Un blog creato da UMANORIFIUTO il 22/05/2008

DISCARICA UMANA

Siamo la generazione USA & GETTA, sepolta e contaminata dalle nostre scelte

 
 
 
 
 
 

VIDEO DISCARICA UMANA CIRCO MASSIMO

Il 16 maggio 2008 dei ragazzi romani si sono incontrati per scattare una fotografia che possa appassionare la popolazione all'argomanto "Gestione dei rifiuti". Manifestazione social-artistica ispirata all'emergenza Malagrotta. Infatti la discarica più grande d'Europa è fuori legge da due anni, i rifiuti aumentano e si pensa ancora di risolvere con gli inceneritori, anzichè con la raccolta differenziata e il riciclo.

 
 
 
 
 
 
 

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MONTANARI FOR EVER

Post n°16 pubblicato il 20 Giugno 2008 da UMANORIFIUTO
 
Tag: NOTIZIE

Domenica 15 giugno 2008
Il Prof. Montanari demolisce l'inceneritore di Marrazzo & Cerroni

Confermate le motivazioni delle due VIA (Valutazioni Impatto Ambientale) negative

Conferenza del Prof. Montanari direttamente nella zona di Roncigliano, a pochi metri dal luogo dove Cerroni & Marrazzo vogliono costruire l'inceneritore più grande del mondo.


L'oratorio della parrocchia di Roncigliano non è riuscito a contenere l'eccezionale partecipazione: la maggior parte dei cittadini ha seguito l'incontro dall'esterno del locale.

Assenti, come al solito, Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali, in tutt'altre faccende affaccendati.

Il Prof. Montanari ha illustrato le sue teorie alla Camera dei Lord, ma non avuto l'opportunità di spiegare ai Sindaci dei Castelli Romani i pericolosi effetti dell'incenerimento sull'aria, sull'acqua, sui terreni, sulle colture, sulla salute degli animali e delle persone, sulle modificazioni del DNA.

Il Prof. Montanari, nelle tre ore di intervento, ha esposto le sue scoperte in tema di nanoparticelle e i devastanti danni che queste possono portare in termini sanitari.

"L'incenerimento è la tecnica più pericolosa per trattare i rifiuti".

Il Prof. Montanari ha spiegato che, in un processo di incenerimento, maggiore è la temperatura cui vengono bruciati i rifiuti, minore è la diossina prodotta, ma maggiore è la quantità di nanoparticelle emesse.

Bruciare una tonnellata di rifiuti ci regala:
Una tonnellata di fumi,
300 kg di ceneri "solide" inerti (rifiuti speciali da smaltire in discarica),
30 kg di ceneri volanti,
25 kg di gesso,
650 kg di acqua di scarico.
Fonte: Greenpeace

L'aria non sarà più la stessa!!!

Il Prof. Montanari ha sostenuto che i fumi prodotti dall'inceneritore, carichi di nanoparticelle e di diossina, si spargeranno nell'aria per decine di chilometri, contaminando tutta l'area dei Castelli Romani. Molto pericoloso è anche l'utilizzo del carbone.

Con riferimento alla qualità dell'aria, la VIA della Regione Lazio afferma che "il Comune di Albano è incluso nell'elenco che individua i Comuni nei quali i valori degli inquinanti (PM10) sono superiori ai limiti previsti e per i quali devono essere proposti dei piani di azione".

In merito all'utilizzo nella combustione del carbon coke, la VIA della Provincia di Roma sembra essere stata scritta dal Prof. Montanari: "Le temperature raggiunte sono soprattutto conseguenti all'utilizzo del carbon coke per il quale lo studio di impatto non prevede misure di attenzione sia per quanto riguarda lo stoccaggio che il trattamento delle emissioni. Tale materiale produce grandi quantità di polveri, invece stranamente assenti nelle emissioni del gassificatore proposto. Problemi analoghi riguardano l'anidride solforosa ed eventuali sostanze radioattive, tipiche del coke".

Il terreno non sarà più quello di prima!!!

L'inceneritore di Roncigliano è un ecomostro in grado di trattare 227mila tonnellate di
rifiuti all'anno, che emette nell'aria nanoparticelle, diossine, ossido di carbonio e di azoto, anitride solforosa.

Le diossine degradano dopo decenni, si accumuleranno nel territorio circostante, sull'erba, sulle olive, sulle viti delle zone a D.O.C. Colli Albani e arriveranno a noi.

