Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

NOTE DELL'AUTORE

Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
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Raw (2016) – Vegetariano o forse no?!

Post n°216 pubblicato il 22 Ottobre 2019 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Siamo in un'epoca in cui le paure legate all'alimentazione crescono di giorno in giorno, bombardati dai media e dai loro messaggi che talvolta diventano vere e proprie cronache di morte annunciata.
Questo fa male, quell'altro pure, non mangiate questa pietanza, evitate come la peste quell'altra.
Il cinema, che da sempre è strettamente correlato alla realtà e ne fa da spugna, assorbendo ogni emanazione sociale contingente, non può che trarne ispirazione.
RAW (Grave) di Julia Ducournau, a cui la distribuzione di casa nostra ha aggiunto il pleonastico sottotitolo "Una cruda verità", affronta il percorso della maturità psicofisica di una ragazza (Garance Marillier) attraverso il linguaggio del cibo.
La giovane interprete, alle prese con il primo anno di università presso la facoltà di veterinaria, parte da una base vegetariana e una sorta di repulsione per le proteine per passare dopo qualche tempo ad un repentino cambio di dieta.
Il sapore della carne da lei assaggiata in occasione di uno stupido gioco d'iniziazione studentesco trasforma ex abrupto i suoi interessi nonché ogni suo rapporto sociale.
Diventa aggressiva e sfoga le sue pulsioni anche sessualmente, arrivando a circuire addirittura il compagno di stanza dichiaratamente omosessuale.
Questo tragitto introspettivo si bagna di sangue.
Al dito spilluzzicato si aggiungono lembi di pelle strappati ed una costante attrazione per le componenti carnose che si aggirano tra gli studenti (esempio ne è la scena dei colori, con la Marillier che morde il compagno di giochi dopo un iniziale e grottesco balletto).
La digeribilità di un plot di questo tipo non è assicurata, soprattutto se si ha una certa avversione per le ferite e le ecchimosi.
Non viene data una compiuta spiegazione dei motivi di questa sorta di rabbia, che è propria anche della sorella della protagonista (Ella Rumpf) e, si scoprirà alla fine, della madre (Joana Preiss).
Ben chiaro è, invece, il pericolo che tale patologia può rappresentare non solo per se stessi ma altresì per gli altri, come dimostra la fine terribile riservata al roommate di colore.
Una cinetazzina davvero peculiare, insomma.
Una cinetazzina da delibare cum grano salis...

 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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