Post n°17 pubblicato il 24 Aprile 2009 da blogroom
NEW DELHI (22 aprile) Gli abitanti di una decina di villaggi dello stato indiano di Chhattisgarh sono stati costretti a barricarsi in casa da lunedì per sfuggire ad un
Chi la fa l’aspetti! --------------------------------- MR BISCUIT |
Post n°16 pubblicato il 27 Marzo 2009 da blogroom
MERCI, grazie. Semplicemente grazie. Questa è la parola che legge (sente) il compratore-visitatore (curioso) che entra nel grande (grandissimo) concept-store appena inaugurato a Parigi, tra il Marais e il più popolare quartiere tra Bastiglia e Republique, negli spazi di una vecchia fabbrica tessile. Un concept-store fondato sul principio della valorizzazione del dono, che non rinuncia però ad una scenografia di oggetti ad alto valore aggiunto. Oltre ad essere il nome del negozio "MERCI" è anche il ringraziamento dei suoi creatori. E questo perchè chi farà acquisti contribuirà ad una causa benefica. Dai fiori, ai piatti usa&getta (assolutamente in materiale bio), dagli abiti vintage, a quelli creati per MERCI da Stella McCartney (figlia del Beatles) o Isabel Marant, dai 6 profumi di Annick Goutal da spillare e portare via nel proprio flacone-contenitore-bottiglia, come si faceva un tempo con il vino ed il latte, ai libri usati, la merceria, l'oggettistica, il ristorante bio: tutto serve per aiutare una causa. Marie-France e Bernard Cohen hanno riempito il loro concept-store di idee che fanno capo a una sola attualissima concezione: il CHARITY BUSINESS. Lo spazio, articolato su tre piani con ampia corte coperta, offre differenti spunti per l’acquisto a seconda delle categorie merceologiche di interesse, dai libri, per lo più dono di creativi e intellettuali, ai vestiti griffati, anch’essi dono di privati o di maisons grandi e piccole, fino a pezzi di design vintage o contemporanei. Alcuni stilisti hanno accettato di creare capi da vendere il 30% in meno, scrittori francesi, inglesi e tedeschi hanno offerto una parte della loro biblioteca, rendendo possibile la creazione del THE USED BOOK CAFE', personaggi pubblici (tenuti segreti e anonimi) hanno messo a disposizione capi del loro griffatissimo guardaroba. Esemplare l’allestimento, pur nella semplicità dei mezzi: dalla vecchia 500 piena di oggetti di ogni tipo al grande elefante che troneggia di fronte al corner degli abiti per bambino. La supervisione e la scelta degli oggetti è affidata a Marie-France Cohen, madrina dell’iniziativa che non viene mai meno ad una doverosa politica di contenimento dei prezzi. Il fine giustifica i mezzi...e le idee! Il bello si lega a filo stretto con il dono...si consuma per aiutare chi ha bisogno...mi sembra un'idea bellissima...che forse bisognerebbe adottare anche qui...da noi...in questa ITALIA troppo presa da se stessa e con così poca attitudine all'accoglienza VERA! Ci pensate? Un regalo di gusto, valore e significato...per spendere i proprio soldini (sempre più scarsi di questi tempi) con una spinta in più! Io compro già da tempo nei negozi equo-solidali...qua in questo caso si fa un passaggio in più...si va oltre...aiutando cause diverse sfruttando positivamente la febbre consumistica che brucia le mani di molti europei. Vedremo come andrà a finire e se l'idea avrà un futuro...VERDE!!! MARTIN MANTRA |
Post n°15 pubblicato il 26 Marzo 2009 da blogroom
