Creato da upr_coma il 26/01/2008
ASSOCIAZIONE ONLUS : LA VOCE DI CHI NON HA VOCE_dal 1999:Associazione di Famiglie ITALIANE Unite per la difesa dei diritti dei post comatosi e dello StatoVegetativo.080/9905715

Punti di vista: noi siamo per la VITA!

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La nostra Associazione , dopo 3 anni di duro impegno e lotta, ha ottenuto il primo regolamento regionale per gli SV e GCA! Abbiamo avuto la possibilità di collaborare direttamente alla stesura del regolamento potendo apportare suggerimenti e informazioni provenienti dalla nostra esperienza. In Puglia si è lavorato nel pieno rispetto del Titolo V della Costituzione Italiana, certamente una forma innovativa, e unica al momento , per il territorio. Le famiglie di Uniti per i Risvegli sono state ascoltate fino al punto di ricevere un regolamto che garantisca le cure per i propri cari!

 

qui di seguito il regolamento:

http://www.regione.puglia.it/web/files/sanita/centro_risvegli.pdf

Quando il bruco pensa sia arrivata la sua fine e tutto sia perso, il mondo assiste al nascere di una nuova farfalla...

Quando il mondo pensa di "staccare le spine" per delle vite considerate al capolinea...noi ci uniamo per i Risvegli e Lottiamo per la vita!

 

PETIZIONE PER GLI SV

PETIZIONE PER OTTENERE UN  PROTOCOLLO RIABILITATIVO PER GLI STATI VEGETATIVI:

http://www.firmiamo.it/riabilitazione-per-gli-stati-vegetativi?zfs

           

 


           

Sostieni l'Associazione UNITI PER I RISVEGLI ONLUS_la voce di chi non ha voce con il 5x1000
c.d. 93343780727
Questa scelta non comporterà alcun costo per te.
E' un modo che hai per contribuire a fare del bene, per far si che la solidarietà non tramonti e ci veda sempre uniti nell'aiuto!
È semplice, al momento della consegna della dichiarazione dei redditi (CUD, 730 e Modello Unico) dovrai:
- firmare il riquadro dedicato alle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
- indicare il nostro codice fiscale:
A che cosa servirà il tuo 5x1000?
Destinando il 5x1000 all’Associazione UNITI PER I RISVEGLI Onlus permetterai di sostenere:
-la nascita della Casa dei Risvegli in Puglia
- le iniziative di volontariato in favore delle famiglie colpite dal Coma e Stato Vegetativo
- le attività di sensibilizzazione e informazione per la sicurezza stradale
E' una opportunità importante per dichiarare la propria scelta di solidarietà a favore di coloro che sono meno fortunati

.....& Grazie di Cuore!

 

 

 

Coordinate Bancarie

FAI UN GESTO D'AMORE! DONA ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE!! AIUTACI A SOSTENERE LE NOSTRE FAMIGLIE NELLA LORO LOTTA!!!

Associazione Uniti per i Risvegli

Via Jatta, 7 Bari
c/c n. 1151
ABI 1010 CAB 4003

CODICE IBAN:IT 53-K-010-1004-

0031-0000-0001-151

SAN PAOLO - BANCO DI NAPOLI

 

stato vegetativo

Uno stato vegetativo persistente, in inglese Persistent Vegetative State (PVS), noto anche come sindrome apallica oppure coma vigile, è una condizione dei pazienti con danno cerebrale severo nei quali il coma è progredito ad uno stato di veglia non corrispondente allo stato di consapevolezza. Esistono molte controversie sia da un punto di vista medico che legale sul fatto che questa condizione sia irreversible o meno.

Lo stato vegetativo persistente è anche noto come morte corticale, ma non è l'equivalente del coma o della morte cerebrale.

I pazienti in uno stato vegetativo persistente sono ritenuti in genere come in stato di incoscienza e non consapevoli. Non rispondono agli stimoli esterni, eccetto, eventualmente, agli stimoli dolorosi. A differenza del coma, dove si osserva che gli occhi del paziente rimangono chiusi, questi pazienti nello stato vegetativo spesso aprono gli occhi. Possono seguire cicli sonno-veglia, oppure restare in uno stato di veglia cronico. Possono mostrare alcuni comportamenti che possono essere il prodotto di un parziale stato di coscienza, come il digrignamento dei denti, ingoiare, singhiozzare, sorridere, lacrimare e piangere, fare moine, farfugliare, sbuffare, oppure urlare senza alcuno stimolo esterno apparente.

Molti pazienti emergono da uno stato vegetativo in poche settimane, ma per quelli che non si riprendono entro 30 giorni si parla di stato vegetativo persistente. Le possibilità di recupero totale dipendono dall'entità della lesione al cervello e dall'età del paziente, con le migliori possibilità di recupero per i giovani rispetto agli anziani. Generalmente gli adulti hanno il 50% ed i bambini il 60% di chance di recuperare la coscienza da uno stato PVS nei primi 6 mesi.

Dopo un anno, le possibilità che un paziente in stato vegetativo persistente riguadagni la coscienza sono molto basse e la maggior parte dei pazienti che recuperano la coscienza sperimentano disabilità significative. Mentre quanto più a lungo un paziente si trova nel PVS, tanto maggiori saranno le disabilità risultanti. La riabilitazione può contribuire al recupero, ma molti pazienti non progrediscono mai al punto di essere capaci di prendersi cura di se stessi. Si registrano pochi casi di persone che si sono riprese in modo totale da un lungo stato di coma vigile.

 

 

link

 

 

 

Modificati emendamenti

L’associazione Uniti per i Risvegli ottiene modifica di emendamenti nel nuovo Piano Sanitario Regionale per la Puglia.

L’associazione Uniti per i Risvegli ha ottenuto la modifica di emendamenti nel nuovo piano sanitario regionale. "Abbiamo  presentato delle proposte di modifica di alcuni emendamenti per ottenere dei miglioramenti dei trattamenti dei nostri pazienti post comatosi". Appena avremo le notizie dettagliate dalla Regione aggiorneremo questo box con maggiori informazioni!

dr. Maria Teresa Angelillo

Resp. Scient. e direttrice Centro Studi post Coma

Uniti per i Risvegli

 

 

oggi 3 aprile ho imparato:

Chi siamo e cos'è UNITI PER I RISVEGLI?
Sono Maria Teresa Angelillo e dal 1999 mi sono ritrovata a lavorare a stretto contatto con le famiglie del coma. In quel periodo ero in Austria e molte famiglie italiane venivano su in ospedale. Le difficoltà erano tantissime e l'impotenza era sempre tanta. Era difficile aiutare quelle famiglie e le semplici parole non bastavano. Cominciai così, insieme a quelle famiglie ad aprire un indirizzo email: "le famiglie di hochzirl". Da quell'indirizzo partivano mail disperate verso le tv e i diversi media italiani, verso i politici, e ottenemmo anche un'interrogazione parlamentare. Il Consolato italiano a Innsbruck ci sostenne tantissimo e non rimase indifferente verso il dolore di tanti connazionali! Riuscimmo ad ottenere la possibilità di intervenire con spugnature per lavare i pazienti in rianimazione e con la precoce fisioterapia!Tornata in Puglia con la speranza di veder realizzato un centro risvegli, mi sono dovuta scontrare con una triste realtà, fatta di indifferenza e emarginazione, da un lato, speculazioni dall'altro. A quel punto nacque sempre dalle stesse famiglie insieme a delle nuove:UNITI PER I RISVEGLI. Oggi la nostra associazione ha fatto tanta strada, oggi in tanti ne stanno capendo l'importanza volendo aprire a loro volta nuove associazioni, frutto di un sud poco cooperativo e indipendentista, ma questo è il nostro triste sud!Qui i nostri ragazzi non sono curati da professionisti specializzati, ma da nomi. Basta avere un nome e vendere aria fritta e si è subito invitati a convegni!Ma noi continuiamo, certi che la scienza paga con i risultati e non con i nomi. Certi che nel nostro caso ciò che conta sono i Risvegli...il resto sono la solita vecchia Italia degli opinionisti protagonisti e senza opinioni..
 

stato vegetativo

Nonostante tutto, rimangono ancora dispute sull'affidabilità della diagnosi di stato vegetativo persistente, in particolare quando questa diagnosi viene emessa da un numero limitato di fisiologi (oppure medici senza esperienza nell'area del PVS). Uno studio su 40 pazienti nel Regno Unito riteneva che il 43% di quelle diagnosi di stato di PVS fossero errate ed un altro 33% di questi pazienti riuscì a riprendersi mentre lo studio era in corso.

