Soliloqui.Raccolta di una Maschera Qualunque. |
Ho creato questo spazio per condividere i miei pensieri con chiunque abbia la pazienza di leggere. Avrei molto piacere se qualcuno commentasse i miei post, o semplicemente mi facesse notare eventuali errori, o migliorie da apportare a questo blog.
Grazie, e buona lettura.
Daniele.
Tutte le immagini riportate in questo blog sono prese dalla rete, e si intendono relative ai rispettivi proprietari.
"Nel coltivare sé stessi, non esiste la parola «fine». Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via."
(Yamamoto Tsunetomo - Hagakure (1709/16)
PERLE DI GUTTALAX.
"Le grandi imprese non si compiono da sobri." (T.Yamamoto, Hagakure)
"Chi è euforico nei giorni felici sarà depresso in quelli tristi." (T.Yamamoto, Hagakure)
"L'arte della vita sta nell'imparare a soffrire e nell'imparare a sorridere." (H.Hesse)
"L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza Luna né stelle." (Confucio)
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Flusso di pensieri di una notte di dormiveglia.
lunghe ore in attesa,
lunghe ore solo nel buio...
snervante scandire dei secondi,
aspetto che il sonno mi porti via con se
aspetto che l'uomo della sabbia si ricordi
di spargere la sua polvere magica su di me...
incubi ad occhi aperti,
realtà e frammenti di sogni
mischiati insieme nella mente confusa.
rimpianto,ricordo,disperazione,
sudore freddo che non lascia scampo.
maledico il giorno ed insulto la notte.
la paura mi stringe il petto,
mi offusca il pensiero,
banchetta con l'anima
e ne trae nuovo vigore.
per colpire,ancora e ancora.
aspetto il riposo
ma egli non arriva..
lunge giornate,
uguali l'un l'altra..
infinite angosce
tradimenti continui e
pugnali nel cuore.
aspetto che l'ora sia giunta
aspetto che il tempo finisca..
ma il tempo non vede e non vuole
vedere,la rabbia e il dolore
di un guscio di niente.
pochi passi a dir giusto
mi separano dalla nuova morte
il limbo è davvero, tra un pianto
ed un lamento,
il solo che guarda a me
come suo servo
fedele,attento e ormai vinto.
pochi passi a dir giusto
mi separano dalla nuova nascita.
ma l'abisso è pesante,
la forza che serve è altrove.
talmente lontano che
non mi appartiene.
speravo soltanto nella quiete
del sonno, che mi portasse
a riavere la fede.
anch'essa latitante dall'alba dei tempi,
rifiuta di tendere la mano al credente.
quindi nel folto di questo
trambusto, vedo le cose
del colore del sangue..
versato da molti
versato da tutti
coloro che aspirano ad
un'ultima morte.
quella più viva, presente
e costante, che arrivi
sicura e plachi ogni dubbio.
che serbi rancore per quello che è stato,
che strazi la vita per chi non
è mai stato.
già molte volte la vita è scappata,
già troppe volte beffarda,
è tornata quasi a dire che
l'unica legge che vige è la sua.
per quanto mi affanni,
per quanto mi abbatta,
flebile è la mia voce in confronto
a quella di colui che è riuscito
a gabbarla.
in questo turbine di cose non mie
quante volte,ancora,
dovrò morire per capire.
aspetto nel letto
di nuovo l'oblio
aspetto e non vedo niente per me.
Daniele, una mattina di ottobre 2010
INFO
NATALE. (GIUSEPPE UNGARETTI)
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Napoli, il 26 dicembre 1916
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