Il Prof. Montanari ha ricordato che tutte le colture di Vienna, a causa della presenza di un inceneritore, hanno perso la denominazione DOC.

Confermata, quindi, la VIA della Regione che afferma: "l'intorno è caratterizzato da colture di vite che per effetto delle variazioni meteorologiche verrebbero soggette a trasformazioni della qualità dell'umidità e delle pioggie, che in combinazione con le emissioni dell'impianto, comprometterebbero la qualità del raccolto".

A rischio sono, quindi, i prodotti tipici dei Castelli Romani, in particolare i vini DOC dei Castelli.

In pratica, Marrazzo con l'inceneritore vuole distruggere l'80% dei vini DOC della Regione Lazio.

In merito, sempre la VIA della Regione Lazio che afferma: "l'intervento proposto ricade in un'area destinata dal vigente PRG di Albano a zona agricola, mentre ai fini della classificazione paesistica di cui al PTP n. 9 - Ambito Territoriale dei Castelli Romani la zona risulta Zona 3 - Zone agricole con rilevante valore paesistico ed ambientale".

A conferma, anche la VIA della Provincia di Roma sottolinea che "per quanto riguarda l'ubicazione dell'impianto , quest'ultima risulterebbe interessare un'area così detta AGRICOLA DI PREGIO".

Gli effetti devastanti sulla salute pubblica!!!

Il Prof. Montanari ha nuovamente sfidato il Prof. Veronesi a un confronto pubblico sugli effetti degli inceneritori sulla salute.

Decine di studi confermano ormai la correlazione tra presenza di inceneritori sul territorio e aumento delle malattie cancerogene.

Il Prof. Montanari ha ricordato che l'ultima ricerca, resa pubblica il 3 aprile 2008 dall'istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, afferma che nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 23 per cento.

L'inceneritore ci ruberà anche l'acqua!!!

Bruciare 227mila tonnellate di rifiuti ci regalerà:
227mila tonnellate di fumi,
68mila tonnellate di ceneri "solide" inerti (rifiuti speciali da smaltire in discarica),
6.810 tonnellate di ceneri volanti,
5.675 tonnellate di gesso,
148mila tonnellate di acqua di scarico.
Fonte: elaborazione su dati Greenpeace

L'inceneritore ha bisogno di acqua, di tanta acqua.

In merito agli aspetti idrogeologici la VIA della Regione Lazio puntualizza che:
· "L'opera ricade nell'ambito delle Aree Critiche come perimetrate ai sensi dell'art. 5 LR 1 dicembre 2000, n. 30";
· "Il progetto, prevedendo un approvvigionamento idrico da un nuovo pozzo nonché l'impermeabilizzazio ne di un'ampia superficie determina un aggravio dell'emungimento della risorsa idrica e un'alterazione di ricarica della falda con una diminuzione dell'infiltrazione efficace".

In merito agli aspetti idrogeologici la VIA della Provincia di Roma afferma che:
· "Per quanto riguarda l'utilizzo di acqua, ne risulterebbe un consumo totale di 450 tonnellate al giorno (ndr: 164.250 tonnellate di acqua l'anno) in contrapposizione a quanto previsto dalle norme sulle AREE CRITICHE che vietano ogni possibile nuova captazione (l'area in questione è un'area critica)";
· "D'altro canto è ben nota la carenza idrica della zona, dove le acque per uso idropotabile presentano numerosi problemi sia qualitativi che quantitativi" .
· "Alcuni studi recenti portati avanti dall'Università di Roma 3 indicherebbero i prelievi di Cecchina, Pavona, Pomezia, ecc., quali principali responsabili dell'abbassamento della falda idrica dei castelli con dirette implicazioni sull'annoso problema dell'abbassamento del livello delle acque del Lago di Castelgandolfo" .

L'inceneritore mette a rischio anche il Lago di Castelgandolfo! !!

Marrazzo sta dando l'estrema unzione ai Castelli Romani

Cerroni vorrebbe inaugurare l'inceneritore più grande del mondo con un intervento del Papa.

In effetti, se l'inceneritore verrà realizzato, il Papa potrebbe venire a dare l'estrema unzione a questo territorio e alla sua popolazione.

E' tempo di prendere i forconi!!!

Non possiamo bruciare il nostro futuro, quello del nostro territorio, quello dei nostri figli.

Contro la proposta di Marrazzo & Cerroni, tutti in Regione il 20 e il 24 giugno 2008.

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