Creato da Gioiasole il 24/11/2006

Funambola

Il segreto per andare avanti è iniziare (S. Berger)

 

 

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Work in progress

Post n°22 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da Gioiasole

Non sempre i cambiamenti sono facili. Quando certi avvenimenti ti portano a riconsiderare il tuo stile di vita, nonché il tuo modo di vedere le cose e di approcciarti ad esse, è inevitabile che qualcosa si scuota. Magari anche solo in superficie. Ma non tutti sono in grado di adeguarsi ai cambiamenti, senza scomporsi nel dover rinunciare agli schemi abituali e senza sentirsi scalfiti nelle proprie sicurezze. E, quando questo accade, la conseguente perdita dei punti di riferimento può indurre ad una mancanza di fiducia nelle proprie capacità e possibilità. In una parola, si diventa insicuri. Trovo invidiabile, in alcune persone, l’abilità di reinventarsi nelle nuove situazioni, di usare addirittura a proprio vantaggio le mutate circostanze, senza comunque ‘perdersi’ di vista. È quello che chiamo “avere successo nella vita”: evolversi nel naturale evolversi delle cose. Perché se da un lato ci sono persone fortemente conservatrici, legate al passato ed ai propri vecchi schemi e che non cambierebbero di una virgola la propria esistenza, aggrappate come cozze ad una vita di routine ben costruita, dall’altra si muovono quelle figure che io definisco trascendentali, i ‘mutanti’, sempre in movimento, abili a cambiar casa e lavoro con la tranquilla semplicità di un navigante su internet e che sembrano patire meno il distacco da luoghi e persone care. Queste ultime le vedo – le ho viste – capaci di rifarsi una vita (professionale e sentimentale) nel giro di poche settimane, alcune addirittura nel giro di pochi giorni. Ma come fanno? Per decidere di cambiare posto di lavoro – va bene che non è una cosa facile – sto sudando le proverbiali sette camicie, ne parlo spesso con chi mi è più vicino, a volte – quando sembrava che fosse lì lì per verifi-carsi – non ci ho dormito la notte. Allo stesso modo si può aver timore nell’intraprendere una nuova relazione, vivendo i sentimenti imprigionati da antiche paure, o nel cambiare città di residenza. Ed ecco farsi avanti i più mortificanti smarrimenti dell’animo umano: scarsa autostima, timore di essere inadeguati e/o respinti, paura delle critiche o di non essere all’altezza delle aspettative altrui. Si assumono, insomma, cattive abitudini nei confronti del proprio io, fino ad arrivare a zittire la propria voce interiore che, bontà sua, sa benissimo che non si è proprio da buttar via. È innegabile che al mondo ci sono anche persone come me, che pur anelando al cambiamento, in realtà lo temono. Perché per volgersi a cambiare non basta la predisposizione di spirito, ma è necessaria anche e soprattutto una certa leggerez-za e, perché no, anche la capacità di credere ai propri sogni.

