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Mi unisco al tuo Post........
Inviato da: dueoreper1Nick
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Grazie del commento chiarificatore......
Inviato da: silviotedeschiDC
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Caro Silvio (?) faccio parte della Protezione Civile dal...
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Passo per caso.. •_• Troppa neve.. •_• Te ne...
Inviato da: dueoreper1Nick
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Andreotti a Roccasecca

 

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LE POESIE DI ALDO IORIO

LE POESIE DI ALDO IORIO

" daglie e daglie gl ' asene deventa cavaglie "

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aldoiorio.30@libero.it

UN POETA E UN MAESTRO DEL LAVORO

Il Presidente della Repubblica Ciampi,che consegna la croce del merito "Maestro Del Lavoro" ad Aldo Iorio il 1^ Maggio 2001.

TUTTE LE POESIE

TAGS: LE POESIE DI ALDO IORO

 

TOTO' SINDACO DI ROCCASECCA

Antonio De Curtis , in arte Totò fu il sindaco simbolico di Roccasecca. Nel film "Gli onorevoli", di Sergio Corbucci, Totò interpreta "Antonio La Trippa", candidato nel PNR, il Partito Nazionale della Restaurazione. Il grande comico napoletano va alla affannosa ricerca di voti al grido di "Votantonio! Votantonio! Votantonio!", ma il giorno del suo comizio nel paese natio, Roccasecca, scoperti i veri intenti speculativi del suo partito li denuncia pubblicamente ai concittadini. Svanito il sogno elettorale, Antonio torna alla vita di sempre.

 

AZIENDA AGRICOLA CASALE

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A MIA NONNA

Zagaroli Domenica

L'arte dei "canestrari" è tra le più antiche a Roccasecca. Utilizzando i  vimini (raccolti per la maggior parte nei fiumi circostanti), appositamente preparati, gli artigiani locali riescono a realizzare cesti porta frutta, per decorazione,  i famosi " canestri" (quelli che una volta servivano per portare il pranzo nei campi) porta biancheria, culle per neonati. Gli artigiani locali sono insomma in grado  di realizzare qualsiasi forma e riprodurre qualsiasi oggetto solo ed esclusivamente con l'ausilio delle proprie mani. Le famiglie storicamente riconosciute come " canestrari" sono quelle dei Zagaroli e i Tedeschi, ed ancora oggi, nella contrada conosciuta per antonomasia come quella dei" canestrai" , Via Rivolta, allo Scalo, sono ancora in attività,  anziani artigiani che lavorano ancora i vimini. Tra questi, Tedeschi Giuseppe (mio padre) 83 anni, riconosciuto già nel 1970, con medaglia d'oro, quale Maestro Artigiano. 

immagine

MIO PADRE

 ANTICHI MESTIERI ROCCASECCANI

 http://blog.libero.it/ILCANESTRO/ 

 
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CRISI E SUICIDI: LA COLPA E’ DELLE BANCHE ?

Post n°4234 pubblicato il 16 Aprile 2012 da silviotedeschiDC

 

Si è vero in tempo di crisi le banche innalzano le barriere di protezione e prima di erogare un prestito o un mutuo chiedono maggiori garanzie. E’ pur vero che se da una parte la gestione del credito e parlo delle banche, riflette l’andamento dell’economia nazionale dall’altra ci sono tanti operatori del credito al consumo che bombardano gli utenti con vendite rateizzate di qualsiasi genere. Tra poco sarà possibile rateizzare anche un pranzo al ristorante o una pizza con gli amici. Il credito al consumo ha illuso molti e in virtù di una piccola rata al mese sono in tanti ad aver sottoscritto contratti con più di una società finanziaria. Per fare cosa? Per avere a casa l’ultimo modello di TV, l’ultimo telefonino, l’ultimo modello di videoregistratore, l’ultimo modello di telecamera, una macchina nuovissima, una moto nuovissima e cosi via.

