Dopo circa due mesi di astensione dal lavoro, domani si riprende. Spero, che il Sommo Vate, con le Sue parole, mi infonda coraggio e speranza per riprendere il tutto ritornado in quel Posto, che è peggio di un Inferno. «Lèvati sù», disse 'l maestro, «in piede: la via è lunga e 'l cammino è malvagio, e già il sole a mezza terza riede». Non era camminata di palagio «Prima ch'io de l'abisso mi divella, ov' è la ghiaccia? e questi com' è fitto Ed elli a me: «Tu imagini ancora Di là fosti cotanto quant' io scesi; E se' or sotto l'emisperio giunto fu l'uom che nacque e visse sanza pecca; Qui è da man, quando di là è sera; Da questa parte cadde giù dal cielo; e venne a l'emisperio nostro; e forse DIVINA COMMEDIA (canto 34.94 - 34-126) |
Con la chiusura del Carnevale Ambrosiano, iniza per tutti noi il peridodo di Quaresima, più che altro ricordato perchè non si deve mangiare la carne il giorno di venerdi. Ma, alla domanda CHE COSA E' LA QUARESIMA, il vostro IPPO75, vi risponde cosi: La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica celebra lungo l'anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito Romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito Ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. E' il tempo di analizzare alcuni principi spirituali forti come spranghe di ferro a cui i religiosi devono appigliarsi per rimanere ben radicati nel terreno buono dove devono fruttificare, ma anche che devono prendere in mano come randelli per colpire alle radici il male antico e ontico sempre pronto a rendere inutile e inefficace l'azione della grazia di Dio. Il significato della Quaresima, della quale non si hanno testimonianze sulla sua celebrazione prima del Concilio di Nicea del 325, vuole rafforzare la preghiera e il sentimento dei fedeli e ricordare le sofferenze e il sacrificio di Gesù verso l'uomo. Tale periodo è caratterizzato dall'invito insistente alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane. Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. È anche il periodo in cui i catecumeni vivono l'ultima preparazione al loro battesimo. Nel Nuovo Testamento ci sono alcuni passi chiave nei quali si parla di 40 giorni: • i 40 giorni del diluvio universale • i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai • i 40 giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati • i 40 giorni camminati dal profeta Elia per giungere al monte Oreb • i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla • i quaranta giorni che Gesù passò nel deserto • i 40 giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione di Gesù e l'Ascensione • i 40 anni trascorsi da Israele nel deserto. • Il carattere originario della quaresima fu riposto nella penitenza di tutta la comunità cristiana e dei singoli, protratta per 40 giorni . PER CUI, PENITENZA E PREGHIERA. VI VOGLIO TUTTI PROSTRATI. IL FRUSTINO PER INFLIGGERVI IN AUTONOMIA ED ESPIARE LE VOSTRE COLPE LO TROVATE NEI SEXY SHOP. PER BARBARA: PER SBAGLIO HO CANCELLATO IL POST E POI L'HO RIMESSO, PER RUI IL TUO COMMENTO E' STATO INVOLOTARIAMENTE CANCELLATO. SORRY |
La fata turchina, inseganava a Pinocchio che esistono due tipi di Bugia: quelle dal naso lungo come le sue e quelle dalle gambe corte, poichè, le buige hanno vita breve e la verità emerge sempre. Ma cosa è la bugia? Lo Zingarelli definisce "bugia" un’asserzione coscientemente contraria alla verità. Tra gli uomini distinguimao diverse forme di bugia: la bugia "bianca" o sociale, che diciamo all'amica che si è appena comprata un vestito nuovo per non ferire la sensibilità altrui: Tesoro questo vestito ti sta benissimo (e non l'avvisi dello strappo nel girovita). la bugia pedagogica, che raccontiamo ai bambini per gratificarli: tesoro, il disegno che hai fatto di Papa' è bellissimo (ma il disegno voleva essere un cane). La bugia utilitaristica, che usiamo spesso sul lavoro per evitare un incarico difficile o noioso: Direttore, me ne occuperei volentieri io, ma mi ha telefonato mia moglie dicendomi che si è rotto il tubo della lavatrice ( e non sei sposato). La bugia di autopresentazione, che utilizziamo come forzatura della realtà per apparire magnifici: Ho corso 700mt senza mai fermarmi in 3 secondi (neanche alle olimpidi questo primato). La bugia protettiva, quella classica "di coppia" che adoriamo, alla quale si ricorre per non far scoprire un tradimento al partner: Ieri non mi hai trovato a casa perchè ero da un amico (mai sentito e conosciuto) oppure perchè ero con un collega (mai sentito e conosciuto) che lavora qua vicino dietro casa e che tutti (amici in comune) conoscono (in realtà non lo conosce nessuno e non lavora neanche dietro casa). L'omissione, che non è una vera e propria menzogna, ma una verità taciuta. Ed infine, lei, la nobilissima bugia a fin di bene, tipica di chi si attribuisce compiti di controllo e gestione all'interno di un rapporto, che ha l'obiettivo di risparmiare un dispiacere a un'altra persona: Guarda che il tuo ex fidanzato mi ha detto che ti ama ancora La bugia non è mai fine a se stessa, ma è un comportamento strategico ...ma anche quando viene scoperta?? Il nodo cruciale non è tanto l'alternativa tra mentire o dire la verità ma la scelta dei soggetti da ingannare e di quelli con cui essere sinceri. In Cina raccontare la verità viene considerato un comportamento stupido, perchè significa scoprirsi, un po' come andare in giro nudi. Per gli orientali in generale, essere aperti e sinceri - anche tra persone con un certo grado di intimità - può costituire un'infrazione a regole sociali condivise. Per i musulmani, l'inganno è condannato dal Corano, invece diffuse le omissioni, le cose che si tacciono per pudore. Mai chiedere a un uomo islamico come sta sua moglie perchè è segno di intromissione nella sua vita privata.
