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lacrime non facili...
Post n°396 pubblicato il 16 Luglio 2014 da Butturfly66
È facile per noi donne lasciarci andare allo sconforto, quando qualcosa ci mette paura, mette ansia, e questo malgrado all’apparenza, ci si presenti come determinate e toste… Una sorta di maschera, che la società impone, e che si deve indossare per sentirsi al pari con l’uomo… Succede poi, che un qualsivoglia imprevisto o problema possa trovare inadeguate, ed ecco che la vera natura vien fuori... Ci si aspetta che le avversità non scalfiscano, che ad ogni imprevisto si reagisca con forza, eppure si sa che l’animo sensibile ogni tanto dia fortait, per cui la vulnerabilità prenda il sopravvento... Oggi molto più di ieri, ci si ritrova a gestire momenti e situazioni, che fino a qualche decennio fa erano impensabili… Pensate a chi si ritrova sola, e deve imparare a gestire una famiglia, dei figli, ricominciando da capo... Accadeva anche prima, ma era diverso e comunque, la rete di familiari e conoscenti scaldava in un caldo abbraccio, sorreggendo senza mai far sentire sola… La forza delle donne è insita nella sua natura, il sacrificio fanno parte di essa, ma nello stesso tempo, si è alla ricerca di un porto sicuro su cui andare a ripararsi, quando la tempesta coglie improvvisa… Prima era normale trovare nel proprio compagno tutto questo, oggi invece, dopo aver sbandierato per decenni sacrosanta indipendenza, ci si ritrova spesso sole (e se mi passate il termine abbandonate) e non certamente soltanto per colpa dell’uomo, che si è dovuto gestire una realtà inimmaginabile… E tutto questo, in nome di un’evoluzione culturale e di costumi che non ha portato altro che desiderio di parità, nascosta dal desiderio di dimostrare di potercela fare sempre e comunque… Non credo che le due cose non possano convivere, ma è altrettanto vero che una giusta distinzione dei ruoli e delle responsabilità, sarebbe comunque auspicabile… Per chi è solo è inevitabile doversi sobbarcare ogni peso, ma per chi vive in coppia è deleterio… Scambiare i ruoli cercando così una sorta di gratificazione mi pare inopportuno, e ne ho avuto prova con una conoscente che preda di un problema di non facile soluzione e lasciatasi andare allo sconforto, dopo che per una vita era sembrata il perno di tutto s'è ritrovata sola… Non entrando nel merito della questione, quel che mi ha colpito è stata la mancanza di sostegno, di supporto e di pazienza, perché se è vero che per alcuni la lacrima facile può essere un sintomo di debolezza, magari asciugare le lacrime e farsi carico, sarebbe dovuto essere naturale… Mi vien sempre da pensare a mio padre, che ha sempre preso in mano le redini di ogni tortuosa incombenza, lasciando mia madre libera di potersi appoggiare a lui in ogni momento... In questo, lei non si dimostrava debole ma vera, e lui vicino e presente… La mia autonomia inizia nel momento in cui ho la forza di scavalcare il muro, ma finisce nel momento in cui l’altezza mi mette paura, ragion per cui arriva lui ad aiutarmi a scavalcarlo… Ed in questo, io non sono venuta meno alla mia determinazione, lui mi ha sorretto per farlo...
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