Il soggetto è in stato vegetativo:

  • quando gli occhi sono aperti, abitualmente presenta una mobilità oculare e delle palpebre ma non segue con lo sguardo uno stimolo visivo;
  • non esegue ordini verbali, anche i più semplici;
  • non emette parole o suoni;
  • mostra schemi riflessi di movimento in risposta a stimoli dolorosi;
  • compie movimenti spontanei stereotipati, non finalistici;
  • non compie movimenti finalistici;
  • presenta alcuni riflessi arcaici tra cui movimenti di masticazione, deglutizione, smorfie del viso, sbadiglio, grasp della mano;
  • può riacquisire il respiro autonomo e la deglutizione.

Alcuni malati, dopo un periodo di coma e/o di stato vegetativo, recuperano una condizione di minima interazione con l’ambiente e vengono talvolta considerati nella categoria allargata dei soggetti vegetativi; si tratta invece di soggetti in stato di responsività minima o stato minimamente cosciente (minimally responsive o minimally conscious patients).

Studi pubblicati, ai quali ho partecipato, parlano di presenza di buoni PE cognitivi negli stati vegetativi! Allora, si può ancora parlare di incoscienza?!?

 

registro

In Italia occorre realizzare un apposito registro per questi pazienti spesso assistiti a domicilio
 Nessuno sa quante sono le persone in stato vegetativo permanente in Italia. Come si fa, allora, a progettare una rete di assistenza? Domande legittime, su cui la neurologa Matilde Leonardi, sta lavorando per cercare una risposta. E così è nato il progetto «Icf e stati vegetativi». L’obiettivo, spiega Leonardi «è mappare le strutture e i centri di assistenza e valutare l’impatto che queste situazioni determinano nelle famiglie, ad esempio considerando se l’assistenza a casa è determinata da una scelta o dall’assenza di strutture, oppure quali aiuti vengono offerti a chi assiste a casa questi pazienti».
 

L'ADVOCACY

1. COS'È L'ADVOCACY

Parola chiave: cambiamento, in termini di evoluzione

Fare advocacy significa "perorare una causa", ovvero usare informazione in modo strategico per persuadere i responsabili a cambiare le politiche che hanno conseguenze sulla vita delle persone svantaggiate.
Attraverso una campagna di advocacy ci proponiamo di potenziare le strutture e le opportunità attraverso cui le fasce più marginalizzate della popolazione possano partecipare alla formulazione delle politiche che controllano la loro vita.

 

DALL'AVVENIRE

LE TAPPE
 Dall’appello alla nota del Centro di Bioetica, cronistoria di una vicenda che fa discutere

 «L’assistenza ai disabili deve essere un punto prioritario del programma elettorale. Per garantirlo protesteremo ad oltranza». Con queste parole, nel loro primo appello, un gruppo di persone cerebrolese ha posto l’11 marzo scorso all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della mancanza di assistenza per i disabili gravissimi. Poi un secondo intervento, sottoscritto da 18 famiglie che da anni convivono con la mancanza assoluta di servizi e attenzioni per figli o genitori condannati a vivere in stato vegetativo. La proposta provocatoria è quella di «uno sciopero della fame contro l’eutanasia passiva dello Stato italiano». Sul tema è intervenuto anche il Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica diretto da Adriano Pessina. Nel denunciare «con sconcerto il silenzio delle autorità e dei mass media di fronte alla clamorosa iniziativa», che «coinvolge passivamente anche persone in stato vegetativo permanente», il Centro di Bioetica «mentre si fa portavoce della effettiva gravità di queste situazioni, nondimeno sottolinea come all’ingiustizia e alla violenza attuata dal disinteresse dello Stato non possa aggiungersi la violenza attuata su persone che non possono dare un valido consenso: le persone in stato vegetativo che figurano tra i sottoscrittori non sono, infatti, in grado di aderire ad uno sciopero della fame che risulta quindi deciso ed imposto da altri per loro». Da qui la richiesta ai familiari, una volta riconosciuta «la denuncia di un forte stato di abbandono clinico, assistenziale e sociale», di «sospendere il loro sciopero».

 L’obiettivo è inserire l’assistenza ai disabili come un punto prioritario del programma elettorale

 
 

Domani, giorno di Pasqua, saremo in prima pagina sul corriere della sera!

Oggi è andato in onda anche un servizio su skytg24

 

L’advocacy

L’advocacy va invocata come impegno di studio e di confronto per far si che il mondo del volontariato, anche per mantenere le funzioni solidaristiche attuali, non si faccia mettere ai margini della svolta politica europea dell’ e-governement, specie per attività socio-assistenziali e sanitarie.
Si tratta di semplificare l’amministrazione pubblica, anche se non per ridurre le garanzie sostanziali alle popolazioni, specie con l’indurre una comunicazione partecipata più consapevole da parte dei cittadini utenti. Il tutto con l’auspicata crescita di una capacità di comunicazione delle persone alle gestioni in rete internet dei propri diritti e doveri, migliorando l’impatto delle conoscenze diffuse sulla vita di tutti i giorni.

 

Insieme nella lotta per il ritorno alla vita!

 

Il Centro studi e Ricerche

 Ha come scopi principali:

·           promuovere ed organizzare la ricerca scientifica nel settore della disfunzione cerebrale profonda;

·              svolgere attività di formazione, ricerca scientifica e tecnologica applicata e di sviluppo.

 

Consci che ogni singolo traumatizzato costituisca tragicamente un caso a sè stante,  intendiamo fare collaborare in modo coerente e continuativo nel tempo gli specialisti del settore che, ad oggi, non hanno un punto di riferimento comune. Vorremmo  occuparci prevalentemente di giovani vittime di trauma cranico che hanno superato un incidente e il coma, cercando di coordinare ruoli per guidarli a ricominciare daccapo in modo cosciente e ottimista una vita il più simile possibile a quella di prima.Vorremmo fornire la collaborazione tra familiari e specialisti del settore per creare tutti assieme una banca dati condivisa cui partecipare attivamente ed attingere liberamente. Per il bene di ognuno.

 

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Notte Bianca

per la Sicurezza Stradale

Gioia del Colle - 1 agosto /Monopoli 10 agosto2008

 

 

3*giornata dei Risvegli a Capurso

Post n°89 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da upr_coma

l’Associazione "Uniti per i risvegli" e la Fondazione Risvegli organizzano tavola rotonda sabato 18 febbraio
Si discuterà degli aspetti socio-assistenziali e riabilitativi del post coma e dell’analisi dello stato dell’arte in Puglia

Home/Notizie Testuali/Sociale/l’Associazione "Uniti per i risvegli" e la Fondazione Risvegli organizzano tavola rotonda sabato 18 febbraio

Sabato 18 febbraio, presso l’auditorium della RSSA GIOVANNI PAOLO II di Capurso, alle ore 8.30, l’Associazione delle famiglie delle persone con esiti di coma "Uniti per i risvegli" in collaborazione con la Fondazione Risvegli, organizza una tavola rotonda dedicata agli aspetti socio-assistenziali e riabilitativi del post coma e all’analisi dello stato dell’arte in Puglia.

