CESTERIA TEDESCHI
L'ARTE DEL CANESTRO - IL MAESTRO ARTIGIANO GIUSEPPE TEDESCHI
I CANESTRARI
L'arte dei "canestrari" è tra le più antiche a Roccasecca. Utilizzando i vimini (raccolti per la maggior parte nei fiumi circostanti), appositamente preparati, gli artigiani locali riescono a realizzare cesti porta frutta, per decorazione, i famosi " canestri" (quelli che una volta servivano per portare il pranzo nei campi) porta biancheria, culle per neonati. Gli artigiani locali sono insomma in grado di realizzare qualsiasi forma e riprodurre qualsiasi oggetto solo ed esclusivamente con l'ausilio delle proprie mani. Le famiglie storicamente riconosciute come " canestrari" sono quelle dei Zagaroli e i Tedeschi, ed ancora oggi, nella contrada conosciuta per antonomasia come quella dei" canestrai" , Via Rivolta, a Roccasecca Scalo (Fr), sono ancora in attività, gli eredi di Tedeschi Giuseppe riconosciuto già nel 1970, con medaglia d'oro, quale Maestro Artigiano.
ZAGAROALI DOMENICA
I cesti , una volta, servivano quasi a tutto. Serviva infatti per metterci la pasta del pane, quando le massaie andavano a "cuocere al forno", serviva alla mamma della sposa quando portava il corredo a casa della figlia, il cesto grande era il regalo che la madrina faceva al suo figlioccio in occasione del battesimo, riempiendolo di vestitini e cibarie per la mamma e per il battezzando. I Cesti servivano anche a legare ai cavalli e agli asini, e che servivano a trasportare il letame dalle stalle ai campi. Oggi, i cesti sono oggetti decorativi e di arredamento. Durante le feste, soprattutto quelle natalizie, il cesto artigianale è oggetto richiestissimo.
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Post N° 45
Post n°45 pubblicato il 15 Giugno 2008 da RealBlog
UN BEL PREMIO PER ALESSANDRO FRAIOLI I MESTIERI DEL TEMPO CHE FU NE SOPRAVVIVONO NEL TUO PAESE? E’ questo il tema scelto dai “Lyons” per coinvolgere ed avvicinare gli studenti delle scuole medie della Provincia di Frosinone allo studio e alla scoperta di attività artigianali che un tempo erano l’asse portante dell’economia locale unitamente all’economia rurale. Hanno partecipato al concorso anche gli studenti della classe III D della Scuola Media “S. TOMMASO D’AQUINO”di Roccasecca Scalo sotto la guida dell’eccellente insegnante di lettere Prof.ssa Ferdinanda Delli Colli e si è distinto, per la trattazione dell’argomento, per l’articolazione dell’elaborato ma soprattutto per la riproduzione di foto raffiguranti spaccati di antiche botteghe artigianali esibite in un elegante album, l’alunno “FRAIOLI ALESSANDRO”conquistandosi un meritato III posto. Il ragazzo ha confessato, con orgoglio, che il premio lo dividerà con la Professoressa “DELLI COLLI” e con il nonno “TITTINO” che lo hanno aiutato nel lavoro di ricerca facendolo compenetrare e appassionare a mano a mano che si addentrava nel passato di Roccasecca e sempre di più, a quegli usi, a quei costumi a quelle tradizioni che purtroppo, oggi, non si vedono più o sono una rarità: gli Orafi, i Coltellai, i Fabbri, i Ceramisti, i Carpentieri, i Sarti, gli Spazza-Camini; le Ricamatrici; i Calzolai; parla nell’elaborato anche di un Signore che portava nelle case grossi tocchi di ghiaccio da mettere nelle ghiacciaie (ndr non c’erano ancora i frigoriferi); la lattaia, il bottaio ecc. ecc. il tutto in un Paesino con le strade sterrate ed i lampioni ad olio che venivano accesi al tramonto creando un’atmosfera crepuscolare oltremodo suggestiva. Ma, a Roccasecca, un ruolo importante nell’ambito artigianale, veniva svolto dai Canestrari ovvero dalle famiglie Zagaroli e Tedeschi (ndr Tedeschi Giuseppe nel 1970 è stato riconosciuto Maestro Artigiano premiato con targa d’oro) che magistralmente, con un talento innato, intrecciavano i vimini raccolti lungo il fiume Melfa creando delle vere e proprie opere d’arte: culle per neonati, ceste per la frutta, ceste per la biancheria.
Quindi, una tradizione millenaria degna di essere riscoperta e aiutata anche con interventi pubblici decisi e mirati cosa che già, ad onor del vero, si è preso carico di iniziare a fare. l’On. Augusto Pigliaceli, Presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile, durante la Presentazione del Piano Regionale 2008 a sostegno dell’artigianato, in un incontro di Artigiani Alatrensi facendo richiamo esplicito alla formazione professionale dai Professionisti ai giovani Apprendisti e stimolando gli Enti Locali a trovare aree da mettere a disposizione degli operatori del settore. L’occasione è gradita per esprimere congratulazioni ai “Lyons” per l’iniziativa, ad “Alessandro” per aver rappresentato degnamente e dato lustro alla scuola media “ S. Tommaso” di Roccasecca Scalo e all’On. “ Pigliacelli “ per l’attenzione e il proposito di fermare la scomparsa dei MESTIERI DEL TEMPO CHE FU. p. il MOVIMENTO DEI MODERATI DI ROCCASECCA Il Presidente Anna Maria Rossini DOMENICA ZAGAROLI GIUSEPPE TEDESCHI Il Figlio |
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VIMINI
Vimini:
Questo materiale è ottenuto intrecciando rami di salice o di altre piante. L'elasticità e la resistenza del vimine di salice lo rendono, da sempre, ideale per la frabbricazione di cesti e canestri.
A differenza di altri materiali, oggi più ricercati ed esotici, il vimini è sempre stato adoperato nell'artigianato del legno e dei suoi derivati.
Oggi il vimini continua ad essere usato, oltre che nella cesteria, nella realizzazione di tavoli, divani e sedie, conferendo a questi arredi un gusto elegante e coloniale,vagamente retrò.
Inviato da: Jolanda van Dijk
il 07/01/2012 alle 18:35
Inviato da: tommasodaquino1
il 12/01/2010 alle 09:22
Inviato da: rickycanaja
il 23/12/2008 alle 14:31
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:26
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:00