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Asinelli trevigiani: scontro animalisti-Provincia

Post n°220 pubblicato il 05 Maggio 2011 da ciucoweb

da Corriere del veneto.it

Botta e risposta fra Oipa Treviso e Lac da una parte, e Provincia di Treviso dall'altra. Nel mezzo ci sono gli asinelli impiegati nello sfalcio delle scarpate sulla Postioma.

Nel 2004, l'allora Presidente della Provincia, Luca Zaia (oggi governatore del Veneto), fece acquistare alla Fiera di Santa Lucia di Piave sei asini per essere impiegati, come soluzione ecocompatibile, nel progetto pilota di pascolo sulle scarpate della tangenziale di Postioma (Comune di Paese) in qualità di macchine "rasaerba" al posto delle vetture più costose ed inquinanti.

Oggi, dopo sette anni, la situazione di questi asinelli sembrerebbe insostenibile e drammatica: l'acqua fornita è putrescente e qualche sera fa un'abitante di Postioma ha scoperto un cucciolo di asinello morto chissà da quanti giorni e lasciato in mezzo agli altri animali.
La denuncia è arrivata ieri da OIPA Treviso e LAC che stanno preparando una possibile denuncia alla magistratura per maltrattamento di animali ed un esposto alle autorità sanitarie.

Da parte sua, la Provincia sostiene che il piccolo asinello sarebbe morto durante il parto, assistito da un veterinario della Usl locale. E che il corpo sarebbe stato rimosso la mattina seguente, ovvero mercoledì scorso.

Ma Oipa e Lac contrattaccano: "Se come dice il presidente Muraro si tratta di un asinello nato morto, la cosa diventa ancora più grave perché è inaudito che una asina gravida venga detenuta libera in una scarpata, rinchiusa in un recinto promiscuamente ad altre asine ed asini adulti, anziché essere stata ricoverata in una stalla al riparo dalle intemperie e dal vento e sotto costante osservazione.

Se ci fossero state delle complicazioni (come pare ci siano state) anche l'asina poteva morire, se ci fossero stati i dovuti controlli da parte di chi è pagato per farlo forse l'asinello non sarebbe morto".

Mara Canzian presidente della Sezione Oipa di Treviso non la manda a dire: "Vogliamo citare le parole di Zaia del giorno di avvio degli asinelli rasaerba: Finalmente è arrivato il giorno! disse di fronte ad una folla di bambini delle scuole medie di Postioma e numerosi giornalisti locali e nazionali intervenuti per assistere alla liberazione dei 6 asinelli protagonisti del progetto pilota di "sfalcio ecologico".

Che cosa direbbe oggi il Presidente Zaia a quella folla di bambini di fronte all'immagine di questo asinello immortalato in una foto scattata martedì sera, 26 Aprile, morto presumibilmente di stenti? Pura merce da lavoro, abbandonati al loro destino, con l'acqua putrida e senza cibo, non ci sono parole per descrivere questa incresciosa situazione.

Come può parlare il Presidente Zaia di "compatibilità con l'ambiente", di "progetto ecologico", di "creature che potranno pascolare in tutta tranquillità" di fronte a questa immagine! Poveri asinelli, costretti a fare da aspirapolvere dove transitano centinaia di autoveicoli inquinanti in condizione così precarie da portare alla morte.

Credo che sia il momento per la Provincia di riscattare la loro immagine e di dire STOP AGLI ASINELLI "FALCIA ERBA". Non vogliamo più vedere immagini come questa, una volta per tutte vogliamo lanciare dei messaggi puri, veri e puliti ai nostri figli e non ingannevoli perbenismi propagandistici.?

Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto aggiunge: "Da tempo vado denunciando questa incredibile situazione, gli asini da anni sono relegati in poche decine di metri quadri recintati, dove hanno brucato e consumato tutta l'erba a loro disposizione, mentre nei vari chilometri di bretella ci sono le scarpate laterali piene di erbacce ed arbusti alti anche oltre un metro".

Se, come dice Muraro, la convenzione sottoscritta dalla Provincia nel novembre 2008 con il soggetto affidatario degli animali e del servizio è molto rigorosa e disciplina puntualmente le norme da osservare per garantire innanzitutto il benessere animale, altrettanto rigorosi non sembrano essere i controlli della Provincia sull'operato del privato che per accudire gli asini, denunciano Oipa e Lac, "si porta a casa 16.000 euro all'anno".

Oltre all'esposto alla magistratura per la morte dell'asinello, le associazioni stanno valutando un secondo alla Corte dei Conti per danni erariali per i 16.000 euro dei cittadini spesi "per un servizio che evidentemente non funziona".

 
 
 
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