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cooperazione internazionale
da aprile del 2006 a marzo 2007 ho avuto la possibilità di lavorare con un'associazione dominicana, Oné Respe, che opera nelle baraccopoli di Santiago e di Haina in Repubblica Dominicana. Durante questo periodo ho scritto su questo blog ciò che vedevo e osservavo, qui trovi i post più rilevanti in ordine cronologico. LEGGI TUTTI I POST I miei Blog AmiciMenuCitazioni nei Blog Amici: 42 sto leggendo
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Cambio sitoDopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio. L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato. Tutti i post nuovi, invece, saranno solo su: www.robertocodazzi.it
Terremoto ad Haiti
Iscriviti al gruppo: Io non dimentico Haiti dopo il terremoto Presentazione del libro: Haiti: l'isola che non c'era, a cura mia e di Helga Sirchia
Post n°1866 pubblicato il 14 Marzo 2012 da kudablog
Tag: stampa
Ha preso il via il premio giornalistico Storie della green economy - lanciato da Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico, insieme al Master di Comunicazione Ambientale - rivolto a chiunque abbia a cuore le tematiche ambientali e voglia raccontare storie, casi, approfondimenti, sulla green economy e, nello specifico, su tutti i settori dell'economia che migliorano la qualità dell'ambiente e aiutano a ridurre l'inquinamento. Gli elaborati, anche corredati da immagini, dovranno essere costituiti da un breve scritto dimassimo 3600 battute (spazi inclusi), corredato di un elenco delle fonti e dei riferimenti da cui sono tratte le informazioni contenute nell'articolo. Ciascun partecipante potrà inviare al massimo due contributi - entro la data di scadenza del 26 marzo - che dovranno essere costituiti da elaborati originali e inediti. Le opere verranno sottoposte a una giuria composta da Maurizio di Marco (direttore del Centro Studi - CTS), Stefania Divertito (quotidiano Metro), Vincenzo Ferrara (ENEA),Marco Gisotti (direttore scientifico del Master di Comunicazione Ambientale) e presieduta da Mario Tozzi. I migliori articoli giornalistici saranno pubblicati su Metro e il vincitore si aggiudicherà una borsa di studio per la partecipazione all'edizione 2012 del Master in Comunicazione Ambientale promosso dal Centro Studi CTS.
Post n°1865 pubblicato il 13 Marzo 2012 da kudablog
Per sapere cosa si muove in città seguite questo blog, questo l'ultimo aggiornamento.
Post n°1864 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da kudablog
Tag: acqua, africa, alternative, america, asia, calcio, catena di blog, cernusco, coloresperanza, costruire l'utopia, economia, elezioni, emergenza, energia, europa, haiti, internet, interviste, no al nucleare, nostra unione, notizie dal movimento, notizie dimenticate, ombelico, paccheto blog-ambiente, pallavolo, provincia di milano, rapporti con il parlamento, repubblica dominicana, stampa, stranieri in italia, sud del mondo, viaggi, voglio respirare aria pulita, www.atmgratis.tk
Dopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio. L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato. Tutti i post nuovi, invece, saranno solo su: www.robertocodazzi.it
Post n°1863 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da kudablog
Tag: haiti
qui la cronaca di allora sul blog
Post n°1862 pubblicato il 30 Dicembre 2011 da kudablog
Tag: cernusco
Post n°1861 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da kudablog
Tag: internet
A Milano il 12 dicembre è il giorno di Piazza Fontana. Questo il Tweet in inglese del Governator... forse non si ricordava bene l'anno, e neanche l'inglese. Che poi i responsabili sono noti, non c'è stata una verità giudiziaria per la prescrizione.