Il 2011 ha segnato tappe importanti per l’associazione che ha contribuito alla stesura delle linee guida nazionali e del regolamento regionale n. 24 del 02/11/11, scritto con la consultazione della Fondazione Risvegli, per l’ apertura di Centri del Risveglio in Puglia.Il 18 febbraio si vorrà fare l’appello delle forze in campo e fare il punto sullo stato dell’arte in Puglia.Per info: Presidente Uniti per i Risvegli Domenica Uva Colella 3391689431Presidente Fondazione Risvegli Dr.ssa Maria Teresa Angelillo 3396198849

Autore: Cristian Tempesta - Visualizzazioni: 239

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Giornata degli stati vegetativi

Post n°88 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da upr_coma

 

ROMA. Sono oltre 3500 le persone in stato vegetativo, secondo le stime degli studi sul coma. ll ministero della Salute assicura: «Monitoraggio costante».LA RISPOSTA DI BALDUZZI – Nel prossimo aggiornamento di Lea, livelli essenziali di assistenza, le «disabilità gravi e le malattie rare dovranno essere in testa alle priorità». Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi durante un convegno per la Giornata degli stati vegetativi. «Questi temi dovranno avere maggiore spazio – ha spiegato – è un mio impegno». Sugli stati vegetativi, ha aggiungo serve un «monitoraggio costante e un lavoro comune fra centri di ricerca, centri assistenziali, associazioni dei familiari, Regioni, con la regia del ministero» per «evidenziare le criticità, che ci sono, e tirar fuori problemi di carattere assistenziale, legale, giuridico relativi a questi pazienti, superare il libro bianco del 2010 e arrivare ad un libro verde».LIBRO VERDE – «Il libro verde sarà il risultato di un percorso che significherà mettere insieme tutti quelli che hanno qualcosa da dire su questa materia. Dobbiamo verificare l’attuazione delle linee guida e i problemi che ci sono. Anche grazie ai dati sulla presa in carico che saranno raccolti entro il 2013». E sul biotestamento ha sottolineato: «Ho sempre detto che per quanto riguarda la ripresa del disegno di legge sugli stati vegetativi la parola è alla commissione parlamentare. Se riterrà di proseguire l’iter della legge il governo sicuramente farà la sua parte, attento a fornire elementi unitivi e non di divisione. Su questi temi – ha aggiunto- bisogna realizzare la più grande concordia possibile. Non possono essere temi da guerre di religioni».

I NUMERI – Il 59% dei pazienti in stato vegetativo o in stato di minima coscienza sono uomini, hanno in media 55 anni, nel 54,8% dei casi sono sposati e vivono in questa condizione mediamente da cinque anni. E’ il profilo del paziente “tipo” tracciato dall’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano nell’ambito di un progetto di ricerca sugli stati vegetativi finanziato dal ministero della Salute. Per la prima volta il tema è finito sotto i riflettori dei ricercartori che hanno cercato di capire chi sono i pazienti cosiddetti DOCs, con disturbi della coscienza, e come vivono coloro, familiari e operatori, che se ne prendono cura. La ricerca, presentata al ministero della Salute nella Giornata degli stati vegetativi, ha coinvolto 78 centri di cura, 39 associazioni e! Tra le quali UNITI per i RiSVEGLI fe!derazioni familiari. In tutto sono stati coinvolti 602 pazienti (566 adulti e 36 bambini), 487 familiari e 1247 operatori.

 

 
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ULTIME NEWS

Post n°87 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da upr_coma
Foto di upr_coma

La notizia di oggi!

 
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Ultimo articolo sul Centro Risvegli

Post n°86 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da upr_coma
Foto di upr_coma

Ecco l'ultimo articolo, ora si aspetta che tutto vada per il meglio!

 
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VIDEO ASSESSORE FIORE

Post n°85 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da upr_coma
 

video del prof. Fiore che parla di noi UNITI PER I RISVEGLI!!!

 

 
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Vigileremo armati d'amore fino ai denti!

Post n°84 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da upr_coma
 

Stiamo assistendo a molti centri che presentano domanda per l'apertura di Centri Risveglio. Questa cosa ci rincuora e ci spaventa. Siamo contenti siano in tanti a prestare attenzione al REg. 24 creato grazie al nostro duro lavoro, ma temiamo anche si possano dare autorizzazioni a chi non possiede la preparazione necessaria. Parliamo di Stati Vegetativi, per cui dei nostri fragili figli e cari. Abbiamo lottato molto per una legge che potesse proteggerli e di certo non staremo zitti se qualcuno farà il tornare il sistema alla puglia prima della legge, ossia a centri che si sono letteralmente improvvisati e che hanno solo arrecato danni ai nostri cari. C'è chi viene dal centro nord perchè ha scambiato questa lotta per un  suo fine personale lucrativo, ed ora viene a presentare un convegno senza ospiti, ora un libro, pensando che la puglia non abbia una sua associazione. Vorremmo che le associazioni italiane che vengono su questo territorio si confrontino con noi genitori. La carne dei figli macellata che tutti ora vorrebbero aiutare è la CARNE DEI NOSTRIO FIGLI e non abbiamo bisogno di chi pensa ai suoi scopi, altrimenti saremo veramente duri. Solo pochi centri han voluto avvicinarsi a noi famiglie, ci han chiamati e vogliono il nostro apporto di volontari. Questo ci fa immediatamente creare uno spartiacque tra chi vuole fare business approfittando del nostro dolore e magari distorcendo la legge che prevede il nostro apporto e collaborazione, ovvio sempre come volontari perchè il nostro guadagno è la salute dei nostri cari, noi non siamo imprenditori, e magari si inventerà o fonderà associazioni fantasma che sostengano i loro guadagni, e chi, invece, cerca noi famiglie e non pensa di avventurarsi se non per un cammino insieme, con amore, anteponendo il rispetto della vita al far pareggiare i guadagni di centri in fallimento. Staremo molto attenti, vigileremo e di certo pretendiamo formazione decennale da chi vorrà proporsi come riabilitatore per i nostri cari. Sappiamo già che chi non ci contatterà non ha le carte in regola,perchè deve far veramente paura sottoporsi al giudizio di genitori e parenti! Noi siamo la voce dei nostri figli e parenti e non abbiamo altro nella vita , se non averne cura. Pertanto mano a mano vi diremo dove ci si può curare e dove invece si può solo peggiorare. Pretendiamo formazione e umanità! Non accettiamo nessun compromesso!

 
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Indignatos

Post n°83 pubblicato il 19 Novembre 2011 da upr_coma

Qui in Puglia vogliono aprire un centro risvegli che ha la prima rianimazione a 48, 4 Km dalla prima rianimazione. Ma cosa pensano che sono i nostri figli? Se una cosa del genere si dovesse realizzare non staremo in silenzio e grideremo allo scandalo. La rianimazione non può essere più lontana di 8-10 km!!!Concordate?

 
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Promosso il regolamento per le GCA

Post n°82 pubblicato il 08 Novembre 2011 da upr_coma

Grazie al forte intervento e al lavoro di tre lunghi anni delle famiglie di UNITI PER I RISVEGLI, anche la PUGLIA ha il regolamento per l'apertura dei primi tre CENTRI RISVEGLI. Siamo fieri di aver LAVORATO attivamente alla stesura, di aver suggerito, in base alla nostra esperienza (vissuta sulla pelle) come un Centro _Risvegli avrebbe dovuto essere per rispecchiare i migliori livelli europei. Siamo fieri di esser stati ascoltati e di aver potuto lavorare con questo Governo Regionale che ci ha accolti come mai nessuno aveva fatto prima! GRAZIE A TTTI COLORO CHE SENTONO DI AIUTARE I NOSTRI CARI!!!

