PlasticDoll
Una bambola di plastica...non aspettarti altro.Non troverai emozioni,solo una vita fatta a strisce ed un passato che brucia fino a far male.Se entri qui per giudicare e sputare sentenze inizia a tagliarti la lingua...Io non ti piacerò,ed è ciò che voglio.
IL MIO DIO LIBERTINO
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Post n°488 pubblicato il 02 Agosto 2009 da Artemide_7
Bisogna convincersi,ogni tanto,di fare qualcosa per se stessi.Decido di partire.
Tre giorni nel rifugio,distrazione di un momento,compagnia nella solitudine,una notte passata a parlare con te,aria di mare,il mio esplorare solitario. [Vista dal rifugio-Ultime ore prima di partire]
Ritorno a casa,la lucida follia di una decisione presa istintivamente,una corsa contro il tempo per arrivare in stazione,un treno sotto i piedi,un angolo nel cuore,4 ore di paesaggi che schizzano ad alta velocità contro il vetro del finestrino in cu i miei occhi sono incollati.Le immagini si formano e si deformano. Arrivo con la notte,una boccata di aria carica di umidità...ed incontro i volti di persone,mi perdo in lunghi abbracci...guardo la città...non lascio scappare alcun particolare. Non riesco a fermare il tempo,le ore passano ed io continuo a fare l'amore con quella città che punge la pelle.Respiro famiglia,sorrisi,spensieratezza...quella che mi è mancata negli ultimi anni,quella che cerco di riconquistare con tutte le mie forze. Sono avida di immagini,di ricordi da portare a casa,di città da custodire nella mente. [Firenze-Piazzale Michelangelo]
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Quante persone,oggi,hanno sbirciato sotto la mia gonna da gitana?
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CIO CHE MI APPARTIENE
ARTE...ARTE...
Versi aurei
L'arte non vuole lacrime e non transige,
ecco in due parole la mia poetica: è fatta
di grande disprezzo per l'uomo e di lotte
contro l'amore stridulo e la stupida noia.
So che bisogna penare per ascender la vetta
e la salita è ripida a guardarla dal basso.
Lo so, e so anche che molti poeti
hanno spalle troppo strette o polmoni fiacchi.
Così sono grandi coloro che, a dispetto dell'invidia,
avendo vinto la vita nell'aspra battaglia
ed ormai liberi dal giogo delle passioni,
mentre come un albero vegeta il sognatore
e si agitano - lamentoso ammasso - le nazioni,
si raccolgono in un egoismo di marmo.
[1866.]
PAUL VERLAINE