Il Governo dovrebbe mettere uno stop proprio al credito al consumo, impedire cioè a chi non può, di indebitarsi. Tranne che per i lavoratori statali,  le buste paga sono ormai tutte provvisorie, esiste in Italia ancora la differenza tra lavoratore Statale e privato, nemmeno la Fornero se n’è accorta.

Superate le tre rate non pagate di un qualsiasi finanziamento anche di un euro al mese, si rischia di essere censiti. Molti non lo sanno a spesso accade che qualcuno preferisce pagare 5/6 rate tutte insieme. 

Spingere l’acceleratore sulla vendita a rate, sapendo che in Italia lo stipendio inizia ad essere una chimera è da irresponsabili. Che dire poi della Banca che manda avvisi ai clienti (tramite raccomandata) che hanno uno scoperto di conto anche di € 20,00. Che dire delle banche che protestano un povero cliente per € 100,00 rendendolo “ pregiudizievole “ per tutta la vita iscrivendolo alla Centrale Rischi della banca d’Italia.

Chi in questa fase chiede soldi alla banca non sono i soliti truffatori che in passato hanno bruciato soldi a non finire ma chi nonostante tutto vorrebbe ancora continuare a lavorare e dare posti di lavoro.

Chiudere le porte agli imprenditori che con tutta la crisi vorrebbero salvare la propria azienda oggi, significa ammazzare il lavoro autonomo, significa sacrificare la piccola impresa facendole pagare i danni procurati in passato dalle grosse multinazionali a cui sono stati concessi fidi e sconfinamenti da capogiro.

Gli imprenditori che oggi scelgono la via del suicidio sono quelli che nonostante tutto hanno una morale da difendere, hanno a cuore le sorti della propria azienda e del proprio patrimonio, l’irrigidimento delle Banche nei loro confronti è la dimostrazione che a pagare le conseguenze di uno stato di crisi cosi profondo sono sempre e soltanto i poveri fessi.

 
 
 
 
 

INVALIDI E FALSI INVALIDI

Post n°4232 pubblicato il 07 Aprile 2012 da silviotedeschiDC

Stranamente dopo aver reclamato e senza nessun avvocato, la sig.ra che doveva restituire circa 30.000,00 euro all'INPS, si vede recapitare una nuova missiva con cui l'INPS rivede la posizione e effettivamente riconosce che la stessa non deve restituire i soldi (indennità di accompagno). Può una signora effettivamente invalida, subire la prepotenza di questi signori che quando scrivono rischiano effettivamente di far prendere un infarto ai poveri anziani? Può una donna di quasi 90 anni subire la prepotenza di taluni che magari vogliono recuperare la faccia avendo elargito in passato pensioni a falsi invalidi? La prima battaglia è vinta, ne seguiranno delle altre, non bisogna mai intimorirsi e mai perdere la fiducia nemmeno di fronte al Padre Eterno quando si ha ragione.

 
 
 

INVALIDI E FALSI INVALIDI

Post n°4231 pubblicato il 06 Aprile 2012 da silviotedeschiDC

Accade anche questo in Italia e in particolar modo nella provincia di Frosinone per essere più precisi a Roccasecca (Fr). Mentre falsi invalidi continuano a percepire indennità di accompagnamento, presunti ciechi passeggiano tranquillamente per le strade, fanno spesa, guidano mezzi, c’è chi nonostante il diritto di accompagnamento gli sia stato riconosciuto dal Tribunale dopo lo svolgimento di un regolare procedimento e soltanto 5 giorni prima di essere riconosciuto addirittura cieco da apposita Commissione Medica Provinciale si vede recapitare una lettera con la quale gli viene tolta l’indennità di accompagnamento e la restituzione delle somme.

 
 
 

Azione Parkinson Ciociaria partecipa all’evento Run For Parkinson’s.