Questo è ciò che abbiamo ottenuto con forza e senza non risparmiarci dure umiliazioni e sacrifici: 

http://www.regione.puglia.it/web/files/sanita/centro_risvegli.pdf

 
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PROGETTO RISVEGLI: PRIMA PER MARE OGGI NEL CUORE DELLA TERRA

Post n°81 pubblicato il 30 Agosto 2011 da upr_coma
 

PROGETTO  RISVEGLI: PRIMA PER MARE OGGI NEL CUORE DELLA TERRA Un Centro Diurno per cambiare: continua il cammino del risveglio...

Il percorso per tornare a sentirsi vivi dopo il coma riapre il suo sipario sulla sfida all’abbattimento delle barriere. Dopo il progetto risvegli sul mediterraneo, che aveva lasciato un segno inaspettato e duraturo nei nostri pazienti, oggi vogliamo risfidare questo mondo che vive di politiche sociali limitanti e far vivere ai nostri utenti una giornata all’insegna della normalità, una giornata che gridi al mondo che il “mondo è di tutti e per tutti”. Per fare questo abbiamo scelto un altro paesaggio naturale, mentre la priva volta siamo andati nel Mediterraneo a bordo di una nave da crociera, oggi vogliamo scendere in grotta, e quale grotte se non tra le più belle come quelle di Castellana?
La nostra equipe vede la riabilitazione in termini altamente applicativi, lontano dai soli vissuti da palestra che vedono il paziente migliorare nelle cliniche per poi tornare a casa ed essere “parcheggiato” nel letto! La nostra idea è lo sperimentare il mondo, il riprenderselo, il trovare i mezzi per continuare a vivere e non sopravvivere in casa. La vita che ha vinto una grande sfida, come quella del coma, deve proseguire per strada e tra la gente. Non si può immaginare una vita che ha sfidato l’impossibile per poi finire per diventare mera sopravvivenza agli arresti domiciliari! Il nostro ciclo di percorsi altamente sensoriali ed esperenziali è appena cominciato, le scosse cognitive non voglio essere semplici botti in una vita monotona, ma il riappropriarsi del legame con la vita che deve passare dal legame con la natura, con tutto ciò che è contenuto in essa.Ancora una volta è la presenza della dottoressa Maria Teresa Angelillo, Neuropsicologa e coordinatrice del gruppo, forte della  sua l’esperienza accumulata nell’Ospedale austriaco di Innsbruck per gravi cerebrolesi al fianco del dottor Saltuari_luminare mondiale nella cura del post coma, ad aver generato questa nuova avventura. Il Centro Diurno Padre Pio di Adelfia, della GMS, è un posto innovativo, ma particolarmente aperto a tutte le nuove soluzioni che restituiscano dignitosamente vita al paziente. E’ la persona brillante e geniale dell’ing. Lucio Pellicani, nostro amministratore , che ci stimola a dare il massimo per i nostri pazienti- dice l’Angelillo.  Nulla è affidato al caso e ancora una volta ci sarà l’intera equipe con le diverse figure: operatori sociosanitari, educatori, logopedisti, fisioterapisti, infermiere, una neuropsicologa e medico pronti a dare ogni supporto al gruppo. Inoltre ci affiancheranno i volontari dell’Unitalsi della sotto sezione di Bari, che hanno accettato di essere con noi con molto entusiasmo! Anche questa volta è tutto scrupolosamente studiato. Abbiamo inviato l’invito al Presidente Vendola e all’Assessore Fiore, saremmo contenti se scendessero con noi nelle grotte!
Sarà in una calda giornata di inizio settembre che gli utenti post comatosi del Diurno Padre Pio saranno catapultati in una realtà meravigliosa, come le grotte, prima per mare oggi nella terra, questa volta percorrendo il sentiero non facile delle grotte di Castellana, scendendo a temperature fredde e in un luogo poco ospitale. Perché questa sfida? Per dimostrare a tutti noi e per primi  ai nostri pazienti, come a tutti coloro che hanno sensibilità per coglierlo, che non dobbiamo aver paura della disabilità, ma viverla insieme.  Ciò che dovrebbe guidarci è la  logica delle diversabilità e di un cerchio solidale che ci veda tutti cittadini con pari diritti. Sciocco è pensare che la disabilità appartiene solo a taluni pochi sfortunati. La disabilità coinvolge tutti, perché anche se solo da anziani, saremo sempre destinati a toccarla, per questo non bisogna guardare per aria e immaginarsi un mondo inesistente composto da super uomini, ma guardare tutti verso la stessa direzione e verso il superamento di quelle barriere che in alta percentuale siamo noi stessi ad aver creato. La sfida è creare un mondo per tutti, e nell’attesa usare la forza di animo e di braccia per metterlo a disposizione!
Questa esperienza, dopo il miglioramento intenso avutosi nel post crociera da parte dei nostri utenti (in pubblicazione su Tutto Sanità), si è resa necessaria per continuare un percorso ormai inciso nelle mappe neuronali, un percorso che ha fatto riguadagnare fiducia e voglia di combattere, un percorso che vogliamo e dobbiamo portare avanti perché il mondo sia garantito a tutti. Il PROGETTO  RISVEGLI: PRIMA PER MARE OGGI NEL CUORE DELLA TERRA ha scritto una pagina indelebile nel cammino riabilitativo di questi malati nella prima parte quando si era in crociera e con il 1 settembre intende continuare questo percorso di innovazione nella storia della riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite.

 

 
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RISVEGLI SUL MEDITERRANEO

Post n°80 pubblicato il 10 Giugno 2011 da upr_coma

VIDEO CONFERENZA: http://www.regione.puglia.it/index.php?id=811&opz=display&page=webtvPress Regione

(PressRegione - Agenzia Giornalistica,
Direttore responsabile Susanna Napolitano - Iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n. 26/2003)
Disabili in post-coma a bordo della "Costa Fortuna":presentato progetto Risvegli
L’assessore Tommaso Fiore ha presentato oggi il progetto “Risvegli sul Mediterraneo”, insieme al presidio di riabilitazione “Padre Pio, alla fondazione “Risvegli” e all’associazione “Uniti per i risvegli”. Pazienti in stato di disabilità neuro-motoria svolgeranno a bordo della nave da crociera “Costa Fortuna” in partenza il prossimo 31 maggio alle ore 14 dal terminal crociere del porto di Bari, le attività quotidiane di sostegno a bordo. Insieme ai pazienti saranno imbarcati anche gli specialisti che seguono i pazienti, alcuni dei quali in stato di post-coma. Il personale del centro diurno, come previsto dai protocolli di accreditamento con la Regione , sarà integrato da 2 rianimatori, con neuropsicologa, infermiere professionale, terapisti della riabilitazione, educatori, operatori sociosanitari . Si offrirà così ai pazienti che frequentano il centro diurno, la possibilità di continuare ad effettuare l'attività riabilitativa, in un ambiente diverso da quello abitualmente frequentato, auspicando che questo tipo di esperienza possa contribuire ad agevolare il lento processo di recupero di questi pazienti nelle loro funzionalità e autonomie. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Costa Crociere e la Sita Sud.
 
