Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Audrey Hepburn
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Post n°22 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da Gioiasole
Non sempre i cambiamenti sono facili. Quando certi avvenimenti ti portano a riconsiderare il tuo stile di vita, nonché il tuo modo di vedere le cose e di approcciarti ad esse, è inevitabile che qualcosa si scuota. Magari anche solo in superficie. Ma non tutti sono in grado di adeguarsi ai cambiamenti, senza scomporsi nel dover rinunciare agli schemi abituali e senza sentirsi scalfiti nelle proprie sicurezze. E, quando questo accade, la conseguente perdita dei punti di riferimento può indurre ad una mancanza di fiducia nelle proprie capacità e possibilità. In una parola, si diventa insicuri. Trovo invidiabile, in alcune persone, l’abilità di reinventarsi nelle nuove situazioni, di usare addirittura a proprio vantaggio le mutate circostanze, senza comunque ‘perdersi’ di vista. È quello che chiamo “avere successo nella vita”: evolversi nel naturale evolversi delle cose. Perché se da un lato ci sono persone fortemente conservatrici, legate al passato ed ai propri vecchi schemi e che non cambierebbero di una virgola la propria esistenza, aggrappate come cozze ad una vita di routine ben costruita, dall’altra si muovono quelle figure che io definisco trascendentali, i ‘mutanti’, sempre in movimento, abili a cambiar casa e lavoro con la tranquilla semplicità di un navigante su internet e che sembrano patire meno il distacco da luoghi e persone care. Queste ultime le vedo – le ho viste – capaci di rifarsi una vita (professionale e sentimentale) nel giro di poche settimane, alcune addirittura nel giro di pochi giorni. Ma come fanno? Per decidere di cambiare posto di lavoro – va bene che non è una cosa facile – sto sudando le proverbiali sette camicie, ne parlo spesso con chi mi è più vicino, a volte – quando sembrava che fosse lì lì per verifi-carsi – non ci ho dormito la notte. Allo stesso modo si può aver timore nell’intraprendere una nuova relazione, vivendo i sentimenti imprigionati da antiche paure, o nel cambiare città di residenza. Ed ecco farsi avanti i più mortificanti smarrimenti dell’animo umano: scarsa autostima, timore di essere inadeguati e/o respinti, paura delle critiche o di non essere all’altezza delle aspettative altrui. Si assumono, insomma, cattive abitudini nei confronti del proprio io, fino ad arrivare a zittire la propria voce interiore che, bontà sua, sa benissimo che non si è proprio da buttar via. È innegabile che al mondo ci sono anche persone come me, che pur anelando al cambiamento, in realtà lo temono. Perché per volgersi a cambiare non basta la predisposizione di spirito, ma è necessaria anche e soprattutto una certa leggerez-za e, perché no, anche la capacità di credere ai propri sogni.
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E ti vengo a cercare perché sto bene con te perché ho bisogno della tua presenza
F. Battiato
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Non vi è nulla di meno seducente della presenza ossessiva, quasi ingombrante di una persona che invade ogni spazio della vita dell'altro. Impara dai musicisti a dosare le pause. Come nella musica le pause hanno la funzione di creare attesa, di lasciare senza fiato, così la tua assenza e il tuo silenzio possono alimentare il desiderio che l'altro ha di stare con te.
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Nickname: Gioiasole
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Scherzi a parte, ognuno di noi cerca di farti forza secondo la propria esperienza di vita. Io non so cosa dirti, se non che il rimpianto di non aver fatto qualcosa di potenzialmente giusto è peggio del rimorso di aver fatto qualcosa di sicuramente sbagliato. Ma questo, sono ancora io. Tuttavia, hai una forza che ti sostiene e che sento anche io che sono dall'altra parte della tua vita: la tua intelligenza. E non è adulazione. Altrimenti non mi avresti ancora capito.
P.S. Se non ti si torcessero le budella potrebbe voler dire che sei morta. Dentro ;-)
Sentirete presto parlare di me ... DrUP ritorna.
P.S. Sai che se non sapessi di essere sempre io ne avrei veramente paura. Quasi quasi non dormo la notte per paura di trovarmelo nei sogni. ;-) MrUP.