Post n°4229 pubblicato il 01 Aprile 2012 da silviotedeschiDC

 Roccasecca - 14 Aprile 2012 - ore 14:00

Madrina dell’evento la campionessa italiana dei 1500 metri:


Elisa Rea

 

 
 
 

DA DOMANI APERTO

Post n°4228 pubblicato il 30 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

 

 
 
 

CONGRESSO PROVINCIALE DEI MODERATI

Post n°4227 pubblicato il 27 Marzo 2012 da silviotedeschiDC
Foto di silviotedeschiDC

Il Congresso che andiamo a celebrare nella provincia di Frosinone è il primo passo per un Movimento come il nostro che con testardaggine e ostinazione da anni cerca di far passare il proprio messaggio politico. Pur consapevoli delle nostre dimensioni e potenzialità abbiamo sempre cercato di fare politica con passione e determinazione, consapevoli che per avere lo spazio giusto oggi, bisogna avere risorse finanziarie infinite e la essere presenti nei salotti buoni delle TV. Nonostante tutto abbiamo avuto il coraggio di fare politica tra la gente, abbiamo sempre espresso il nostro pensiero liberamente, senza padroni, senza la paura di scomodare qualcuno. Abbiamo cioè espresso il nostro pensiero liberamente ricavandosi un n piccolo spazio politico che oggi comincia a renderci il giusto merito e buoni risultati. La sfida che tutti i Dirigenti dei Moderati hanno accetto è stata quella di abbracciare una fede politica che come all’inizio ancora oggi non garantisce “privilegi” una sfida che comporta altresì esborso di denaro dalla propria tasca, impegno del proprio tempo libero insomma più rinunce che benefici. Tanti giovani, tanti amici ci hanno seguito perché come noi, convinti che la politica, quella vera, va fatta dal basso, confrontandosi con i problemi quotidiani e magari subendo spesso e volentieri attacchi, accuse, offese e forse lo sfogo di chi è abituato a vivere la politica agevolmente traendone magari solo benefici. Lentamente e con tanta passione abbiamo raggiunto obiettivi importanti, ci siamo spesi lealmente per quelle persone che meritavano il nostro appoggio, quelle coalizioni che più erano vicine ai nostri ideali e obiettivi. Oggi il Movimento è in grado di celebrare i primi Congressi provinciali, un passaggio politico importante perché vuol dire che il Movimento sta crescendo veramente, vuol dire che le persone che credono in noi aumentano e ovvio che il passaggio per un congresso è segno di democrazia all’interno del nostro movimento. Dopo Frosinone seguirà il Congresso di Roma e ci auguriamo quello regionale. In quel caso vuol dire che avremo raggiunto un obiettivo importante, quello cioè di aver superato il confine comunale e/o intercomunale.  Ci avviamo a vivere una fase politica sicuramente molto più impegnativa ma che deve essere per tutti, motivo di vanto per i risultati raggiunti. Non nascondo la commozione per quanto sin qui fatto, quello che era un giocattolo nato per gioco, inizia a essere uno strumento politico importante, non a caso l’interesse per il nostro movimento cresce. Voglio trasmettere a tutti i partecipanti al Congresso e quanti vorranno intervenire la mia emozione, insieme siamo riusciti a formare una classe politica che fino a ieri era indifferente alla politica, un gruppo di amici che con coraggio stanno giorno per giorno conoscendo il difficoltoso mondo della politica e forse la loro verginità politica gli consente di affrontare le problematiche con quel distacco necessario alla politica stessa. In questo momento di difficoltà economica e politica nazionale dove la vecchia classe politica ha delegato tecnici, c’è bisogno di un ricambio generazionale, c’è bisogno di nuova linfa, di nuove risorse e volti nuovi. Noi stiamo dando il nostro contributo, ci auguriamo che il in futuro l’Italia possa riappropriarsi del proprio ruolo di protagonista in Europa passando per un ricambio generazionale ormai auspicato da tutti. Buon congresso e soprattutto buona Pasqua a tutti.

 

 
 
 

Rimborsi Enel per la neve: ecco come stanno le cose...