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1° CROCIERA PER POST COMATOSI

Post n°79 pubblicato il 10 Giugno 2011 da upr_coma
 

PROGETTO : "RISVEGLI SUL MEDITERRANEO"Press Regione

(PressRegione - Agenzia Giornalistica,
Direttore responsabile Susanna Napolitano - Iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n. 26/2003)
Vendola saluta i disabili del progetto "Risvegli" in partenza per una crociera

“È una iniziativa molto bella, la sperimentazione di un progetto su cui possiamo sviluppare in seguito altre buone pratiche”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha salutato, insieme all’assessore alle Politiche della Salute Tommaso Fiore, i disabili in partenza con la nave da crociera “Costa Fortuna”.
Il Progetto “Risvegli sul Mediterraneo” è stato realizzato dal Presidio di riabilitazione “Padre Pio”, dalla Fondazione “Risvegli” e dall’Associazione “Uniti per i risvegli”.
“Per noi – ha dichiarato Vendola – la disabilità deve essere una lente d’ingrandimento per vedere come è organizzata la nostra vita, le nostre società, i circuiti del turismo. Dobbiamo abbattere in tutti i modi tutte le barriere culturali, sociali, architettoniche che impediscono una parità di accesso ai diritti al benessere.
Noi, oggi salutiamo disabili molto gravi in partenza per una crociera. Mi sembra una iniziativa straordinaria. Questa esperienza la osserveremo con molta attenzione perché vogliamo poterla far crescere come una buona pratica della Regione Puglia”.
 

Data: Mar, 31 Maggio 2011 @ 15:57
Categoria: Comunicati S. Stampa Presidente

 
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PRIMA GIORNATA NAZIONALE DEI RISVEGLI

Post n°78 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da upr_coma

Il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del Ministro della Salute la direttiva che indice  per il 9 febbraio 2011 la Giornata nazionale degli Stati vegetativi. In merito alla decisione il Sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella dichiara:

“E’ molto importante, in particolare in questo momento di acceso dibattito, che dal prossimo anno il 9 febbraio sia la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. A volerla fortemente sono state le associazioni dei familiari delle persone che vivono in questa condizione, che hanno lavorato al Libro Bianco del Ministero della Salute. Questa data ricorda a tutti noi l’anniversario della morte di Eluana Englaro, una ragazza affetta da disabilità grave la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura. Con questa giornata il ricordo di Eluana non sarà più una memoria che divide ma un momento di condivisione per un obiettivo che ci unisce tutti. Da oggi sarà un’occasione preziosa in più per ricordare a tutti noi quanto è degna l’esistenza di tutti coloro che vivono in stato vegetativo e non hanno voce per raccontare il loro attaccamento alla vita. Questa giornata sarà anche un appuntamento per fare il punto scientifico su tutte le scoperte su queste situazioni di cui sappiamo ancora troppo poco. E potrà rappresentare una finestra di visibilità per queste persone e le famiglie che le accudiscono amorevolmente, troppo spesso coscientemente accantonate dai media che si rivolgono al grande pubblico, come ha dimostrato la recente vicenda della trasmissione Vieni via con me.

Redazione salute.gov.it - Comunicato stampa n. 382 del 26 novembre 2010


 
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ATTENTI ALLE TRUFFE DEI RISVEGLI!

Attenti alle truffe! Come associazione di famiglie coinvolte direttamente nel post coma vogliamo segnalarvi casi di ricoveri avvenuti in rsa e centri non autorizzati, dove gli ammalati sono dovuti ritornare nelle rianimazioni e sono tutt'ora a rischio di vita. Ancora , ad oggi, non ci sono certi in Puglia tranne Villa Verde di Lecce autorizzati a ricevere pazienti in ventilazione. Villa Verde ha ricevuto le autorizzazione poichè ha nel suo staff rianimatori regolarmente assunti. Nessun altro centro possiede gli stessi requisiti. Vi chiediamo di chiedere, di chiamarci, siamo sempre a disposizione, ma non lasciatevi prendere dalla disperazione che vi porta a ricoveri di fortuna dove non è presente personale specializzato ed in particolare non ci sono autorizzazioni da parte della Regione. Lo fate a vostro rischio. In questi giorni abbiamo assistito ad uno scambio di battute da parte di un centro sito a Putignato il Giovanni Paolo II che sulla Gazzetta annunciava l'apertura del Centro risvegli e successivamente è arrivata la smentita secca da parte della Regione! Per cui attenti, se la Regione dice che un centro non è adatto a prendere i vostri cari non rischiate le loro vite inutilmente! Siamo tutti andati anche fuori regione per curare i nostri cari, in attesa che l'Ass. Fiore apra un centro per noi qui in Puglia. Sappiamo essere nei suoi disegni poichè interloquiamo con l'Assessorato di continuo. Ma state attenti. Non dimentichiamo Tonio, un ragazzo di 40 anni, un ragazzo meraviglioso e stupendo, morto in una RSA che non aveva medico in turno!Un abbraccio solidale e fraterno a tutti!

VI ALLEGHIAMO LA SMENTITA DELL'ASS. FIORE:

Fiore: "Nessuna nuova struttura a Putignano presso il Giovanni Paolo II"
Con riferimento all'articolo pubblicato oggi sulla "La Gazzetta del Mezzogiorno" a pag IX della sezione "Bari Provincia" dal titolo "Una casa dei risvegli nel centro Giovanni Paolo II" l'assessore alle Politiche della Regione Puglia, Tommaso Fiore, dichiara quanto segue: "Intendo smentire categoricamente che questo Assessorato alle Politiche della Salute abbia mai preso in considerazione una ipotesi di allocazione a Putignano di una struttura dedicata ai pazienti in stato vegetativo e finalizzata al risveglio ed in particolare presso la struttura denominata "Giovanni Paolo II". Non risultano peraltro in essere richieste di autorizzazione alla realizzazione di tale tipologia di struttura avanzate presso questo Assessorato".
Data: Gio, 20 Gennaio 2011 @ 13:18
Categoria: Comunicati S. Stampa Giunta
Scritto da:

 

 
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9 febbraio 2011

Post n°76 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da upr_coma
Foto di upr_coma

Una giornata per pensare alla vita umana, alla uguale dignità di ogni essere umano in quanto essere umano, e al particolare rispetto che gli si deve,

per pensare a una vera libertà, cioè una libertà che può essere guidata solo da una scelta di amore e rispetto per la vita umana, soprattutto quella più vulnerabile.

 

Un invito a partecipare alle iniziative culturali sul tema,

a fare attività di volontariato in favore delle famiglie co...lpite dal Coma e Stato Vegetativo,

e a sostenere l'operato di associazioni come

"Uniti per i Risvegli" http://blog.libero.it/ComaPuglia/,

impegnate per la difesa dei diritti dei post comatosi e dello Stato Vegetativo.

 

 

Informazioni:

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato, su proposta del Ministro della Salute, prof. Ferruccio Fazio, una direttiva che indice per il 9 febbraio 2011 la Giornata nazionale degli Stati vegetativi.

La scelta è stata spiegata da Eugenia Roccella, Sottosegretario di Stato alla Salute: “È molto importante, (…), che dal prossimo anno il 9 febbraio sia la Giornata Nazionale degli Stati vegetativi. (…) Questa data ricorda a tutti noi l’anniversario della morte di Eluana Englaro, una ragazza affetta da disabilità grave la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura. Da oggi sarà un’occasione preziosa in più per ricordare a tutti noi quanto è degna l’esistenza di tutti coloro che vivono in stato vegetativo e non hanno voce per raccontare il loro attaccamento alla vita”.*

 

*comunicato stampa (redazione salute.gov.it – Comunicato n. 382 del 26 novembre 2010)

 
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assegno di cura

Post n°75 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da upr_coma

Mi spiace dire che L'ASSEGNO DI CURA promesso agli stati vegetativi puglia non è specifico per noi, quindi finirà sicuramente per essere ottenuto solo da anziani con Alzheimer. E' stato un grande bluf che ci ha visti sperare, ma se qualcuno lo riceve è pregato di scrivere in bacheca!Noi crediamo di essere stati presi letteralmente in giro!!!

