Creato da: monsoreau il 25/09/2003

Blacknights
 
politica,attualità e cultura

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Messaggio n° 202 09-06-2005  
 

Post N° 202

ALCUNE RAGIONI PER NON VOTARE

Non votare perché la materia richiede specifiche competenze tecniche.

Non votare perché i quesiti sono incomprensibili.

Non votare perché la fretta di indire il referendum non ha consentito una adeguata sperimentazione della legge che si vuole abolire.

Non votare perché tagliare con il bisturi una legge che, per prima, ha normato un far west sarebbe riportare all’anarchia una materia che necessita di regole.

Non votare per non condividere il nichilismo estremista e caciarone dei talebani radicali.

Non votare perché, anche chi è agnostico, riconosce che la Chiesa Cattolica non ha sempre e comunque torto, per il solo fatto di essere Chiesa e Cattolica.

Non votare perché gli stessi scienziati sono divisi e non riescono a darci una risposta univoca sul fatto, centrale e fondamentale, di quando inizia la vita e se inizia già con l’embrione.

Non votare perché la difesa della vita non è prerogativa dei soli cattolici.

Questa legge, come tutte le leggi, può essere migliorata, con il contributo e l’approfondimento degli esperti e sulla base dell’esperienza.

Per tali motivi, scientemente, anch’io mi asterrò dal votare.

Astensione legittima e prevista dal legislatore quando stabilì un quorum di votanti da raggiungere nel referendum abrogativo e non, invece, nel referendum confermativo delle modifiche costituzionali, quando è sufficiente il parere favorevole della maggioranza dei votanti.

L’astensione è, quindi, la scelta più idonea per lasciar sperimentare la legge attuale, senza pregiudicare future modifiche migliorative.

E mi si consenta di chiudere con una riflessione sulle “regole”.

Regoliamo e ci lasciamo regolare tutto, dai cetrioli alle partite di calcio.

Perché proprio sulla vita e la sua manipolazione non dovremmo avere regole ?

Il Presidente Ronald Reagan disse: “ho constatato che tutti quelli favorevoli all’aborto sono già nati”.
Bene noi potremmo parafrasare con: “abbiamo constatato come tutti quelli favorevoli alla manipolazione dell’embrione siano embrioni cui è stato concesso nascere senza manipolazioni”.


COMMENTI: 2   Inviato da monsoreau @ 18:10
Messaggio n° 201 06-06-2005  
 

Post N° 201

VIALE DEL TRAMONTO

 

Il giornalista Enzo Biagi nella sua furia biliosa contro il Premier non ha perso tempo a verificare e si è scagliato contro Berlusconi accusandolo di aver risposto con un gestaccio (dito medio alzato) alla contestazione a Bolzano di alcuni ragazzi.

Studio Aperto delle 18,30 di domenica 5 giugno, ha mandato in onda la parte incriminata, dove:

1)      Berlusconi risponde alla contestazione con una semplice battuta;

2)      Berlusconi racconta un aneddoto di vita vissuta e fa “il gesto”;

3)      Berlusconi si pente del racconto personale e dice che qualcuno lo estrapolerà dal contesto per attaccarmi.

Così è stato.

L’antiberlusconismo ha portato Enzo Biagi a fare un altro passo nel sue personalissimo viale del tramonto professionale.

M.F.

(il Castello - blog)


COMMENTI: 1   Inviato da monsoreau @ 14:29
Messaggio n° 200 05-06-2005  
 

Post N° 200

QUESTIONE DI RISPETTO

Il Ministro Castelli della Lega ha invitato a denunciare chi indossa il burka.

L’articolo 85 del T.U. di Pubblica Sicurezza legge dello Stato, così recita:

Art. 85.
E’ vietato comparire mascherato in luogo pubblico.
Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000.
E’ vietato l'uso della maschera nei teatri e negli altri luoghi aperti al pubblico, tranne nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dall'autorità locale di pubblica sicurezza con apposito manifesto.
Il contravventore e chi, invitato, non si toglie la maschera, è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000.


Tale norma affonda le sue radici negli anni 1975-1978 con le famose leggi Reale e Cossiga (dai nomi degli allora ministri della Giustizia e degli Interni) sull’ordine pubblico, confermate da referendum popolari.

Era epoca di terrorismo (allora interno, adesso esterno) e le ragioni di tale normativa sono tuttora valide.

Ma alle parole del Ministro sono insorti a sinistra e la gran parte delle organizzazioni musulmane che chiedono rispetto per la loro religione.

Intanto che rispettino le leggi del paese che li ospita e se rispetteranno le nostre leggi avranno il nostro rispetto.

M.F.

