EPOCHE'

L'amica Magicapenna, mi scrive di non condividere questo post. Sì, posso capirla, perchè effettivamente tutta la migrazione clandestina e maggiormente sfruttata si ferma principalmente al Sud che si trova costretto ad affrontare e fronteggiare, oltre ai mille problemi legati alla mai risolta "questione meridionale", alla latitanza dello Stato e alla tracotanza delle varie mafie, anche la "guerra tra poveri" che si genera in queste circostanze. Nessuno può negare i tuoi sentimenti e la tua indignazione. Forse la cosa su cui dobbiamo - a mio parere - riflettere e imparare a discernere è cosa significhi fratellanza, giustizia e legalità. Una società che si possa davvero definire tale è quella in cui prima di tutto si trattano le persone come tali e non come bestie e immediatamente dopo alle persone - tutte - si chiede rispetto dell'altro, delle leggi, delle tradizioni, si garantisce alle persone - tutte - i propri diritti e si richiedono alle persone - tutte - i propri doveri. Purtroppo però ad ogni diritto umano, sociale, religioso e politico violato o negato, viene automaticamente a decadere la volontà di mantenere solo il senso del dovere, soprattutto nelle persone più inconsapevoli o più bisognose. Grazie Magicapenna.

Quando in altre parti d'Italia bruciano barboni (frutto d'ingiustizie e povertà sociali primarie fonti del degrado e della lesione dei diritti umani),quando si tollerano sfuttamento di cinesi stipati nei sotterranei o la prostituzione e la vendita delle schiave straniere o spariscono bambini dediti all'accattonaggio, si criminalizza il luogo e la gente che ci vive? Rosarno sa come si vive nella pace e nella giustizia come altrove!

Credo che la miglior risposta sia la poesia di Adriano Sofri che ho appena pubblicato. Sono certa Lia di quello che dici. Il problema non è Rosarno e posso solo immaginare come stiate vivendo questi momenti e questi eventi.