 
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«Fateli parlare»: si muove Raiuno

Post n°74 pubblicato il 28 Novembre 2010 da upr_coma

DOPO "VIENI VIA CON ME"

Sarà "Porta a Porta" a dedicare la prossima settimana una puntata ai malati e ai loro familiari che si battono per la vita e per cure più adeguate, rifiutando l'eutanasia come soluzione alle sofferenze. Quei malati e familiari a cui Fazio e Saviano, dopo aver dato spazio in "Vieni via con me" alle testimonianze di Mina Welby e Beppino Englaro, hanno negato la voce. 

"Negli anni scorsi Porta a Porta ha trasmesso molti dibattiti sul tema - fa sapere un comunicato dello staff della trasmissione -, fu la prima ad invitare Beppino Englaro, tornato poi frequentemente nel programma ed ha ospitato anche la signora Welby. Stavolta Bruno Vespa ha deciso per una sera di cambiare il format della trasmissione e parlerà soltanto con chi ha deciso di non interrompere il ciclo vitale dei propri cari. Nessun politico, nessun commentatore, solo protagonisti di storie ai quali altrove si è deciso di non dare voce".

Domenica 27, anche la trasmissione "A sua immagine" su Raiuno sarà dedicata interamente "alle ragioni per la vita". In scaletta, un decalogo letto da Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul Coma di Bologna; l'intervento del direttore di Avvenire Marco Tarquinio; la testimonianza di Max Tresoldi, che si è risvegliato dallo stato vegetativo dopo 10 anni. Nel pomeriggio, sempre su Raiuno, a "Domenica In-L'Arena", saranno in studio a parlare di vita ed eutanasia Mario Melazzini, Presidente dell'associazione italiana slcerosi laterale amiotrofica, Marco Tarquinio e De Nigris, insieme a Ignazio Marino, il sottosegretario Eugenia Roccella, Irene Pivetti e Stefano Zecchi.

Intanto Pier Ferdinando Casini è tornato a criticare la trasmissione di Fazio e Saviano per il mancato accoglimento delle richieste dei gruppi pro-vita. "Pensavo che per loro non valesse la regola di essere forti con i deboli e deboli con i forti - ha detto, rispondendo alla domanda di un giornalista - hanno dato invece la parola a Maroni, ma non a coloro che chiedono una cosa semplice: inneggiare al diritto alla vita. Vorrei che Fazio e Saviano, che stimo molto, ritornassero sulla loro decisione", ha concluso Casini.

"Quello che sta accadendo attorno alla trasmissione Vieni via con me è semplicemente incredibile e ben fa il direttore di Avvenire a mettere a nudo la falsità dei cosiddetti difensori della libertà di espressione". Lo afferma il vicepresidente della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi (Pdl), che aggiunge: "Nessuno chiede repliche, nessuno chiede risarcimenti. Si chiede semplicemente di raccontare la verità. E cioè che in Italia non esistono solo i Welby e gli Englaro ma anche tantissime persone che vivono la loro sofferenza come testimonianza concreta del fatto che non esistono vite di serie A e vite di serie B. Perché non raccontarlo? Forse queste persone danno fastidio perché c'è chi non si rassegna al pensiero unico dei cultori dell'eutanasia". "E pensare - ha concluso Lupi - che io ho sempre ritenuto che compito del servizio pubblico fosse quello di informare, non di fare propaganda. Fazio e Saviano sono ancora in tempo per rimediare. Lo facciano".

"Ci rincuora vedere che siamo in tanti ad affiancare e sostenere Avvenire nella battaglia per dare voce a chi non ha voce: malati e disabili gravi, e i loro familiari - ha detto invece il sottosegretario alla salute, Eugenia Roccella -. Le loro storie e le loro vite non sembrano interessare gli autori della trasmissione Vieni via con me, che ritengono inaccettabile dare spazio anche ai loro racconti e alle loro esperienze". "Parlamentari di maggioranza e opposizione hanno firmato lettere e appelli, dimostrando che su temi fondamentali come la vita c'è una condivisione che va oltre gli schieramenti, e configura alleanze importanti sui contenuti", ha aggiunto il sottosegretario. "In questo modo la politica riacquista nobiltà e supera le piccole tattiche quotidiane. Proprio per questo chiediamo a Fini e Bersani, che sono stati ospiti della trasmissione di Fazio, e hanno elencato lì i loro valori di destra e di sinistra, di esprimersi su questa vicenda e di unirsi all'appello comune: 'Fateli parlare'.  È anche così che si definiscono i 'valori di destra e di sinistra', e su questi temi le alleanze devono essere coerenti e trasparenti davanti agli elettori".

 
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PROTESTA!!!

SIAMO STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO DALLE ISTITUZIONI!

VENIAMO CONVOCATI SENZA RISULTATI CONCRETI MENTRE I NOSTRI FIGLI SONO PARALIZZATI IN UN LETTO!!!

NON CI SONO I SOLDI: QUESTE LE RISPOSTE!!!

E NOI COSA DOVREMMO FARE? LASICARLI MORIRE???

STATE PRATICANDO EUTANASIA BIANCA NON SOCCORRENDO I NOSTRI FIGLI E QUESTO E' MOLTO GRAVE!

 
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NON UCCIDERE - Chi ha scritto davvero il progetto Calabrò?

http://www.facebook.com/home.php?#!/topic.php?uid=35355351914&topic=11386

Il tutore non potrà ordinarne la sospensione: potrà, però, impedire ai sanitari di attivarla, vietando l’inserimento del sondino nasogastrico o della PEG.
7. Ciascuno può comprendere come questa regolamentazione altro non è che la legalizzazione dell’eutanasia.

In estrema, estrema, sintesi.
Per come è FATTA la legge, per ciò che prevede (che poi sono i commi dispositivi quelli che contano).
Il Tutore avrà potere di vita e di morte sul suo assistito.
La legge introduce l'eutanasia senza chiamarla così ovviamente, anzi, c'è pure un comma che la vieta espressamente.

Si ripete un po' lo schema della legge 194 sull'aborto, in cui si dice solennemente che l'aborto non può essere un metodo contraccettivo.
Ma nei fatti la donna può abortire quante volte vuole.
Ed ora, le statistiche del ministero della salute, ci dicono che ogni 4 bambini che nascono 1 viene uccido dall'aborto.

Così sarà con i nostri ammalati gravi, o persone anziane:
Se il tutore (ad esempio) vuole incassare l'eredità non ha che da vietare tutti i trattamenti sanitari, e NESSUNO potrà opporsi.
A norma di legge.

Che ne dite? Occorrerà fare qualcosa prima che diventi legge?
Perché dopo, (come è stato per la 194) nessun politico vorrà più modificarla per non riprendere l'argomento.

 
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NASCE UNITI PER I RISVEGLI CHANNEL

Post n°71 pubblicato il 02 Marzo 2010 da upr_coma

Nasce il canale video web di UNITI PER I RISVEGLI!iSCRIVETEVI E PUBBLICATE I VOSTRI VIDEO SULLE MALATTIE RARE E EMARGINATE!

http://www.youtube.com/user/UnitiXiRisvegli

 
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assegno di cura

Per ulteriori informazioni contattateci!Se si ha bisogno di essere seguiti nelle pratiche faremo il possibile per dare una mano a tutti!
Assistenza indiretta personalizzata per non autosufficienze gravissime: Avviso pubblico
Con determinazione n. 9 del 29 febbraio 2010 il Dirigente del Servizio Programmazione e Integrazione ha approvato l'Avviso pubblico per l’attivazione della prima annualità dell’Assistenza Indiretta Personalizzata per persone in condizione di non autosufficienza gravissima e loro nuclei familiari.
Si tratta di un contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei cd.  “Progetti per la vita indipendente” e che potrà essere erogato a integrazione del reddito del nucleo familiare che assicura assistenza continuativa a congiunti che si trovano in condizioni di non autosufficienza gravissima, avendo scelto di far proseguire la permanenza a domicilio in alternativa al ricovero in struttura residenziale.

