Nessuno RossoBlù

La partita perfetta (per me)

Come dovrebbe essere per me la "partita perfetta" della Pieralisi? Quali dovrebbero essere le caratteristiche che rendono una gara delle prilline indimenticabile? Per prima cosa il risultato; la Pieralisi deve vincere, offrire spettacolo ma non stravincere. Ci deve essere sempre quel brivido finale che mi fa stare un po' in tensione. Poi l'avversario; deve essere una rivale storica, una squadra con cui ci sono dei precedenti, magari anche con qualche ex dal dente avvelenato. Ed infine, il pubblico, che ovviamente non deve mancare; la "Carbonari" (perché mi piace giocare in casa...) deve essere piena come un uovo, con una buona presenza di ospiti e con i tifosi di Jesi che incitano le prilline nei momenti difficili. 

Mi pare che Pieralisi-Corridonia di sabato corrisponde in tutto e per tutto a questa descrizione: è stata una partita perfetta, come ha anche detto coach Luciano al sito della società. Per due set le prilline hanno letteramente preso a pallonate la malcapitata Corplast, travolta dalla potenza rossoblù. Tutto ha girato alla perfezione: ricezione impeccabile, muro-difesa sempre presente, Quintabà capace di smarcare al meglio i suoi attaccanti. Diaz, Tallevi e Da Col sembravano indiavolate. Neppure il black-out in apertura di secondo set ha cambiato il copione delle gara. 

Io a dire la verità un po' mi ero preoccupato, perché queste "trucchetti" di solito vengono usate dalle squadre che stanno perdendo per far deconcentrare l'avversario più forte e lanciato. Sabato era la prima volta che accadeva il contrario! Quando ho visto il Boss schizzare tutto infuriato verso lo stanzino del custode ho pensato che non si trattava di uno scherzo. In quegli interminabili venti minuti  ne ho sentite di tutti i colori, dal rischio di perdere la gara 3-0 a tavolino perché "non c'era un campo di riserva" (un rischio che aveva già corso Castelbellino per le infiltrazioni di acqua sul tetto del PalaMartarelli) al pericolo di smarrire la concentrazione e far rientrare in partita Corridonia, fino a quel momento poco più di uno sparring partner.

La conferma della grande solidità mentale della Pieralisi l'ho avuta in quel momento, quando è ripreso il secondo set (eravamo sul 10-5). Le prilline hanno ripreso a martellare le ospiti e neppure qualche chiamata sciagurata dell'arbitro le ha scosse ma anzi, le ha rese ancora più determinate. Ma una partita non può essere perfetta se non c'è un po' di tensione, se non c'è quel brivido che rende più bella la vittoria. Il terzo set sembrava un altro monologo rossoblù ed invece, vuoi per un rilassamento della ricezione jesina, vuoi per le battute al salto di Spreca, tutto è stato rimesso in discussione fino al 23-23, che mi ha fatto disperare. Non si erano disperate Lombardi e Tallevi, che hanno chiuso la pratica facendo esplodere la "Carbonari". 

La ciliegina sulla torta ce l'ha messa Monte San Giusto, che battendo Castelbellino 3-0 ha regalato a Diaz e compagne una settimana al secondo posto (insieme a Figline) e la vetta ora vicina di appena due lunghezze. A questa prima tappa del trittico dei derby marchigiani non potevo proprio chiedere di più. FORZA JESI! by Nessuno.