(il Castello - blog)


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 11:07
Messaggio n° 199 05-06-2005  
 

Post N° 199

UN NUOVO DOGMA DELL'INFALLIBILITA' ?

Il Ministro Calderoli della Lega, nel supportare la richiesta del collega Maroni per un referendum che lasci decidere agli Italiani se tornare o meno alla lira, ha risposto alle esternazioni del Presidente Ciampi, ricordando che il Ciampi fu, da Ministro del Tesoro di Prodi, corresponsabile dell’ingresso, a quelle condizioni dell’Italia nell’euro, con i disastrosi risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi.

Apriti cielo! Una alluvione di critiche isteriche, per arrivare allo zenith dell’ex ministro di sinistra Letta (purtroppo figlio non simile al padre, del vero Letta, sottosegretario di Berlusconi) che chiede le dimissioni di Calderoli.

Perché mai dovrebbe dimettersi ?

E’ stato forse, a nostra insaputa, stabilito un nuovo dogma sull’infallibilità di Ciampi ?

E se Ciampi scende in campo schierandosi, lui e i suoi supporters devono anche accettare le critiche a quello che dice.

Intanto sono state attivate iniziative di telesondaggio da parte dei quotidiani
LIBERO e Il Resto del Carlino – QN
.

In ambedue i casi i lettori, con maggioranze che variano dal 54% al 70% chiedono il ritorno alla lira.

A dimostrazione di chi sia, tra il presidente della repubblica e il ministro delle riforme, il più in sintonia con il Popolo cui spetta la sovranità.

Intanto si affaccia un’altra ipotesi: e se affiancassimo la lira all’euro ?.

M.F.

(il Castello - blog)


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 11:00
Messaggio n° 198 05-06-2005  
 

Post N° 198

THE RIGHT NATION

E per la Mondadori è arrivato in finalmente in Italia anche questo classico scritto da due giornalisti dell' Economist: John Micklethwait e Adrian Wooldridge.
Scelta discutibile la traduzione del titolo in La Destra Giusta, pagine 484 con note e appendici, euro 23,00, spesi bene per chi vuole comprendere ed avere un'idea di ... quel che possiamo fare per realizzare anche in Italia una duratura svolta a destra delle politica, della cultura e dell'informaizone.
E The Right Nation questo è.
Un saggio, articolato storicamente e geograficamente, che prende in esame la destra vincente negli Stati Uniti, quella destra spesso spregiativamente chiamata NeoCon, che, affondando le radici nella battaglia morale prima ancora che politica del senatore Barry Goldwater, pesantemente sconfitto da Lyndon Barney Johnson nelle elezioni presidenziali del 1964, ha però informato a se una intera generazione di Repubblicani ed ha avuto nel Presidente Ronald Wilson Reagan la sua punta di diamante, consentendo a George Walker Bush di essere ... George W. Bush, il leader del mondo civilizzato nella guerra contro i terroristi e la barbarie.
Non è un vangelo ideologico, ma è la storia di come questo movimento NeoCon si è imposto in politica.
E credo significativa già l'introduzione:
Seduti su un divano, con in mano un bicchierino di plastica pieno di caffè, Dustin e Maura sembrano una coppia di ventenni iscritti a un corso di scrittura crativa. Indossano felpe leggermente stropicciate, jeans e scarpe da ginnastica. Dustin ha in testa un cappellino da baseball, Maura ha i capelli biondi annodati dietro la nuca con un nastro di artigianato indiano americano. Entrambi si sono da poco laureati in lettere in un'università della East Coast e hanno viaggiato in gran parte dell'europa. Maura ha lavorato per l'organizzazione Habitat for Humanity in Malawi e ha fatto un periodo di tirocinio al Parlamento europeo; adesso sta per iniziare un nuovo lavoro in un'azienda farmaceutica. Dustin, reduce da uno stage alla Casa Bianca, ha intenzione di dedicarsi alla politica.
Quali sono le loro posizioni politiche ? Entrambi hanno lavorato per il Partito repubblicano a Colorado Springs nel 2002. Entrambi sono "a favore della vita in ogni circostanza".Entrambi hanno subito considerato John Ascroft, lo spietato ministro della Giustizia, una persona degna di ammirazione. Entrambi approvano la pena di morte e si oppongono al controllo sulle armi da fuoco.... Entrmabi vanno in chiesa ogni settimana. Entrambi sostengono con passione i buoni-scuola per chi frequenta istituti privati. Entrambi pensano che il governo dovrebbe essere ridotto ai minimi termini e che le pene detentive dovrebbero essere più severe. Entrambi considerano le Nazioni Unite un'istituzione poco seria e condividono la decisione di non aderire al Protocollo di Kyoto.".