L’Assistenza Indiretta Personalizzata, in forma di contributo mensile, è destinata al  familiare care giver ovvero al care giver privato individuato dalla famiglia (figura di  sostituzione o assistente familiare), che risulti quotidianamente impegnato nelle attività di aiuto e supporto alla persona in situazione di non autosufficienza gravissima.

Ove ne ricorrano i requisiti, il familiare o altro care giver privato stabilmente convivente con la persona non autosufficiente non provvede direttamente alla formulazione della domanda ma sottopone il caso al Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’Ambito territoriale di riferimento in relazione alla residenza del beneficiario. Il Servizio Sociale Professionale competente curerà tutta la procedura di accesso al contributo.

La presentazione delle domande da parte dei nuclei familiari interessati, per il tramite dei Servizi Sociali Professionali dei Comuni e/o degli Ambiti territoriali, potrà essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del 31° e sino alle ore 12.00 del 90°giorno dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia

Formulario

L'atto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 18 febbraio 2010.


http://www.regione.puglia.it/index.php?page=curp&id=4837&opz=display

 
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La nostra associazione nasce perchè alcune persone hanno vissuto sulla propria pelle l'inadeguatezza dell'assistenza post-ospedaliera per le vittime di trauma cranico. Ad un certo punto si deve tornare a casa, e sono le famiglie a prendersene carico, con la loro impreparazione, in ambienti inadeguati, senza possibilità di poter esprimere tutto il dolore e la disperazione: perché non c’è tempo. Il tempo a disposizione bisogna dedicarlo a far sopravvivere il proprio caro, ad organizzargli l’assistenza a domicilio, trasformandosi in esperti, armati solo di amore. Così inizia la lotta. La lotta contro tutti e tutto. Tutti avevamo scoperto la frammentarietà geografica dei servizi e la mancanza di continuità temporale e coerenza metodologica nella lunga e complicata fase riabilitativa.

 

Risvegli

Siamo presenti c/o il
Call Center Informativo Regionale Sanitario
con i riferimenti della nostra Associazione.
In questo modo potremo essere più facilmente contattati da cittadini impegnati nell'assistenza di persone che si trovano in stato post-comatoso, che avessero bisogno di un supporto o volessero condividere le loro esperienze, e che, non sapendo a chi rivolgersi, telefonassero al Call Center.
Il Call Center Informativo Sanitario della Regione Puglia può essere contattato al numero verde 800.955.155 ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 18,00, ed il sabato dalle 8,00 alle 13,00.
Oltre a fornire informazioni sull'accesso alle strutture sanitarie regionali (ad esempio dove sono erogate le prestazioni, come poter prenotare, qual è il costo del ticket, dove sono situate le guardie mediche, quali sono i centri per le malattie rare), o di carattere amministrativo (ad esempio sulle esenzioni, sulle protesi, sull'assistenza all'estero), il Call Center raccoglie anche suggerimenti, reclami ed elogi/ringraziamenti.
Il Call Center dispone anche di un portale internet, all'indirizzo
www.sanita.puglia.it.
Uniti per i Risvegli_Onlus
 

la vita vale la pena!

UNA MAIL PERVENUTA DOPO LA GIORNATA AL TEATRO DI MATERA IN OCCASIONE DELL'ASSEMBLEA D'ISTITUTO DI 5 LICEI SCIENTIFICI INSIEME.ERAVAMO PRESENTI INSIEME A DUE RAGAZZI VENUTI FUORI DAL COMA!

Matera 31 Gennaio 2009

 

Le mie riflessioni dopo l’incontro con Vivi la Strada e Amici del Cuore

 

A volte noi giovani ci facciamo spingere dalle emozioni, dalla velocità, dall’entusiasmo per l’adrenalina, ci sentiamo invincibili,invulnerabili e importanti; crediamo di saper guidare la macchina potente che ci hanno prestato i nostri genitori, oppure la moto acquistata da mamma o papà per farsi perdonare di qualcosa, senza pensare che a noi manca il loro affetto e il dialogo perché presi dal lavoro sono lontani da noi dalle prime cotte d’amore,dello studio,dell’interrogazione e così pensiamo di sapercela cavare, invece siamo ingenui con noi stessi.

 

coma e altri stati di coscienza

 

La differenza fondamentale fra il coma e lo stato stuporoso (shock) è che un paziente in stato comatoso non è capace di rispondere né agli stimoli verbali né a quelli dolorosi, mentre un paziente in stato di shock riesce a dare una risposta a tali stimoli, almeno istintiva (gridare in risposta a un pizzicotto, per esempio).

Il coma è anche diverso dallo stato vegetativo che a volte può susseguire ad esso: un paziente in stato vegetativo ha perso le funzioni neurologiche cognitive e la consapevolezza dell'ambiente intorno a sé, ma mantiene quelle non-cognitive e il ciclo sonno/veglia; può avere movimenti spontanei e apre gli occhi se stimolato, ma non parla e non obbedisce ai comandi. I pazienti in stato vegetativo possono apparire in qualche modo normali: di tanto in tanto possono fare smorfie, ridere o piangere.

Il coma non è nemmeno indice di morte cerebrale, cioè di cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello: può accadere che un paziente in coma sia in grado di respirare da solo, mentre uno decerebrato non può farlo mai.

È inoltre diverso anche dal sonno, perché il sonno è sempre interrompibile, mentre non è possibile "svegliare" a piacere una persona in stato di coma.

 

 

Sig.ra Luisa Colella Telegrafo

 

segretaria Uniti per i Risvegli

 

unitiperirisvegli@fastweb.it

Tel. 080/9905715

Fax. 080/0999885

cell. 339/6198849

 

 Monopoli: 10 Agosto 2008

Si alla cultura, alla legalità, No all’arroganza, No alla Prepotenza stradale.

Si è svolto a Monopoli il 3° incontro con la cultura della sicurezza stradale.

Domenica 10 Agosto nella centralissima piazza allestita per una mini notte Bianca della sicurezza stradale, patrocinata dalla Provincia di Bari, dall’assessorato alla protezione civile, dal Corpo di Polizia provinciale, dal comune di Monopoli, dal comando di Polizia Municipale con la collaborazione della TeamLab e vivi la Strada.

Presentazione sul palco delle autorità Il sindaco della città di Monopoli l'Ing. Emilio Romano ha dato il benvenuto a tutti i corpi di Polizia e rappresentanti degli enti, un plauso a Vivi la Strada e TeamLab.

Si è subito iniziato con proiezioni di spot, immagini forti e corti girati da studenti degli istituti scolastici del progetto EDUROAD.

La croce rossa ha iniziato subito con la prima lezione pratico teorica dando professionalità all’impegno di togliere il casco e mettere in sicurezza il paziente, nelle spiegazioni sono state menzionate con fermezza le operazioni assolutamente vietate da fare nel soccorrere di un motociclista.

Oltre 3000 le persone hanno ascoltato i consigli, commenti e le domande che ANITA GENTILE faceva agli operatori della sicurezza sanitaria.