COLLEZIONI PRIMAVERA-ESTATE 2009 DANDO UN'OCCHIATA ALLE COLLEZIONI MODA, PRESENTATE ORMAI DA QUALCHE SETTIMANA, ALLE SFILATE DI MILANO E PARIGI GIORGIO ARMANI BASSO & BROOKE BLUMARINE ROBERTO CAVALLI CHANEL vs EMPORIO ARMANI CUSTO BARCELONA AGATHA RUIZ de la PRADA ETRO ICEBERG MARC JACOBS JOHN GALLIANO ancora KENZO NANETTE LEPORE ALEXANDER McQUEEN MOSCHINO SEDUZIONI DIAMONDS by VALERIA MARINI SONIA FORTUNA JUNYA WATANABE -------------------------------------
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Post n°14 pubblicato il 23 Marzo 2009 da blogroom
Tutti (o quasi tutti) abbiamo avuto un animale casalingo che ha combinato qualche guaio, realizzato qualche impresa straordinaria o sciolto il nostro cuore con un gesto d'affetto che rasentava l'umano. Cani, gatti, criceti, papagallini, canarini, conigli....tutti abbiamo amato e coccolato un animale. Ci sono anche persone stravaganti ed esotiche che non potevano accontentarsi di un banale gattino e per questa esuberanza caratteriale "si sono fatti" il serpente, il varano, il ragno tropicale, lo scoiattolo volante e il pipistrello gigante. Ma a parte questi "casi particolari", sono i "miao", i "bau" e i "cip-cip" ad alietare le nostre giornate. Io confesso di avere una predilezione per i gatti. Neri, bianchi, rosa, blu o verdi...mi piaciono tutti. Ma alcuni di loro sono davvero speciali...come questo piccolo MOZART con gli artigli e il pelo soffice che potete ammirare nel video che vi regalo! Molto meglio di tanti musicisti umani! O no? MARTIN MANTRA |
Nonostante sia quasi arrivato alla sua conclusione e in molti se la stiano già spassando tra locali, aperitivi, sesso e rock and roll, volevo augurare un buon venerdì e quindi, per chi se lo gode già da domani ovviamente, un buon weekend a tutti. Volevo farlo però in maniera creativa chiedendovi - e chiedendomi –: da dove deriva il termine venerdì? Per accontentarvi, ecco un bel bagno di cultura… Venerdì deriva dal latino Venĕris dies, giorno di Venere. Venere (in latino Venus, in greco Afrodite) era una delle maggiori dee romane principalmente associata all'amore, alla bellezza e alla fertilità, l'equivalente della dea greca Afrodite. Venere era la consorte di Vulcano. Era considerata l'antenata del popolo Romano per via del suo leggendario fondatore, Enea, svolgendo un ruolo chiave in molte festività e miti della religione romana. Tornando al venerdì, i termini inglese Friday e tedesco Freitag e in spagnolo "viernes" si riferiscono al suo essere, un tempo, giorno sacro alla dea Freyia, una divinità della mitologia norrena considerata la dea dell'amore, della seduzione, della fertilità, della guerra e delle virtù profetiche. Il suo nome, Freyja, in norreno significa Signora. Da alcuni questa dea viene definita ninfomane, sempre pronta a saziare le sue voglie con qualunque tipo di partner, dai giganti – beata lei – agli elfi. Si afferma che la dea amasse i canti d'amore, incitasse gli innamorati ad invocarla e viaggiasse su un carro scintillante tirato da due gatti (si presume di razza delle foreste norvegesi). Tra le sue numerose peculiarità, Freyja annovera quella di esperta nelle arti magiche seiðr, con cui poteva realizzare divinazioni e incantesimi a distanza. Possiede la collana Brísingamen, forgiata dai nani che gliela donarono a patto che giacesse con loro. Il suo giorno sacro è appunto il venerdì. Curiosità sul venerdì: secondo una superstizione diffusa nei paesi cristiani il venerdì è giorno infausto in quanto data presunta della morte di Gesù. Presso i romani era il venerdì che si pagavano le tasse e si eseguivano le condanne a morte. THANKS GOD IT’S FRIDAY! Ps. gran parte del contenuto di questo post è tratto dal sito di Wikipedia. MOODYMAN |