Post n°1860 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da kudablog
In primavera arriva a conclusione il periodo di cinque anni che ha visto Eugenio Comincini sindaco di Cernusco. Non manca molto alle elezioni ma la situazione è ancora molto confusa. Prova a fare il punto: - centrosinistra: Eugenio Comincini ha annunciato, fugando ogni gruppo, che si ricandiderà a Cernusco scartando ogni tentazione romana. A sostenerlo sicuramente ci saranno le forze attualmente in maggioranza (PD, VIVERE Cernusco e FdS) molto probabilmente allargate ai partner natuarali del centrosinistra (SEL e IDV). Da mesi sono presenti appelli reciproci tra SEL e FdS a presentarsi con un'unica lista, è probabilme che vi sia la nascita di una "bicicletta" che raccoglierà le forze alla sinistra di VIVERE Cernusco e PD. VIVERE Cernusco è stata la prima lista a partire con una strategia comunicativa elettorale con l'affissione dei primi manifesti. - Lega Nord e PDL sembrano in alto mare nella scelta del candidato e più si allarga la loro divisione in campo nazionale meno probabilità di accordo vi sono. Il PDL, in particolare, è lacerato al proprio interno dalle lotte tra i due portavoce Binelli e Lovato e i suoi uomini più in vista Oriani, Monti, Frigerio hanno provato ad autocandidarsi senza però essere sostenuti dal partito. La Lega scalpitava a settembre minacciando di lanciarsi in una corsa solitaria se non vi fosse stato un nome pronto per l'allenza con la destra. Al momento è ancora ferma, ma aumentano le possibilità di vedere Rocchi candidarsi per una corsa solo padana. - Chi si è già lanciato è l'ex-sindaco Giuseppe Colombo che si presenta con 3 liste civiche. Una è una vecchia conoscenza ovvero la Lista Colombo, animale elettorale che si ricompone ogni volta che si avvicinano le elezioni. Nelle ultime tornate aveva sostenuto la candidatura di Cassamagnaghi insieme al PDL. Le liste "Amo Cernusco" e "La Casa dei Cernuschesi" sono invece una recente creazione. - Sul fronte civico si muove anche Paolo Frigerio, anche lui ex-sindaco, che potrebbe guidare una coalizione Federalisti-Filanda e UDC. Con l'aggiunta dei simboli di FLI e API. - Annunciata, infine, la corsa solitaria del Movimento 5 stelle, che però a Cernusco non ha ancora attecchito cme in altri paesi, e rischia di fare la fine di Pioltello, ovvero annunciarsi più volte e poi non apparire per mancanza di forza organizzativa (basti dire che negli ultimi giorni sono rimasti anche senza sito per non averlo rinnovato). Possibili candidature di "disturbo" a sinistra, la scorsa volta era stata l'Unione Laica per Cernusco con Collio. Al momento risultano non pervenuti da circa 4 anni, ma anche loro si ravvivano al momento elettorale. Per il momento appaiono un po' fuori dai giochi, ma probabile stiano lavorando coperti, alcuni dei consiglieri comunali uscenti: Cassamagnaghi, Angrisano e Gargantini. E per chi vuole parlarme c'è un gruppo su Facebook.
Post n°1859 pubblicato il 23 Novembre 2011 da kudablog
Tag: stranieri in italia
Stanotte sono stati sgomberate a forza diverse famiglie che erano accampate presso le baraccopoli alla periferia di Segrate. Le persone sfollate sono una trentina, tra loro vi sono 3 minori regolamente iscritti a scuola. Uno di loro era iscritto presso il primo anno di un istituto professionale a Pioltello. Quando la notizia di un possibile sgombero si è diffusa ieri le maestre dei bambini hanno chiesto agli alunni di lasciare le cartelle a scuole per preservare il materiale scolastico. Le persone cacciate oggi da Segrate provenivano dal campo di via Rubattino, Milano, ed erano stati cacciati senza che venisse proposto loro alcuna soluzione alternativa. Ora siamo da capo. Riperto, perchè forse è sfuggito, le maestre hanno chiesto di lasciare le cartelle a scuola. SIAMO IN UN PAESE IN CUI IL MASSIMO A CUI POSSIAMO ASPIRARE PER I BAMBINI E' SALVARE IL LORO MATERIALE SCOLASTICO!. Non assicurare loro un'istruzione, non cercare di mettere fine alla catena di povertà in cui sono inseriti. Terribile, davvero. E altre 40 persone attendono un altro imminente sgombero. Altri 7 minori.
Post n°1858 pubblicato il 19 Novembre 2011 da kudablog
Tag: haiti
Nel 1995 il presidente haitiano Aristide, appena reinsediato dopo l'ennesimo golpe prese una decisione storica per il paese: sciogliere l'esercito. Ora il neo presidente Martelly, in evidente situazione di difficoltà, si prepara a ricreare le forze armate. Con un parlamento controllato da un partito diverso dal suo e con le prime avvisaglie di forze paramilitari a lui fedeli, Martelly ha annunciato la creazione di una commissione di civili che dovrà definire il profilo e la filosofia che dovranno assumere le nuove forze armate. Il tempo che è stato concesso a questa commissione è di 40 giorni e dovrà analizzare anche il modo di finanziamento. Nella storia haitiana, dalla fine della dittatura dei Duvalier l'esercito è stato protagonista di molti colpi di stato: prese il controllo nel 1986 dopo la cacciata di Duvalier con il generale Namphy e nel 1987 i militari cancellarono le elezioni dopo aver provocato un massacro ai seggi, nel 1988 depose il presidente eletto Manigat dopo soli 3 mesi di presidenza, nelle stesso anno un nuovo golpe abbattè il golpista Namphy. Nel 1990 l'esercito obbligò il presidente Avril a lasciare il potere al generale Abraham, il quale, unico militare haitiano del secolo a farlo, lasciò volontariamente il potere poco dopo nelle mani di Ertha Pascal-Trouillot, unica donna a essere nominata presidente. Nel 1991 fu eletto democraticamente Aristide, ma prima del suo insediamento un militare, Roger Lafontant, tentò un golpe fallito solo grazie alla mobilitazione dei supporter del neo presidente. Per terminare la sequenza dei colpi di stato a settembre del 1991 il generale Raoul Cedras guidò l'esercito contro il presidente eletto e lo obbligò alla fuga. Aristide potè rientrare in patria solo nel 1994 dopo che la giunta militare aveva perpetrato una campagna di eliminazione dei suoi supporter. Siamo sicuri che quello di cui ha bisogno adesso Haiti sia proprio un esercito?