Dopo e venuto il momento importante di intervistare ANTONIO un giovane che si è risvegliato dal coma dopo un tremendo incidente stradale, Antonio ha raccontato di aver perso la fidanzata e gli amici subito dopo aver subito i traumi dell’incidente la  vice Presidente Dott.ssa Angelillo della associazione"UNITI per i RISVEGLII" ha spiegato che non bisogna staccare la cosiddetta volgare “SPINA” ma bisogna avere la speranza e la fede oltre alla pazienza che il paziente si risvegli, ha inoltre lamentato che lo stato è assente per quanto l’assistenza domiciliare e che pochi che possono permetterselo fanno lunghi viaggi della speranza nei paesi esteri arrivando fino a Cuba dove ci sono delle cliniche specializzate per il risveglio dal Coma.

continua su: http://www.vivilastrada.it/foto/speciali/20080810/index7.html

 

Emanuele

SALVIAMO MIO FIGLIO Buongiorno a tutti sono la mamma di Emanuele, in America il mio bimbo con la logopedia mangiava per bocca e faceva 4 ore di fisioterapia con un minimo di fisioterapia di 2 ore al giorno ora qui in Italia devo scegliere se fargli un ora di logopedia o un'ora di fisioterapia ma attenzione non tutti i giorni quindi io mamma devo decidere se mio figlio devo continuare a portare la peg e fargli rovinare la deglutizione o fargli atrofizzare i muscoli del corpo perche' ? Tanto e' un bambino sano, di notte non dorme, normale per le istituzioni che come assistenza domiciliare e' pressoche' inesistente o se te la da' il comune devi pagarla in base a delle tabelle.Mio marito deve riprendere il lavoro mi sembra piu che giusto.Ma che devo fare vedere mio figlio spegnersi giorno dopo giorno,lasciarlo sul letto o sulla carrozzina,no io non posso accettarlo perchè deve fare una vita dignitosa, neppure la dignità di un bagno gli è permesso di fare. Io come mamma devo dargli voce perchè nessuno ascolta l'urlo di dolore di questi bimbi. Emanuele ha tutti i diritti è inammissibile che venga abbandonato al suo destino una creatura innocente a cui hanno spezzato le ali della vita. Firmato la mamma di Emanuele Ricordatevi che bambini come Emanuele c'è ne sono tantissimi.
Eleonora, siamo con te. Grazie per avermi contattata. Rimaniamo uniti!
Maria Teresa Angelillo
 

ASSOCIAZIONE VIVI LA STRADA

VAI SU:

http://www.vivilastrada.it/viewfoto.asp?link=images/attenzione.jpg

MA ATTENZIONE, SE SEI SENSIBILE , LASCIA STARE!

 
 

CENTRO DI BIOETICA

LE TAPPE
 Dall’appello alla nota del Centro di Bioetica, cronistoria di una vicenda che fa discutere

 «L’assistenza ai disabili deve essere un punto prioritario del programma elettorale. Per garantirlo protesteremo ad oltranza». Con queste parole, nel loro primo appello, un gruppo di persone cerebrolese ha posto l’11 marzo scorso all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della mancanza di assistenza per i disabili gravissimi. Poi un secondo intervento, sottoscritto da 18 famiglie che da anni convivono con la mancanza assoluta di servizi e attenzioni per figli o genitori condannati a vivere in stato vegetativo. La proposta provocatoria è quella di «uno sciopero della fame contro l’eutanasia passiva dello Stato italiano». Sul tema è intervenuto anche il Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica diretto da Adriano Pessina. Nel denunciare «con sconcerto il silenzio delle autorità e dei mass media di fronte alla clamorosa iniziativa», che «coinvolge passivamente anche persone in stato vegetativo permanente», il Centro di Bioetica «mentre si fa portavoce della effettiva gravità di queste situazioni, nondimeno sottolinea come all’ingiustizia e alla violenza attuata dal disinteresse dello Stato non possa aggiungersi la violenza attuata su persone che non possono dare un valido consenso: le persone in stato vegetativo che figurano tra i sottoscrittori non sono, infatti, in grado di aderire ad uno sciopero della fame che risulta quindi deciso ed imposto da altri per loro». Da qui la richiesta ai familiari, una volta riconosciuta «la denuncia di un forte stato di abbandono clinico, assistenziale e sociale», di «sospendere il loro sciopero».

 L’obiettivo è inserire l’assistenza ai disabili come un punto prioritario del programma elettorale

 
 

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stato vegetativo

Uno stato vegetativo persistente, in inglese Persistent Vegetative State (PVS), noto anche come sindrome apallica oppure coma vigile, è una condizione dei pazienti con danno cerebrale severo nei quali il coma è progredito ad uno stato di veglia non corrispondente allo stato di consapevolezza. Esistono molte controversie sia da un punto di vista medico che legale sul fatto che questa condizione sia irreversible o meno.

Lo stato vegetativo persistente è anche noto come morte corticale, ma non è l'equivalente del coma o della morte cerebrale.

I pazienti in uno stato vegetativo persistente sono ritenuti in genere come in stato di incoscienza e non consapevoli. Non rispondono agli stimoli esterni, eccetto, eventualmente, agli stimoli dolorosi. A differenza del coma, dove si osserva che gli occhi del paziente rimangono chiusi, questi pazienti nello stato vegetativo spesso aprono gli occhi. Possono seguire cicli sonno-veglia, oppure restare in uno stato di veglia cronico. Possono mostrare alcuni comportamenti che possono essere il prodotto di un parziale stato di coscienza, come il digrignamento dei denti, ingoiare, singhiozzare, sorridere, lacrimare e piangere, fare moine, farfugliare, sbuffare, oppure urlare senza alcuno stimolo esterno apparente.

Molti pazienti emergono da uno stato vegetativo in poche settimane, ma per quelli che non si riprendono entro 30 giorni si parla di stato vegetativo persistente. Le possibilità di recupero totale dipendono dall'entità della lesione al cervello e dall'età del paziente, con le migliori possibilità di recupero per i giovani rispetto agli anziani. Generalmente gli adulti hanno il 50% ed i bambini il 60% di chance di recuperare la coscienza da uno stato PVS nei primi 6 mesi.

Dopo un anno, le possibilità che un paziente in stato vegetativo persistente riguadagni la coscienza sono molto basse e la maggior parte dei pazienti che recuperano la coscienza sperimentano disabilità significative. Mentre quanto più a lungo un paziente si trova nel PVS, tanto maggiori saranno le disabilità risultanti. La riabilitazione può contribuire al recupero, ma molti pazienti non progrediscono mai al punto di essere capaci di prendersi cura di se stessi. Si registrano pochi casi di persone che si sono riprese in modo totale da un lungo stato di coma vigile.

 

stato vegetativo

Nonostante tutto, rimangono ancora dispute sull'affidabilità della diagnosi di stato vegetativo persistente, in particolare quando questa diagnosi viene emessa da un numero limitato di fisiologi (oppure medici senza esperienza nell'area del PVS). Uno studio su 40 pazienti nel Regno Unito riteneva che il 43% di quelle diagnosi di stato di PVS fossero errate ed un altro 33% di questi pazienti riuscì a riprendersi mentre lo studio era in corso.

Il soggetto è in stato vegetativo:

  • quando gli occhi sono aperti, abitualmente presenta una mobilità oculare e delle palpebre ma non segue con lo sguardo uno stimolo visivo;
  • non esegue ordini verbali, anche i più semplici;
  • non emette parole o suoni;
  • mostra schemi riflessi di movimento in risposta a stimoli dolorosi;
  • compie movimenti spontanei stereotipati, non finalistici;
  • non compie movimenti finalistici;
  • presenta alcuni riflessi arcaici tra cui movimenti di masticazione, deglutizione, smorfie del viso, sbadiglio, grasp della mano;
  • può riacquisire il respiro autonomo e la deglutizione.

Alcuni malati, dopo un periodo di coma e/o di stato vegetativo, recuperano una condizione di minima interazione con l’ambiente e vengono talvolta considerati nella categoria allargata dei soggetti vegetativi; si tratta invece di soggetti in stato di responsività minima o stato minimamente cosciente (minimally responsive o minimally conscious patients).

Studi pubblicati, ai quali ho partecipato, parlano di presenza di buoni PE cognitivi negli stati vegetativi! Allora, si può ancora parlare di incoscienza?!?

 

vivere

 

 
 

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