Post n°12 pubblicato il 19 Marzo 2009 da blogroom
I maschi hanno sempre avuto un rapporto conflittuale con la casa e i lavori domestici. Hanno sempre contato sull'aiuto della mamma nella prima fase della vita, nella moglie nella seconda e nelle figlie nella terza (quando la moglie ha finalmente trovato qualcuno a cui passare certe incombenze con la scusa che "bisogna imparare"). Il ferro da stiro è un'arma di tortura che può fare molto male e la lavatrice, con tutti quei simboli misteriosi e quei cicli di lavaggio incomprensibili, una scatola magica che sputa fuori la biancheria pulita...come per miracolo! Da una ricerca compiuta da SWG su un campione piccolo, ma significativo, di 300 maschi (tra i 18 e i 64 anni) si è scoperto che il 78% di loro non fa la lavatrice (e nemmeno la sa usare) e che per il 36% il lavoro preferito è cucinare (non lavare i piatti). Si sa che cucinare è CREATIVO e riordinare dopo la cena DEMOTIVANTE. Per tutti quei maschi che si vogliono rendere indipendeti, dopo decenni di dominio femminile, e imparare come si accudisce ad una casa (ad esempio dopo un divorzio) esiste un'associazione di uomini casalinghi, nata a Pietrasanta di Lucca (www.uominicasalinghi.it). Ha oltre 5000 iscritti e con ironia e buona volontà organizza MASTER di HOME MANAGEMENT (detto così tranquillizza e fa sentire più importanti). Tra le materie STIROLOGIA e un'EPISTEMOLOGIA DEL BUCATO. Per quanto mi riguarda sono un maschio fuori target. Ho imparato da piccolo a gestirmi e a prendermi cura del mio spazio (merito della mamma e di una famiglia numerosa?). Per me la lavatrice non è un mistero...e so bene che dopo la cena ci sono i piatti da lavare. Aggiungo un piccolo appunto basato sulla mia esperienza personale. Qualche anno fa, quasi per caso, ho scoperto che il 95% dei miei amici e conoscenti, non si rifaceva mai il letto la mattina quando si alzava (intanto c'è la mamma) e che una buona parte di essi...messo alla prova...non lo sapeva neanche rifare. Cosa che mi lasciò alquanto sorpreso...mah! MARTIN MANTRA |
Post n°11 pubblicato il 15 Marzo 2009 da blogroom
E di questa che ne dite? Il video l'ho scovato nel sempre meraviglioso blog di LARVOTTO e subito gliel'ho fregato!!! MR BISCUIT |
Post n°10 pubblicato il 14 Marzo 2009 da blogroom
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Ci sono molte persone che usano il PC non solo per svago, ma anche, e sopratutto, per esigenze di lavoro. Si sa quanto stanchi gli occhi lavorare davanti allo schermo del computer e come riduca in pappa schiena e chiappe. E con l'arrivo dei mesi caldi tutto si complica. Arriva la sete. La voglia di una bibita, a volte, si può fare davvero pressante e non ti aiuta nemmeno l'acqua fresca a placarla. Ecco che per chi lavora con il pc o ama semplicemente chattare ore e ore, lontano dalle comodità della propria casa, è stato inventato ad Hong Kong l’oggetto che lo salverà dall'arsura estiva. E’ il MINI FRIDGE, un frigo in miniatura che si alimenta direttamente dalla porta USB del computer. Contiene una lattina alla volta e in 5 minuti è in grado di fare scendere la temperatura interna fino ad otto gradi e mezzo. Questo utilissimo gadget ha anche una luce interna (a Led) come qualsiasi frigorifero che si rispetti. E’ distribuito da BRANDO e costa circa 25 euro. Sarà capitato a tutti di comprare una lattina fresca (pagandola di più proprio per questo) portarla in ufficio e al momento di berla scoprire che si è scaldata, rovinando il piacere tanto agognato. Con il mini-frigo il problema si risolve in un battibaleno!!! Idea regalo interessante ed economica...non trovate? MARTIN MANTRA |
