RenatoPacifico il 04/01/13 alle 08:05 via WEB
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Inserito da TORO SEDUTO il 4 gennaio, 2013 - 01:32.Nuovo
GRANDEEEEEEE
PE FASSE I CAVOLI SUOI E' IL CAMPIONE DEL MONDO. DEGLI ABUSIVI E DEL NOLO BURO SE NE FREGA ALTAMENTE ANZI FA' ACCORDI CON LORO?
Omniroma-CHIAMATAXI, BITTARELLI: "PROPORREMO ISTANZA PER CONCORRENZA SLEALE"(OMNIROMA) Roma, 03 GEN - “Dopo cinque anni di disservizi, parentopoli e mala amministrazione, Alemanno ne combina un’altra delle sue: presenta in Campidoglio come 'novità' un servizio per i tassisti e i cittadini che in realtà già esiste e funziona da cinquant’anni. Infatti, dopo l’ennesimo e riconosciuto fallimento del numero unico taxi collegato con le colonnine dei parcheggi – che in realtà non ha mai funzionato – Alemanno lancia come forte novità il servizio 'Chiamataxi'. Secondo il sindaco, con detto servizio l’utente dopo aver chiamato telefonicamente ed inutilmente il taxi presso la colonnina del parcheggio, avrebbe il trasferimento diretto della chiamata al taxi più vicino. Si tratterebbe in sostanza di un vero e proprio servizio radio taxi, che appare lacunoso, costoso ed inefficiente e che il sindaco annuncia, nonostante che a Roma il servizio radio taxi già esiste ed è svolto da mezzo secolo dalle cooperative dei tassisti, in regime di libera concorrenza tra loro, e con risultati che hanno fatto del 3570 la più grande Cooperativa Radiotaxi d’Europa e modello all’avanguardia tecnologica in tutto il mondo. Ma l’iniziativa del sindaco, oltre a sembrare comica, risulta anche palesemente illegittima, in quanto assunta in palese e 'preoccupante' violazione del principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118, comma 4, della Costituzione, secondo cui i comuni devono favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale. In base a tale principio, il comune, in presenza di un’iniziativa autonoma dei privati già esistente, come le cooperative radio taxi, non può sostituirsi ad esse nello svolgimento di quella medesima attività ma – al contrario – dovrebbe favorirne ed agevolarne l’evoluzione. C’è poi da valutare il profilo della trasparenza dell’operazione, lanciata dal sindaco come propria del comune, ma che immette sul mercato, in concorrenza sleale con le cooperative dei tassisti, il soggetto che in realtà percepirà l’utile dell’operazione. Chi agisce sul libero mercato con un’attività imprenditoriale, traendone profitto, avvalendosi di segni distintivi (quelli del Comune) che sono idonei ad ingenerare confusione rispetto all’utenza, viola l’articolo 41 della Costituzione e l’art. 2598 e del Codice Civile. Quest’ultimo aspetto appare di una gravità inaudita, in quanto agevolato dal sindaco che ha presentato ai tassisti e all’utenza, il servizio “Chiamataxi” come servizio del comune, così come riportato anche sul portale web di Roma Capitale.Restano, poi, da evidenziare gli aspetti relativi al danno erariale, in quanto, sempre dal sito web del comune, il sindaco rende noto che il servizio è stato “reso possibile grazie alle risorse messe a disposizione da Roma Capitale e dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito delle politiche della mobilità sostenibile”. Soldi pubblici dunque, sprecati per fare peggio quello che già esiste e funziona ad opera dei privati cittadini in palese violazione del richiamato art. 118, comma 4, della Costituzione. Depositeremo quindi un’apposita istanza di accesso agli atti, in base alla legge 241/90, per valutare gli aspetti relativi alla concorrenza sleale del soggetto privato che trarrà vantaggio da tale servizio, presentato dal Sindaco e pubblicizzato dal Comune come proprio di Roma Capitale, perché è nostra intenzione difendere e tutelare in tutte le sedi possibili le strutture radio taxi esistenti, create e cresciute negli anni coi i sacrifici dei tassisti e messe gratuitamente a disposizione dell’utenza, senza alcun costo per la collettività”. Lo dichiara, in una nota, Loreno Bittarelli presidente Uri e Radiotaxi 3570red031318 GEN 13
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