Post n°4226 pubblicato il 21 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Enel ha avviato una serie di affissioni pubbliche, presso i comuni colpiti dalle eccezionali nevicate del mese di febbraio, per chiarire ogni dubbio sui rimborsi automatici previsti a seguito dell'emergenza meteo, anche e soprattutto in provincia di Frosinone. Ecco cosa bisogna fare [DAL SITO DIMMIDIPIU']

 

 
 
 

LA CRESCITA NON PASSA PER LA DIETROLOGIA

Post n°4225 pubblicato il 21 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Mi dispiace dissentire e sicuramente mi prenderò un sacco d’insulti ma sinceramente non riesco a capire e comprendere l'atteggiamento di chi (sindacalisti e politici) pensano ancora che stiamo negli anni 60 o nel 68, anni in cui la lotta era qualcosa di sensato. Oggi, proprio quelli che per anni si sono divertiti a difendere anche pretesti, pensano ancora di movimentare le piazze, i giovani, i lavoratori ma non sanno che viviamo un momento di crisi latente, che si sente sulla propria pelle. Insistere ancora con le ideologie, dopo che il disastro è stato fatto, non serve più a nulla né tantomeno difendere steccati ideologici che, stando all'attualità, hanno prodotto solo danni. Di fatto si parla di tutto tranne che di ripresa, di crescita e di sviluppo. Per caso la crescita passa pensando solo ai lavoratori che hanno alle spalle già diversi anni di contributi? Ai giovani chi ci pensa? Chi pensa a chi dovrebbe dare loro, lavoro? Finito il tempo del posto statale, ad assumersi la responsabilità di dare lavoro saranno ancora le piccole imprese. Chi le difende? Il Padre Eterno forse? Continuate pure a citare politici storici e a utilizzare aforismi di vecchi Statisti, intanto la nave affonda e non c’è Schettino che tenga per farla rimanere almeno incantata.

 
 
 

Addio a Tonino Guerra morto oggi all'età di 92 anni.

Post n°4224 pubblicato il 21 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

 

 

 
 
 

VERGOGNA

Post n°4223 pubblicato il 21 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

      Le lettere tra Parolisi e l'amante? Una stronzata unica, potrebbero andare a Zelig entrambe. Più ignoranti di così si muore. Povera giustizia che deve interessarsi di personaggi che non vedono l'ora di andare nei salotti di Vespa, Panicucci, D'Urso. Scrivono perche sanno di essere letti. Sottocultura, stupidita, esibizionismo, falsità, potrei andare avanti per ore ma non voglio dedicare a questi stronzi ulteriori parole.

 
 
 

OGGI E' SAN GIUSEPPE

Post n°4222 pubblicato il 19 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Auguri a tutti i Giuseppe, Giuseppa, GIuseppina, Pina, Pino e in particolare a mio padre, mio nipote e mia suocera.

 

 
 
 

1° TROFEO SAN TOMMASO ORGANIZZATO DA ROCCASECCA BIKE

Post n°4221 pubblicato il 19 Marzo 2012 da silviotedeschiDC
 
Tag: EVENTI

Bellissima manifestazione sportiva quella di ieri a Roccasecca. Oltre 150 ciclisti si sono dati appuntamento a Roccasecca Scalo per il 1° evento organizzato dall'Associazione Roccasecca Bike presieduta dall'amico Folco Iacovella. Tutto perfetto, spettacolo garantito, grande partecipazione di pubblico. Il mio vivo apprezzamento a Folco e gli iscritti dell'Associazione che hanno saputo regalare ai roccaseccani una giornata di sport indimenticabile che ha coinvolto anche chi non è appassionato del ciclismo.

 

 
 
 

RICORDO DI ALDO MORO

Post n°4220 pubblicato il 16 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo da appartenenti al gruppo terrorista denominato Brigate Rosse.