Ma una volta analizzate le bugie, i Pinocchi, chi sono? Il Pinocchio dilettante che racconta bugie perchè vuole evitare guai e risparmiare a te inutili sofferenze ma agendo in questo modo riesce ad ottenere ciò che vuole con il minimo sforzo e minimo conflitto possibile. Il pinocchio cronico che sceglie per sé sempre un ruolo speciale. Mente per divertimento, senza rimorsi e con convinzione. Non fa quello che dice e nemmeno dice quello che pensa. Come scoprire il Pinocchio? Il suo racconto solitamente è un capolavoro di fantasia, le bugie gratuite e dette con convinzione e compiacimento. Un solo consiglio: se hai accanto un uomo di questo tipo, sappi di sicuro che ti farà star male. Il dilemma è che prima o poi con le bugie bisogna fare i conti: Perseverare nella menzogna, o dire la verità sprattutto se se hai capito che l'altro ha intuito il tuo inganno? La verità, tutta la verità fa sempre bene? dai sondaggi, ne è emerso che i rapporti più duraturi sono basati su una moderata pratica della bugia. In effetti, più che di vere e proprie menzogne, si tratterebbe di più o meno opportune omissioni di vicende che potrebbero incidere sull’equilibrio della coppia. Da quanto sostengono ’gli esperti’ la vita in due dura mediamente cinque anni in più se i partner evitano di dirsi sempre la verità, soprattutto quando in ballo ci sono la fedeltà reciproca o il giudizio di un partner sull’altro. Se hai deciso di confessare un tradimento sappi che la verità che stai per dire è altamente rischiosa. Nel 75% dei casi rischi la separazione. Se decidi di tenere il segreto e gestire il senso di colpa, allora hai almeno 85 possibilità su 100 che il tuo rapporto non subisca incrinature. Dirlo richiede una preparazione e una capacità di comunicazione e di empatia e questo non si improvvisa. Il come,quando,le parole sono cruciali. La sincerità non paga in ugual misura con gli uomini e con le donne. Il tradimento viene rinfacciato dal 95% delle donne e dal 90% degli uomini, anche più volte al giorno.
Se solo avessi letto prima questi articoli, beh, magari ora la mia vita sarebbe stata più semplice. Ma ho scelto di dire la verità e ora ne pago le conseguenze convivendo con piccole (spero) bugie, non più dipese da me. ...ora tocca a te.... fai la tua scelta.... |
(1) Nan-in, un Maestro giapponese dell'era Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il te. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il te, poi non riuscì più a contenersi. "E' ricolma. Non ce n'entra più!". "Come questa tazza" disse Nan-in "tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo zen, se prima non vuoti la tua tazza ?". (2) Un uomo perse il suo anello più prezioso; cercò ovunque per ritrovarlo, ma nonostante la sua fatica non ci riuscì. Si sedette su una pietra, disperato, cercando inutilmente di sopprimere la sua disperazione. Come al solito il suo cane gli si avvicinò cercando le carezze del padrone. Il vicino di casa lo salutò come ogni sera. Gli amici gli fecero vedere i pesci che avevano pescato e gliene regalarono alcuni. La moglie e i figli lo accolsero con affetto al suo arrivo a casa esattamente come accadeva sempre. La giornata si concluse nella pace familiare. Purtroppo il tormento per la perdita dell'anello perseguitava ancora l'uomo, il quale però pensò: "nessuno si è accorto che ho perso l'anello, tutti si sono comportati con me come sempre, perché proprio io devo comportarmi in modo diverso con me stesso?". Fu così che si addormentò sereno (3) Il maestro Tanzan era in viaggio con il suo allievo Ekido lungo una strada fangosa. Ad un certo punto incontrarono una bella ragazza in kimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare quella melma, senza rovinare il suo bel vestito. Senza problemi, Tanzan la prese in braccio e la trasportò sull'altro lato della strada. Ekido rimase pensieroso per tutto il giorno. Alla sera, non resistendo più, chiese apertamente al maestro: "Noi monaci non avviciniamo le donne, è pericoloso. Perché l'hai fatto?" Tanzan rispose: "Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù. Tu la stai ancora portando con te" (4) Un giovane andò da un maestro e gli chiese: "Quanto tempo potrò impiegare per raggiungere l'illuminazione?" Rispose il maestro: "Dieci anni". Il giovane era sbalordito. "Così tanto?" domandò incredulo. Replicò l'altro: "No, mi sono sbagliato, ci vorranno venti anni". Il giovane chiese: " Perché hai raddoppiato la cifra?" Allora il maestro spiegò: "Adesso che ci penso, nel tuo caso ce ne vorranno probabilmente trenta".