Ecco riassunta la giovane Destra Americana.
Gli Stati Uniti si sono già messi in marcia verso il futuro: non lasciamoci staccare sin dall'inizio !

M.F.


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 10:49
Messaggio n° 197 04-06-2005  
 

Hanno paura della lira ?

La proposta del Ministro Roberto Maroni della Lega di far votare gli Italiani, chiedendo loro un o un no all'abbandono dell'euro per ritornare alla lira, ha scatenato un coro di irrisione.
Gianfranco Fini si è anche permesso di interpretare (senza conferma dall'interessato) il pensiero di Silvio Berlusconi.
Romano Prodi, cieco e sordo ai disastri del suo euro, rilascia dichiarazioni totalmente favorevoli alla costituzione europea (recentemente bocciata da francesi e olandesi) e all'euro.
Perchè un tale accanimento contro una proposta che restituirebbe al Popolo - che paga - il diritto di decidere in materia di unione europea ?
Certo: la nostra costituzione quasi 60enne (1948, ma redatta nel biennio precedente) vieta i referendum sui trattati internazionali.
Certo il ritorno alla lira non sarebbe indolore.
Certo senza l'euro chissà ...
avremmo fatto la fine dell'Argentina o ... quella della Gran Bretagna ?
Certo una uscita isolata dell'Italia sarebbe rischiosa (molto meno se uscissero un gruppo di paesi).
Ma un merito la proposta di Maroni ce l'ha:
ha gettato un sasso nella palude dell'europa come totem indiscutibile.
E lo dimostra tanto di più la reazione del socialista Borrel (presidente del parlamento europeo) per il quale: "dall'euro non si torna indietro".
Ecco, solo questa affermazione, dogmatica e assolutista, profondamente illiberale e vessatrice dell'indipendenza e sovranità nazionale mi indurrebbe ad essere favorevole alla proposta di Maroni.
In fondo cosa si chiede
se non un voto a chi detiene la titolarità della sovranità, cioè al Popolo ?
Oppure anche il principio della sovranità popolare è stato soppresso, senza chiedercelo, dall'europa di Prodi e Borrel ?
O, molto più probabilmente, i burocrati dirigisti che vogliono trasformare l'unione europea nell'unione sovietica del terzo millennio, hanno paura della
nostra vecchia, cara, lira ?

M.F.

 il Castello - blog


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 19:21
Messaggio n° 195 28-05-2005  
 

Post N° 195

E PLURIBUS UNUM

il Castello
sperimenta
il Castello - blog,
il blog a commenti liberi, scritto a più mani.


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 12:41
Messaggio n° 194 27-05-2005  
 

Post N° 194

FRANCIA E OLANDA AL REFERENDUM

Il 29 maggio in Francia e il 1° giugno in Olanda i cittadini saranno chiamati a dire o no alla costituzione europea.
I sondaggi indicano in ambedue i paesi - fondatori del MEC - una prevalenza dei no, ma un 20% di indecisi che faranno la differenza.
Per il si sono mossi anche capi di stato e di governo stranieri (Ciampi, Schroeder e Zapatero), ciononostante il no sembra riscuotere maggiori adesioni.
Probabilmente solo la sera di domenica e di mercoldì sapremo come avranno votato francesi e olandesi.
Chi scrive ha una consolidata posizione contraria a questa europa, soprattutto dopo che due anni di riunioni hanno partorito una costituzione che nel ricomprendere tutto e il suo contrario, esclude volutamente i Valori fondanti dell'Europa (quella con la "E" maiuscola).
Il rifiuto di includere le radici Cristiane ( e Romane) nella carta fondamentale dell'europa più che laicista o relativista è ignoranza della Storia.
L'europa senza Roma e senza Cristianità non sarebbe nulla.
L'europa fondata solo sulla burocrazia, sul dirigismo, sarebbe un Frankenstein, un umanoide senza anima.
L'europa che, schizzinosa, rifiuta le sue origini sarebbe un'europa piccola, piccola che meriterebbe di diventare quella eurabia paventata da Oriana Fallaci ed i cui primi segnali li vediamo nell'aggressione a chi si oppone all'islamizzazione dell'europa, rifiutando le nostre tradizioni, ma sfruttando le pieghe delle nostre leggi per perseguitare persone come Oriana Fallaci.
Noi Italiani, in forza di una costituzione che ha ormai fatto il suo tempo, siamo stati espropriati del diritto di votare o no alla costituzione europea.
La speranza è che i francesi per una volta almeno aiutino l'europa a difendersi da questi burocrati dirigisti mascherati da europeisti.

M.F.


