArteNet

ArteNet nasce dal desiderio di condividere l'interesse per l'arte intesa nel suo significato più ampio: dalle arti figurative alla musica, al cinema, al teatro e ai libri, nella convinzione che, come scrive Brecht, “tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere”.

 

 

« UNA BELLISSIMA CARMEN AL...RIGOLETTO A MANTOVA »

MEDEA

Post n°670 pubblicato il 24 Agosto 2010 da Margherita2411
 

MEDEA di Lars von Trier

Medea
di Lars von Trier (1988)

MEDEA di Lars von Trier

Medea: Kristen Olesen
Giasone: Udo Kier
Creonte: Henning Jensen
Glauce: Ludmilla Glinska
Fotografia: Sejr Brockmann
Colonna sonora: Joachim Holbek

 Un'immagine dal film

 

 

All'interno del palazzo Medea urla di dolore e di follia, informa la nutrice. Figlia del re di Colchide, ha aiutato Giasone a conquistare il vello d'oro, tradendo così la propria famiglia. Lo ha seguito fino in Grecia, credendo che il suo amore per lei e per i figli avuti da lei sarebbe stato sufficiente a farle dimenticare il disagio della condizione di forestiera. Ma ora Creonte, il re, offre a Giasone il matrimonio con la sua giovane figlia Glauce. Medea minaccia vendetta.
Così, nel 431 a.C., si apriva la Medea di Euripide.
Lars von Trier apre sul mare.
La sua resa della Medea non è filologica, come l'aveva immaginata invece Carl Theodor Dreyer, autore della sceneggiatura a cui von Trier si è ispirato per la realizzazione del suo film.
Un'immagine del filmIl regno di Creonte è spostato nello Jütland, Medea uccide i suoi figli impiccandoli e non colpendoli con un pugnale, non c'è coro a garantire una percezione collettiva della tragedia di Medea, che in von Trier diventa, più modernamente, del tutto individuale. Lo scontro tra l'istinto e il calcolo, tra l'elemento femminile e quello maschile, tra le ragioni dell'amore e quelle del potere, tra il greco e lo straniero, che tanta letteratura secondaria ha cercato di vedere dietro la storia di Medea, lasciano qui il centro della scena al puro senso del tragico. Assoluto, acronico, eppure tremendamente ancestrale.
Senza più alcun elemento tematico di contorno, tutto si concentra sulla figura nera di una donna sola e determinata ad uccidere.
Gesti lenti e rituali, quelli di una maga quasi strega, segnano tutte le scene del film. Un'immagine del filmDall'incontro iniziale con la barca di Egeo in viaggio verso l'oracolo, fino alla partenza verso Atene su quella stessa barca, ogni atto di Medea è segnato da solennità sacrale e lucidità folle: la raccolta di semi velenosi durante la negoziazione con Creonte, che impone l'esilio a Medea e ai suoi figli e dal quale lei riesce a farsi concedere ancora un giorno; la fabbricazione del veleno che cospargerà sulla corona, dono di nozze e di falsa riconciliazione per Glauce; i due discorsi a Giasone, l'uno di minaccia, l'altro di mansueta sottomissione al suo volere; il trascinamento dei bambini addormentati in una lettiga di pelle; l'impiccagione prima del più piccolo, poi del più grande.
Un'immagine del filmIl senso del male, del marcio di questa Danimarca euripidea, si fa visibile nel vento gelido che tormenta i volti e nel colore virato delle immagini, sgranate, pesanti per gli occhi come la storia deve esserlo per l'anima.
Un film lento e penetrante, che si muove al ritmo oscillante, quasi fermo eppure mai immobile, dell'acqua, leitmotiv visivo di tutta la pellicola.
Un film che merita di essere inseguito per giorni. Nato per la televisione danese, in Italia è apparso solo nella TV a pagamento nell'ambito di qualche rassegna tematica e non ha avuto distribuzione cinematografica.
Bisogna cercarlo da videotecari cultori e poi leggere i sottotitoli in italiano, godendosi di sottofondo un danese insieme dolce e gutturale, una specie di lingua sacra del male, se si ha la fortuna di non capirlo.

Ludovica Maggi

stellina _Nstellina _Nstellina _Nstellina _Nstellina _N

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

Benvenuti in ArteNet!

Timidamente, mi affaccio alla rete con un blog creato per scambiare quattro chiacchiere con altri malati d'arte come me!

Mi auguro che ArteNet offra a tutti l'occasione per esprimere pensieri e opinioni e si configuri come un luogo virtuale in cui trovare informazioni e segnalazioni.

Grazie ai visitatori e a coloro che vorranno dare significato ad ArteNet con i loro contributi personali.

Bologna, 27 luglio 2008

 Margherita

 

UN GIOVANE ILLUSTRATORE

UN'ECCEZIONALE PIANISTA

CLAUDIA D'IPPOLITO

CLAUDIA D'IPPOLITO

BIOGRAFIA

I PROSSIMI CONCERTI

 

UN GRANDE PIANISTA

 

UN GIOVANE CREATIVO

Francesco Bonazzi il giorno della laurea in SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

FRANCESCO BONAZZI

SETTEMETRI QUADRATI
SETTEMETRIQUADRATI
Via Malcontenti 9/a, Bologna
Apertura 10:30-13:30 - 16:00-19:30

Davide Bonazzi per SETTEMETRIQUADRATI

 

UNO SCRITTORE EMERGENTE

IN PRIMO PIANO

TAGLI ALLA CULTURA

ALTAN: PERCHE' I TAGLI ALLA CULTURA? PER PROTEGGERVI: MENO NE SAPETE MEGLIO E' PER VOI.

 

COME SCRIVERE NEL BLOG

Chi desidera pubblicare un intervento può inviarmelo all’indirizzo

m.dinilibero.it

Chiunque può invece scrivere direttamente commenti relativi ai post pubblicati

 

ULTIMI COMMENTI

articolo molto bello
Inviato da: flappy bird
il 21/03/2014 alle 21:56
 
Le mani di Gesù dipinte da Leonardo nel Cenacolo, uniche...
Inviato da: Ravecca Masssimo
il 31/12/2013 alle 15:20
 
deve avere un bel po' di anni, questo glicine....
Inviato da: saveraptors
il 01/05/2013 alle 19:10
 
Post molto interessante ... Bravo Davide by lu
Inviato da: mariselene
il 01/05/2013 alle 14:00
 
Il concerto su RAI 3 è terminato. Che dire di fronte a...
Inviato da: Margherita
il 30/03/2013 alle 11:21
 
 

 

I miei mici

Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad
aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.

Kahlil Gibran

 

VIA CON ME

  

... non perderti per niente al mondo lo spettacolo d'arte varia di uno innamorato di te
... entra e fatti un bagno caldo c'è un accappatoio azzurro, fuori piove un mondo freddo...

 

UN RACCONTO DI ERRI DE LUCA

 Da Lampedusa uno splendido racconto dello scrittore napoletano sul tema dell'immigrazione.

PRIMA PARTE

SECONDA PARTE

 Il testo del racconto è in
ArteNet bacheca

 Le musiche di Gianmaria Testa

RITALS

SEMINATORI DI GRANO

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

Peccato che,
chissà perché,
il
CERCA IN QUESTO BLOG non sempre funzioni!!!

 

PER CERCARE IN QUESTO BLOG...

MOSTRE  

MUSICA 

FILM 

LIBRI 

DI TUTTO UN PO' 

POESIE inserite in
AGOSTO 2009
I PARTE II PARTE
ANCORA POESIE

BRANI MUSICALI
inseriti in AGOSTO 2009 

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

BLOG AMICI

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963