MEDITATE GENTE, MEDITATE |
Nella settimana del Festival di Sanremo, curiosando qua e là su youtube, mi sono imbattuto in alcune cover reinterpretate dalle nostre cantanti italiane. Ascoltando e rivedendo con piacere i video originali, che rievocano epoche passate ( e mai vissute da me per la mia età), ricordate poichè racconate da mamma e nonna, ho voluto rimescolare passato e presente (secondo le mie modestissime abilità di montatore) in un ricordo attuale, scegliendo una canzone, per me realistica in questo periodo. D'altro canto, fa sempre piacere riascoltare delle buona Musica anche Italiana. In questo periodo che sono a casa, ancora in convalescenza, mi sto facendo un tuffo nel passato. Il film "Parenti e Serpenti" è già pronto per esere rivisto. Anche li: passa il tempo, ma l'immagine rappresentata è così azzeccata!! Vabeh dai, ora mi trastullo vedendo un pò i vostri post e lascio traccia del mio passaggio. Del resto, son sempre IL VINCITORE DEL CONCORSO eheheh, lasciatemi montare la testa almeno per un poò. ciaoooooooooooooooo ........amore!
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Il dolore alla gamba, ormai dopo una settimana dall'intervento di ernia discale, continuava. Però adesso era strano. Non si estnedeva più a tutto l'arto inferiore sinistro come era sempre stato, ma solamente al polpaccio ed in cavità poplitea (cavità dietro il ginocchio) ed il dolore non era con parestesie (formicolii e alterazione della sensibilità) ma era urente (sensazione di bruciore). Un dolore lancinante. Dino vedeva che stavo male ma che non mi lamentavo. Mi obbligò ad alzare il pantalone della gamba ed entrambi ci accorgemmo che quel polpaccio che sino a pochi giorni fa era ipotrofico per via della sofferenza del nervo sciatico, ora era diventato più grande dell'altro. Il miracolo della muscolatura? Dino schiacciò la caviglia ed accade ciò che non volevamo vedere: il segno della fovea, ovvero rimase l'impronta del'ìndice. Brutta cosa. Segno di edema declive. Mi vestii e in macchina si andò dal Medico di Base, giusto per un confronto di diagnosi. Appena anche lui vide la cosa, mi guardò con aria preoccupata e mi disse: "Allora, collega, tu cosa pensi?" Io, deglutendo gli risposi: " Facciamo qualcosa di vascolare"? e lui: "Appunto." Mi preparò subito d'urgenza l'impegnativa per Ecodoppler all'arto inferiore e corremmo in PS. Gli accertamenti ematici evidenziarono alterazione della coagulazione egli esami strumentali fatti stamattina confermarono una trombosi all'arto inferiore. Che dire: per avere 34 anni, mi ritrovo 3 ernie del disco ed una trombosi della gamba. Qualcuno ha in programma di andare a Lourdes? Pe le prossime 6 settimane, la mia pancia sarà bucata da bellissime dosi di eparina. Buco più buco meno che mi farà il mio infermiere preferito (Dino). Evvia il 2010, iniziato proprio bene..... ....e come si dice: CHI BEN INCOMINCIA E' A META' DELL'OPERA
...... MAVVAFFANC.....
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Vent’anni fa m’ammascherai pur’io! E ancora tengo er grugno de cartone che servì p’annisconne quello mio. Sta da vent’anni sopra un credenzone quela Maschera buffa, ch’è restata sempre co’ la medesima espressione, sempre co’ la medesima risata. Una vorta je chiesi: – E come fai a conservà lo stesso bon umore puro ne li momenti der dolore, puro quanno me trovo fra li guai? Felice te, che nun te cambi mai! Felice te, che vivi senza core! La Maschera rispose: – E tu che piagni che ce guadagni? Gennte! Ce guadagni che la genti dirà: Povero diavolo, te compatisco… me dispiace assai… Ma, in fonno, credi, nun j’importa un cavolo! Fa’ invece come me, ch’ho sempre riso: e se te pija la malinconia coprete er viso co’ la faccia mia così la gente nun se scoccerà… D’allora in poi nascónno li dolori de dietro a un’allegia de cartapista e passo per un celebre egoista che se ne frega de l’umanità. |
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