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VITA E POESIA

Mi piace scrivere poesie e racconti. Mi sento a volte come Salgàri "un forzato della penna" (volontariamente s'intende e ad anni luce dal suo genio).

Se i miei versi e i miei racconti, riuscissero ad alleviare per un solo istante le sofferenze delle persone o a suscitare un'emozione, allora sarà valsa la pena di scrivere..........e di vivere.

BY SANVASS

 
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LACRIME E RICORDI (CANTO PRIMO) BY SANVASS

LACRIME E RICORDI

   CANTO PRIMO

Non ho più lacrime da versare

le ho consumate tutte

sono lacrime assai amare

per due vite, ahimè distrutte.

Ho sbagliato in gioventù

rinunciando al grande amore

Quando un giorno sarò lassù

presenterò il mio dolore.

Qualcuno mi dirà sereno:

avevi cotanta grazia

perchè bevesti quel veleno

che il cor ancor ti strazia?

Un angelo celeste adirato

mi aspetterà al varco

potrà capir il mio stato?

In amor son stato parco.

Ed Hei a me, cosa ti spinse

a rinunciar a nobil dama

se amor a lei t'avvinse

e forse ancor ti ama?

Non so cosa mi prese

quel dì che ancor non spiego

Rispuosi no alle pretese

dissi no, e non lo nego!

Potessi tornare indietro

Ah! potessi ma non si puote

il diman non sarebbe tetro

e le mani d'amore vuote.

E' facile dirlo adesso

direi SI, e tal parola

me la ripeto spesso

ma ciò non mi consola.

(SANVASS)

 

IL BACIO (ISPIRATO DAL QUADRO FI F. HAYEZ)

IL BACIO

Ti bacio, amor gentile

e non è l'ultimo te lo giuro

parto per terra ostile

difendo te, il tuo futuro.

Non piangere mio tesoro

oh bianca mia colomba

i soldati, già sento il coro

e lo squillar di tromba!

Tornerò, te lo prometto

e sarà mio l'amore virginale

al nemico offrirò il petto

a te il talamo nuziale.

Ti penserò notte e giorno

tra fumo, terra e fango

in attesa del mio ritorno

piangerò, come adesso piango.

(by Sanvass)

 

 

POESIA : FIORE DI PRIMAVERA (BY SANVASS)

FIORE DI PIMAVERA

fiore di primavera

doni amore a chi t'ispira

fresca brezza della sera

la tua grazia già m'attira

Doni amor a chi ti ama

donna bella e forestiera

il mio cuore a te brama

nel tuo SI esso spera

Nel tuo cuore mi riposo

come farfalla nella rosa

t'amo d'amor focoso

e sopra ogni cosa.

(By Sanvass)

 

 

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Racconto breve della notte : "SENZA RETE, L'ANGELO DEL TRAPEZIO"

Post n°909 pubblicato il 01 Novembre 2014 da sanvass

Il racconto della notte : "Senza rete" : l'angelo del trapezio(racconto di fantasia, Ogni riferimento a fatti o personaggi è puramente casuale).