 
 
 

MODERATI A CONGRESSO

Post n°4219 pubblicato il 13 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

 
 
 

Conferimento Onorificenza San Tommaso d’Aquino alla Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino "Angelicum"

Post n°4218 pubblicato il 12 Marzo 2012 da silviotedeschiDC
 
Tag: EVENTI

 

Conferimento Onorificenza San Tommaso d’Aquino alla Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino "Angelicum"
11 Marzo 2012

 
 
 

RICEVO E PUBBLICO LO SFOGO DI UN CONCITTADINO DI ROCCASECCA IN VISITA A SAN TOMMASO.

Post n°4217 pubblicato il 08 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Caro Silvio, ti scrivo alcune mie impressioni su quanto ho osservato questa mattina al castello di San Tommaso. Ti saluto distintamente. E.C.

 

SAN TOMMASO THE DAY AFTHER

Ieri in occasione della festività di San Tommaso mi sono recato come tantissimi altri devoti presso la Chiesa dell’Annunziata, dove ho assistito alla funzione religiosa e alla processione del nostro Dottore Angelico Tommaso, Patrono della mia amata terra. Non nascondo la mia commozione nel rivivere momenti che ormai facevano parte solo dei miei ricordi. A causa della mia lontananza da Roccasecca, da oltre 25 anni nel giorno della festa di San Tommaso, faccio coincidere la visita ai miei familiari con l'evento religioso, così ho prenotato un volo Malpensa / Fiumicino il giorno precedente per essere presente la mattina della festa. Sono rimasto sorpreso e nello stesso tempo felice dell’alta affluenza dei credenti e delle autorità politiche e religiose, segno che San Tommaso è amato da tutti e rappresenta una forte entità religiosa nel nostro territorio. La mattina seguente, spinto dal desiderio di andare a visitare il Castello di San Tommaso e i suoi ruderi, sono tornato di nuovo e abbandonata la macchina in prossimità della fontana, ho iniziato a percorrere il sentiero seguendo le indicazioni e il percorso ben realizzato in legno. Giunto sul posto sono rimasto esterrefatto da ciò che i miei occhi stavano vedendo. All’interno delle mura perimetrali del Castello c'era la presenza di rifiuti di vario genere: bottiglie di vetro e di plastica, sacchi pieni di rifiuti abbandonati, rimanenze di cibo, posate di plastica etc etc. Non capsico come si possa deturpare un suolo così importante e storico come quello ove visse San Tommaso in nome proprio di lui stesso. Com'è possibile coniugare un evento così importante dal punto di vista cattolico,  culturale e turistico con uno scempio fatto alla memoria del nostro amatissimo Santo?    Mi chiedo se era il caso di impiegare personale volontario per prevenire questi gesti di inciviltà tutelando ovviamente l’ambiente e l’immenso valore monumentale che il sito offre ai visitatori. Penso che anche le autorità presenti, si siano rese conto di tale situazione e mi auguro che il loro impegno sia quello di evitare il ripetersi di circostanze simili che invece di avvicinare turisti e fedeli rischiano di allontanarli. 

 

 
 
 

ROCCASECCA FESTEGGIA SAN TOMMASO

Post n°4216 pubblicato il 07 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

 
 
 

CHE FINE FARA' LA MUSICA

Post n°4215 pubblicato il 05 Marzo 2012 da silviotedeschiDC

Con la morte di Lucio Dalla ho iniziato a percepire la fine della musica d’autore italiana.  Ormai ultrasessantenni i cantautori italiani capito devono continuare ancora a lavorare per mantenere alto quel patrimonio culturale e artistico che negli anni è servito a mantenere alto il nome dell’Italia anche all’estero. Dopo di loro il nulla, oggi non esistono giovani cantautori capaci di scrivere una nuova epoca, di continuare la storia. Solo e soltanto apparizioni TV, progetti commerciali che si dissolvono nel tempo. La musica italiana che negli anni passati ha potuto godersi vere e proprie perle, rischia in futuro di imbattersi in “ cantanti “ capaci di recitare e cantare solo canzonette. Non esiste un laboratorio musicale in grado di tirare fuori nuove emozioni, nuove poesie. Siamo nell’era del prodotto usa e getta ma per i buongustai non rimane che ricorrere ancora una volta al passato godendosi momenti meravigliosi che difficilmente potranno tornare.

