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Con non poco sgomento la CNN titola:

Italian region to pay women not to have abortions

Continua nell'articolo:

The region's health department said economic reasons were the predominant reason that woman have abortions.

In pratica, spiega l'assessore Boscagli, si tratta di un assegno mensile di 250 euro per 18 mesi per quelle donne che rinunciano ad una interruzione della gravidanza che sarebbe stata determinata appunto da problemi economici.

Nei primi novanta giorni di gravidanza il ricorso alla IVG è permesso alla donna quando

circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito (art. 4).

Come risulta dalle formule usate dalla legge, le possibilità di accedere alla IVG nei primi novanta giorni sono limitate solo ai casi in cui la gravidanza comporterebbe un serio, ed evidentemente oggettivo, pericolo per la salute fisica o psichica della donna in stato di gravidanza.

Quindi, la causa prima sono i pericoli per la salute della donna. Detto ciò, commutare in contributo economico la decisione tragica dell'aborto è segno di una concezione materialistica della vita, questa è un costo è come tale va trattato. Il contributo della Regione Lombardia non affronta minimamente i rischi per la salute, il contesto sociale o altri fattori, che molto più delle restrittezze economiche possono portare una donna a scegliere la via mai facile ne' agiata dell'interruzione di gravidanza.

Viviamo in una regione nella quale vengono tagliati i corsi di educazione sessuale, vero strumento che potrebbe ridurre alla radice le gravidanze indesiderate, in cui non esistono sistemi di sostegno al reddito svincolati dal lavoro, in cui le coppie straniere vengono escluse dai bonus bebè o dai sostegni comunali, però per le donne che si accingono all'aborto per pericoli alla loro salute, si prevedono 250 euro al mese.

E quelle donne che non vogliono abortire? Dovrebbero fare richiesta per poter avere anche loro il 250 euro?