Immagine presa da:latrudy.splinder.com/ archive/2005-10

Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 27/01/07 alle 18:46 via WEB
E' il fascino della discrezione. Il mio gatto non mi tira per i pantaloni, non miagola disperatamente, non attira la mia attenzione con segni eclatanti. Però è evidente quando vuole che vada a vedere qualcosa che vuol farmi vedere. Entra nella stanza e si piazza ad un metro da me. Alza la coda e si allontana assicurandosi che lo stia guardando. Scompare ed io non lo seguo. Ricompare e ripete la stessa scena. Allora so che c'è qualcosa che vuol farmi vedere. In realtà mi spiega che ha l'esigenza di uscire in veranda dov'è tutto il necessaire per i suoi bisogni. A modo loro esistono persone che chiedono inequivocamente aiuto. Altre lanciano segnali. Io raccolgo anche se non so come rispondere. Dovrei immedesimarmi in una parte che non conosco affatto. Mi accade anche con la mia donna. E' il mio opposto. Io ho cambiato tanti ruoli nella vita, ho sviluppato delle spine per questo. Però i miei cambiamenti erano voluti, attesi. Però, Gioiasole, mi fai sorgere il dubbio che, per sopravvivere, io abbia sviluppato il senso che mi avverte quand'è il momento di cambiare per non soccombere. Un unico punto fermo: me stesso. E la mia famiglia. Per scherzo dico ai miei che sarebbe stato meglio se fossi stato orfano e figlio unico. Senza il loro freno tirato ora sarei sulla Luna. Ed invece so bene, ed anche loro sanno, che senza di loro, di tutti quelli che mi vogliono bene comunque, io sarei in fondo al mare e non Upmarine. Cosa ho voluto dirti: fai le tue scelte, cambia tutti i vestiti metaforici che vuoi, ma tieni fermi i tuoi punti di riferimento. Eviterai di perderti. Beh, questo post è un esempio di interazione non proprio malvagia. Ciao Gioettadibabbotuo.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 27/01/07 alle 20:54 via WEB
L’uso della parola scritta, così come dell’immaginazione, non ti fa difetto, vedo. E ti vedo altrettanto bene, mentre ‘arringhi’ nell’aula durante una lezione ai tuoi studenti: magari utilizzi metafore analoghe per spiegare l’effetto di strane migrazioni di atomi da una molecola all’altra? (Spero che non sia il contrario, prof. Up; non mi vorrei far rimettere in riga un'altra volta) Mi piace il tuo gatto, d’altronde non poteva essere altrimenti, visto che il fascino della discrezione è una prerogativa molto femminile. Così come quella di chiedere aiuto in silenzio o lanciando semplicemente segnali. Il che equivale a non mettersi sul palcoscenico e cantare ‘I will survive’ con le braccia alzate. Ma ora ho l’impressione che i miei ultimi due post si siano fusi insieme, o mi sbaglio? :-) Non ti nascondo che mi piace leggere i tuoi commenti. A volte li trovo più interessanti dei tuoi post, soprattutto quando c’è una nota a margine che li ravviva :-) Quanto ai cambiamenti in corso nella mia vita, sono più di uno e forse proprio per questo sto cominciando ad innervosirmi e a non sapere bene che pesci pigliare. Mi auguro solo di uscirne viva e vegeta. P.S.: smettila di bussare alla mia porta, altrimenti i vicini chiameranno il WWF. Bacioni, Mr Up! :-))
 
   
upmarine
upmarine il 28/01/07 alle 03:15 via WEB
E te aprila. Non hai sentito che Ale dal suo mondo ha quasi fatto intendere che è prossima a chiamare il 113. Un po' di compassione per un lupo della steppa (ah, il mio caro Hermann Hesse) non la provi? Non potresti dire al mio architetto di spostare il water dal pianerottolo?
Scherzi a parte, ognuno di noi cerca di farti forza secondo la propria esperienza di vita. Io non so cosa dirti, se non che il rimpianto di non aver fatto qualcosa di potenzialmente giusto è peggio del rimorso di aver fatto qualcosa di sicuramente sbagliato. Ma questo, sono ancora io. Tuttavia, hai una forza che ti sostiene e che sento anche io che sono dall'altra parte della tua vita: la tua intelligenza. E non è adulazione. Altrimenti non mi avresti ancora capito.
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 28/01/07 alle 23:34 via WEB
Purtroppo non posso aiutarti nella faccenda del water (ma non era il bidet?). Noi architetti non amiamo molto le ingerenze inter-professionali. Però posso provare ad aprire quella porta, se prima tu passi dall’arrotino a farti smussare quei canini :) Nel frattempo mi eserciterò a contare sul sostegno di quella forza di cui parli e a sviluppare, gioiosamente appesa a un filo, un po’ di quella leggerezza che mi manca. Ri-bacioni, Mr Up :)
 
     
upmarine
upmarine il 29/01/07 alle 04:48 via WEB
Gioiosamente appesa ad un filo d'acciao teso tra il passato ed il futuro. Ora sei all'altezza del presente e ti chiedi se la rete che vedi li sotto sia abbastanza solida da sorreggerti in una eventuale caduta. Ho dato un'occhiata: ti regge, ti regge. Ma tanto non cadi perchè sei funambola. E trai la tua forza dall'equilibrio che hai sviluppato. Come ti ho detto (scritto, è ovvio) non posso trasporre la mia esistenza alla tua. Siamo diversi, ma anch'io sono molto diverso da com'ero una volta. E sono cambiato in una cosa fondamentale. Ora io voglio, fortissimamente voglio, ed ottengo. Se fossi una mia amica ti racconterei e tu non crederesti. Quello che conta è desiderare. Quello che vedo poco nei miei ragazzi è la mancanza di desideri alti. Quindi resta sulla tua fune. Anche in bilico sei sempre in alto. Con una pacca sulla spalla mi commiato da te. MrUP.
P.S. Se non ti si torcessero le budella potrebbe voler dire che sei morta. Dentro ;-)
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 11:33 via WEB
Se fossi una tua amica, ti crederei. Altrimenti che razza di amica sarei? E ti dirò che mi piacerebbe esserlo. In fin dei conti, quel gatto non si è fatto gli affari suoi proprio per questo. Appunto perchè siamo diversi. Se nella somiglianza ci si sente rassicurati, nella diversità ci si può confrontare e sicuramente imparare qualcosa. Per cui mi piacerebbe un sacco scoprire, magari leggendo qua e là, come sei diventato quel che sei (ultimamente mi senbra di parlare con i testi delle canzoni). Quanto a restare sulla mia fune, proverò a farlo senza scendere troppo a compromessi. Quindi vacci piano con le pacche sulle spalle: mi faresti perdere l'equilibrio, Mr (e non Dr) Up! Una pacca gioiosa anche a te. Gioia :)))
 