Caccia. Un nuovo progetto di legge, meraviglia dell’ingegno umano, sta per essere portato in discussione al senato da questa maggioranza di centrodestra. Dopo la follia di reintrodurre il nucleare, il far west edilizio e il ponte sullo Stretto di Messina la destra continua con impegno a demolire le ricchezze naturalistiche del nostro paese. MR. BISCUIT |
Post n°7 pubblicato il 11 Marzo 2009 da blogroom
Come al solito tutto quello che in Italia si potrebbe fare di buono è sempre oggetto di mille polemiche. Mi domando perché ogni proposta di legge non possa mai essere oggetto di confronto costruttivo ma debba sempre essere motivo di schermaglie tra un partito e l’altro i cui rappresentanti gracchiano nei microfoni come zitelle dei vicoli di paese. MOODYMAN |
Post n°6 pubblicato il 10 Marzo 2009 da blogroom
Per risolvere il problema dell'aumento dei rifiuti tessili, la stilista inglese HELEN STOREY ha disegnato e realizzato un vestito che, come viene a contatto con l'acqua, si disintegra senza provocare scarti inquinanti. Unica nota dolente: costa caro e lo si può usare solo una volta o, se si è piuttosto accorti a non sporcarlo al primo uso, fino al primo lavaggio. Poi, il vostro abito fashion, sparirà nello scarico della vostra lavatrice senza lasciare traccia di se! Il prototipo battezzato dai suoi creatori WONDERLAND DRESS, abito delle Meraviglie, è stato realizzato dalla stilista inglese più amata da Madonna e Cher, con l'aiuto del chimico Tony Ryan, dell'Università di Sheffield. Un modo preciso per rispondere alla campagna antisprechi del Comitato per la raccolta differenziata inglese che ha denuniciato l'aumento dei rifiuti tessili, passati dal 7 al 30% del totale in 5 anni. Il tessuto dell'abito che si dissolve a contatto con l'acqua, che dal 12 febbraio al 14 giugno sarà esposto al Museo del Design di Londra, è una speciale plastica bio-degradabile a base di alcol polivinilico, materiale appunto che sparisce a contatto con l'acqua, studiato per risolvere il problema dei rifiuti plastici. E anche la decorazione stampata sul vestito è alterata chimicamente per scomparire. L'alleanza stretta tra moda e scienza si ferma qui. Storey e Ryan stanno studiando anche un abito in grado di assorbire l'inquinamento e di neutralizzarlo col lavaggio (utilissimo nelle grandi città intasate dal traffico e lo smog). Più difficile risulta la ricerca dei finanziatori del progetto: quanti possono essere disposti a investire denaro - molto denaro - per produrre abiti costosi usa e getta? Ho solo un dubbio atroce: l'abito bio-degradabile svanisce anche se viene colpito dalla pioggia? Sarebbe alquanto imbarazzante uscire in ghingeri per partecipare ad una serata di gala e ritrovarsi in mutande prima ancora di arrivare alla meta! MARTIN MANTRA |
MANCATA ABOLIZIONE DEL REATO DI OMOSESSUALITA' IN INDIA (ART.377)
