Aussie Life

Post N° 24

18 Giugno. C’è un anniversario da festeggiare.

Era un’assolata domenica di giugno. L’Italia aveva pareggiato la sera prima nella partita con gli USA. Ma il vero evento della giornata precedente era stata la scoperta della Duna degli Orsi a Marina di Ravenna. Un posto con Happy hour e Happy piada non poteva che rimanermi nel cuore. Comunque, dopo aver percorso un tratto di romea direzione nord ci siamo trovati in una coda immensa. Provvidenziale fu la sosta in un posto che sembrava uscito da un film horror (un ristorante dove la donna incinta lavorava, 3 uomini oziavano di fuori, un laghetto, silenzio tutt’intorno). Insomma, eravamo tipo a 2 km dal raccordo tra l’A13 e i lidi ferraresi, ma quei due km erano pieni di auto incolonnate.

Pieno del mio amore per la Romagna, propongo di salire a Ferrara per le strade secondarie. Naturalmente questa espressione non a caso evoca una legge di Murphy. Non ricordo quanto ci abbiamo messo, ma credo di aver disegnato un zig-zag sulla piantina percorrendo le strade della campagna tra il ferrarese e Ravenna, ma alla fine siamo arrivati a destinazione. Ricordo con precisione che quel giorno, su un incrocio in cui dovevo svoltare a sinistra, e su Radio DJ davano una replica di Tropical Pizza. L’ascoltavo distrattamente (intento a non perdermi!), finchè aveva con se un motivetto allegro che mi aveva subito preso alle orecchie, tanto da riprenderci subito il ritmo al ritornello successivo.

Quelle paroline semplici erano cantate da 3 vocine carine carine “a cappella con battito di mani ad accompagnamento. Fu così che mi unii al coro di “Clap your hands if you want some more” con grande gioia degli occupanti (che, visto che potreste anche leggere, vi ricordate?). Ebbene, tornato a casa (o forse il lunedì all’università, mica mi posso ricordare tutto) ho subito inserito le paroline su Google e mi si è aperto un mondo. Il 18 Giugno 2006 ho scoperto le Pipettes. Che poi ci sono stati frequenti scampoli di avvicinamento durante le pigre giornate universitarie sul divano, quando (sull’allora Flux) passavano il video di “Your Kisses are wasted on me”, che me le aveva fatte notare, ma forse non così intensamente perché Rose (la moretta) non si vedeva poi tanto. Da lì è poi stato tutto un crescere, culminato con l’intero cd che ha girato incessantemente nella mia macchina e, spesso, anche nel mio iPod qui a Sydney. C’è stato anche il concerto di Treviso, con i biglietti comperati diversi mesi prima per assicurarsi la presenza.

Loro sono oltretutto molto carine. Sulle due bionde passerei poco tempo, Becki è la classica ragazza alternativa con qualche complesso avuto nell’adolescenzia e Gwenno è la classica ragazza bionda che vedi la prima volta e dici “Cazzo, che figa” la seconda “Ah. Però!” la terza “Mh.. carina” la quarta “Preferisco le more”. In effetti la moretta del gruppo esiste e si chiama Rose (o Rosay, non si è mai capito!). Lei è la sintesi di quel che di più mi piace in una ragazza (e che è senza perle!). Partendo dal fatto che è mora con la frangetta, ha gli zigomi ben in vista, gli occhi chiari solitamente ben evidenziati da trucco scuro e un’espressività del viso che mi fa morire (quest’ultimo particolare acquisito il giorno del concerto). Un mix di dolcezza e ribellione (perchè come dice lei I’ve had just about enought of sweet non lo dice nessuno). Poi, musicalmente parlando diciamocelo chiaramente, vocalmente parlando è la colonna portante del gruppo, come si evince da un attento ascolto del cd. Se poi considerate che, direttamente dalla canzone One night stand, una sera ho sfoggiando la frase “baby did it hurt when you fell from heaven”… ho avuto la prima one night stand a Sydney!