     
upmarine
upmarine il 29/01/07 alle 14:41 via WEB
Uuuuuaaaaaaaa uuuuuaaaaaaaaauuaua, quel bastardo lo toglierò di mezzo. Mi ha relegato per troppo tempo nel fondo dell'animo ma ora tocca a me. Ha fatto troppi danni: ha dispensato consigli a gente che non merita, tranquillizzato donne che, in quanto donne, hanno procurato dolori a tanti uomini, ha creato empatia suscitando sentimenti d'amicizia. Quello smidollato d'un MrUP. Capirà che con me non si scherza. Uuuuuaaaaa uuauauauaaaaaaa uuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Sentirete presto parlare di me ... DrUP ritorna.
P.S. Sai che se non sapessi di essere sempre io ne avrei veramente paura. Quasi quasi non dormo la notte per paura di trovarmelo nei sogni. ;-) MrUP.
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 14:53 via WEB
Senti un po', quante pasticche hai preso stamattina? Hai svuotato i secchielli di Eminem? P.S. Purtroppo, amore mio, tesoruccio di un lupacchiotto, cuore della zia e fegato di mamma tua, ormai non mi fai più paura. Quasi. Ma non t'azzardare a turbare i miei sogni... ;-) Baci baci da Gioiettadibabbosuo
 
arimatec
arimatec il 27/01/07 alle 21:58 via WEB
Sai, Gioia,mi è piaciuto molto questo tuo post, anche perché mi ricosco nei tuo timori riguardo i cambiamenti, una sensazione che provo anche quando sento la necessità di cambiare. Tu parli di leggerezza ed è forse proprio quella che mi manca. Grazie per questa riflessione davvero utile. Un caro saluto. Ari
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 28/01/07 alle 23:35 via WEB
È stata una scoperta anche per me, Ari. Quella della leggerezza, intendo. Non mi ero mai resa conto di quanto, a volte, io mi prenda troppo sul serio, così come prendo troppo sul serio tutti gli accadimenti della mia vita. In realtà, i miei lavori in corso riguardano di gran lunga i cambiamenti interiori. Ed è da lì che intendo partire soprattutto per godermi meglio la mia vita, visto che finora raramente mi sono concessa la possibilità di deragliare da quei binari che ho così ben tracciato. Qualche passo avanti l’ho già fatto, non ti dico con quale stato d’animo, però sono comunque contenta di aver preso coscienza dei limiti che mi sono io stessa costruita. E sono molto, ma molto curiosa di scoprire cosa ne verrà fuori… Un grande abbraccio ed un caro saluto anche a te, Gioia :)
 
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 27/01/07 alle 22:09 via WEB
Cara Gioia, a volte ci nascondiamo dietro le certezze, abbiamo bisogno di farlo perchè su di esse costruiamo il nostro "equilibrio". Viviamo in una sorta di immobilismo illudendoci di stare bene. Quando poi si presenta l'opportunità o la necessità di un cambiamento vengono fuori tutte le nostre paure, perchè, in realtà, dietro una scelta di un certo spessore vi è un meccanismo complesso. Entrano, infatti, in gioco la nostra intelligenza razionale che valuta preventivamente le conseguenze di una scelta e quella emotiva che si prefigura come ci sentiremo dopo aver compiuto quella scelta. Non riuscendo ad immaginare con chiarezza lo scenario che si delineerebbe preferiamo "stare alla finestra". L'attesa, però non giova, anzi genera ansia, malessere, insoddisfazione...perciò Gioia credi al tuo sogno, credici con tutte le tue energie, e , seppure con i tuoi timori, prova a realizzarlo. Ti stringo in un forte abbraccio, Ale. P.S.: Eh si, Mister Up fa proprio un gran baccano:-)))
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 28/01/07 alle 23:36 via WEB
Come al solito, Ale, mi becchi nel mio punto debole :) E pensare che, quando ho creato questo blog, avevo già in mente quella frase di J.F. Newton che ho riportato in alto a destra nel template. Quindi, alla fin fine, la risposta me l’ero già data da sola nello sceglierla. E, sinceramente, credo che ora sia arrivato il momento di metterla in pratica, non foss’altro che per dare un senso ad almeno uno dei miei progetti. Altrimenti che me li tengo a fare, questi sogni? Sarà pure bello, come cantava ai suoi vecchi tempi Eros, alzare gli occhi e vedere che sono ancora là, però di sicuro è ancora più bello vederli realizzati. Ci proverò, la strada non è corta, ma mi rimboccherò le maniche. Un abbraccio forte forte anche a te, Gioia :)
 