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 14:07
Messaggio n° 193 26-05-2005  
 

Post N° 193

CRISI DA PESSIMISMO

Le informazioni, rilanciate con grande spreco di piombo da quell'85% di stampa orientata a sostentere a prescindere la sinistra assistenzialista e clientelare, indicano uno stato di stagnazione dell'Italia.
Il PIL non cresce e quindi aumenta il famigerato rapporto con il debito pubblico.
Naturalmente si guardano bene dal sottolineare due aspetti decisivi:
1) le nuove percentuali sono frutto di un sistema di calcolo che valuta diversamente la partite di bilancio: come a dire, ottengo un risultato diverso, magari più conveniente a certe tesi, a seconda se prendo in esame e al peso che do alle varie voci di bilancio:
2) gli organismi che valutano la situazione italiana attribuiscono tali difetti alal mancanza di riforme strutturali, riforme che hanno bisogno di anni per incidere, e mentre approvano la riforma delle pensioni definiscono adeguati gli stipendi degli statali..

Ma se avessimo tempo per approfondire le ricerche e per navigare nei siti che forniscono dati (due per tutti:
Istat e Abi vedremmo dati sorprendenti e ci chiederemmo: perchè siamo in crisi ?
I dati stabili, infatti, indicano:
-
inflazione ferma all'1,9% nonostante il caro petrolio;
- disoccupazione in costante calo e ora all'8%;
- aumento degli stipendi per effetto della riforma fiscale con una media di 586 euro, cioè oltre un milione delle vecchie lire su base annua;
- aumento delle esportazioni extra ue del 3,8% (aprile su aprile) e del 6,9% quadrimestre su quadrimestre (dato del 25 maggio 2005);
- aumento della raccolta bancaria (cioè dei risparmi degli Italiani) anche a marzo 2005 con un netto + 7,64% il che porta, nell'ultimo anno, ad un aumento dei risparmi degli Italiani alla considerevole cifra di 73 miliardi di euro, pari a circa 146000 miliardi delle vecchie lire: aumento di risparmi presso le banche, e non totale degli stessi !.

Dati che indicano come gli Italiani abbiano più soldi MA prefereiscano tenerli in depositi dai bassissimi rendimenti piuttosto che spenderli.
Perchè?
Non è che la campagna disfattista abbia creato un circolo vizioso e, per puro spirito di parte, la sinistra stia proiettando sugli italiani un clima di pessimismo che li induce a risparmiare invece di spendere e, quindi, contribuire al rilancio dell'economia ?
Non è che lo zigzagare del presidente Confindustria e Fiat, alla ricerca di finanziatori, dia l'immagine di una imprenditoria priva di idee vincenti e proietatta solo ad ottenere agevolazioni dallo stato ?
Non è che lo sciopero continuo che ci costa dallo 0,3%allo 0,7% del PIL impedisca di sfruttare quei piccoli spazi di libertà che il dirigismo di un'europa malata ci consente ancora ?
Non è che le pretese eccessive, in rapporto alla produttività ed efficienza dimostrata, di alcune categorie inneschino un gioco al rialzo anche quando non ve ne sono gli estremi, cioè la presenza di un'azienda sana e produttiva ?
In ultimo: non è che la sinistra, i poteri forti e la stampa che di questi è emanazione, giochino al tanto peggio tanto meglio, per tornare ad occupare quei posti dai quali risolvere i LORO problemi tramite clientelismo ed elargizioni varie, il tutto a NOSTRE spese ?

M.F.


COMMENTI: 0   Inviato da monsoreau @ 14:47
Messaggio n° 192 25-05-2005  
 

Post N° 192

CONTRO L'ONU

Per i tipi della Lindau, Casa Editrice torinese, è uscito questo pamphlet di Christian Rocca (euro 13,50 - pagine 150 con gli indici) che rende giustizia su tante pietose bugie sul ruolo delle Nazioni Unite.
In 130 pagine dense di dati e richiami e in 20 ulteriori pagine di fonti e bibliografia, l'Autore espone i fallimenti delle nazioni Unite, il loro burocraticismo, il servilismo verso i paesi dittatoriali.
L'incredibile disponibilità a fare gestire la Commissione per i diritti umani da quei paesi (Cina, Cuba, Arabia Saudita, Libia, Corea del Nord) che quegli stessi diritti reprimono.
L'incongruenza di un sistema che mette sullo stesso piano gli Stati Uniti e Cuba.
Interessante la proposta di chiudere questa organizzazione costosa e inutile, per sostituirla con una Organizzazione dei paesi democratici, il cui ingresso significhi anche l'ingresso nella democrazia e nel rispetto dei diritti umani.
Sintetizza il tutto la citazione da un rapporto della Heritage foundation:
Un mondo senza le Nazioni Unite sarebbe un mondo migliore.

M.F.


COMMENTI: 1   Inviato da monsoreau @ 16:12

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