 
 
 
 
 
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FIGLI ILLUSTRI DI ROCCASECCA

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SEVERINO GAZZELLONI

Severino nasce il 5 gennaio 1919 nel comune di Roccasecca da una famiglia modesta: il padre faceva il sarto ed il resto della famiglia si dedicava alla vendita del pane e alla gestione della drogheria. Nessuno in famiglia era musicista di professione, anche se il padre, nel tempo libero, suonava l'ottavino nella banda del paese e il nonno era organista nella chiesa di Santa Margherita di Roccasecca. Severino comincio gli studi musicali molto giovane, all'etàdi sette anni. (Severino Gazzelloni nelle sue interviste teneva molto a raccontare l'episodio che lo indusse a studiare il flauto. "La sera spesso aiutavo mio padre nel suo lavoro e una di quelle sere mio padre era arrivato a casa con una radio, una delle prime radio che si vedevano in paese. Tagliando e cucendo ascoltammo una trasmissione: Mozart, Concerto in sol minore per  flauto ed orchestra, con l'Orchestra Filarmonica di Berlino diretta da Furtwangler. Fu un colpo di fulmine. La mattina dopo comincia a studiare musica".)

 

FIGLI ILLUSTRI DI ROCCASECCA

FRANCO FAVA

con il N. 3

Se nella filosofia e nella teologia è stato S. Tommaso a rendere celebre Roccasecca e nella musica Gazzelloni, nello sport il paese ha trovato un grande campione in Franco Fava, un atleta di valore assoluto che ha toccato i vertici delle classifiche mondiali dell'atletica leggera negli anni '70. Nato a Roccasecca il 3 settembre 1952, Fava ha dominato in Italia in tutte le discipline di fondo, dai 3.000 m. in su. 
Quarto agli Europei di Roma del 1974, per 4 volte consecutive campione italiano dei 3.000 siepi (dal '72 al '75).
Ha partecipato a due Olimpiadi, Monaco 1972 e Montreal 1976 dove colse un prestigioso ottavo posto nella maratona, diventata, nel frattempo, la sua specialità. E' stato record-man italiano sulle distanze dei 3.000, 5.000, 10.000 e sui 3.000 siepi.
Terminata la carriera agonistica si è dedicato con successo al giornalismo e alla fotografia, divenendo collaboratore di testate come il "Corriere della Sera" e il "Corriere delle Sport". 

 

LA CITTA' DI ROCCASECCA

 