   
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 29/01/07 alle 13:28 via WEB
Sono lieta di sentirti così propositiva. Mr Up, smessi i panni dell'orco cattivo, dice una sacrosanta verità...I rimpianti fanno male, ma proprio tanto male, perciò meglio seguire il percorso indicato dal cuore ricordando che nella vita di ciascuno di noi esistono dei punti fermi che non mutano mai. Mi riferisco agli affetti familiari e amicali, loro sapranno esserti vicino, sapranno farti sentire i loro incoraggiamenti, sapranno consolarti, sapranno dimostrarti quanto ti vogliono bene, sapranno compiere piccoli e grandi gesti che ti fortificheranno nei momenti di incertezza...E poi, Cara Gioia, non dimenticare che alzando gli occhi al cielo troverai nuovi sogni che aspettano solo di essere concretizzati:-)). Un bacio fortissimo, Ale. P.S.La faccenda del bidet-water ha suscitato la mia curiosità, ma come è finito su quel pianerottolo???:-))
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 15:04 via WEB
E chi se lo ricorda più... :))) Sembra, comunque, che tutto sia nato dal Bisogno Di Naturalità Che Sta Pervadendo Il Signor Up. Talmente 'nature' che ormai non rispetta neanche più i tempi della luna piena. Arraffa e basta. Non ricordo bene, ma forse voleva una casa bio-degradabile... o bio-qualchecosa. E poichè ha litigato con il suo architetto bio-eccetera, il risultato è stato un bidet (senza scarico) nel pianerottolo. E lì è rimasto. P.S. Mi limito a dirti che la montagna (io) sta andando da Maometto. E' o non è un gran passo avanti? Un bacio grande grande :))) Gioia
 
     
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 29/01/07 alle 16:08 via WEB
Caspita se lo è!! Direi addirittura una falcata alla Karl Lewis...sono davvero contenta e sappi che faccio il tifo per te. P.S. Attenzione Gioia!! Il "caso" Mr./Dr. Up si fa inquietante...sento che vive una profonda crisi di identità, non sarà stato il bidet sul pianerottolo a destabilizzarlo cosi???...Un bacio Gioia e uno anche a Mr Up, per farmi perdonare l'ardire:-))
 
     
upmarine
upmarine il 29/01/07 alle 20:48 via WEB
Ragazze, sono appena torato a casa ed ho dovuto spiegare come mai ero pieno di cyberossetto sulle guance e sul colletto del grembiule. La mamma ha detto di stare attento alle bambine. ;-)
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 22:05 via WEB
Bugiardo. Quello non era cyberossetto. Era la marmellata di ribes delle merendine che ci hai flippato di nascosto. Vergognati, dire le bugie alla tua mamma...
 
     
upmarine
upmarine il 30/01/07 alle 15:15 via WEB
Ah, ora ho capito perchè continuava a dire che al massimo era lucidalabbra al mirtillo. Ma scusa dove hai trovato il ribes per fare la marmellata. Preferisco la nutella.
 
     
upmarine
upmarine il 30/01/07 alle 15:15 via WEB
Ooops, perso qualche "?" qui e la.
 
