In Compagnia del tè

Pensieri sulle nuvole

"Se fossi vento verrei da te

e ti soffierei dolci parole

Se fossi mare ti cullerei sulle onde

tra mille gocce smeraldo

Se fossi tempesta ti nasconderei

in un angolo di quiete

Se fossi frutta mi farei

morsicare da te ..."

Raci (da Sputi nel vento)

Milioni di vittime

Nel  nulla

il pensiero della casa

la speranza di

tornare

Piccola, flebile

come un minuscolo veliero

sulle onde tempestose

Ah quanti forni

crematoi

camere a gas

colline di corpi

Non s’ode il lamento

delle teste rapate

dei nudi rivestiti di stracci

Gli aguzzini sono qui

tra zoccoli di legno

e tombe gigantesche

Vacilla la memoria

sfuocati i ricordi

anonime le parole

La verità abortisce

scolorata dalla

Menzogna

(Raci) 

Merda soffocante

E' morta nell'attesa del suo medico

in fila per una risposta al dolore

atroce.

E' tornata lì, alla partenza, di nuovo,

dopo il peregrinare negli Ospedali

sul finire di un anno triste e misero

Nessun esame, nessuna indagine

clamori di festa e di vergogne

E' morta uccisa dal nostro silenzio

nell'assordante plauso dei media

sulle gesta di scienziati di parte

per uomini illustri e  noti

I piccoli fiori non ballano più

ciondolano per il fetore.

Raci

(Giovane insegnante, 34 anni, morta

in ambulatorio dopo due dimissioni

al pronto soccorso, 30 Gennaio)

PENSIERINO PER NATALE

 Morire di freddo

nella solitudine

e nel silenzio.

Sì, si può.

Morire assiderati

nell'indifferenza

più assoluta.

Sì, si può.

Morire con sei euro

in tasca ed un libro

per compagnia.

Sì, si può.

Morire a due passi

dal "salotto buono"

di Torino sotto i cartoni

ed i bagliori di luce.

Sì, si può.

Togliere una pallina

all'albero,

lanciarla verso il cielo

o appenderla come

stella d’amore.

Certo che si può.

E se non basta

lanciamole tutte

sarà un natale diverso.

Raci

Sguardi

Da queste dune di un isola lontana

in quel lento spostarsi della sabbia

tra il rumore delle onde e l’odore

dei gigli marini

ho affidato al maestrale gentili parole

d’amore

Con gli occhi posati all’orizzonte

sei lì, dove finisce la marea

come un veliero nelle secche

ad aspettare i messaggi del cuore

unica speranza di vita in un mondo

che muore.

Raci