Nei giorni scorsi si è discussa, presso l’Alta Corte di Nuova Delhi in India, l’abolizione del reato di omosessualità, contemplato nell’articolo 377 del codice penale indiano, tuttora in vigore e che punisce appunto i rapporti fra persone dello stesso sesso. Ultimamente la vicenda aveva subito una forte accelerazione grazie alla causa intentata da alcune associazioni che si occupano di prevenzione dell'HIV-AIDS. MR. BISCUIT
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Post n°4 pubblicato il 10 Marzo 2009 da blogroom
Tag: aids, amore, borsetta, coming out, consapevolezza, etero, gay, intervista, salute, sesso, signora Quante cose si possono fare con dei fogli ed una penna? Beh, stavolta ci sono voluti anche il computer, il mini-registratore, la stampante e tante altre cose che non stò qui ad elencare. Inizio presentandomi: il mio nome è DITA GONZALES, ma qualcuno in redazione mi chiama Speedy per via del cognome e non solo. La mia età? Non ve la dico. In fondo sono una signora. Quando mi è stato proposto di fare l'intervistatrice, vista la mia curiosità nel voler conoscere i fatti altrui, ho accettato subito. La prima intervista l'ho fatta a questo caro ragazzo che mi sembra proprio in gamba perchè per tutta la durata dell'intervista mi ha sempre dato del LEI! Per suo espresso volere manterrò il suo anonimato al sicuro nel mio file segreto. Dico solo che ha 25 anni, è carino da morire e anche un pò timido (cosa che non guasta!)...il resto scopritelo voi leggendo l'intervista che segue! Iniziamo subito con una domanda diretta: TI REPUTI GAY? - Si, ma non amo gli stereotipi. QUANDO HAI CAPITO DI ESSERLO? - L'ho capito quando ero già grandetto. COME? HAI AVUTO QUALCHE AVVENTURA? - No, provavo attrazione per i maschietti. Tutto qui. HAI AVUTO PAURA CHE QUALCUNO POTESSE CAPIRLO GUARDANDOTI? - Non ho mai avuto questa paura. Comunque, se mi guardano, lo capiscono! (ride!). NE HAI PARLATO CON QUALCUNO? - Prima di riuscire a parlarne ho aspettato il momento opportuno, ma non sono stato io ad affrontare per primo l'argomento. COM'E' SUCCESSO? - Ho conosciuto delle persone. Siamo diventati amici perchè tra noi c'era una particolare attrazione, non fisica, spirituale direi. All'inizio non capivamo cosa fosse, però eravamo spinti l'uno verso gli altri...poi abbiamo capito! HAI TEMUTO IL GIUDIZIO? - No. Anche loro erano gay. Ci siamo scoperti a vicenda. (sorride). SEI ORGOGLIOSO DI ESSERE GAY? - Beh, non direi proprio orgoglioso. Se fossi etero sarebbe stato lo stesso: lo sono e basta. COSA PENSI DI MANIFESTAZIONI COME IL GAY-PRIDE? - Ne penso tutto il bene possibile. CI ANDRESTI? - Si, perchè no! E DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO GAY COSA PENSI? - Credo che un'associazione sia importante per tutte quelle persone che hanno bisogno di un aiuto. E' un modo anche questo di uscire fuori, di far capire alla gente che qualcosa si muove, che non si è soli. Mica nasciamo tutti forti e sicuri! PENSI CHE POSSA AIUTARE A CONFRONTARSI CON GLI ALTRI? - Si e non solo nell'ambito gay, ma con la società in generale. Manifestazioni, dibattiti, attività di informazione. Per quanto riguarda i gay "repressi", che vivono la loro situazione di nascosto e che hanno paura di esporsi, non si può costringerli a venir fuori, ma li si può aiutare. Alla fine è una decisione, una scelta che devono compiere da soli. HAI MOLTI AMICI? - Ne ho...diciamo che non mi piace contare le persone: conosco molta gente, ma i veri amici devono essere pochi. HAI MAI SOFFERTO PER AMORE? - No, non ho mai sofferto davvero perchè non sono mai stato veramente innamorato. HAI MAI DESIDERATO UNA DONNA? - Si, sia