 La storia di Roccasecca è profondamente legata alla sua posizione geografica: il paese è infatti posto all'ingressso di due gole che danno accesso alla Valle di Comino ed è sovrastato dal monte Asprano che con i suoi 553 metri d'altezza permette di controllare facilmente l'ampia Valle del Liri. Durante la preistoria si sa con certezza che vi furono diversi stanziamenti nel territorio di Roccasecca; del più importante ci rimangono resti di mura perimetrali, e seducente è l'ipotesi che si tratti della famosa Duronia ricercata tante volte dagli archeologi. Roccasecca è per secoli solo un comodo punto di passaggio per gli eserciti che passavano il fiume Melfa, sul quale furono costruiti, probabilmente già in epoca romana, tre ponti di cui sono visibili ancora oggi alcune tracce, ma nel Medioevo ha il suo vero sviluppo come comunità. Infatti quando si parla di Roccasecca e della sua storia il pensiero va subito a San Tommaso ed ai fasti del suo castello, importante baluardo difensivo posto nel 994 dall'abate Mansone a difesa del monastero di Montecassino, distante solo pochi chilometri. L'abate mette a capo della rocca fortificata un ramo collaterale della famiglia dei Conti D'Aquino, che fra alterne vicende e numerose battaglie (come era nel costume dell'epoca) regneranno per secoli sul paese. Dopo il 1550 alcuni abitanti della rocca scendono a valle dando origine all'attuale Roccasecca Centro, al Castello ed a Caprile. Nei secoli che seguono gli abitanti di Roccasecca vedono avvicendarsi al potere del loro castello gli Angioini, lo Stato Pontificio, gli Aragonesi, a seconda del Signore che domina in quel momento la Valle del Liri. É solo nel 1583 che Roccasecca acquista un po' di pace e di serenità: viene infatti venduta dei Conti D'Aquino al duca di Sora Giacomo Boncompagni che ne fa un suo feudo. Un secolo più tardi Roccasecca cade come tutta l'Italia meridionale sotto il giogo degli spagnoli; la vita del paese nei due secoli che seguono è alquanto grama: nel Settecento malattie, siccità e un'eccessiva pressione fiscale riducono drasticamente il numero degli abitanti. Nell'Ottocento si diffondono, nel paese, oltre agli ideali di libertà portati da Napoleone e dagli echi della rivoluzione francese, la Carboneria ed il brigantaggio. Dopo il 1860, con l'Unità d'Italia e con la costruzione della ferrovia Roma-Napoli, la situazione sociale cambia, ma molti roccaseccani emigrano per cercare lavoro al Nord o all'estero. L'economia e la vita del paese rimangono invariate anche durante i primi anni del Novecento, fino all'inizio della II Guerra Mondiale. Ha inizio uno dei periodi più oscuri della storia del paese, che deve pagare un tremendo tributo in vite umane e subire una profonda distruzione. É scelto per la sua posizione, per la presenza della stazione ferroviaria e per il ponte sul fiume Melfa, come quartier generale del XIV Panzerkorps e del generale Frido Von Senger und Etterlin. Ma l'importanza strategica si rivela fonte di vessazioni per Roccasecca, che dovette subire durissimi e continui bombardamenti da parte degli Alleati, culminati con il tremendo attacco alla stazione ferroviaria del 13 ottobre 1943. Dopo la guerra, i lunghi anni della povertà e della ricostruzione, poi il boom economico, la nascita delgli stabilimenti industriali, lo sviluppo del paese intorno alla ricostruita stazione ferroviaria, sempre nella certezza di lottare per costruire un domani migliore. Il 14 settembre 1974 Roccasecca riceve, in occasione del VII centenario della Morte di San Tommaso, la visita del Santo Padre Paolo VI.

 

IMMAGINI DI ROCCASECCA

 

 

 

 

LA FONTANA

Roccasecca ha festeggiato nel 1994 la ricorrenza dei mille anni della sua fondazione. Nel tardo periodo imperiale dell'Epoca Romana sorse il più antico centro abitato di Roccasecca nella zona compresa tra le attuali contrade di Campo Minonno, S. Vito e Tore. Questo insediamento chiamato Melfel si sviluppò durante il terzo secolo d.C. sulla direttrice della Via latina e visse sino alla fine dell'Impero Romano.

L
e campagne di Roccasecca, pertanto, sono ricche di reperti archeologici la cui raccolta purtroppo non ha mai trovato adeguata cura.

Attualmente Roccasecca è divisa in varie frazioni: il centro, lo Scalo che sono le maggiori, il Castello, Caprile, S. Vito. Il centro storico è situato nella zona collinare, mentre gli insediamenti più recenti hanno occupato la piana sottostante. Lasciando la parte abitata del borgo è possibile ammirare la Chiesa di San Tommaso costruita nella prima metà del secolo XIV, completamente restaurata, le mura del vecchio castello, la caratteristica forma cilindrica di un'altra fortificazione detta "Il Cannone". Inoltre, tra gli edifici da non perdere ricordiamo la Chiesa dell'Annunziata al Castello , con il dipinto di Francesco De Mura (1696-1782); la Chiesa di S. Maria delle Grazie , di stile romanico; la Chiesa rupestre di S. Angelo, che conserva opere pittoriche di indubbio valore; il Santuario dello Spirito Santo.

 
 
 

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