******************************************************************
Silvano era un operaio del circo. Da bambino voleva fare il trapezista, ma una brutta malattia, lo aveva reso zoppicante e aveva dovuto abbandonare l'idea di volare al trapezio. In compenso aveva cominciato a fare l'operaio di fatica e qualche breve comparsa da clown.
Ogni sera quando guardava i suoi i trapezisti volare lassù in alto, un brivido gli scorreva lungo la schiena e una lacrima scendeva lungo le sue guance colorate.
Ormai ci si era abituato, poi passava, finito lo spettacolo andava a dormire e sognava di essere un "angelo del trapezio"
Erano passati molti anni, ormai era un uomo adulto, i sogni erano rimasti tali e lui tirava avanti al solito modo, tra fatiche di lavoro e brevi apparizioni circensi da clown.
Un giorno, anzi una sera, poco prima dello spettacolo del trapezio, Giorgio il bel trapezista si sentì male, e lo speaker annunciò che il "numero" del trapezio per quella sera non si sarebbe svolto, con grande disappunto del pubblico, che cominciò a fischiare e qualcuno ad abbandonare lo spettacolo.
Era la notte di ognissanti, il circo era stracolmo di gente e bambini festanti.
Allora lui, Silvano, con un impeto di orgoglio e con fare lesto si tolse i vestiti da clown, zoppicando entrò in pista, tolse il microfono allo speaker e annunciò che il numero del trapezio si sarebbe svolto lo stesso, sarebbe stato lui a fare il trapezista.
Lasciò il microfono per terra, si arrampicò su per la scaletta di corda, e come un felino arrivò in cima. Di fronte a lui, dall'altro lato del trapezio, c'era lei la bella Lauretta, che lui amava segretamente sin da bambino e che lei aveva riufiutato per via di quella infermità, sposando Giorgio il bel trapezista.
Era su di giri, la sua grande occasione, l'occhio di bue su di lui, la gente col fiato sospeso, in silenzio quasi religioso.
Gli inservienti non erano riusciti a fermarlo, e si affannavano nel mettere la rete sotto il trapezio.
Lauretta gli lanciò il trapezio, lui lo afferrò e cominciò a volteggiare nel vuoto mentre una musica lo accompagnava, poi il rullo dei tamburi, era bravo ci sapeva fare nonostante l'infermità alla gamba.
Poi, il finale, il salto mortale e avrebbe finito, per quella sera sarebbe stato lui l'eroe del circo e magari avrebbe ricevuto un bacio da Lauretta.
Però, la stanchezza e la gamba inferma lo tradirono, non riuscì ad agganciare il trapezio e precipitò nel vuoto.
La gente applaudiva, non si era accorta che giù non c'era nessuna rete a proteggere la caduta si Silvano.
E mentre lui cadeva, una lacrima gli scivolò lungo la guancia; per un istante era stato bravo, era sta lui l'angelo del trapezio, sentiva durante la caduta gli applausi. Lauretta gli mandò un bacio, l'ultimo.
Erano tutti per te Silvano.
Poi non sentì più nulla.
FINE

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Un blog di: sanvass
Data di creazione: 15/10/2012
 

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CHI SONO?

Chi sono? sono quello che vedete, non ho nulla da nascondere. Nè doppi o tripli nick o profili o blogs. Le mie foto, visibili, atletico, sportivo, longilineo.Cerco amicizia, vera e sincera, senza secondi fini. Penso che la differenza di età non sia un problema nell'amicizia, anzi integra e completa le conoscenze dell'uno e dell'altro.Mi piace scrivere e dialogare, per scambio vicendevole di esperienza, per arricchire la propria interiorità.amo la storia e la letteratura; mi piace il mio territorio perchè lo ritengo prescelto dal "Fato". Luogo prediletto per storia e mitologia che qui si sono realizzate e sviluppate.Un territorio dalle potenzialità immense, a volte misconosciuto, e trascurato anche dai politici che ne dovrebbero avere la cura.Il colore del mare, i raggi solari, le isole e la vegetazione che qui cresce, sono unici.Prodotti della terra (sale, vino, tonno, formaggi etc.) e tanto altro.

 

 

DREPANO E IL SUO PORTO (BY SANVASS)

Drepano e il suo porto

nel mito le radici affonda

volle il fato fosse sorto

ove falce smarrì dea bionda.

Di qui passò l'eroe mesto

dopo che foco il greco produsse

ad Ilio e tal funesto gesto

la natia città distrusse.

E per donna nomata Didone

che fu regina di cartagine

l'Eroe troiano mosse il timone

scrivendo d'amor meravigliose pagine.

Dido disse : eroe mio resta!

ma Enea spezzò le sue catene

e preso il mare, fu tempesta

presso Drepano gettò gomene.

Di territorio sì fecondo

il fascino ne suibì il prode Enea

progenitor di Silvuia Rea

e di Roma, capital del mondo.
Ove che arse del padre la pira

il divin guerriero udito Anchise

guardossi intorno ove vento spira

per lidi latini le vele mise.

Ma pria che a settentrione

volgesse lo sguardo e la prua

nel mar di Drepano rivolse l'attenzione

del padre Anchise, in memoria sua

indire volle gioco solenne

di cesti, di vele e di cavalli

e mar di Drepano divenne

arena fino ad Erice e le sue valli.

Drepano, ti celebrò Virgilio

latin poeta d'eccellenza

gesta cantò dell'eroe d'Ilio

che Drepano onorò con sua presenza.

(by sanvass)

p.s. versi ispiratimi dalla mia città che amo tantissimo.

 

SOSPIR D'AMORE (POESIA ISPIRATAMI DA UN PROFILO)

Oh Dea dell'Olimpo

Oh Musa, tra le sette la più bella

che al sopir t'accingi

sospir d'amore

riempi il vuoto

del cuore mio solingo

che da tempo immemore

niuna ha mai colmato.

(sanvass, 2012)

 

 

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