prima che dopo la mia presa di coscienza. Le ragazze mi attirano. NON SEI MISOGINO? - Non sono per niente misogino, anzi, ho molte amiche donne. Curiose e impiccione. PENSI CHE LE RELAZIONI GAY SIANO DIVERSE DA QUELLE ETERO? - Non lo so. Forse si...diciamo che per una coppia gay la vita sociale non è così semplice. Ma i meccanismi penso siano gli stessi...a grandi linee. QUANTO E' IMPORTANTE PER TE IL SESSO IN UN RAPPORTO DI COPPIA? - Non ho mai avuto un rapporto di coppia vero e proprio. Penso sia importante, ma non fondamentale. E' ovvio però che ci dev'essere una buona intesa sessuale. Non vedo il sesso come un esercizio ginnico. Il sesso si fa con la testa e non concepisco le persone che stanno insieme solo per scopare. SE TU AVESSI UN RAGAZZO RIUSCIRESTI A LASCIARLO PER MANCANZA DI INTESA SESSUALE? - I problemi si risolvono in due. Bisognerebbe parlarne E' molto importante parlare. HAI MAI PAGATO PER IL SESSO? - No...e non lo farei. COME IMMAGINI L'ESPERIENZA? - Non l'immagino e non per moralismo. Se faccio l'amore con una persona mi deve piacere e io devo piacergli, quindi mi darebbe fastidio pagare qualcuno, anche se non giudico quelli che lo fanno perchè ci sono particolari situazioni, per esempio la solitudine: a volte si paga una persona anche solo per fare una chiacchierata. HAI PAURA DELLA SOLITUDINE? - Non mi piace stare solo, ma non ho paura. Riesco a trovare tante cose da fare per cui non mi sentirtei mai troppo solo, comunque preferisco stare in mezzo alla gente. TI PIACE LA CONFUSIONE? - In certi momenti mi piace, in altri no. Sto bene anche senza dover fare casino per forza. SE FAI SESSO CON UNO SCONOSCIUTO TI PIACE "DIRIGERE"? - No, mi piace il rapporto paritario. Non voglio nè dirigere, nè essere sottomesso...ci vuole spontaneità. TI PIACIONO LE COCCOLE? - Si, diciamo che non amo fare sesso con persone che non conosco o che conosco poco...praticamente non faccio sesso! (e ride). FARESTI PAZZIE PER AMORE? - Dipende. Non andrei mai contro la mia persona, non farei cose che potrebbero nuocermi... AVRESTI MAI UN RAPPORTO SADO-MASO? - No, grazie. Non amo il dolore. IL TUO SOGNO EROTICO? - Non lo so. Non ho sogni particolari. Sono banale? MA NO, TUTTO REGOLARE. CREDI ALLA FEDELTA' DI COPPIA? - Ci credo. Ma queste sono cose che non posso dire a priori. Nella vita non si sa mai. COME REAGIRESTI AD UN TRADIMENTO? - Dovrei trovarmi nella situazione. Non credo sia piacevole...almeno da quello che mi hanno confidato le persone che lo hanno vissuto sulla loro pelle. SEI INFORMATO SULL'AIDS? - Abbastanza. Ho letto pubblicazioni, libri, articoli e ne ho parlato con gli amici. FAI SESSO SICURO? - Quando lo faccio...apriti cielo...SI! (ride). CREDI CHE L'AIDS SIA UNA COSA LONTANA DA TE? - No, è una cosa che non è lontana da nessuno. COME REAGIRESTI SE SCOPRISSI DI ESSERE SIEROPOSITIVO? - (si tocca le palle). Non farei certamente salti di gioia. Cercherei di reagire...ma ora non posso dire cosa farei di preciso. SE UN TUO AMICO TI CONFIDASSE UN SEGRETO SIMILE COSA FARESTI? - Cercherei di ascoltarlo e aiutarlo con la mia amicizia. COSA PENSI DEI TRAVESTITI E DEI TRANS? - Non penso niente. E' una loro scelta, una loro esigenza...che rispetto. AMI LA TUA VITA? - Sto bene, penso di avere delle persone valide al mio fianco. Questo è importante. UN TUO DESIDERIO? - Ne ho diversi. A parte fidanzarmi con David Beckam dici? (ride). Vorrei realizzarmi nella vita. Fare delle