Post n°1856 pubblicato il 18 Novembre 2011 da kudablog
Haiti, parcheggio de La Cittadelle. Agosto 2011. Sto accompagnando un gruppo di giovani italiani in un viaggio di scoperata delle terra dominicane e haitiane. Abbiamo passato la frontiera nord tra Repubblica Dominicana e Haiti nella mattinata di sabato dopo aver visitato il venerdì il mercato di Dajabon dove si incontrano le economie dei due paesi. Passare la frontiera non è stato così scontato, abbiamo dovuto contrattare con le autorità dominicane, con quelle haitiane, si tratta sull'importo del visto, sulla natura del nostro soggiorno, si cerca di non far troppo notare che una ragazza del gruppo è senza passaporto, causa furto. Morale, riusciamo a mettere piede sul terreno haitiano solo dopo le 10.30. Abbiamo un piano di viaggio abbastanza stretto, passare a mollare i nostri zaini in un piccolo albergo di Wanamente, montare su un pulmino da 15 posti (noi siamo in 16, in più ad accompagnarci ci sono una ragazza italiana cooperante ad Haiti e quattro ragazzi haitiani, oltre a un cooperante colombiano e all'autista). Ci avviamo verso la cittadina di Milot che ospita una delle più importanti costruzioni storiche haitiane la fortezza de La Cittadelle e il palazzo de Sans-Souci. Sono costruzioni che risalgono ai primi anni dell'indipendenza haitiana dalla francia, primi decenni dell'800. Arrivati allo spiazzo notiamo un'insolita organizzazione con militari all'ingresso del parco culturale e un regolare biglietto (o quasi) da pagare per accedervi. Mentre i nostri accompagnatori si recano a concordare il nostro accesso veniamo presi d'assalto da una trentina di venditrici che vogliono piazzare cappellini o piccoli oggetti di artigianato. Alcuni di noi comprano, io, che per scelta non porto a casa regali dai miei viaggi, evito di entrare nella contrattazione e aspetto. Alle 12 iniziamo la salita alla fortezza, circa un'ora a piedi sotto il sole dei caraibi. Raggiungiamo la vetta, visitiamo la fortezza, mangiamo e verso el tre ci accingiamo a scendere per avviarci verso Cap Haitien, la vecchia capitale di Haiti. Arrivati di nuovo al piazzale, stanchi per la sgmabata effettuata ancora tutta sotto l sole, troviamo di nuovo il nostor pulmini accerchiato dale venditrici. Sono insistenti, e i ragazzi che sono come me non hanno ancora ben capito che per acquistare in questi ambienti bisogna essere decisi e rapidi e si fanno trascinare in estenuanti contrattazioni per definire il prezzo con differenze di centesimi di euro. Io salgo sul pulmino, sedili davanti e aspetto. A poco a poco si concludono i piccoli grandi affari e i ragazzi cominciano a salire. Una donna si propone all'interno del pulmino con in mano una maracas, un paio di collane e una statuetta in legno. In uno spagnolo molto tentennate ripete in maniera insistente "todos por docientos pesos, todos por docientos pesos". Io sono un po' impaziente, qui viene buio abbastanza presto, dobbiamo andare a Cap Haitien e poi tornare a Wanamente e io vorrei evitare di viaggiare di notte. I ragazzi tardano a salire, la donna continua a fare la sua proposta. Fa caldo. Inizio a fare pressione, mezz'ora per comprare due ricordini mi sembra sufficiente. La donna insisite, io non guardo neanche cosa ha in mano, la invito a lasciar salire i ragazzi, lei continua ad allungare la mano con la sua mercanzia. Le persone intorno al pulmino sono sempre di più, siamo praticamente gli unici occindentali presenti nello spiazzo. I nostri accompagnatori haitiani iniziano ad innervosirsi con i loro connazionali. Piano a piano, in un crescendo di tensione riescono a salire quasi tutti i ragazzi. La donna viene allontanata dalla porta. Si ritrova di fronte al finistrino aperto a fianco del quale sono seduto io. Mentre sale anche l'ultimo ritardatario e l'autista mette in moto allunga la mano proprio di fronte a me, finalmente guardo cosa sta offrendo, sono cose che le altre donne vendono per 500/600 pesos, lei mi guarda e mi