La fiducia nelle prospettive dell'economia globale, si è incrinata dopo la “Brexit” della Gran Bretagna, con una ipotesi crescente che la politica monetaria sia in forte dissolvenza, per cui molti governi avrebbero necessità di finanziamenti per aumentare il livello della spesa. I sondaggi della Agenzia Reuters, hanno evidenziato i rischi politici conseguenti, in aumento in tutto il mondo e non limitato solo alle ripercussioni di Brexit ed al fallito colpo di stato in Turchia. Gli Stati Uniti stanno entrando in un periodo di incertezza, che durerà, probabilmente, fino a elezioni di Novembre. "Considerata la fragilità dell'economia globale, a quasi otto anni dal inizio della crisi finanziaria, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era il tipo di scossa fornito dalla Brexit", ha scritto Janet Henry, capo economista globale presso HSBC. Anche negli Stati Uniti, c'è stato un leggero calo previsionale in merito alle prospettive di crescita e nessun aumento percepibile delle aspettative di inflazione, nonostante un mercato del lavoro in salute. Le prospettive per la crescita mondiale quest'anno si è mantenuto al 3,0%, ma è stato tagliato di 0,2%, dal 3,2% per il 2017, più debole rispetto alla previsione del 3,4% questa settimana da parte del Fondo Monetario Internazionale. Il Gruppo dei venti Ministri delle Finanze e banchieri centrali, si riunirà in Cina questo fine settimana, per valutare le ripercussioni della Brexit e la riduzione delle opzioni politiche. Rimane alta la preoccupazione circa l'incapacità delle principali economie di generare inflazione. I rendimenti dei titoli sovrani, sono vicini a minimi storici quasi ovunque. La maggioranza degli economisti interpellati, ritiene che sia il momento da parte delle economie mondiali, di utilizzare la spesa fiscale quale trampolino per la ripresa. Alla domanda quali paesi abbiano necessità di optare per una forma di espansione fiscale nei prossimi sei mesi, la maggior parte degli economisti ha scelto i principali paesi europei, molti dei quali stanno attualmente svolgendo le misure di austerità.
(N.B.: Il momento per l’austerità fiscale è l’espansione e non la recessione J.M. KEYNES)
L'economia della Gran Bretagna è prevista in recessione nel corso del prossimo anno (2017), successivo alla “Brexit”, spingendo la Banca d'Inghilterra a tagliare i tassi di interesse e stampare moneta rapidamente.
Con una prospettiva economica ancora sottotono per le più importanti economie della zona Euro e l'incertezza aggiunta dalla Brexit, la Banca Centrale Europea, rischia di estendere e modificare il suo programma di Qe, oltre il mese di Settembre 2016.
La Banca del Giappone, nel tentativo di aumentare l'inflazione, dovrebbe allentare la politica dei tassi, alla fine del mese ed insistere con il "piano strategico" di Shinzo Abe per agevolare un nuovo ciclo di stimolo fiscale. Le economie emergenti non si prevede che miglioreranno molto. Il Sud Africa, sembra rimanere in preda a una crescita debole ad inflazione elevata, mentre il Brasile, attraversa una condizione peggiore, pur prevedendo di uscire dalla recessione l'anno prossimo. La crescita economica della Cina è prevista del 6,5% quest'anno e del 6,3% nel 2017, anche se il governo sta intensificando la spesa per investimento in opere pubbliche. L'India è una delle poche eccezioni in mercati emergenti con situazione stabile, ed è probabile che manterrà nei prossimi anni, un tasso di crescita più elevato rispetto alla Cina.
Liberamente tradotto dall'autore di questo BLOG
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