cose che amo. COSA TI FA ARRABBIARE DI PIU'? - La mancanza di rispetto. SE SENTISSI PARLARE MALE DI UN AMICO GLIELO RIFERIRESTI? - Dipende dalle situazioni. Se è un pettegolezzo fine a se stesso lascio perdere, se è una cosa che invece potrebbe fargli del male...allora glielo dico. COSA PENSI DI QUEST'INTERVISTA? - Sarebbe stata più bella se l'avesse fatta ad un altro (ride)...le sono piaciute le risposte? SEI STATO BRAVO. E A TE E' PIACIUTA L'INTERVISTATRICE? - Mi piace la sua borsetta (ride). Scherzo...mi ha fatto sentire a mio agio. GRAZIE A TE PER LA PAZIENZA E LA GENTILEZZA - Mi deve un caffè! COME DIRE DI NO? QUI FINISCE LA MIA PRIMA INTERVISTA. SPERANDO CHE SIA STATA DI VOSTRO GRADIMENTO E IN ATTESA DI "BUONE NUOVE"...VI SALUTO CORDIALMENTE! VOSTRA... DITA GONZALES |
Post n°3 pubblicato il 09 Marzo 2009 da blogroom
Difficile a credersi, anche se molti ne parlano già da tempo: l’ottimismo sarebbe l’elisir della lunga vita. E questo vale non solo per noi italiani, da sempre visti come maestri dell’arte di godersi la vita (si veda il libro “Come siamo felici” di Enrico Finzi). La ricerca ha infatti rivelato uno stretto legame tra uno stato d’animo brillante, propositivo, che permette di affrontare il quotidiano senza “drammatizzare” troppo eventi e difficoltà, e il basso rischio di ammalarsi seriamente o morire prematuramente. L’autrice dello studio, Hilary Tindle, sostiene che, per quanto possa essere azzardato affermare l’esistenza di legami tra ottimismo e vita salubre e duratura, è comunque vero che pensare positivo influisce direttamente su manifestazioni fisiche come lo stress (sulla cui negatività e capacità di produrre effetti deleteri per l’organismo incidono senza dubbio – e in maniera dimostrata scientificamente – le emozioni negative e prolungate nel tempo). Se effettivamente le cose stanno così allora non resta che armarsi di sorriso e propositività e affrontare la vita con ottimismo. D’altronde lo diceva anche il poeta Tonino Guerra: “l’ottimismo è il profumo della vita”… MOODYMAN |
Post n°2 pubblicato il 08 Marzo 2009 da blogroom
Vi è mai capitato di condividere un appartamento con altre persone? Colleghi di lavoro, studenti universitari, parenti o altri coinquilini? Se la risposta è SI sapete com'è complessa la convivenza tra le persone e come sia facile litigare per i turni delle pulizie, per gli amici invadenti, per i rumori notturni, per le abitudini diverse, per la sparizione misteriosa di cibo dal frigorifero in comune. Avete comprato una bella mozzarella di bufala, non vedete l'ora di tornare a casa, dopo una giornata di lezioni o di lavoro, per mangiarvela tutta e quando aprite il frigo...SORPRESA...la mozzarella si è volatilizzata. Al suo posto è rimasto soltanto l'incarto che la conteneva. E che dire dello yogurth alla frutta svanito nel nulla? Sono cose che in una convivenza coatta capitano spesso e possono provocare crisi profonde. E' sempre complesso destreggiarsi tra la diplomazia e la difesa del proprio spazio personale. I trucchi per mettere al sicuro la spesa sono molteplici, ma credo che l'invenzione di uno studente austriaco di design possa mettere la parola fine alla disputa alimentare. Il frigo modulare della ELECTROLUX FLATSHARE FRIDGE si rivolge alle nuove generazioni e a coloro che hanno bisogno di avere scomparti separati all'interno dello stesso frigorifero. E' stato progettato dal designer Stefan Buchberger, vincitore del