dice "Todos per 150". Solo in quel momento mi rendo conto di cosa sta succedendo. Probabilmente quella donna non ha venduto nulla nel corso della giornata, è disposta ad andare in perdita, o quasi, con la vendita per poter avere del contante con cui comprare del cibo per la famiglia, probabilmente ha dei figli che la aspettano a casa. Partiti noi non avrà modo di vendere nulla fino al giorno successivo, quando, forse un altro piccolo pulmino porterà qualche turista. Proprio mentre mi metto la mano in tasca per prendere 200 pesos e darglieli, senza voler alcun oggetto, l'autista parte, la gente davanti al pulmino si è spostata, faccio per chiedergli di aspettare, ma non parla spagnolo, e prima che riesca a chiedere a qualcuno di tradurre ha percorso i 100 metri che ci portano fuori dallo spiazo. Rimango seduto sul pulmino con i 200 pesos (4 euro) in mano e una tristezza profonda dentro.
Post n°1855 pubblicato il 16 Novembre 2011 da kudablog
Tag: europa
Ecco l'età dei ministri del neo governo Monti: monti 68 Largo ai giovani per costruire l'Italia del domani Il ministro delle finanze finlandese ha 36 anni, meno della metà di gnudi o giarda.
Post n°1854 pubblicato il 16 Novembre 2011 da kudablog
Presi dall'euforia per il nuovo governo Monti, quelli di Internazionale (gruppo Mondadori) han fatto partire un twit un po' imbarazzante: Una decina di minuti dopo han però rettificato dicendo che "L'ultimo tweet è partito per errore dall'account personale di un nostro giornalista. Scusateci." Il loro gruppo editoriale potrebbe non aver gradito... (come precisato nei commenti qui sotto Internazionale non fa parte del gruppo editoriale Mondadori, mi scuso per l'imprecisione) (il loro legame con Mondadori è limitato alla distribuzione)
Post n°1853 pubblicato il 14 Novembre 2011 da kudablog
Tag: haiti
Nella mattinata di oggi, alle ore 6:35 locali, è stata avvertita una scossa di terremoto a Petit-Goave, 4.3 della scala Richter. L'epicentro si trova a 1.3 km nordest di Port Royal , a 4 km est di Petit-Goâve, 14 km ovest di Grand Goave, 28 km sudovest di Léogâne e a 60 km sudovest della capitale, Port-au-Prince. Al momento non ci sono notizie dirette di danni.
Post n°1852 pubblicato il 13 Novembre 2011 da kudablog
I miei #vorrei per il futuro immediato, quello che dovrebbe fare il mio governo ideale. Pretto che #vorrei che si andasse a votare e che le misure fossero prese da un governo politico all'inizio del proprio mandato.#vorrei: lotta all'evasione fiscale con tracciabilità di ogni pagamento, #vorrei: la chiusura dei cantieri inutili come TAV e Ponte sullo Stretto #vorrei: tassazione sui capitali rientrati con lo scudo fiscale e una patrimoniale che colpisca i redditi alti #vorrei: una legge sul conflitto d'interessi a tutti i livelli, il non cumulo delle cariche politiche e amministrative e l'obbligo per deputati nominati ministro di dimettersi dal parlamento (così come per i sottosegretari) #vorrei: la riforma della Rai escludendo la politica dalle nomine #vorrei: più investimenti per la scuola pubblica, per la ricerca e per le start up d'impresa #vorrei: che tutte le cose chieste dal procuratore anti-mafia Pietro Grasso a Vieni via con me fossero l'impianto per la lotta alla mafia, al sud come al nord #vorrei: un taglio drastico alle spese militari, una finanziaria del disarmo e il rientro degli italiani impegnati in Afghanistan, e il rispetto degli impegni in tema di cooperazione internazionale. #vorrei una nuova legge sull'immigrazione che rispetti i diritti di mobilità dei popoli e i diritti umani Così, giusto per iniziare, ecco i miei #vorrei
Post n°1851 pubblicato il 11 Novembre 2011 da kudablog
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il 13/02/2012 alle 21:29
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il 13/02/2012 alle 21:19
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Inviato da: kudablog
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il 24/01/2012 alle 10:39