     
Gioiasole
Gioiasole il 30/01/07 alle 22:35 via WEB
Se preferisci la nutella, potevi lasciarci almeno una merendina al ribes...
 
     
upmarine
upmarine il 31/01/07 alle 01:12 via WEB
Ho sognato che vendevano dei barattoli di nutella a forma di bidet. Meno male che non era il "water closet".
 
maxmoto1975
maxmoto1975 il 28/01/07 alle 00:08 via WEB
Quello che descrivi i questop post mi ha fatto rivivere una scena in un bar...
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 28/01/07 alle 23:37 via WEB
Quella nostra conversazione in quel bar mi ha dato lo spunto per questo post. E sono felice che tu lo abbia letto. Ti abbraccio forte e spero che anche tu trovi il tuo motivo per realizzare i tuoi sogni, Gioia :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 28/01/07 alle 17:58 via WEB
Post interessante e commenti all'altezza...:-) che dire se non che anch'io tante volte invidio quelli che tu definisci "i mutanti", persone leggere, che (apparentemente) cambiano affetti e stili di vita, adattadondosi perfettamente. Quelli che, se scrivono le proprie note biografiche, riescono a riempire più dei cinque righi necessari per raccontare le mie "svolte"...mah!...tuttavia io sono un pò (molto) fatalista e credo che i cambiamenti, se debbono avvenire, avvengono! Credo anche, come Up ha sottolineato, che la tua, la nostra, intelligenza ci "caverà dai guai" e magari agli altri riusciremo (metodo Stanislawsky) a farci reputare "aggraziati mutanti dotati di elegante leggerezza"....un bacio d'incoraggiamento
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 28/01/07 alle 23:48 via WEB
Raccolgo il tuo bacio d'incoraggiamento :) Anch'io sono solita dire che quel che ha da accadere accade. Ma per quanto razionalmente sembri tutto possibile, emotivamente ti si torcono le budella (ma che bella espressione, mi piacerebbe sapere chi l'ha coniata) al solo pensiero di modificare schemi e situazioni già consolidate. Che però, come fa notare Ale, forse sono solo illusoriamente rassicuranti. E sto parlando di cambiamenti notevoli. P.S.: Mi piace il tuo adattamento dei miei mutanti al metodo Stanislawsky: lo conosco bene. Magari metterò in pratica anche quello. Ti abbraccio e ti rispedisco il bacio :)
 
releardgl
releardgl il 29/01/07 alle 11:08 via WEB
sono un mutante e vorrei esserlo....ci vuole soltanto il momento adatto e spesso arriva quando il livello e`salito troppo...la mia carriera un giorno e`terminata durante un convegno...la mia relazione scientifica e` diventata un j`accuse con nomi e cognomi della baronia universitaria e con un finale e "tutti a fanculo" (perdonami la volgarita`)...ho chiuso un capitolo e ne e`iniziato un altro... magari oggi sarei stato anche peggio di loro...
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 11:41 via WEB
Relear, quello che mi hai appena raccontato mi ha fatto venire in mente una cosa. Probabilmente ne verrai a conoscenza nel mio prossimo post, ma non garantisco nulla. Intanto mi ha fatto piacere che questo ti abbia portato a dire un po' di più sulla tua esperienza: immagino non debba essere stato facile, ma quel finale mi induce a pensare che il voltare pagina abbia avuto i suoi lati positivi. Chissà, magari un girno avrai voglia di dircene un po' di più... Ti abbraccio forte, Gioia :)))
 
   
releardgl
releardgl il 29/01/07 alle 13:02 via WEB
...aspettando il post mi prendo golosamente tutto il tuo abbraccio....
 
TEMPLAR680
TEMPLAR680 il 29/01/07 alle 12:39 via WEB
Cara Gioia seppure un proverbio dice che "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova" in realtà bisogna prendere coscienza che tutto intorno a noi muta. E restare ancorati ai vecchi sogni o ai "vecchi punti fermi" spesso non porta conseguenze piacevoli.... si rischia di ritrovarsi "obsoleti" o ancora peggio infelici di non aver tentato..... la mia filosofia di vita (una delle tante....) è tentare, meglio pentirsi e non restare con il rimorso di come sarebbe stato se il passo si fosse fatto..... e questo in tutti i campi, lavorativo, sportivo, sentimentale, sociale ecc. ecc..... Non bisogna forzarsi ma lasciarsi andare ed essere sempre pronta a rimboccarsi le maniche.... un pò di stress in più non ci può spaventare... ci abbiamo fatto il callo oramai.... un bacio e buon inizio settimana, Marco
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 29/01/07 alle 15:11 via WEB
Grazie Marco, anche se con difficoltà, sto imparando a lasciarmi andare. Ed anche ad accettare il fatto che non posso essere 'perfetta'. Tutto sommato, preferisco essere umana! Un abbraccio e un bacio, Gioia :)
 
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