concorso "Electrolux Design Lab 2008". Il Frigo-smontabile promette di risolvere i problemi di chi divide la casa con altri inquilini. Spesso la suddivisione del frigo avviene con l'assegnazione di un ripiano per ogni componente della casa (ognuno si gestisce la sua spesa e il suo cibo). Con l'invenzione di Buchberger il passo avanti è evidente. Quattro comparti suddivisi e colorati diversamente, ognuno smontabile e trasportabile velocemente. Chi cambia casa o lavoro può portarsi via il suo pezzo di frigo e cercare un'altra torre alimentare. Se poi non si vive con amici o colleghi ma con la propria famiglia, il frigo-smontabile è ideale anche per dividere al meglio gli alimenti, in modo da non disperdere energia inutilmente aprendo tutto il frigo. Oltre a tutti questi evidenti vantaggi, il frigo si presenta anche con un design innovativo, giovane e graffiante. Dovrebbe essere commercializzato nel corso del 2009. Se lo avessero inventato qualche anno fa...mi sarei risparmiato l'ulcera e qualche brutta sorpresa! MARTIN MANTRA | | |
Post n°1 pubblicato il 08 Marzo 2009 da blogroom
La partenza è sempre il momento più emozionante di tutto il viaggio. Ricco di incognite, sogni agitati, morsi allo stomaco, nodi alla gola, tremore alle gambe, salivazione azzerata. Se non è la febbre a farci delirare, allora potete star certi che si tratta proprio di quella strana eccitazione che ci prende quando chiudiamo la cerniera della valigia e dei pantaloni e partiamo. Sai dove vuoi andare e come ci vuoi arrivare, ma ignori i problemi, gli ostacoli e gli stop che dovrai affrontare e superare. Non importa come procederai. Se userai i piedi, le ruote, le ali o soltanto la fantasia: da qualche parte si arriva sempre. Quando abbiamo pensato all’idea di BLOGROOM non sapevamo esattamente dove volessimo arrivare. La nostra fantasia si agitava nervosa e il nostro ardire prendeva le misure dell’impresa. Circondati da migliaia di blog tematici, di diari personali, di college seriali di foto e video, di trampolini erotici per i propri sogni proibiti, di alcove segrete, di fans sfegatati, di graffi politici e militanti, di vacue intenzioni…abbiamo sentito l’esigenza di andare un passo avanti, di “fare gruppo” oltre gli individualismi. Tentare di creare uno spazio dove non è un “singolo” ad esprimersi e raccontarsi, ma un insieme variopinto di persone, anime, umori e visioni del mondo. Non l’imitazione di un “giornale” (sarebbe ridicolo e presuntuoso) ma un piccolo diario di viaggio…collettivo, colorato, schierato, aperto, scomodo, accomodante, lucido, sfatto, esigente e tenero…come può esserlo solo il tragitto di un gruppo di amici che fanno il pieno di sogni e ambizioni, aprono la cartina delle idee e scelgono una meta. Il punto di arrivo è solo ipotetico. Perché le chiavi di svolta sono infinite. Speriamo che il viaggio (si dice spesso che non conti la meta ma il percorso che si traccia per arrivarci!) sia ricco, emozionante e intenso. E soprattutto che qualcuno di voi che passa da queste parti sia interessato alle nostre annotazioni a margine. Senza tom-tom si può ancora trovare una strada? Ci proveremo. Hasta la vista! |
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Inviato da: rigitans
il 03/04/2009 alle 15:22
Inviato da: blogroom
il 31/03/2009 alle 02:20
Inviato da: blogroom
il 31/03/2009 alle 02:19
Inviato da: blogroom
il 31/03/2009 alle 02:08
Inviato da: aliaszero
il 29/03/2009 alle 19:25