Creato da claudia79 il 29/03/2006

TERRE DI CONFINE

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Morti bianche, la strage dei dimenticati!

Post n°56 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da claudia79

Ogni giorno accendo la televisione ed un dolore acuto si riaccende dentro di me. Forse non tutti provano quello che provo io quando sento che un altro lavoratore è deceduto a causa della mancanza di sicurezza sul proprio posto di lavoro.

Ogni tanto, quando ci scappa, torna in evidenza (in maniera ipocrita) la drammatica situazione delle “Morti Bianche” o per meglio dire la morte per infortuni sul lavoro, evidenziando sempre più dati preoccupanti che si registrano in Italia.

Eppure non si fa nulla per aumentare i controlli sulla gestione della sicurezza negli ambienti lavorativi.

E bisogna anche ricordare tutte quelle persone vittime di incidenti che sono costretti a vivere una vita da disabili! E le famiglie??? Dove mettiamo quei familiari che sono “morti” con il loro caro, perché mai nessuno glielo potrà mai restituire???

So benissimo cosa vivono le famiglie coinvolte da queste situazioni, sono due anni che io e  i miei cari ci domandiamo perché non si faccia nulla per aumentare i controlli, perché bisogna leggere e sentire ogni giorno che un altro lavoratore è morto mentre svolgeva il suo lavoro.

Io ho perso un papà così, l’ho visto uscire da casa e non l’ho più riabbracciato. Il suo corpo ci è stato restituito in una bara ed ancora oggi  ho una rabbia dentro che credo mai nessuno potrà spegnere. Ho rabbia perché sicuramente si poteva evitare, perché se si fossero rispettate le norme di sicurezza, sicuramente ora sarebbe qui con noi. Avrebbe potuto assistere ai nostri cambiamenti, di me e mio fratello, sarebbe potuto invecchiare con mia madre…avrebbe potuto fare ancora tante cose, visto che era giovane. Eppure per colpa di altri, lui non c’è più. Dove sta il DIRITTO ALLA VITA???

Il nostro dolore non potrà mai esaurirsi finché vedremo ancora così tante morti bianche.

Nonostante gli accorati appelli e gli slogan da telegiornale, la carneficina continua come e più di prima.

Le morti vengono sbandierate, giustamente, in televisione, fanno cronaca, ma nessuno fa niente. Se ne parla, parla, parla… ma alla fine la situazione non cambia. Ma cosa bisogna fare per fare rispettare i nostri DIRITTI??

Per me e i miei cari ci sarà giustizia quando ci accorgeremo che la morte del nostro caro sarà valsa qualcosa, quando veramente si vedrà un cambiamento radicale.

Ma quando finalmente le persone potranno lavorare in luoghi sicuri e sotto un vigile e continuo controllo da parte delle istituzioni?? Io ho smesso di sperare, ma continuo ad urlare contro coloro che guardano, commentano, ma non fanno nulla! Ipocrisia, ipocrisia, e ancora ipocrisia…Ministri che parlano, vanno a fare visita ai familiari dei deceduti, fingono di essere addolorati, ma alla fine dimenticano e si preoccupano solo di fare la bella vita, di guadagnare bene e di curare il loro benessere.

Ma far politica non significa occupare una posizione privilegiata, ma perseguire gli interessi e il benessere dei propri cittadini!!! E quindi…saper combattere per i DIRITTI UMANI !!!

Per chi magari se ne fosse dimenticato…ho ripreso alcuni articoli della Costituzione Italiana:

                                        

Art. 1.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro

Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società

Art. 35.

La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.

Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

Ve le ho copiate solo per farvi riflettere…NOI ABBIAMO DIRITTO AL LAVORO E ALLA TUTELA DELLE CONDIZIONI CHE RENDANO EFFETTIVO QUESTO DIRITTO . Siamo esseri umani, e il diritto alla vita è inviolabile.

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Commenti al Post:
Manako
Manako il 11/12/07 alle 10:59 via WEB
Ieri sera ho visto quel padre disperato alla tv e la cosa mi ha fatto veramente male.
Ho pensato subito a quanto devono aver colpito te quelle immagini, tu che hai vissuto quella disperazione: purtroppo di lavoro si è morti, si muore e si morirà sempre. Stiamo a lavoro molte ore al giorno e spesso affrontiamo sul lavoro le situazioni più a rischio della giornata.
La disgrazia inevitabile o fortuita possono essere tollerati, ma quando la morte è causata anche da colpevoli ben chiari, non ci deve essere pietà per i colpevoli. Non si possono avere gli estintori vuoti dove l'olio convive con temperature altissime e le fiamme possono divampare da un momento all'altro: bisogna capire chi e come ha permesso questa vergogna e fargliela pagare. Solo così chi deve tutelare la sicurezza sarà incoraggiato ad operare come si deve; altrimenti prevarrà sempre la triste logica del risparmio e del profitto sulla pelle dei poveri operai
 
guapa1000
guapa1000 il 11/12/07 alle 14:27 via WEB
Mi spiace Claudia davvero per quello che è capitato alla tua famiglia. Concordo con te che si dovrebbe lavorare con delle sicurezze, in tutti i sensi, ma credo che finchè certi lavoratori, pur di portare a casa la pagnotta, anche essendo consapevoli acconsentano a lavorare in un certo modo, il sistema nn cambierà.
 
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