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porto rico indipendente o colonia a vita?

Post n°871 pubblicato il 04 Aprile 2008 da kudablog
 


Porto Rico è uno dei pochi stati che non ha mai conosciuto l'indipendenza nella sua storia. Fino al 1898 fu colonia spagnola, poi invasa dagli USA e da loro assoggettata. Gli USA controllavano militarmente l'isola imponendo tasse e anche il governatore.
Nel 1917 fu garantita agli abitanti di Porto Rico la cittadinanza statunitense con il solo scopo di poterli così aruolare nelle fila dell'esercito e mandarli a combattere la Prima Guerra Mondiale in Europa. Ciò non permise però agli abitanti dell'isola di godere degli stessi diritti dei 50 Stati, infatti non possono votare e non hanno accesso ai programmi di salute pubblica. Solo nel 1947 i portoricani ottennero la possibilità di eleggere il proprio governatore. Dal 1952 gode del nome di Libre Estado Asociado (Libero Stato Associato) anche se di libero non ha nulla, infatti Porto Rico non può decidere in maniera autonoma ne' la propria indipendenza ne' la propria adesione piena agli USA. Sono una colonia.

Perchè gli USA sono interessati a Porto Rico è facile da capire: rappresenta un ponte perfetto per il controllo dei Caraibi e dei traffici commerciali di tutto il Golfo del Messico. Inoltre è un ottima base militare. Basti pensare al caso di Vieques, una splendida isola annessa a Porto Rico dal 1854. Fino al 1 maggio 2003 Vieques è stata, per 22.605 ettari dei suoi 33mila totali, spazio militare statunitense, con un magazzino per le scorte di munizioni di 107 edifici e una pista aerea larga oltre un chilometro e mezzo. Le manovre militari iniziarono già nel 1935, ma dal 1941 i terreni della zona ovest dell’isola furono definitivamente acquisiti dagli Usa. Da allora, per 60 anni, la bella Isla Nena si è trasformata in un poligono di tiro della Flotta dell’Atlantico del Nord, in un luogo di addestramento per mezzi anfibi, in un’area di accampamento per preparare i marines alle spedizioni e alle invasioni di nazioni straniere. Da qui sono partite le formazioni militari statunitensi per invadere Cuba (la famosa invasione della Baia dei Porci nel 1961), ma anche verso la Repubblica Dominicana nel 1965, e verso Panama e Grenada, rispettivamente nel 1989 e 1983. La Marina nordamericana ha utilizzato per esercitazioni persino dei componenti radioattivi. E, sarà un caso che gli abitanti di Vieques soffrono della più alta incidenza di cancro di tutto il Porto Rico?

Ma ora le cose stanno cambiando, nonostante la popolazione portoricana presente all’interno dell’esercito degli Usa in Iraq e Afghanistan sia sempre stata corposa (sono stati quasi 50 i giovani di Puerto Rico che hanno perso la vita in quei paesi), stanno aumentando sempre di più i casi di obiezione di coscienza tra i giovani caraibici che si rifiutano di partecipare ad operazioni di guerra.

A fine febbraio Aníbal Acevedo Vilá, governatore di Puerto Rico, ha fatto sapere di aver presentato al Senato degli Stati Uniti un progetto di legge che riconosce il diritto dell’isola di risolvere il problema politico riguardante il suo status, mediante la creazione di un’assemblea costituente composta dai rappresentanti dei tre maggiori partiti dell’isola.

Non si tratta di un percorso semplice, basti pensare che solo l'ottobre scorso l'FBI è scesa in campo per eliminare uno dei leader storici del movimento indipendentista: Filiberto Ojeda Ríos. Circondato dalle forze speciali USA si arrese e aveva chiesto per questo la mediazione di un giornalista. Quando però si è apprestato ad uscire l’Fbi, invece di seguire le procedure per l’arresto, ha dato vita ad una sparatoria indiscriminata. Alla fine sono stati più di cento i colpi sparati dai cecchini, uno solo dei quali ha raggiunto il leader boricua ad un polmone. A questo punto, però, invece di intervenire e procedere all’arresto, gli agenti hanno lasciato che Ojeda morisse dissanguato, come gli esami forensi hanno successivamente stabilito. Migliaia di persone sono scese in piazza a protestare per quello che è apparso come un uso indiscriminato della violenza contro un uomo che aveva manifestato apertamente il desiderio di arrendersi. Il risultato ottenuto è ora quello di una ondata anti-Usa, un sentimento che da tempo –nonostante i fatti di Vieques- sembrava per lo più assopito.

L'Ordine degli avvocati di Portorico ha annunciato che si rivolgerà all'Onu per fare chiarezza sulla morte del leader nazionalista. L’azione legale all'Onu è stata decisa dopo che la Corte suprema federale degli Stati Uniti ha respinto lunedì scorso la richiesta rivolta dal governo portoricano all’Fbi affinché fornisse tutte le informazioni in suo possesso sull’omicidio.

Non bisogna scordare che nel 2006 si è vissuta una delle crisi economiche peggiori per il paese: il governo portoricano ha dovuto far fronte a un significante deficit monetario, che lo ha costretto a chiudere il Dipartimento dell'Educazione e altri 42 enti governativi, nonché tutti i 1.536 istituti scolastici pubblici, per un totale di 95.762 addetti statali mandati a casa in licenza. Le ragioni di questa crisi sono rintracciabili nello status di colonia: tutta la rete commerciale d'importazione ed esportazione viene controllata e pesantemente tassata dagli Stati Uniti. Inoltre i portoricani pagano al governo americano un'imposta federale sui ruoli paga, che influenza quindi i dipendenti con un basso reddito salariale, e le tasse sulla sicurezza sociale e quelle federali, escluso il reddito. Nonostante ciò la popolazione è limitata o non ha diritto ad usufruire di alcuni programmi federali. Basti pensare che Porto Rico è escluso dal Supplemental Security Income (SSI) o che per il programma Medicaid riceve meno del 15% dei fondi che riceverebbe se fosse stato federale. Inoltre, per quanto concerne il programma Medicare, Porto Rico riceve benefici solo parziali, pur pagando la quota intera del servizio.

Un gruppo di ex capi di stato latinoamericani hanno discusso dello status dell'isola in una recente cumbre a Città del Messico arrivando alla conclusione che entro giugno 2008 la situazione di Puerto Rico dovrà essere analizzata in modo da aprire definitivamente una prospettiva sulla sua indipendenza, anche in sede ONU. Gli USA che si sono affrettati a riconoscere l'indipendenza unilaterale del Kosovo potrebbero avere qualche problema.
Per il momento il voto dei cittadini portoricani alle primarie democratiche potrebbe, per la prima volta nella storia, contribuire a scegliere il candidato alla corsa per la Casa Bianca, e così sapremo cosa ne pensano Hillary e Barack.
Roberto Codazzi

 
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